- vociò allora il ragazzo con quanto fiato aveva in gola. | Alla | sua chiamata si aperse quasi subito una finestra al |
Il romanzo della bambola -
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- esclamò il mercante, togliendo la pupattola di braccio | alla | figlia. - Questa l'avrai quando sarà rappezzato tutto quel |
Il romanzo della bambola -
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grasso e, spalmatoselo nel cavo delle mani, unse il capo | alla | bambola. A quel modo il pettinaccio passava più facilmente |
Il romanzo della bambola -
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da tenda che una volta era stato dorato, e Io legò intorno | alla | cintura della Giulia. Dell'orlatura dappiede non si diede |
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scoperto, mostrava l'accomodatura di pelle più chiara fatta | alla | meglio dalle povere manine di Camilla. Alla Giulia pareva |
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chiara fatta alla meglio dalle povere manine di Camilla. | Alla | Giulia pareva non esser più lei, scalza, sciatta, unta. |
Il romanzo della bambola -
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quella generosità del paladino fece buona impressione | alla | Giulia, quantunque ella intendesse da sè che se l'eroe |
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punire codesto suo vizio. E confrontando la propria vita | alla | vita di tutti gli altri esseri, s'accorgeva che ciascuno |
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volte sbarrò gli occhi nel buio che le fluttuava d'attorno; | alla | fine, lei pure s'addormentò. Da quel giorno l'amicizia fra |
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bene. La notte, quando i topi tentavano d'arrampicarsi fino | alla | Giulia, dovevan passare sul corpo del paladino di Francia: |
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che aveva addosso, che i topi, impauriti, fuggivano. | Alla | Giulia, ch'era una personcina pulita, rincresceva soltanto |
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assai. All'alba venne il dottore, che prescrisse | alla | piccola malata parecchie medicine e una dieta assoluta. |
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salute. Quando, tra i medicamenti che le furono ordinati, | alla | Marietta toccò di prendere l'olio di ricino, accadde una |
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tazzetta, tenendo ostinatamente il capo sotto le coperte. | Alla | fine, un'idea le balenò: profittare di quella circostanza |
Il romanzo della bambola -
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un gran brutto peccataccio. Quando la Marietta s'avvide che | alla | sua pupattola non avevan più tolto il vestito da ballo, |
Il romanzo della bambola -
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strane, perfino certe piccole crudeltà della bimba. Se | alla | Marietta il male di capo aumentava, era capace di dare una |
Il romanzo della bambola -
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il male di capo aumentava, era capace di dare una spinta | alla | pupattola, gettandola giù, verso i piedi del letto, dove |
Il romanzo della bambola -
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voglio più pettinata così - dichiarò un giorno la Marietta | alla | governante, disfacendo con un gesto di bizza i ricci che la |
Il romanzo della bambola -
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lei, in cuor suo, di quelle espansioni della fanciulla; | alla | quale saltò subito in testa una nuova idea: - Adesso voglio |
Il romanzo della bambola -
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tu stessa questo mantello? Oh no! I pianti ricominciarono. | Alla | Marietta piaceva di vedere una bella cosa addosso alla sua |
Il romanzo della bambola -
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Alla Marietta piaceva di vedere una bella cosa addosso | alla | sua bambola, purchè non avesse faticato lei a farla. La |
Il romanzo della bambola -
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dai cacciatori, cantavano, forse, chi sa? pensando | alla | primavera; e già delle piccole fioraie, in costume da |
Il romanzo della bambola -
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perchè una di queste piccole fioraie, corsa dietro | alla | carrozza, dopo aver presentato un mazzo alla signora e un |
Il romanzo della bambola -
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corsa dietro alla carrozza, dopo aver presentato un mazzo | alla | signora e un altro a lei, era passata, sempre a corsa, |
Il romanzo della bambola -
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con dolcezza, e osservò con uno sguardo d'amore rivolto | alla | pupattola: - È vero, è quasi come una di noi. Arrivata la |
Il romanzo della bambola -
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Il malato fissava tutto con la meraviglia di chi tornasse | alla | nostra vita e riprendesse coscienza delle cose, dopo un |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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veh! — ordinò il convalescente, riappoggiando la testa | alla | poltrona, ch'erasi fatta trascinare lì accanto alla |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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testa alla poltrona, ch'erasi fatta trascinare lì accanto | alla | finestra. Ma il soldato tornò d'un balzo: era pallidissimo. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sur una luce d'oro, le s'avvolgeva scompostamente intorno | alla | testolina bionda. - Nina! O mia Nina! - gridò il tenente, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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farmi vedere dalla madre, correva a risalutarlo. Intorno | alla | mezzanotte rinnovellammo gli addii. Era già un'ora dacchè |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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accorrevano incontro a noi per intimarci che ci vestissimo | alla | meglio, e andassimo a cercar rifugio nella grande piazza |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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rifugio nella grande piazza del quartiere, che era vicino | alla | nostra abitazione. - Una seconda scossa, più forte della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una delle sue bambine, io afferrava l'altra, che in mezzo | alla | strada consegnava ad una persona di servizio, affine di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ritorno ne parleremo." Gli porse la mano, ed ei se la portò | alla | bocca, dicendole: "Cara madre, siate pietosa!" Ella |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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degli affetti mi toglieva l'uso della parola. Confidai | alla | carità degli sguardi il patetico messaggio, che ricusava la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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novelle ed evidenti prove. Mio padre, in compenso, suppliva | alla | scarsezza dell'affetto materno, raddoppiandomi il suo. La |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Chiamai Giuseppina, chiamai la madre. Il vecchio disse | alla | moglie sentirsi gravemente ammalato dal mezzodì in poi, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Lo ritrovammo poggiato sul fianco dritto, colle spalle | alla | porta per cui s'entrava. Il mio volto era contraffatto dal |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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segno di non avvicinarmi a lui. Sedetti allora accanto | alla | porta, a stento frenando le lagrime. Cupo silenzio regnava, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e soccorrerle. In questi estremi momenti debbo pensare | alla | divina misericordia, e lasciare ad essa la cura del resto." |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la reclusione fastidiosa. Passava molte ore nel coro data | alla | preghiera; la fede mi sorreggeva. Per infondere la fede a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della maestra o della novizia, regalasse la prima | alla | seconda, qualche oggetto gradevole. Siccome l'amica mia era |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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percependo pensione alcuna prima di aver fornito la dote | alla | professione, così dessa mi faceva sempre questi doni in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi dimostrava la sua antipatia era Paolina, posta | alla | testa di una consorteria di educande; ella, per non so |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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desiderio di lei, mi provai d'allargare il nastrolino che | alla | gola dell'inferma teneva allacciata la camicia; ma una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di vedervi una fascia. "Che fascia è questa?" domandai | alla | conversa. "È abituata a portarla sempre," mi rispose |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che in seguito la visitò, saputo il fatto, disse sdegnato | alla | conversa, come, per aver occultato il vero male, aveva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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gabinetto ch'erami stato ceduto dalle zie, col pretesto che | alla | dote mia non fosse analoga quell'abitazione. La signora |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dell'infima classe, "avete avuto l'ardire di negare | alla | mia signora il domandatovi camerino! Sapete voi ch'essa e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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senza mezzi di fortuna, senza danaro contante, voi, ammessa | alla | professione per atto di carità, voi ardite negare il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per atto di carità, voi ardite negare il camerino | alla | mia signora!" Mi tacqui per rispetto a me medesima, benchè |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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delle monache. - Ne feci pure in privato qualche cenno | alla | badessa. "Che posso farvi figlia mia?" rispose essa. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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rimanenti apparecchi, si destinò il primo giorno d'ottobre | alla | funzione dei miei voti, giorno anniversario della mia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a poco, a miglior vita, ed io col tempo mi diedi in preda | alla | disperazione. Parlando delle dottrine dei confessori |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non passerò in silenzio una pratica di espiazione, | alla | quale le monache di San Gregorio attribuiscono infallibile |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della bolla d'indulgenza, non è mai lento ad applicare | alla | coscienza delle sue penitenti il portentoso Toties Quoties. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mondo, quell'esame non è più che una mera formalità. Ecco | alla | sfuggita un saggio delle oziose interrogazioni rivoltemi: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Chiaia, ne uscireste?" Risposi del pari negativamente. "Se | alla | morte di una donna regnante venisse per avventura offerta a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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clericale decreta di strappare sull'istante lo scapolare | alla | giovinetta che sdrucciolato avesse in simili confessioni, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dalle 7 fino alle 11, ora in cui doveva darsi principio | alla | funzione. A poco a poco la chiesa si riempì di invitati: ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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O tu, che dormi nella morte, déstati! Iddio t'illuminerà! | Alla | prima invocazione le monache mi scovrirono dal mortuario |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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invocazione le monache mi scovrirono dal mortuario drappo: | alla | seconda m'inginocchiai sul tappeto; alla terza balzai in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mortuario drappo: alla seconda m'inginocchiai sul tappeto; | alla | terza balzai in piedi, e m'appressai al portello del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi domandò, se era contenta d'essermi fatta monaca: | alla | mia risposta affermativa il suo volto si compose |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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convivere, idealmente almeno, co' miei simili. Aveva fatto | alla | comunità il sacrifizio della mia persona, ma non già quello |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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preso giorno per giorno, senz'avvedersene, a voler bene | alla | Rachele. Da prima, le lasciava gli occhi a dosso, senza |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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il vizio del vino, ve lo giuro; tutto quello che guadagno | alla | settimana ve lo porterei a casa...- Chini gli occhi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Da quel giorno Peppe non aveva più detta una parola | alla | figlia di Nanni; ma i due ultimi versi dello stornello |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sera, annunziavano i grandi tumulti, che non c'erano stati, | alla | seduta del Congresso dei deputati. Ognuno pensava oramai |
D'Ambra, Lucio -
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delle mie e delle altrui più inveterate abitudini. Pranzai | alla | mia solita tavola, senza i miei soliti compagni di |
D'Ambra, Lucio -
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soliti compagni di dispepsia, perchè contemporaneamente | alla | proclamazione della guerra c'era quella sera la prima |
D'Ambra, Lucio -
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di semplicità e di sincerità che io, tuttavia non facile | alla | commozione o per lo meno difficilmente pronto ad |
D'Ambra, Lucio -
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ora sacrificava con tanta semplicità i suoi due figliuoli | alla | fortuna del suo paese mentre i miei compagni abituali di |
D'Ambra, Lucio -
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già calda, e la calma profonda della notte serena invitava | alla | marcia. Passai d'innanzi alla redazione d'un altro grande |
D'Ambra, Lucio -
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della notte serena invitava alla marcia. Passai d'innanzi | alla | redazione d'un altro grande giornale che dalle sue |
D'Ambra, Lucio -
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dalle sue finestre, con trasparenti luminosi, comunicava | alla | popolazione di Effemeris le ultime notizie della serata: |
D'Ambra, Lucio -
|
E proprio in quel punto lo schema luminoso comunicò | alla | folla, da una delle finestre, che «le condizioni di salute |
D'Ambra, Lucio -
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certo che Sua Maestà non avrebbe potuto marciare al fuoco | alla | testa dei suoi eserciti. I più forti generali possono |
D'Ambra, Lucio -
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a cavallo, sotto un sole torrido d'agosto o di settembre, | alla | fine di tre settimane infernali di grandi manovre che aveva |
D'Ambra, Lucio -
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ed orgoglioso. Doveva seccargli di non poter essere | alla | testa delle sue truppe magari a costo di farsi ammazzare, e |
D'Ambra, Lucio -
