CARDELLO
Era già un anno che Cardello andava di paese in paese col burattinaio, partecipando alla buona e alla cattiva fortuna; giacchè non sempre gli affari
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sùbito una gran padronanza di spirito. Egli era Tartaglia, Pulcinella, Colombina, Peppe-Nappa il Bravo mafioso con la parlata strascicante alla
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venivano spinti innanzi con sollecitudine. Oltre alla testardaggine, il Piemontese aveva anche, quando occorreva, una bella chiacchiera. Pregava
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qualche parola. Poi, all'alba, alla svolta dove lo stradone provinciale s'incrociava con la strada comunale, un carrettiere, pregato dall'altro che
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dolci? E poco da fare: andargli dietro dalla casa alla chiesa quando va a recitare l'uffizio o ad assistere alla messa cantata; reggergli l'ombrello
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Il giorno in cui fu inaugurata la condotta dell'acqua, Cardello non stava nei panni. Migliaia di persone attorno alla fonte in attesa di veder
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mattina a sera; uno da questa parte, perchè la saldatura voleva farla da sè; e l'altro a sorvegliare lo scavo fino alla sorgente. Cardello avrebbe voluto
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, di tratto in tratto, i vagiti di una creaturina già vista più volte dai ragazzi in braccio alla giovine donna malaticcia che sembrava figliuola di
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accostando la faccina alla gota, con una specie di carezza. E a quella vista anche l' Orso peloso sentiva diventar tenero il suo vino; e continuando a
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alla prova. - Sapete leggere e scrivere? Qui gli operai, i contadini, sono più ignoranti delle bestie. - Sono brava gente, però, - rispose Cardello
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che, alla notizia, portata in paese da un operaio, era accorsa precedendo il Sindaco, il Pretore e i carabinieri, si affollava attorno ai disgraziati
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momenti, che non venissero alle mani, alla presenza del Sindaco e degli Assessori presenti anch'essi per la ispezione. Poi tutto era andato bene
Accademia della crusca
