Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Gambalesta

216021
Luigi Capuana 29 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Tirrena
  • Livorno
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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fasciato stretto stretto alla vita; e, appena egli tentava di voltarsi, una trafittura acuta al fianco destro gli strappava degli ahi! ahi! da far

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e rumoreggiavano i tuoni, che l'eco della roccia prolungava paurosamente. Si era messo a piangere zitto zitto, pensando alla sua mamma, rannicchiato

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! E, preso il rotolino che aveva in mano, se lo appoggiò dalla parte della cresta alla spalla e fece atto di sparare... Bum! - Oh! A far le buffonate

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mani, quasi la rivoluzione fosse stata un divertimento. In mezzo alla piazza, compare Sidoro si era fermato. Quella trentina di persone circondarono il

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l'affusto del cannoncino a cui dava fuoco quella giovane popo- lana col fazzoletto legato attorno alla testa e la gonna tirata su fino ai ginocchi. A

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presi dalla bottega del padre. A otto anni, però, Cuddu aveva cominciato a rendere qualche servizietto alla mamma, e ci si divertiva. Aveva appreso

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morti, di feriti, egli aveva cominciato a intendere che quelli andavano alla guerra e che gli toccava di andarci anche lui... A fare che cosa? Oh, lui

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il capitano. - Chi vive! - Viva Verdi! - Sta bene; fatevi avanti. Cuddu, a quel - chi va là -, si era aggrappato alla giacca di uno della Squadra che

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recando notizie... - I regi! I regi! Le fucilate eran cominciate laggiù in fondo alla via. Le Squadre accorrevano. Accorreva anche lui, mescolandosi ai

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- Vieni con me; non ti sperdere. Hai mangiato niente? - Niente. Se ne accorgeva ora, alla domanda del suo 1 compaesano della Squadra, che, presolo

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i fazzoletti dai balconi!... Si era intruppato con gli altri ragazzi, si era mescolato alla folla gridando anche lui: Viva la Talia! quantunque non

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figurava che il mare fosse un fiume più grande assai di quello che egli aveva passato su la barcaccia attaccata alla fune. Che fune ci sarebbe voluta qui, da

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indossare a Cuddu il vestituccio rimediato alla meglio da un vecchio vestito del padre, e gli aveva fatto calzare le scarpe buone, che a lui, non abituato

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che cosa potesse significare una medaglia. Di medaglie egli conosceva soltanto quella di rame della Madonna, che era attaccata alla coroncina del

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per accertarsene gli domandò: - Che facevi lassù? - C'è la nostra grotta; abitiamo là. Vuoi vederla?... Mio padre è con le pecore in fondo alla vallata

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lui. - Ed ora che fai? Tua madre starà in pena. Cuddu non rispose. Pensava appunto alla sua mamma e i bocconi di pane con la ricotta gli andavano giù

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che andava anche lui, assieme col padre, dietro le pecore al pascolo. Questa volta però era rimasto alla mandra per guardare la capra figliata e darle

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, col calcio del fucile accostato alla gota, pronto a sparare. Lampo investiva la macchia saltando ora da una parte, ora dall'altra, abbaiando, ringhiando

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ruscello che rumoreggiava tra i sassi e sembrava più grosso là, vicino alla gran gora, dove precipitavano dall'alto della roccia le acque correnti dei

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nell'altra le olive nere salate, indeciso se dovesse mangiarle prima di arrivare lassù, in cima alla collina, o dopo aver trovato il vecchio, al

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caseggiato della masseria, a mezza costa, e i buoi che pascolavano su per la collina, e le mule legate alla mangiatoia a fianco della grande porta di mezzo

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- Ti ha visto nessuno? - Nessuno. - Torna mercoledì, alla stessa ora. E bada! Compare Sidoro prese tra l'indice e il pollice d'una mano le labbra e

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lettera da lui pescata in fondo alla fodera di flanella verde del cappottone. Poche parole: - Sbrìgati!... Non hai una cappottella? Con questo

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? Cuddu ebbe pronta la risposta: - Alla masseria del Canzirro. - Perché? - La massaia.... vuol mandata la legna. - Digli: Don Giovanni Panza vi saluta

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che conduceva i birri in carcere attraversò la piazza tra un silenzio profondo. Il cartellone venne affisso al muro, allato alla merceria di compare

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terreno, larga e con una finestra da lato, di faccia alla porta era rizzato il telaio. L'arcolaio stava presso la finestra, in guisa che la mamma poteva

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farlo parlare con nessuno; ma non era possibile. Il ragazzo sguisciava via quando ella meno se l'aspettava. - Dove vai? - Alla Spianata! Fanno gli

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il comando della ragazzaglia, e la sgridava anche lui come l' istruttore; i suoi militi però marciavano assai meglio di quegli altri in fondo alla

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ispalla i fucili dei partenti, e marciavano, ridendo, in testa alla brigata. Cuddu si sentì preso d' invidia; avrebbe voluto portare per un tratto di

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