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pensiero che qualche giornale avesse potuto fare allusione | alla | comodità di certe coincidenze e al vantaggio, a prima vista |
D'Ambra, Lucio -
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doveva anche provare un certo rimorso di non potere andare | alla | guerra poichè la guerra avveniva per causa sua, e di non |
D'Ambra, Lucio -
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calze, e altre cosette che non si adattavano in nessun modo | alla | sua persona. I merletti dei piccoli capi di biancheria |
Il romanzo della bambola -
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per lei. Macchinalmente seguiva con gli occhi la scelta, | alla | quale la zia avea piacere ch'ella assistesse perchè le |
Il romanzo della bambola -
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gingilli!... - Poverina! - sospirò Camilla, e accostandosi | alla | cuginetta, carezzò leggermente la bambola sul capo, |
Il romanzo della bambola -
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gli occhi e li teneva sbarrati, non ostante la luce viva | alla | quale non era più abituata da tanto tempo, fissò lo sguardo |
Il romanzo della bambola -
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la bambina aveva sciupati senza più curarsene, si voltò | alla | Marietta e le chiese: - Vuoi dare quella bambola alla |
Il romanzo della bambola -
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voltò alla Marietta e le chiese: - Vuoi dare quella bambola | alla | Camilla ? Credo che a lei, per divertircisi non fa niente |
Il romanzo della bambola -
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Sicchè disse addio, malinconica ma senza rimpianti, | alla | elegante casa de' Rivani, dove aveva conosciuto la vita di |
Il romanzo della bambola -
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le scale. La bambola avrebbe voluto stringersi ancòra più | alla | sua nuova amica; fissò gli occhi sul cavallo capriccioso |
Il romanzo della bambola -
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| Alla | lettura di quel mio foglio, che le suore di Costantinopoli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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stato infallibilmente restituito non sì tosto fossi tornata | alla | Regola, separandomi dai parenti e rinchiudendomi nel |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Ohibò: troppo bigotti, e troppo divoti erano essi | alla | dinastia Borbonica, per avere alcun che di comune con una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una nottata agitatissima: ogni momento io mi affacciava | alla | finestra per vedere se comparivano i poliziotti: e mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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salir le scale. Era grave, soffocante l'aria notturna, che | alla | finestra mi percuoteva il viso. Soffiava un vento |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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polvere, e minacciava ad ogni sbuffo di spegnere la lampada | alla | Madonna della cantonata. Tetro, lugubre il cielo: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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madre riposava vestita sul canapè. Verso le due, lì seduta | alla | finestra col capo appoggiato sulla persiana mi addormentai; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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brividi, un palpitare affrettato di cuore, un tremendo nodo | alla | gola: segni della crisi nervosa, che poco dopo mi prese. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Che farò? domandai a me stessa. Girerò il mondo fuggiasca e | alla | ventura? Non bastano gl'infausti voti, che da madre e da |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e affogo; quale, quanta resistenza opporrò, Dio mio, | alla | combinata persecuzione di due poteri, che con accanimento |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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madre e le sorelline godevano, mentr'io desta e abbandonata | alla | mia vertigine, lottava fra contrari affetti; il cupo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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meglio, ripresi a dirmi, cedere al destino, rassegnarmi | alla | dura necessità, placare colla simulazione l'ira de' |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di favori, m'accorderanno gradi, potere, dignità.... | Alla | fin fine un badessato non è pascolo tanto meschino per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ma porgi anche il collo al capestro? Hai tu dunque aspirato | alla | libertà solamente per disertare il suo vessillo in tempo di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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volontà.... Ed ora tu retrocedi....! E in qual momento? | Alla | vigilia della redenzione; mentre allo splendore della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della tirannide. - Spuntato il giorno, partii con mia madre | alla | volta di Capua. Il cardinale Capano mi accolse con rara |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fiori pesantissimo. La misera vecchia dovè la sua salvezza | alla | pura combinazione d'essersi soffermata un momento prima di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sul passo fatale. Una mattina le fecero trovare, dipinte | alla | sua perta, due grandi croci nere, sovrapposte ad un cranio: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i giovanotti si scelgono la sposa, buttando il fazzoletto | alla | ragazza che vogliono. Qui gli uomini (belli o brutti, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Ma perchè," le domandai io, "attribuite ostinatamente | alla | fattucchiería quello che potrebb'essere l'effetto d'una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di svincolarsi. Dopo lunga resistenza, raddoppiata presso | alla | porta, al fine vi entrò. La forzai ad inginocchiarsi a piè |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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con un sorriso stupido, sollevò il burattino insieme | alla | bambola, per mostrarli alla donna. - Gente che non chiede |
Il romanzo della bambola -
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sollevò il burattino insieme alla bambola, per mostrarli | alla | donna. - Gente che non chiede da mangiare - diss'egli, |
Il romanzo della bambola -
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dall'osteria, lo spazzaturaio consegnò la Giulia e Orlando | alla | donna, ch'era una contadina; e questa, ridacchiando, li |
Il romanzo della bambola -
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ch'era una contadina; e questa, ridacchiando, li depose | alla | sua volta, nel proprio barroccino: quasi vuoto, perchè gli |
Il romanzo della bambola -
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per la caduta della tirannide e pel trionfo della nazione | alla | quale io mi gloriava di appartenere. Non isfuggì alle suore |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dallo squillo d'una tromba militare, che s'inoltrasse fino | alla | sala del Capitolo! - Intanto, alimentato quotidianamente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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o per forza benedette dalle locali autorità, partivano | alla | volta della Lombardia affine di cooperare, dicevasi, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per tutto il tempo della mensa! Spesso lasciai il desinare | alla | zuppa, e, rientrata furente nella mia cella, fui invasa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cibo inacidito nelle mie viscere, ma con l'animo risoluto | alla | resistenza, chiamai dappresso la fedele conversa, e presala |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e la libertà." "Brava Giuseppa!" soggiunsi, dandole | alla | mano una stretta più forte, e libero lasciando allora lo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nella misericordia di un pontefice, il quale all'Italia, | alla | cristianità promessa aveva un'èra novella di riordinamento. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'enormità del mio sagrifizio. Non era il papa avverso | alla | mia uscita. La sacra congregazione dei vescovi e regolari, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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salire sul belvedere, onde mirare il re, che doveva recarsi | alla | vicina chiesa di San Lorenzo, essendo quello il mattino |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il fedele, il costituzionale principe regalava le bombe | alla | sua capitale, e le palle di moschetto agli amati sudditi! |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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intorno la generale: era tutto in trambusto. Volai tosto | alla | mia stanza, e, prese alla rinfusa le mie Memorie, le gettai |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tutto in trambusto. Volai tosto alla mia stanza, e, prese | alla | rinfusa le mie Memorie, le gettai alle fiamme unitamente ad |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Viva la Nazione! que' dessi le disfacevano la sera, innanzi | alla | cavalleria, plaudendo al re spergiuro. Il grandioso palazzo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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si recarono vestite di bianco, inghirlandate, avvinazzate, | alla | piazza della reggia, sì per congratularsi col despota della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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consegnarmi un Breve d'uscita, e in pari tempo d'esortarmi | alla | pazienza, essendo stata reputata equivoca dalla Santa Sede |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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jure mi condannava all'ultimo supplizio; poi m'assettava | alla | gola il nodo scorsoio; ma vedendomi penzolare dalla corda |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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in tuono caritatevole: "E nondimeno, è tanto buona!" | Alla | vista d'un ritratto così spaventevole, chi avrebbe accolto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"non importa; qualcheduna di voi cederà la sua stanza | alla | Caracciolo." Molte camere si trovarono all'istante a mia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'usanza di quella comunità, ereditati avevo dalle mie zie | alla | loro morte. La mattina del 28 gennaio 1849 due cerrozze si |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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davanti all'altar maggiore, ed ivi, sollevato lo spirito | alla | Divina Provvidenza, le resi grazie dal profondo del cuore. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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«E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago | alla | riva, Si volge all’acqua perigliosa e guata; Così l’animo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del secondo marito di mia madre. Questa, vedendomi in preda | alla | disperazione, mostravasi dolentissima, nè di tratto in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Ne' contorni della mia prigione trovavasi una casa | alla | cui finestra spesso vedeva io una giovine monaca in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della comunità mi fece il rispettivo certificato, che unito | alla | supplica spedii senza indugio a Roma. Era tanto sicura del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la grazia, firmato l'atto, sigillato il foglio, passato | alla | rispettiva autorità perchè lo mandi a Napoli: fra due |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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anche alle persone del suo sesso, averla veduta una volta | alla | sfuggita, e non sentirsi la voglia di pascer la vista nella |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Era ben naturale che l'odio, dalle giovani monache giurato | alla | maestra, si riflettesse altresì sulla discepola. In quanto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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maestra, si riflettesse altresì sulla discepola. In quanto | alla | conversa, era essa un mostro di brutalità, una belva feroce |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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in testa a questa megera l'idea di raddrizzare il corpo | alla | mia discepola, per meglio nascenderne la deformità; ed a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per non farne accorto il cerbero. Io diceva sovente | alla | pupilla: "E fino a quando, cara mia, sarai tu la schiava |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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quella, giungendo le mani supplichevolmente, e tremando | alla | sola idea della collera di quel mostro. Questa creatura |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Ma, perchè tali raccomandazioni non gradivano troppo | alla | conversa, ebbe Chiarina l'avvertimento di schivare la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la mano e fattasela sedere sulle ginocchia, tese l'orecchio | alla | mia relazione sulla salute dell'educanda, i cui palpiti |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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egli la stringa del corsaletto di lana nera, mise il busto | alla | luce. "Misericordia!" gridò con furia. "Chi è stata |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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vedutala così costernata, si fermò un poco, poi, voltosi | alla | portinaia, e alle altre monache presenti, "Gli omicidi," |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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volerla uccidere: comprimendo il suo cuore, voi la mandate | alla | tomba." Parole gettate al vento. Chiarina continuò a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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monache in segno di ringraziamento, accesero delle candele | alla | Vergine. Senonchè, il rio destino non avea cessato di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il fratello dovette ritornarsene, recò grave pregiudizio | alla | salute di Chiarina, e come d'altra parte il tempo fa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che l'aveva tenuta assopita parecchie ore. Dirimpetto | alla | luce della finestra stava una figura di donna un po' curva |
Il romanzo della bambola -
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Se me lo permettete, ritorno dalla bambina - disse la serva | alla | signora: che s'affrettò a rispondere: - È inutile che tu |
Il romanzo della bambola -
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gli premeva parlare per un posto che aveva in vista. Quanto | alla | signora Amalia, ella era stata, così diceva, finita di |
Il romanzo della bambola -
|
che non avrebbe mai voluto lasciare era la sua bambola, | alla | quale voleva sempre più bene, a mano a mano che |
Il romanzo della bambola -
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a mano che s'avvicinava il momento di dirle addio. Quanto | alla | Giulia, ella non capiva nulla della morte; ma si |
Il romanzo della bambola -
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soldi portava in tasca, e ne fece una ghirlanda in torno | alla | testolina marmorea di Camilla. Altri fiori, assai belli e |
Il romanzo della bambola -
