di quel cuore, dove non poteva entrar ombra d' egoismo. Dopo avere stretta la mano alla sua fida compagna, il conte andava a trovare i figliuoli
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brava; svelta!... Bene! - I bambini non resistettero alla curiosità, e deposto sopra una sedia il grosso libro illustrato, corsero al balcone. Un
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alla morte, raccontavano ai piccini tante cose bizzarre, che avean messo una vera febbre di novità in corpo a Moschino. Mentre alla descrizione di
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, del fieno e due cassoni di biada. Sotto uno di quei cassoni Moschino si diresse subito, rimpiattandosi alla svelta.
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fiamme gialle.... Il gatto! si salvi chi può! - sussurrò con voce soffocata il sorcio comune, correndo via in una direzione qualunque. Moschino, alla
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tante punte di ferro.... Avrebbe voluto cedere alla compassione, e fermarsi; ma a che pro? Che avrebbe potuto far lui, contro quel mostro? Gli
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credere, ormai, alla salvezza Se nessun gatto lo divorava, lo avrebbero ucciso le ore notturne co' loro terrori, e la fame e la sete e il rimorso....
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, come giurò poi a Ragù e alla Caciotta, di non far più di simili follie. Si sa quel che si lascia, lasciando la casa propria; ma chi sa poi quel che si
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leggiero, che parea proprio una seta. Moschino gridò per un poco; ma alla fine si rassegnò, s' accovacciò con la testolina inclinata da una parte, e lasciò
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. - Ve lo dirò domani, se state quieti: ora bisogna tornare a casa - rispose Dodò - perchè la padrona ha ordinato alla Letizia che le rifaccia il letto
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piantato, immobile, appoggiando la testa alla canna, assai più lunga di lui. - Bravo Dodò, mio Dodò! - diceva Nello al buon topino; e gli offriva, subito
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Ma Vittorio da quell' orecchio non ci sentiva; e continuò a dar la caccia alla Ninì, finchè sua madre non lo chiamò ..a pranzo. Era un ragazzo di
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povera creaturina, e le arrossava il pelo fino alla pancia. I baffi lunghi e setosi le pendevano sul nasetto pallido e anch' esso stillante sangue
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alcuno de' loro cari animalini: e da quando era morta la Ninì, si sarebbe detto che, se fosse stato possibile, essi avevan raddoppiato l'affetto alla
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- Cattivo! cattivo! - si mise a singhiozzare la Lilia. - S' io non avessi la famiglia, alla quale non voglio dare dispiaceri anche maggiori, verrei
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sportellino, il topo straniero spiccò un salto, e si rincantucciò accosto alla parete di fil di ferro. - Ora diamogli subito qualcosa che ili piaccia
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girandolo e rigirandolo tra le manine, tutti i topini venivano intorno alla gabbia a osservarlo e a fiutarlo, spalancando gli occhietti vivaci. - Ben
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quindici famiglie d' amici, e diretti ai bambini, che alla lor volta si misero in allegria, quando seppero della festa che gli aspettava. Quasi tutti, o
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ripassò ne' punti in cui il pelo era più macchiato; alla fine mise Caciotta in un' altra catinella d' acqua chiara, egualmente tiepida, dove aveva
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Caciotta, tutta contenta d' esser tanto bella agli occhi del suo sposo, gli sussurrava alla sua, volta, perch'era anche una gran buona topina
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domandò alla padrona: - Perdoni, signora contessa: li ha presi lei i tovaglioli per il caffè e latte? - Io, no, - rispose la signora. E soggiunse: - O che
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Caciotta! - In quel frattempo la Letizia aveva preso la topina in mano, e l' andava palpando da tutte le parti. - Ora capisco! - gridò alla fine. - Sa
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alcuno, a domandare notizie e a recare conforti alla moglie. Da quel giorno, la Caciotta fu trattata nella famiglia Sernici con ogni sorta di premure
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Finchè furono piccini, i figliuoli di Ragù e della Caciotta non ebbero altra voglia e altro bisogno che quello di star tutti d'intorno alla madre per
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per Rita e per Nello. - Vedi, Rita, - diceva il fanciullo alla sorella - il vecchio Marjant è partito come mozzo su la Stella di Francia proprio alla
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tornava a dormire. - È proprio un grullo il tuo Bellino, bimba mia, - ripeteva sorridendo la contessa Sernici alla figlia. - Ma è tanto buono, mamma
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fratello tutto mortificazione e paura - Dodò farà il bibliotecario; io me la sbirberò alla meglio; a Lilia daranno marito per riprodurre là razza; di
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grazia e con tanto spirito! - E disse alla contessa, che assentiva a quelle parole: - Questo topo, mia cara, è il più fìno diplomatico ch' io abbia
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. Spesso il conte non entrava in casa fino alla sera; e allora Dodò non si moveva per nessuna ragione al mondo. Ma se per caso il conte tornava, Dodò era
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' amore e dalla considerazione di tutti. Egli portava rispetto al babbo e alla mamma; voleva bene, ma stando su le sue, a' fratellini e alle sorelline
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prima di tutto l' onore: e l'onore non si compra a quattrini. - Bravo ragazzo! - conchiuse il padre rasciugando ancora una lagrima, e dando un bacio alla
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questo modo.... Ma guardi, ma guardi! Bisogna che vada a farmi medicare alla farmacia. E, dica un po', non c' è pericolo che quella bestiaccia sia
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