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a ghirlande, li mandò la signora de' Rivani. Accostò | alla | bocca della morticina, Liberata avea trovata la Giulia, |
Il romanzo della bambola -
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a Camilla, che riposava sempre; poi degli uomini ignoti | alla | Giulia entrarono e si portarono via la sua amica... Nessuno |
Il romanzo della bambola -
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e si portarono via la sua amica... Nessuno pensava | alla | bambola, che avrebbe voluto andare con Camilla in qualunque |
Il romanzo della bambola -
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per caldo amore di libertà, pel lungo esilio, è ammesso | alla | cittadinanza di tutte le nazioni, una voce profetica |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tua tomba te lo giuro, o Manin, Venezia pure prenderà parte | alla | festa!) Dite, ve la figurate voi questa visione, che domani |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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essa si alza, e pietosa sorride al genere umano; dice | alla | Grecia: - Io sono tua figlia; - dice alla Francia: - Io |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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umano; dice alla Grecia: - Io sono tua figlia; - dice | alla | Francia: - Io sono tua madre! - » Sovrano corteggio essa ha |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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universale, tutti quei membri del senato de' secoli; e | alla | destra e alla sinistra quei due terribilmente sommi: Dante |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tutti quei membri del senato de' secoli; e alla destra e | alla | sinistra quei due terribilmente sommi: Dante e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d'un novello pianeta nel firmamento.... !» Educato | alla | perfida scuola de' suoi maggiori, Francesco II, vergogna |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di ricondurre le baionette austriache in Napoli. Cieco | alla | lava che ogni giorno gli chiudeva il passo, sordo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che un solo grido: Morte a Borboni! Viva quel principe, che | alla | nazione stenderà la mano! Alfine i grandi decreti della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nel momento in cui il rampollo de' Ferdinandi imbarcavasi | alla | volta di Gaeta. È l’addio che un antico emigrato manda al |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nascondono. » La battaglia di Velletri dette il trono | alla | vostra famiglia; la presa di Reggio glielo tolse. Fra |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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prese uomini, danari, navile, considerazione onde accorrere | alla | riscossa. Ei ci orbò di libertà, e ci negò ogni dritto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di Dio, la sanzione del diritto pubblico, che fate appello | alla | diplomazia, ai trattati, alla storia, alla forza, alla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pubblico, che fate appello alla diplomazia, ai trattati, | alla | storia, alla forza, alla ragione di Stato? Sire, sono |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che fate appello alla diplomazia, ai trattati, alla storia, | alla | forza, alla ragione di Stato? Sire, sono questi i titoli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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alla diplomazia, ai trattati, alla storia, alla forza, | alla | ragione di Stato? Sire, sono questi i titoli che vi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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meglio la dinastia, illustrata la nazione, fatto fare | alla | nostra civiltà un sol passo? Avrebbe egli resi i sudditi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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spie nei seggi episcopali, nelle intendenze, nei tribunali, | alla | riscossione dei dazi, all'amministrazione delle finanze, ai |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un imbecille. Ordinatore di soldati, Ferdinando smunse fino | alla | linfa il popolo onde arrivarne, egli, all'iperbolica fuga |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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suo, alle sconfitte di Sicilia, non dei Siciliani, e | alla | dissoluzione dei corpi in Calabria. Ordinatore di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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precipitò nella pusillanimità, quando lo prese il pericolo | alla | gola. Gli Stati Uniti dimandarono indebite indennità, ed ei |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ed uscite d'Italia. Siete giovane ancora. Riabilitarvi | alla | dignità reale, è impossibile. Potrete però farvi stimare |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Non avrete dovunque battaglioni, che muoiano per voi | alla | vostra porta! » Addio, Sire; rassegnatevi alla giustizia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per voi alla vostra porta! » Addio, Sire; rassegnatevi | alla | giustizia degli uomini, se volete che Dio vi sia giusto; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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metà di novembre, la famiglia O'Hara era seduta attorno | alla | tavola del pranzo meridiano, terminando di mangiare un |
Mitchell, Margaret -
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scambiare due chiacchiere. Ora, mentre tutte si affollavano | alla | porta, la videro giungere a gran carriera su un cavallo |
Mitchell, Margaret -
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i gradini. Lo videro volgere velocemente, girare attorno | alla | casa e udirono i suoi zoccoli nel cortile posteriore e |
Mitchell, Margaret -
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Melly Hamilton a cavalcioni!» E corse in casa, con Wade | alla | calcagna, singhiozzante e che cercava di aggrapparsi alle |
Mitchell, Margaret -
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Udí la voce stridula di Mammy: - Prissy! Correre qui dietro | alla | casa ad aiutarmi per maialini! Io essere troppo grossa per |
Mitchell, Margaret -
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una grande idea quella di tenere i porcellini dietro | alla | casa perché nessuno li rubasse! Quanto avrei fatto meglio a |
Mitchell, Margaret -
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Stringendosi al petto la saccoccia di cuoio, Rossella corse | alla | camera dove il piccolo Beau dormiva nella sua culla. Lo |
Mitchell, Margaret -
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corri! - Vi furono ancora grida e grugniti; precipitandosi | alla | finestra, Rossella vide Mammy che attraversava in fretta il |
Mitchell, Margaret -
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un lieve rumore, e voltandosi rapidamente vide aggrappato | alla | ringhiera suo figlio che aveva dimenticato e che la fissava |
Mitchell, Margaret -
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Nella stanza da pranzo le sedie erano in disordine attorno | alla | tavola e nei piatti erano avanzi di cibo. Sul pavimento |
Mitchell, Margaret -
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gioia! Corri giú per le scale, attraversa il cortile e vai | alla | palude. Vi troverai Mammy e zia Melly. Corri presto, |
Mitchell, Margaret -
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L'immagine dell'avvenente persona presentavasi ognora | alla | mia mente, rivestita di forme ideali. Le ore della notte mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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confusa: io passava dall'impersonalità della fanciullezza | alla | coscienza dell'espansiva individualità. Da quel momento non |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pur reale, amorosa nostra corrispondenza. Quasi di rimpetto | alla | nostra abitazione eravi un palazzo, il cui primo piano |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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balcone: Carlo pure stava al suo. Egli si ritrasse in fondo | alla | camera, e con un gesto espressivo mi domandò s'io l'amava; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la vigilanza della madre, correva più volte al giorno | alla | finestra, viemaggiormente eccitata dalla speranza che la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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più seducente del consueto; egli del pari, postosi vicino | alla | sua, mi faceva de' segni che mi sembravano dimostrazioni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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finestra!" "Perchè?" le domandai sbigottita. "Voi amate | alla | follia quel giovanastro, ed egli fra giorni sposerà |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Diedi alfine in un pianto dirotto, e versai, in preda | alla | disperazione, un torrente d'amare lagrime. - Crudele! io |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la febbre ch'io mandassi di volta in volta la cameriera | alla | fatal finestra, per sapere quello che Carlo si facesse. Ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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in casa della fidanzata, ed una sola settimana mancasse | alla | celebrazione degli sponsali. Quest'ultimo colpo pose il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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degli sponsali. Quest'ultimo colpo pose il colmo | alla | mia disperazione. Piansi l'intera notte, come sogliono |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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vicende m'avessero commossa non ha guari in teatro. Giunsi | alla | convalescenza. Una sera, a notte avanzata, udii il rumore |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fu pregato di scegliersi una compagna. Lo vidi dirigersi | alla | mia volta, per invitarmi egli stesso, mentre al ministro |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Io vedeva colla massima indifferenza quell'uomo accanto | alla | sua sposa, la quale, o per effetto del caso, o per meditata |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cadevano involontariamente su di loro. Mia madre aveva dato | alla | luce altre due femmine. La cura ch'io mi prendeva delle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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lo discerneva nella folla con penetrazione maravigliosa, ed | alla | sua vista il seno mi balzava con violenza. Egli, da parte |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d’amore, di compassione, di umanità? - Non potei resistere | alla | corrente di sì persuasivi suggerimenti. Riscaldato |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e secolare, tanto all'epoca in cui mi toccò soggiacere | alla | sua pressione, come pur dopo la nazionale rigenerazione, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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suol interpolare. Fatto incontrastabile. Posta mente | alla | superficie del territorio e alla popolazione, non v'è Stato |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Posta mente alla superficie del territorio e | alla | popolazione, non v'è Stato cattolico, non cristiano, che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ossia un decimo meno del doppio di quello, che innanzi | alla | rivoluzione possedeva l'opulente clero di una delle più |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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. . . . . . . . . . . . 14 7 Pii Operai {a San Nicola | alla | Carità 2 18 1 27 1 {a San Giorgio Maggiore 9 Padri |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Carlo a Mortelle. . . . . . 1 32 » 32 » San Giovanni di Dio | alla | Pace. . . . . . . 2 22 3 27 3 Santa Caterina ad Colles. . . |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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12 Domenicane{a San Giovanni. . . . . . . . . 3 59 7 146 39 | alla | Sapienza. . . . . . 58 20 {San Francesco Iscariota { alle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Trentatrè. . . . . . . . . . . . 31 Teresiane Santa Teresa | alla | Salita del Vomero. . . . . . . . . . . . 1 21 9 1 21 |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Educande............................................ » 352 | Alla | quale cifra se vogliamo aggiungere le suore sparse ne' |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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degli abitanti di Napoli, strappata allora dalla Chiesa | alla | cooperazione sociale e all'incremento della popolazione. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fatto altro che dare ogni momento in ismanie, imprecando | alla | odierna società affarista e plebea, dove non è più |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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bianca, quella mano che non avrebbe mai dovuto congiungersi | alla | sua, ella si era sentita sorgere vaga e timida l'idea che |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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le difficoltà, era come una muta riabilitazione dinanzi | alla | memoria di quel vinto, era come la sacra eredità paterna |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dolci e sonori; e quando era rimasto disteso per ore ed ore | alla | larga ombra d'un olivo, con le palpebre semiaperte, nel cui |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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fatto d'armonia e di fantasia. Finiti ch'egli ebbe, | alla | meglio, que' brevi, incompleti studi che si possono fare in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e figlio si separarono. Oltre la solitudine volontaria | alla | quale si era condannata, la madre s'impose, come s'è detto, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di quanto le concedevano le sue povere sostanze mancasse | alla | sua creatura, per cui sentiva raddoppiarsi ogni giorno |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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E per fortuna egli ignorava quanto mai costassero | alla | madre sua quelle piccole somme! La loro lontananza durava |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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pazze di riabbracciar sua madre. La distanza, che suscita | alla | mente un mondo di bizzarre illusioni, lo faceva, in certi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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madre. Così egli aveva vissuto, non troppo malamente, fino | alla | primavera, il tempo de' più caldi languori dell' organismo, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Ospite fui, e mi avete aocolto.» Le anime si schiusero | alla | carità, dacchè la carità s'incarnò in Gesù Cristo. Da quel |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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stessi pagani. È rimasto il bel nome di Maria del Soccorso | alla | fondatrice d'una pia congregazione di donne, che si dedica |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e se lo levano a lor talento: quando è sudicio, lo mandano | alla | lavandaia.» Chiesi l'ufficio d'infermiera, e l'ottenni di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Il triennio della rigorosa badessa non aveva piaciuto | alla | comunità. Nelle sue veci fu a pieni voti (meno il mio) |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i becchini userebbero agli appestati più carità! Ricorsi | alla | badessa contro quell'atto inumano: "Quest'affare" rispose, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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medesima conversa menava la domenica una povera cieca | alla | messa. Infastidita di tale ufficio domandò di esserne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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domandava di essere voltata di fianco nel letto. Reclamai | alla | badessa, acciocchè quel mostro di barbarie avesse |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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hanno avuto soverchia cottura! Bastano questi cenni intorno | alla | carità per le inferme ed al rispetto per le morte: ora |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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usò massimo rigore a quella contadinella, non propensa | alla | schiavitù monastica, ed ancor meno avvezza all'atmosfera, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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erasi essa precipitata nel pozzo. Le monache corrono | alla | porteria, e fanno entrare degli uomini, che per buona sorte |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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famiglia aveva monacato le due prime figlie, e riservava | alla | terza la medesima sorte. La fanciulla è a quest'uopo da' |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che la fosse tirata di là sotto, e a viva forza trascinata | alla | porteria. La poveretta, che urlava come matta, nel passare |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non eransi sollecitate di vestirmi prima, per rispetto | alla | morte di mio padre, di cui io portava tuttavia il lutto. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per la vita monastica, non facevano che aggiungere fastidio | alla | mia naturale ripugnanza per quello stato. Non tralasciava |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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malata una sua figliuola; in quello di aprile, riferendosi | alla | morte della zia Lucrezia, poco innanzi avvenuta, mi faceva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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persone cadute nella dannazione, per non aver dato ascolto | alla | voce del Signore che le chiamava al chiostro; per esempio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di talune percosse, date dalla statuetta di san Benedetto | alla | lastra della sua nicchia; di apparizioni di anime del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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era ben sicura di averla altre volte veduta. - Domandai | alla | portinaia chi avesse recato quel foglio; mi rispose: "Un |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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con nuova scampanata a festa, e collo sparo dei mortaletti, | alla | cui esplosione una folla immensa di gente si radunò. Per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di gelati e di pasticceria fu offerto dalla mia zia | alla | comunità. - Insomma, per vincolarmi ne' lacci, dov'era |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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da mano amica favorito un altro libro, il cui titolo pareva | alla | mia situazione particolarmente confacevole: era la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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temprare il mio cuore ribelle all'uniformità dell'inerzia, | alla | perpetua monotonia del quietismo. Ma di repente un triste |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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più che mai nell'abbattimento. Una mano di ferro m'adunghiò | alla | gola: credetti di restarne soffogata. L'orologio del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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- Non sarebbe meglio, domandai a me stessa, confidare | alla | zia le mie angustie? - Ma ella dorme a quest'ora! - La |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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- Ma ella dorme a quest'ora! - La sveglierò. Per giungere | alla | sua stanza, bisognava traversare un tenebroso corridoio. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ti sosterranno in questo sagrifizio. Pregherò dalla mattina | alla | sera per farti venire la vocazione che ti manca, e sarò |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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piuttosto burbera e rigorosa. Questo rigore, contrapposto | alla | soverchia affabilità di mia zia, fece sì che malcontente ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Doveva assolutamente chiuder gli occhi, ed abbandonarmi | alla | discrezione della fatalità. Spuntò il critico giorno. Una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Carigliano e la principessa di Castagnetto. Conformandosi | alla | consuetudine, queste dame cominciarono dal condurmi a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi guardò in volto. "Fermatevi, duchessa," disse | alla | Carigliano: "non vedete che la monachella si sviene?" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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vedete che la monachella si sviene?" Infatti, appuntellata | alla | spalliera della seggiola, io vacillava, pronta a cadere. Mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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entrava nel quartiere di San Lorenzo. Approssimatici | alla | città dolente, misi il capo allo sportello, cercando con |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di legno, le inferriate, e gli altri ripari del monastero. | Alla | vista del sepolcro che stava lì per ingoiarmi, non so come, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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impulso, non mi sia rovesciata dalla carrozza in mezzo | alla | strada. - Mi risostenne l'intima autorità dell'amor |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e divisa nel mezzo da uno steccato bianco e rosso, | alla | cui dritta stanziavano le signore, che erano state invitate |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d'ogni persona. Era la voce dell'innocenza che gridava | alla | barbarie. Mi volsi a quella parte: una signora imbavagliava |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della chiesa. Il tratto di strada, che da questa mena | alla | porteria, fu fatto da tutti a piedi, in mezzo ad una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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propria mano, me l'indossai. Quindi mi prosternai dinnanzi | alla | badessa. M'avevano spogliata dell'abito secolare: dovevano |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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simili funzioni avevano veduto de' protestanti, dissero | alla | superiora, ch'era rimasta colla mano sospesa, stringendo le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'orologio, tutto contento che gli ci mancassero poche ore | alla | partenza. Il giorno di Natale, a Dio piacendo, egli si |
Il romanzo della bambola -
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Rivani, per concludere una combinazione assai vantaggiosa | alla | sua impresa industriale. Si trattava d'un altro bel mezzo |
Il romanzo della bambola -
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baci e lo pregava di benedirla. A quel bravo signore, come | alla | maggior parte dei buoni babbi, quelle righe scritte un po' |
Il romanzo della bambola -
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d'attaccare e il luogo dove far la passeggiata insieme | alla | governante; lei ancòra che teneva di buono o di cattivo |
Il romanzo della bambola -
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tranquillo, dopo questo curioso ragionamento, raccomandava | alla | moglie di non contradire in nulla la bambina; ignorando che |
Il romanzo della bambola -
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di belle cose per le sue care che lo aspettavano a Roma; e | alla | Marietta, in particolare, portava un assortimento di quanto |
Il romanzo della bambola -
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A questo punto corsi verso la finestra, e dalla finestra | alla | porta: l'aprii per metà, vi tesi l'orecchio, poi, d'un |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'occorrente da scrivere, e non avendovelo trovato, disse | alla | mia famiglia di ritornare dopo due giorni. Intanto il mio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di queste pratiche, partiva premurosamente da Napoli | alla | volta di Gaeta, e vi giungeva l'indomani dell'arrivo di mia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fosse piaciuto all'arcivescovo di permetterli. Quanto poi | alla | lite mossa dalle monache, ordinava ch'io dovessi versare |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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lite mossa dalle monache, ordinava ch'io dovessi versare | alla | cassa di San Gregorio ducati mille, e che da quel monastero |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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vita durante, un assegnamento mensile, proporzionato | alla | somma da me versata. Insino allora aveva ricevuto pel mio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mio, e della conversa. - Carità e munificenza fratesca! | Alla | necessità non resistono neanche gli Dei. Giuocoforza mi fu |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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anzi pericoloso, il disegno di ricorrere nuovamente | alla | sua misericordia. Egli, che chiudeva l'orecchio a' gemiti |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mentre sull'imbrunire io mi ritirava, la Polizia vietò | alla | carrozza ov'io era di traversare la piazza delle Pigne. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sguardo sopra di me, e disse: "Una benedizione particolare | alla | monaca claustrale!" Ed alzata la destra, mise la parola in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ritornava in Roma, lieto quanto quel suo predecessore, che | alla | caduta di Rienzo ritornava vescovo e signore nell'Eterna |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sempre a qualsiasi speranza d'affrancamento, di rassegnarmi | alla | sorte delle altre monache, senza più ruminare ulteriori |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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posti, almeno provvisoriamente, in disponibilità in seguito | alla | sfrenata concorrenza che gli Dei di tutti gli Olimpi |
D'Ambra, Lucio -
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di nota in nota, si trovò un bel giorno d'innanzi | alla | nota da liquidare della più dispendiosa fra tutte le |
D'Ambra, Lucio -
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Ho già detto anche come il popolo di Fantasia si avviasse | alla | suprema prova della guerra con spensierata festevolezza. |
D'Ambra, Lucio -
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di questo mondo : «Gliel'avevo detto io, d'Apre? Siamo | alla | guerra». Il ricordo omerico seguì quell'esclamazione. «E |
D'Ambra, Lucio -
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conforti e ristori per gli uomini che si battevano | alla | frontiera. Non appena la sua frattura gli permise di far |
D'Ambra, Lucio -
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M'interessavo invece al ferito guaribile in sette giorni e | alla | scatola di bottoni infrangibili con quella gravità e quella |
D'Ambra, Lucio -
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dal cui marito egli abbia ricevuto un energico richiamo | alla | limitazione dei poteri regali. Le altre dame avevano |
D'Ambra, Lucio -
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ch'era assolutamente il caso d'andare avanti, d'avvicinarsi | alla | duchessa, d'inchinarsi a Sua Maestà e di stringere |
D'Ambra, Lucio -
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a chiedergli scusa d'averlo interrotto. Solo osservai che | alla | ripresa non prestava, il Re, solo l'attenzione degli |
D'Ambra, Lucio -
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i venti anni di tutti i bravi ragazzi che andavano soldati | alla | frontiera, il duca don Alvaro non vide per quale ragione |
D'Ambra, Lucio -
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benissimo seguire a cavallo, come soleva fare per le caccie | alla | volpe e i paper-hunt, anche le cariche d'un bello squadrone |
D'Ambra, Lucio -
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le situazioni difficili, fu anche questa volta affidato | alla | mia sapiente arte diplomatica l'arduo còmpito di preparare |
D'Ambra, Lucio -
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così drammaticamente dal suo ministro. Riaccompagnandomi | alla | porta del suo gabinetto il ministro della Guerra approvò la |
D'Ambra, Lucio -
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avere in fatto di parole un inestimabile patrimonio tanto | alla | fine del nostro lungo discorso il suo pensiero mi apparve |
D'Ambra, Lucio -
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di Frondosa si può rispondere in tre modi: prendendolo | alla | lettera, avendo l'aria di prenderlo ma non prendendolo |
D'Ambra, Lucio -
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avendo l'aria di prenderlo ma non prendendolo assolutamente | alla | lettera o, finalmente, non avendo l'aria di prenderlo e non |
D'Ambra, Lucio -
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non avendo l'aria di prenderlo e non prendendolo affatto | alla | lettera. Cominciamo da questa terza ipotesi. Sua Eccellenza |
D'Ambra, Lucio -
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ipotesi. Sua Eccellenza il ministro mostra d'interessarsi | alla | domanda del duca e dopo avere lungamente studiato il |
D'Ambra, Lucio -
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della patriottica offerta e promette di tenerla presente | alla | prima occasione, a quella prima occasione che appunto |
D'Ambra, Lucio -
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di quelli di un'insolazione o un acquazzone, non mandarlo | alla | guerra ma tenerlo alla capitale o in un'altra qualsiasi |
D'Ambra, Lucio -
|
o un acquazzone, non mandarlo alla guerra ma tenerlo | alla | capitale o in un'altra qualsiasi città ad istruire coloro |
D'Ambra, Lucio -
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o in un'altra qualsiasi città ad istruire coloro che | alla | guerra devono andare. (Su la faccia del re, buio profondo: |
D'Ambra, Lucio -
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la soluzione del problema più consigliabile. Non risponde | alla | dignità del duca prestarsi ad una specie di mascheratura |
D'Ambra, Lucio -
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dire quello che io non osavo neppure pensare. Me ne rimetto | alla | sua saggezza. Faccia lei. E mi rimise così, |
D'Ambra, Lucio -
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Paolo de Gonzales aveva il comando delle truppe più esposte | alla | furia delle armi asturiane e poichè già due suoi aiutanti |
D'Ambra, Lucio -
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bilanci al Congresso, pronunziavano per assicurare | alla | popolazione di Fantasia ch'essa poteva dormire |
D'Ambra, Lucio -
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anche se levar la voce dovesse voler dire andare incontro | alla | guerra. Gli avvenimenti non tardarono a provare che la |
D'Ambra, Lucio -
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per la flotta di Fantasia una prova assolutamente superiore | alla | forza dei suoi cannoni, che, abituati a sparare in bianco |
D'Ambra, Lucio -
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dell'errore che trascinava il regno di Fantasia | alla | disfatta furono riconosciuti il governo, presieduto da don |
D'Ambra, Lucio -
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talchè posso affidarne la cronologica ricostruzione | alla | memoria dei lettori benigni che hanno seguito fin qui |
D'Ambra, Lucio -
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paterna col pretesto d'una malattia nervosa che consigliava | alla | Regina di Fantasia un lungo periodo di assoluto riposo |
D'Ambra, Lucio -
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trascurato la necessità di dare al suo regno un erede e | alla | sua rivoluzione un Delfino. Ho vissuto a fianco di Rolando |
D'Ambra, Lucio -
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a bocca aperta, con l'aria di chiedere un miracolo così | alla | scienza dell'insigne odontoiatra come alla politica del suo |
D'Ambra, Lucio -
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un miracolo così alla scienza dell'insigne odontoiatra come | alla | politica del suo primo ministro: ed il miracolo non era |
D'Ambra, Lucio -
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la guarnigione divisa, metà già passata armi e bagagli | alla | Rivoluzione; metà ancora fedele al Re per usargli la |
D'Ambra, Lucio -
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esagonale gremita di folla non saliva un solo grido ostile | alla | personalità di Rolando II, giungeva sonante nelle nostre |
D'Ambra, Lucio -
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nostre stanze il grido di: «Morte a don Pedro! Don Pedro | alla | lanterna!» Formula fuori luogo, in verità, ma anche le |
D'Ambra, Lucio -
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saprebbe rinunziare al dovere di impiccare un aristocrate | alla | lanterna anche quando si tratti d'un ministro democratico e |
D'Ambra, Lucio -
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guardò me, guardò don Pedro de Aldana impaziente di correre | alla | stazione, guardò l'insigne dottore in odontoiatria che |
D'Ambra, Lucio -
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che dopo aver veduto la morte sicura ritorna inopinatamente | alla | vita. Ma, poichè la felicità dell'attimo fuggente è pavida |
D'Ambra, Lucio -
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deliberazione. Ma Rolando II che s'era intanto avvicinato | alla | finestra ed aveva veduto che la Rivoluzione non aveva un |
D'Ambra, Lucio -
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non aveva un aspetto terribile — poichè in mezzo | alla | lavagna nera d'una densa folla pacifica un paio di |
D'Ambra, Lucio -
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a partire senza attendere che anche lui fosse pronto | alla | partenza. Così don Pedro e l'insigne dottore in |
D'Ambra, Lucio -
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una devozione la quale non chiedeva che d'essere messa | alla | prova quando la prova non fosse per riuscire troppo |
D'Ambra, Lucio -
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una folla in atteggiamento minaccioso stazionava attorno | alla | stazione nella speranza di poter dare un rumoroso saluto |
D'Ambra, Lucio -
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pur conciliandolo col proposito di prendere un treno | alla | prima stazione dopo la capitale. Intanto il più fidato |
D'Ambra, Lucio -
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un re per l'esilio per credere che l'addio di un Sovrano | alla | sua Corte abbia la medesima povertà di commozione |
D'Ambra, Lucio -
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al Sovrano, erano accorsi per inchinarsi l'ultima volta | alla | Maestà di Rolando II. Vidi così tra coloro che affollavano |
D'Ambra, Lucio -
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quarto di sacro era nell'ora storica in cui la Corte cedeva | alla | sopraffazione della piazza. Non c'era più sul volto del |
D'Ambra, Lucio -
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partenza doveva ora, nella solitudine, aver dato luogo | alla | tragica angoscia della tremenda catastrofe. Imaginavo |
D'Ambra, Lucio -
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mie inquietudini senza osare di portare sollievo e conforto | alla | inquietudine di Sua Maestà. Vedevo, intanto, dalle finestre |
D'Ambra, Lucio -
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dal paesello inerpicato lassù su la montagna. Accanto | alla | stazioncina una piccola trattoria invitava i viaggiatori |
D'Ambra, Lucio -
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sigaretta. Difatti, levatici per uscire, passando accanto | alla | giovane coppia che troppo occupata a discorrere non aveva |
D'Ambra, Lucio -
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invitando il viaggiatore a badare meglio così | alla | sua sigaretta come ai fatti suoi. Nelle grandi catastrofi |
D'Ambra, Lucio -
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tutto il tempo d'uscire dalla piccola trattoria senza che | alla | via di fatto al singolare seguisse un pugilato al plurale. |
D'Ambra, Lucio -
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battere con due coltelli da tavola, non era lecito pensare | alla | possibilità dello scontro in quel luogo. Ma conveniva |
D'Ambra, Lucio -
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la cautela del massimo segreto, il capostazione aveva dato | alla | notizia e alla vera personalità di Rolando II la massima |
D'Ambra, Lucio -
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massimo segreto, il capostazione aveva dato alla notizia e | alla | vera personalità di Rolando II la massima diffusione |
D'Ambra, Lucio -
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agli occhi d'un timido figlio di famiglia ch'era | alla | sua prima scappatella d'adolescente e che inopinatamente si |
D'Ambra, Lucio -
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a doversi battere niente di meno che con un re. Di fronte | alla | certezza d'uno scandalo europeo il giovinetto aveva |
D'Ambra, Lucio -
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sanzione dei piu sacrosanti scappellotti paterni. Se | alla | notizia che l'avversario era scomparso il capostazione |
D'Ambra, Lucio -
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delle misteriose responsabilità cui andava incontro, | alla | stessa notizia Rolando II perdette invece definitivamente i |
D'Ambra, Lucio -
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avuto il permesso di lasciare l'ospedale per assistere | alla | sfilata, perché lo zio Enrico Hamilton e il nonno |
Mitchell, Margaret -
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parte della Guardia Nazionale; strette nella folla accanto | alla | signora Meade, cercavano di rizzarsi in punta di piedi per |
Mitchell, Margaret -
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I piú fortunati avevano dei vecchi moschetti appoggiati | alla | spalla e fiaschette di polvere alla cintura. «Johnston |
Mitchell, Margaret -
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moschetti appoggiati alla spalla e fiaschette di polvere | alla | cintura. «Johnston aveva perduto diecimila uomini nella sua |
Mitchell, Margaret -
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Non scendere, Mosè. Che diamine fai qui? - Andare di nuovo | alla | guerra, Miss Rossella. Questa volta con vecchio Mist' John |
Mitchell, Margaret -
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Avanti, ragazzo! Rossella rimase immobile, col fango sino | alla | caviglia, mentre i cannoni passavano. «No!» pensò. «È |
Mitchell, Margaret -
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- esclamò la giovine, terrorizzata. - No! Non vorrà andare | alla | guerra?! - Voleva. Non può camminare, col suo ginocchio |
Mitchell, Margaret -
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fosse cosa facile ma... lo credereste? Il cavallo, arrivato | alla | barriera, si fermò bruscamente e vostro padre gli filò per |
Mitchell, Margaret -
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tenendo il cappello in mano, coi capelli d'argento esposti | alla | pioggia. Rossella aveva raggiunto Maribella e la signora |
Mitchell, Margaret -
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selvaggia gaiezza si impadronì di Atlanta. La speranza dava | alla | testa come lo champagne. Hurrah! Hurrah! Li teniamo a bada! |
Mitchell, Margaret -
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cardinale Riario Sforza venne esaltato | alla | sede arcivescovile di Napoli sei mesi dopo la morte di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Gregorio se ne morì, poco dopo aver fatto questo regalo | alla | capitale di Ferdinando II, che cordialmente ne lo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che cordialmente ne lo ringraziò, e Mastai gli succedette | alla | Santa Sede. Nei primordi del suo pontificato sanno tutti |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Volendo una volta far mostra di galanteria, mandò in dono | alla | comunità un gran canestro di fravole: le monache diedero |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Il ragioniere si pose gli occhiali, lo guardò dal capo | alla | coda, lo fece voltare e rivoltare, e, dopo d'avere ruminato |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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impazienti di essere, secondo il solito, chiamate | alla | sua presenza. Furono invece dati al campanello i tócchi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Furono invece dati al campanello i tócchi miei. Scesi | alla | porteria e trovai l'abbadessa che usciva appena del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi disse. Balzommi il cuore: la mente mi ricorse subito | alla | domanda di assenza, da già due mesi inviata alla Santa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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subito alla domanda di assenza, da già due mesi inviata | alla | Santa Sede. Il cardinale era solo, e stavasi adagiato sul |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a lungo in silenzio, indi: "Voi avete avanzata una domanda | alla | Santa Sede per uscire del chiostro?" mi domandò con voce |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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capissi j'à!" Ritornai nella mia cella, ove m'abbandonai | alla | disperazione, che pur veniva esasperata dal sogghigno delle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il cruccio; non fu possibile. Io mi abbandonava | alla | più sfrenata desolazione. Feci una nuova e più vigorosa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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più vigorosa istanza, e la mandai a Roma. Coerente intanto | alla | sua promessa. Riario venne più di frequente al monastero. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nella lettura di qualche libro istruttivo un conforto | alla | oppressione che m'abbrutisce; sbozzo le memorie di questa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di togliermi l'ultimo barlume di speranza. Ho riscritto | alla | Santa Sede." "Lo so, lo so, ed io controscriverò sempre |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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gli occhi mi si gonfiarono di lagrime: mi era balenata | alla | monte la memoria di mio padre. - Il cardinale proruppe in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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passo il tuono. "Per ora," soggiunse, "sto per ripartire | alla | volta di Roma; appena tornato, vi rivedrò." "Ed io, da |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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E quand'ebbe voltate le spalle, gli dissi: "Vattene | alla | malora!" Ciò nondimeno l'abbattimento mio andava crescendo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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monacazione: infine che la causa doveva trattarsi prima | alla | curia di Napoli, e poi a quella di Roma, locchè avrebbe |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cadere nella prescrizione, deliberai di mandare il ricorso | alla | curia napoletana; e così feci, mettendo in luce le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mettendo in luce le circostanze tutte che fecero violenza | alla | mia volontà dal punto ch'entrai nel convento sino al giorno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Quale fu la sorte di questa istanza? fu essa intercettata | alla | curia di Napoli che non le diede alcuno sfogo, od invece |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una legge di non rivelargli, se non le mere infrazioni | alla | disciplina. Il cardinale, saltato in collera per questo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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comunità, e supposi che la conversa avesse fatto allusione | alla | rapacità di quella gente. Dopo pochi giorni di dimora mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pane fino all'ago; ragione per cui, se l'abbadessa vegliava | alla | solidità della serratura claustrale, doveva separatamente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di 62. All'infuori di poche, che di buon cuore prestaronsi | alla | chiamata, le altre sfogarono il loro dispetto su di me, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ch'egli rivolse alle suore, come si furono introdotte | alla | sua presenza. Non ne dimenticherò mai l'epilogo. "Il vostro |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e santi da derubare!" Quindi interdisse la comunione | alla | ladra, e in nome dell'adirata Vergine le impose la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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furono trafugati ducati cento; era questa somma destinata | alla | formazione d'un'annua rendita per la lampada sospesa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tenuta la chiave, essendo questa per consuetudine affidata | alla | segretaria e ad altre anziane. - Non venne mai fatto di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dovendo, a guisa di negozianti, mirare al lucro, ma sibbene | alla | reciproca umanità. Feci un giorno le più energiche |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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carlini la libbra, me lo facevano spietatamente smerciare | alla | famiglia a dodici grana l'oncia, vale a dire al quadruplo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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usura ingente dell'80 per cento! Un'altra volta aveva detto | alla | portinaia di licenziare i contadini che avessero portate le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mai," ripresi io, "nè ubbidirò a comandi che ripugnano | alla | coscienza. Ora farò vedere alla tua padrona il mio modo di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a comandi che ripugnano alla coscienza. Ora farò vedere | alla | tua padrona il mio modo di agire." Ciò detto, mi portai |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un tratto, un'idea che le veniva dal sangue paterno balenò | alla | figliuola del rigattiere: - Chi vuole la bambola mi dia due |
Il romanzo della bambola -
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mostrò un soldo. - Non ho che questo; lo vuoi? - chiese | alla | Rachele. La proprietaria della pupattola scrollò la testa |
Il romanzo della bambola -
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la faccenda. - Da' subito la bambola a Sara! - ordinò egli | alla | sorella con piglio rabbioso. Seria, come chi vuole esser |
Il romanzo della bambola -
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contro la femmina, la preferita del padre; e Rachele, | alla | sua volta, si vendicava di questa malevolenza, facendo la |
Il romanzo della bambola -
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Attilio, che volse subito uno sguardo selvaggiamente iroso | alla | sorella. Aveva capito di che si trattava. Il vecchio |
Il romanzo della bambola -
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e a te, vedi, sfascio il muso! - L'ultima frase era rivolta | alla | sorella, alla quale egli avrebbe dato subito quanto |
Il romanzo della bambola -
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sfascio il muso! - L'ultima frase era rivolta alla sorella, | alla | quale egli avrebbe dato subito quanto prometteva, se il |
Il romanzo della bambola -
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fino giù, quasi a mezzo le scale, dove una sola persona | alla | volta poteva passare. - Faccio io un dispetto alla Rachele, |
Il romanzo della bambola -
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persona alla volta poteva passare. - Faccio io un dispetto | alla | Rachele, oh, se glie lo faccio! - avea gridato il ragazzo, |
Il romanzo della bambola -
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ombrate di nero, che avevan portato il loro soldo | alla | figliuola del rigattiere. Impossibile dire la tristezza |
Il romanzo della bambola -
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non potendola pagare. Bisognava, dunque, dare un dispiacere | alla | Rachele, null'altro. Che fare? Tagliuzzar l'abito, magari |
Il romanzo della bambola -
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s'era ben meritati; ma dietro le spalle del vecchio diede | alla | sorella un tale spintone da mandarla a sbattere contro il |
Il romanzo della bambola -
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voluto poter fermare le lancette dell'orologio e impedire | alla | sabbia della clessidra di scorrere. Ma seppe nascondere |
Mitchell, Margaret -
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Franco non sospettò di nulla e vide soltanto ciò che era | alla | superficie: la graziosa e debole vedova di Carlo Hamilton, |
Mitchell, Margaret -
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Il suo vestito verde, ben ripulito da Mammy, disegnava | alla | perfezione il corpicino sottile; e com'era inebbriante la |
Mitchell, Margaret -
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nel salotto di Pitty, con gli amici che bevevano | alla | loro salute, gli avrebbe fatto molto piacere. Ma Rossella |
Mitchell, Margaret -
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Dopo tutto, un uomo doveva fare qualche concessione | alla | sua sposa, specialmente in quanto concerne cose |
Mitchell, Margaret -
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argentata di certe sbucciature ch'erano altrettanti sfregi | alla | corazza di quel valoroso. Orlando si sentiva un altro. Era |
Il romanzo della bambola -
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di quel valoroso. Orlando si sentiva un altro. Era grato | alla | buona bimba delle sue attenzioni, e non gli sarebbe parso |
Il romanzo della bambola -
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Nannina lo metteva nel mentre ch'ella sfaccendava insieme | alla | sorellina: per guardarlo ogni tanto, sorridente, ma non con |
Il romanzo della bambola -
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nè tempo di perdersi con le moine; ma voleva bene anche | alla | sua pupattola, e avea piacere di tenerla ammodo, quasi come |
Il romanzo della bambola -
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ghiotta, pensò subito di comprare con quel soldo una cosa | alla | Giulia. Che cosa? Questo era il difficile; perchè un soldo |
Il romanzo della bambola -
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in tanto i capelli. La Giulia non si poteva guardare | alla | spera perchè in camera di Camilla non c'erano specchi; ma |
Il romanzo della bambola -
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non più per vanità ma per il godimento che leggeva in viso | alla | sua buona amica. L'affetto di Camilla per la sua pupattola |
Il romanzo della bambola -
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- Ti sei fatta più scapata che mai dacchè non pensi che | alla | bambola! - si metteva a strillare. - Un giorno o l'altro te |
Il romanzo della bambola -
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le pendevano stecchite lungo i fianchi; avrebbe voluto dire | alla | pietosa creatura tutta la gratitudine con cui ricambiava |
Il romanzo della bambola -
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fortuna, la Marietta non aveva alcuna ragione di piangere, | alla | Giulia quelle stravaganze d'ogni momento non facevano nè |
Il romanzo della bambola -
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di Prissy e della cuoca e discese in istrada affrettandosi | alla | casa dei Meade. La signora era nella sua camera, al primo |
Mitchell, Margaret -
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una veste di lutto che la signora Elsing aveva prestato | alla | sua disgraziata amica. Tutta la casa era piena dell'odore |
Mitchell, Margaret -
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anche di sedici anni. Ad uno ad uno i vicini uscirono | alla | chetichella; nessuno teneva ad esser presente quando il |
Mitchell, Margaret -
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pensò Rossella con sollievo. Lanciò un'occhiata rapida | alla | figuretta sottile che chinava sul cucito il volto invaso da |
Mitchell, Margaret -
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Bencini. - È un uomo, vede, che s'interessa a lei più che | alla | propria vita, un uomo che l'ama, che l'adora.... Emma cadde |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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riunita nel salone. La signora Alford sganciava la cintura | alla | figliuola; la contessa le faceva odorare dei sali; Miss |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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per persuadere sè stesso che non sognava. — Io sono andato | alla | stazione; il treno partiva in quel momento, e sono rimasto |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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donna, con tante delicatezze è difficile entrare... massime | alla | nostra età. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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- rispose semplicemente il babbo; e soggiunse, rivolto | alla | moglie: - È stata buona, dimmi, nel tempo ch'io ero |
Il romanzo della bambola -
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minuscolo corredino da sposa. - Voglio mettere nome Giulia | alla | mia bambola - disse la bambina. - Ti piace, mamma, questo |
Il romanzo della bambola -
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ascolta. E, sotto le coltri, tirò lo spago che faceva dire | alla | pupattola: Mamma! La Marietta mise un grido, e rizzatasi a |
Il romanzo della bambola -
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commozione, tirava anche lei Io spago che dava la favella | alla | Giulia. Quella notte sognò tante cose bizzarre; tra le |
Il romanzo della bambola -
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prigioni di penitenza a sistema cellulare. E se funesto | alla | ragione del carcerato risultò l'isolamento ne' climi meno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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doveva dissuggellare e tener spiegato il foglio dinanzi | alla | monaca, finchè questa ne avesse terminata la lettura. Per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e veramente braminiche austerità conducono più presto | alla | demenza. - Questa tomba di vive fu fondata da una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una settimana senza mai rifare il letto. Dissi più volte | alla | badessa, ogni giorno svillaneggiata, perchè con tanta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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col confessore la diveniva più bisbetica, ed usava | alla | povera vecchia maggiori insolenze. Io amava molto mia zia, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Angiola Maria, cervello balzano, ingelositasene, mise | alla | tortura la badessa ogni qual volta la trovò sola; ma non so |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Maria si accingeva a più grave aggressione. Volai presso | alla | zia, le presi il braccio, ed abbandonandomi ad un giusto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il braccio, ed abbandonandomi ad un giusto sdegno, ordinai | alla | conversa di ritirare immediatamente il suo letto dalla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che io non aveva il diritto di farlo. Dato da bere | alla | zia, che tremava per l'agitazione sofferta, mi portai dalla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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minuti appresso tornò pallida e smarrita, ed accostatasi | alla | badessa, chiese licenza di lasciar il Mattutino per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nell'atto di colpire chi primo si presentasse. Mi fermai | alla | porta del dormentorio, pronta a chiuderla, nel caso che la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mia stanza: al quale annunzio, abbandonatasi di subito | alla | più stemperata esultanza, si mise a batter le palme, a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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scappata; mi rispose: "E che m'importa? Se ne vada pur | alla | malora!" Lasciato il letto, indossai una sottana. I panni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e lagnavasi energicamente con esso lui, del ticchio venuto | alla | superiora, di farmi fare la custode di pazze. Per ordine di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Venne la maestra delle pazze, si diedero i bagni freddi | alla | sventurata, ma il male infierì. Chiusa adunque in una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sopravvisse qualche tempo, se non per sentire nel viaggio | alla | morte tutti i tormenti immaginabili. Intanto questo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mia vita; poi, la spesa d'una donna, che badato avesse | alla | vittima del loro regime. La spilorceria del convento |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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qualche mezzo idoneo, ma qual dolore non avrei recato | alla | zia! Un altro fatto consimile, e non meno tragico, avvenne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d'Angiola Maria. Era, sotto la mia direzione, addetta | alla | confezione degli sciroppi e distillati per uso della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d'un incarnato maraviglioso, cui dava risalto un grosso neo | alla | guancia sinistra: bocca gentile fornita di splendida |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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più volte affacciata ad una finestrina, che è vicino | alla | chiesa e guarda la Via San Biagio dei librai. Queste |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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seduta sul letto, nell'atto di avvolgersi un fazzoletto | alla | gola, e soltanto le sue grida aver impedito che la si fosse |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pilastri.- Io scendeva per comunicarmi; era appena arrivata | alla | metà della scala, quando intesi un forte rumore, come di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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presero a strepitare intorno all'accaduto sì forte, che | alla | gente radunata in chiesa parve fosse avvenuta la ruina del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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li fece immantinenti entrare, ed ella stessa li condusse | alla | presenza di Concetta, la quale, alla scossa ricevuta dalla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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stessa li condusse alla presenza di Concetta, la quale, | alla | scossa ricevuta dalla caduta, avea per poco ricuperata |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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era dover suo di farla assiduamente sorvegliare? Contiguo | alla | stanza dell'alienata eravi un camerino destinato a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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venne il cardinale Riario Sforza, esaltato recentemente | alla | sede arcivescovile di Napoli. Egli apostrofò acremente la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il seno........ maledetto!...... scomunicato!.... vattene | alla | malora, nè mi parlar di Cielo e di Madonna; se la Madonna |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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gli sventurati, perchè dunque non viene in soccorso a me ed | alla | creatura che mi sento nelle viscere?" Favellò il più delle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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persuadere a ricevere il prete e i Sacramenti. Abbandonata | alla | più cupa, disperazione non cessò di ripetere le mille volte |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ed acremente mi aveva rimproverata d'aver dato ascolto | alla | sua galanteria. Egli è perciò ch'io non alzava furtivamente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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carta, e, fiera di quel tesoro inapprezzabile, feci ritorno | alla | festa nella certezza che tra la folla non vi fosse altra |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il suo consenso. Quest'equivoca conclusione, unita | alla | forte antipatia che mia madre nudriva per Domenico, fece sì |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sue pupille passar di repente dall'espressione soavissima | alla | feroce, mentre il movimento delle sue labbra indicava il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mansuetudine, aveva interamente abbandonata | alla | moglie la direzione delle figlie, nè mai si opponeva alle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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convenienti. Saputo adunque l'accaduto, egli acconsentiva | alla | sentenza che escluder doveva Domenico dalla nostra società. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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domandò finalmente, non appena si fu aperto un varco sino | alla | sorellina. "Sì;" rispose questa, fissando la madre. "Ma |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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madre. Saputosi che Domenico ronzava l'intera notte intorno | alla | nostra casa per osservare i passi di coloro che ci |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pianeti ec. Vi sono pur fatti rotare de' cerchi, che grandi | alla | base, vanno impicciolendosi alla sommità. Bella e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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de' cerchi, che grandi alla base, vanno impicciolendosi | alla | sommità. Bella e sontuosamente fregiata è quella macchina, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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suo, gli fece osservare che esigeva da me cosa superiore | alla | mia volontà, non essendo presumibile che i miei genitori |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le dissi, "sino alle dieci, ora fissata per recarci | alla | Borsa?" "Andremo attorno per godere della luminara." "Non |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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calca di gente, chi mi veggo innanzi? Domenico. Egli moveva | alla | volta mia. Il lividore di un morto è forse minore di quello |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non ritornasse munito di un'arma micidiale, onde attentare | alla | mia od alla vita del povero giovine. Mi quetai un poco, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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munito di un'arma micidiale, onde attentare alla mia od | alla | vita del povero giovine. Mi quetai un poco, soltanto quando |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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giovine. Mi quetai un poco, soltanto quando fui giunta | alla | Borsa. Entrata nella grande sala, dissi a Paolo sotto voce |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Napoli donna più fedele di me!" Da quel momento, coerente | alla | risoluzione presa, e forte della mia lealtà, feci le viste |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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finestre. Era un giorno di domenica, ed il giorno fissato | alla | sua partenza era il seguente martedì. Come ho già detto, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Allontanossi, e giunto alle spalle dell'altare, presso | alla | porta minore della chiesa, si volse di nuovo, e mi disse: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Si che, chiamato qualche altro vicino, diedero uno spintone | alla | porta, che subito cedè sgangherandosi affatto. Ecco, a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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lunghe, piccolino per i suoi otto anni, tranquillo fino | alla | timidezza; non parlava mai se non era interrogato. |
Mitchell, Margaret -
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in un angolo, occupata con le sue bambole, Rossella sedeva | alla | scrivania borbottando fra sé mentre sommava una lunga |
Mitchell, Margaret -
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accanto all'orecchio di Diletta il proprio orologio sospeso | alla | catena. Piú volte Wade prese qualche libro lasciandolo poi |
Mitchell, Margaret -
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altro. Chiama Pork. - Nessuno è rimasto a casa. Sono tutti | alla | riunione da Picard. Tutti... La frase interrotta «tutti... |
Mitchell, Margaret -
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- Ma non ho dato retta e li ho picchiati. Però tu sei stato | alla | guerra, zio Rhett? - Sí - proruppe Rhett con violenza |
Mitchell, Margaret -
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- Sí - proruppe Rhett con violenza improvvisa. - Sono stato | alla | guerra. Ho appartenuto all'esercito per otto mesi. Ho |
Mitchell, Margaret -
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per otto mesi. Ho combattuto sempre, da Lovejoy fino | alla | battaglia di Franklin, nel Tennessee. Ed ero con Johnston |
Mitchell, Margaret -
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- Sei soddisfatto, Wade? - Oh sí! Lo sapevo che eri stato | alla | guerra. Sapevo che non avevi avuto paura, come dicono loro. |
Mitchell, Margaret -
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avrai la laurea, dirigerai i miei stabilimenti. Quanto | alla | bravura guerresca di tuo padre... - Zitta - impose |
Mitchell, Margaret -
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e andrò nelle loro chiese. Ammetterò i servigi che ho resi | alla | Confederazione, vantandomene e, peggio di tutto, farò parte |
Mitchell, Margaret -
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vendita della casa di Bella Watling. Era un colpo sparato | alla | cieca. Rossella non era mai stata assolutamente certa che |
Mitchell, Margaret -
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grado. Io era donna! Troppo propenso il mondo al sospetto e | alla | maldicenza, come avrebbe giudicato il mio repentino |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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reputazione equivoca poteva somministrare facile appiglio | alla | calunnia? Riposta fuori d'ogni contatto colla società, di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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anni, a volontà de' superiori; per avvezzarvi più presto | alla | pazienza, dovreste smettere la speranza d'uscirne presto" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cordoglio? Oppure derivava essa dalla contusione riportata | alla | testa, cadendo sopra i mattoni? Quanto più mi sforzava di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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perchè diverrei una tigre!" esclamai. Il prete si volse | alla | priora: "La è pazza davvero," disse: "andiamo via!" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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osservò: "più giovevole, che dannoso riuscirà il digiuno | alla | sua salute; appena sarà cessata la febbre, la forzeremo a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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priora e il prete assistiti da altre persone si preparavano | alla | visita dei bagagli. Si cominciò dalla camera, che fu |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di Tommasèo, gl'Inni Sacri del Manzoni, ed un carme | alla | Libertà di Dionisio Salomos, eminente poeta della Grecia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e mio benefattore, che tolti vi sono i mezzi di attentare | alla | preziosa vostra esistenza." E detto questo, scese la scala. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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forze, poichè non voglio che, uscita di qui, facciate paura | alla | gente. Presto, signora priora, fatele portare del brodo." |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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con carità paterna mi faceva prendere a cucchiaiate. | Alla | terza cucchiaiata la vista mi si offuscò, e prima di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Sabini non si faceva rivedere. Mossane qualche lagnanza | alla | priora, ottenni che fosse richiamato. Ei venne alfine. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Piansi come donna non ha pianto mai; nuovamente mi diedi | alla | più smoderata disperazione, non seppi a qual estremo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'affronto ricevuto fosse ella donna da starsene colle mani | alla | cintola? In uno de' miei lucidi intervalli (e ne aveva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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più frequenti) concepii un ingegnoso sotterfugio. Domandato | alla | priora chi avrebbe preso cura della mia biancheria, ed |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e contro la corrente delle abitudini, io ho mirato | alla | reintegrazione della libertà nella terra nativa, prima |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del mio baule stava nascosta qualche cosa, che sfuggì | alla | perquisizione de' preti. Quel segreto conteneva un fascio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di me medesima. Vissi, piansi, patii ancora; e ne sia lode | alla | divina Provvidenza, io sopravvissi a quell'èra d'ignominia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Era egli un vecchierello smemorato, navigante a gonfie vele | alla | volta dell'imbecillità, il quale, troppo occupato del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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qualche frutta, serbando la carne alle domeniche. In quanto | alla | mia sequestrazione, essa fu completa nei primi sei mesi. Ad |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di quest'innocuo sollievo, mi fu giuocoforza ricorrere | alla | lettura che fornirmi poteva Mondragone. Nè mi pento |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della rivelazione sia questa novella devozione della donna | alla | riforma della società, al rinnovamento del genere umano? E |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e lanciandomi nel parlatorio, dissi con tuono altiero | alla | priora: "Le vostre faccende vi richiamano altrove: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Non vi date pena dell'avvenuto," dissi sorridendo | alla | prepositessa: "mandate pure a dire al cardinale che gli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che gli arresti li ho rotti io." Non riusciva nuova | alla | priora quest'aria di canzonatura. Io aveva preso da qualche |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Apuzzo? Quelle adolescenti ogni volta che passavano davanti | alla | mia porta, sospirando, esclamavano: "Maronna delle Grazie, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mettendo in non cale ogni riguardo di decenza, ordinò | alla | priora di volerlo avvertire la prima volta che i miei panni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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schiuse il corpo del delitto. "Finalmente," disse | alla | priora, "il topo è nella trappola!" E senza mettere tempo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mettere tempo in mezzo, cominciò a leggere ad alta voce.... | Alla | quarta linea divenne pallido; a mezza lettera gli morì la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tutta sola nel mio umile abituro, fu bussato con forza | alla | porta. Mi disse una conversa: "È venuto il cardinale, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del chiostro, ove vi richiamano voti solenni?" "Ubbidisco | alla | voce di Dio, che mi richiama alla vita." "E vi proponete |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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voti solenni?" "Ubbidisco alla voce di Dio, che mi richiama | alla | vita." "E vi proponete inoltre uscirmi di mano, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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agli occhi del mondo l'affronto di vedermi strappata | alla | sua giurisdizione. L'avversario, se umiliato e ravveduto, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sclamai vivamente "fidatevi alle promesse, credete | alla | mallevadoria di persone, che sanno mantener la parola come |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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poi. Chi mai si sarebbe immaginato che avreste aspirato | alla | secolarizzazione, che vi sareste portata al pubblico |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non lo farò. Ma è tempo ormai che, ritornato in pace | alla | vostra sede, vi prendiate cura della propria salute ben |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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rispetto del pubblico; tornate, monsignore, tornate tosto | alla | vostra sede, e in avvenire liberatevi da quella smania |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di farlo tacere. E nessuno al mondo ha mai potuto impedire | alla | nonna Fontaine di dire quello che pensa. Quanto alla |
Mitchell, Margaret -
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alla nonna Fontaine di dire quello che pensa. Quanto | alla | signora Tarleton... avete visto come roteava gli occhi ogni |
Mitchell, Margaret -
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della Contea di pronunciare dei discorsi dinanzi | alla | bara dei vicini. Generalmente erano parole di elogio; ma |
Mitchell, Margaret -
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i passaggi che egli doveva leggere. Ora Ashley, appoggiato | alla | vecchia scrivania, sapeva che la responsabilità di evitare |
Mitchell, Margaret -
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soffermava su questo. Finalmente la bara fu posata accanto | alla | fossa. Ashley, Melania e Will entrarono nel recinto e si |
Mitchell, Margaret -
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considerata come quella il cui marito aveva contribuito | alla | tragedia; la cuffia scolorita nascondeva il suo volto |
Mitchell, Margaret -
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Tarleton, i cui riccioli rossi sembravano poco adatti | alla | triste circostanza. Tutti si immobilizzarono; gli uomini si |
Mitchell, Margaret -
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le parole sacre. «Oh!» pensò Rossella, sentendo un nodo | alla | gola «che bella voce! Sono contenta che sia Ashley |
Mitchell, Margaret -
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suoi, piuttosto che da un estraneo.» Quando Ashley giunse | alla | parte delle preghiere concernente le anime del Purgatorio, |
Mitchell, Margaret -
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non era andato dritto in Paradiso. Quindi, per deferenza | alla | pubblica opinione, egli preferí evitare ogni menzione del |
Mitchell, Margaret -
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ogni menzione del Purgatorio. Il mormorío delle voci si uní | alla | sua nel Pater Noster; ma quando egli cominciò l'Ave Maria, |
Mitchell, Margaret -
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un lungo discorso. Nessuno immaginava che egli fosse già | alla | fine delle preghiere cattoliche; i funerali della Contea |
Mitchell, Margaret -
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fermandosi ogni tanto in attesa che le frasi gli tornassero | alla | memoria, ma queste pause rendevano le sue parole piú |
Mitchell, Margaret -
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dall'offesa per quel tradimento di Ashley per intervenire. | Alla | fine, Ashley aperse i suoi malinconici occhi grigi e guardò |
Mitchell, Margaret -
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luoghi comuni sul mondo migliore e sulla rassegnazione | alla | volontà di Dio. - Noi tutti siamo come lui. Nulla può |
Mitchell, Margaret -
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che non darebbero loro alcun conforto. Quindi si volse | alla | signora Tarleton e le disse sommessamente: - Vi |
Mitchell, Margaret -
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sole. E, salvo il dovuto rispetto, consiglierei lo stesso | alla | nonna Fontaine. Rossella arrossí e tutti gli sguardi si |
Mitchell, Margaret -
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a lei. Ma perché Will faceva quella specie di pubblicità | alla | sua gravidanza? Gli lanciò un'occhiata piena di vergogna e |
Mitchell, Margaret -
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famiglia; e volendo evitare scenate, Rossella si volse | alla | signora Tarleton. Questa, immediatamente distolta dal |
Mitchell, Margaret -
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mani si tesero ad accarezzarla. Quando giunse dinanzi | alla | nonna Fontaine, questa avanzò il mento e disse: - Dammi il |
Mitchell, Margaret -
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arcigno. - Soltanto non voleva che rimanessimo accanto | alla | tomba né io né voi, Beatrice. Temeva ciò che avremmo potuto |
Mitchell, Margaret -
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n'è abbastanza per abortire senza che anche voi aggiungiate | alla | misura venendo a discorrere di dolori e di guai. - Per la |
Mitchell, Margaret -
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e lisciandosi i capelli con le mani. Rossella si appoggiò | alla | spalliera della sedia e sbottonò i due primi bottoni del |
Mitchell, Margaret -
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tua preziosa sorella; cosa che avrei fatto se fossi rimasta | alla | sepoltura. Voglio dire soltanto che con la scarsità di |
Mitchell, Margaret -
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Sí - rispose Rossella brutalmente, pronta a rispondere male | alla | vecchia signora alla prima parola di biasimo. - Dammi un |
Mitchell, Margaret -
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brutalmente, pronta a rispondere male alla vecchia signora | alla | prima parola di biasimo. - Dammi un bacio - disse invece |
Mitchell, Margaret -
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lecito? - Avevo le mie buone ragioni. La nonna si appoggiò | alla | spalliera della poltrona e Rossella ebbe improvvisamente |
Mitchell, Margaret -
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quindi i bicchieri traboccavano. - Sono andata fino | alla | capanna del burro per prenderlo - disse. - Bevetelo subito, |
Mitchell, Margaret -
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di notte, d'una tosse secca, che dava una scossa anche | alla | pupattola, tenuta abbracciata. Dopo aver pianto molto, |
Il romanzo della bambola -
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zebrato. - Me l'ha dato la nonna! - gridò afferrandolo | alla | collottola per tenderglielo. Rossella si precipitò ad |
Mitchell, Margaret -
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ne sarebbe stato lieto. Rimase sul pianerottolo, appoggiata | alla | balaustra, chiedendosi se egli la bacerebbe. Ma non la |
Mitchell, Margaret -
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- E chi è il padre felice? Ashley? Ella si afferrò | alla | balaustra di legno intagliato stringendola con tanta forza |
Mitchell, Margaret -
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rigido di lui, ella perse l'equilibrio. Tentò di afferrarsi | alla | ringhiera, ma non vi riuscí. Cadde indietro sulla scala; e |
Mitchell, Margaret -
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d'Austria, seconda moglie del re, aveva in quel mentre dato | alla | luce il principe Luigi conte di Trani. Erasi perciò |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Nel rivederlo, non potei frenare il pianto; egli unì la sua | alla | nostra commozione. Si trattenne lungamente con noi, e nel |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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questi insistesse nel suo proponimento di non acconsentire | alla | nostra unione. Dopo tali assicurazioni, mia madre gli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la presenza di mia madre in Napoli. Eravamo già | alla | metà di novembre, e gli sponsali non potevano aver luogo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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gita misteriosa, quando una mattina, alle otto, fu suonato | alla | porta. Il domestico non era in casa: l'uscio fu aperto da |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mia zia badessa, recava sulla guantiera un dono di dolci. | Alla | prima vista del dono rimasi conturbata, avendo supposto che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che innaffiai con molte lagrime, indi mi slanciai in grembo | alla | madre, implorando misericordia alle sue viscere. Ella, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ad esortarmi in accenti meno duri, in sensi più conformi | alla | materna carità. Disse: il convento non essere carcere, come |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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illustri prosapie di Napoli, munite di vistose dotazioni? - | Alla | fin fine, l'ingresso mio nel chiostro non sarebbe stato che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che fra due mesi verrò a riprenderti!" Dalla carrozza scesi | alla | porta del monastero contristata, e montai piangendo la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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contristata, e montai piangendo la prima scala che mena | alla | seconda, detta della clausura. Nell'aprire la porta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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seggiole. Nè facevano a bassa voce i loro commenti intorno | alla | mia persona. Chi mi trovava bella, chi brutta, chi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mio volto non dovevasi attribuire ad altra cagione, se non | alla | morte recente di mio padre, e alla separazione dalla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ad altra cagione, se non alla morte recente di mio padre, e | alla | separazione dalla famiglia. Il discorso, non lungo, ma |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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terrore. Le strade erano rumorose e ingorgate dalla mattina | alla | sera; le lucenti carrozze delle mogli di ufficiali yankee e |
Mitchell, Margaret -
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le quali Sherman aveva combattuto tutta un'estate portando | alla | morte migliaia di uomini. Atlanta era nuovamente il centro |
Mitchell, Margaret -
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da una pariglia di bai, i ragazzi che riuscivano a sfuggire | alla | sorveglianza materna correvano cercando di vederla e |
Mitchell, Margaret -
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Accanto alle povere case di mattoni anneriti, riattate | alla | meglio con vecchio legname, si drizzavano le belle case dei |
Mitchell, Margaret -
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passate dalla casa propria a quella d'affitto; e da questa | alla | camera ammobiliata in una strada sporca. Molte signore sue |
Mitchell, Margaret -
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benché indistinto. Scivolò fuori dal letto e si avvicinò | alla | finestra. La strada coi suoi alberi fronzuti era buia sotto |
Mitchell, Margaret -
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Vide l'ombra scura di un carrozzino fermarsi dinanzi | alla | casa, e scenderne delle figure indistinte. C'era qualcuno |
Mitchell, Margaret -
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Non erano abituate ad uomini forti e violenti come Geraldo. | Alla | fine della canzone le due ombre si fusero, percorsero il |
Mitchell, Margaret -
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percorsero il viale e salirono i gradini. Un colpo discreto | alla | porta. «Mi toccherà scendere» pensò Rossella. «Dopo tutto è |
Mitchell, Margaret -
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Nel guardare con indignazione il portamonete vuoto, | alla | mente di Rossella balenò un'idea che prese forma |
Mitchell, Margaret -
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alzò il capo con improvviso spavento. - Non andrai a dirlo | alla | mamma per farle fare il sangue cattivo, eh?! Rossella non |
Mitchell, Margaret -
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per spaventarti e tormentarti un poco. Non dirai niente | alla | mamma? - No - rispose Rossella con franchezza - se tu mi |
Mitchell, Margaret -
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scorreva lungo la Ripa dell'Albero di Pesco, e di banchetti | alla | Montagna Pietrosa, ricevimenti e balli, pomeriggi danzanti, |
Mitchell, Margaret -
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e ripiegare! E ogni ritirata portava gli yankees piú vicini | alla | città. Il Fiumicello del Pesco era solo a cinque miglia. Ma |
Mitchell, Margaret -
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Charleston, Wilmington e con la Virginia. Il colpo inferto | alla | Confederazione era violento. Ora Atlanta gridava il suo |
Mitchell, Margaret -
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in quella confusione, il piccolo Wade, afferrato | alla | ringhiera della scala, guardava attraverso le sbarre come |
Mitchell, Margaret -
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requisite dal Corpo sanitario. Essi passarono dinanzi | alla | casa di zia Pitty, traballando sulla strada: ineguale, |
Mitchell, Margaret -
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morti, lasciando strisce di sangue sulla polvere rossastra. | Alla | vista delle donne coi secchi e i mastelli, i veicoli si |
Mitchell, Margaret -
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guerra non era che sudiciume e miseria. La stanchezza dava | alla | scena un aspetto irreale, fantomatico. Non poteva esser |
Mitchell, Margaret -
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perché ella si troverebbe qui, nel tranquillo prato dinanzi | alla | casa di zia Pitty, in mezzo a luci oscillanti, a versar |
Mitchell, Margaret -
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migliaia piú di noi. - Gli yankees hanno tagliato la strada | alla | cavalleria vicino a Decatur. - Bisognava mandar dei |
Mitchell, Margaret -
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signora, abbiamo costruito troppe fortificazioni intorno | alla | città.» Ho sentito il Vecchio Joe dirmi personalmente: |
Mitchell, Margaret -
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senza cappello sotto la pioggia, col capo riparato | alla | meglio da un pezzo di tela impermeabile. Il nonno |
Mitchell, Margaret -
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e sfilare dalle scarpe nuove i loro piedi non abituati | alla | calzatura. Pochi di loro sapevano leggere e scrivere. |
Mitchell, Margaret -
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il seme dell'analfabetismo per anni e anni. Ma oltre | alla | collera per lo sciupío e il malgoverno, il popolo si |
Mitchell, Margaret -
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Fu una vera orgia per coloro che tenevano la Georgia | alla | gola. Le appropriazioni assursero a proporzioni mai vedute |
Mitchell, Margaret -
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quasi tutti, invece di legare il suo cavallo dinanzi | alla | porta per tutto il pomeriggio, come per rendere pubblica la |
Mitchell, Margaret -
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so perché proprio voi sottoscriviate - gli disse, acida. | Alla | qual cosa Rhett rispose con serietà e contrizione che lo |
Mitchell, Margaret -
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credermi quando vi dico che sono piú fiero dei servigi resi | alla | Confederazione di qualsiasi altra cosa io abbia fatto o |
Mitchell, Margaret -
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precedenti. La signora Elsing riferí tutta la conversazione | alla | signora Merriwether. - E ti dò la mia parola, Dolly, che |
Mitchell, Margaret -
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offerta. - Ah, beh! - fece la signora mostrando la lettera | alla | sua amica. - Sono assolutamente sbalordita! Forse abbiamo |
Mitchell, Margaret -
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un errore, signora Merriwether. Voi siete una persona | alla | quale non si richiedono garanzie. Io vi presterei qualunque |
Mitchell, Margaret -
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errore. I duemila dollari erano a sua disposizione. Quanto | alla | casa... voleva aver la bontà di firmare quella carta? La |
Mitchell, Margaret -
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Ma egli sembrò non accorgersene. La accompagnò | alla | porta; quivi giunto le disse: - Signora Merriwether, io ho |
Mitchell, Margaret -
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cappello di forma quasi simile, in proporzione, s'intende, | alla | grandezza delle loro teste; e quasi simile era il |
Il romanzo della bambola -
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in braccio; e quando la buona signora de' Rivani la tolse | alla | propria figliuola per affidarla alla fanciulla, essa la |
Il romanzo della bambola -
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de' Rivani la tolse alla propria figliuola per affidarla | alla | fanciulla, essa la gettò dispettosamente per terra e scappò |
Il romanzo della bambola -
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Camilla rimase muta, ma arrossì, tanto era commossa, fino | alla | radice dei capelli e sorrise dolcemente. - Ti piace? È |
Il romanzo della bambola -
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simile. Sospirò leggermente e rese la troppo bella Giulia | alla | sua proprietaria. La sera di quel medesimo giorno, le |
Il romanzo della bambola -
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sua governante, la quale stava in piedi dietro la sedia. | Alla | fine, vedendo che non c'era verso di farla ubbidire, la |
Il romanzo della bambola -
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la far piangere così! - disse con bontà il signor Giovanni | alla | moglie. - Purchè non tocchi più un dolce! - fece la madre. |
Il romanzo della bambola -
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per più volumi. «M'intenerisco, dice il profondo Herder, | alla | vista di quella soave solitudine delle anime, che, stanche |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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magnifico, sta sospeso ad un anello di ferro attaccato | alla | soffitta. Non possono tener oggetti di lusso sopra i comò; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dispensa delle pasticcerie. Sul proposito del disamoramento | alla | famiglia, mi tornano in mente delle anomalie, di cui |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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solo, impiegato nella diplomazia. Fu suonato il loro tócco | alla | porta, e la conversa corse a vedere di che trattavasi. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pistola, e morì all’istante. "Chi è? Che c'è?" Domandarono | alla | conversa, ritornata, con volto pallido. "Il servitore del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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riparlarono del suicidio del fratello, se non che sedute | alla | mensa comune, fra il lesso e l'arrosto, secondo il detto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di quell'impertinente avvertimento, nel fare un giorno | alla | presenza di numeroso uditorio il panegirico di san |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di questa medesima, quanto spacciano gli archeologi intorno | alla | catastrofe di Pompei non era che pura fanfaluca. Pompei fu |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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porgerle il libro, non senza viva inquietudine rispetto | alla | giustificazione che bisognava addurne. La badessa si mise |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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