Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La pittura moderna in Italia ed in Francia

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Villari, Pasquale 20 occorrenze
  • 1869
  • Stabilimento di Gius. Pellas
  • Firenze
  • critica d'arte
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mostra di sè al pubblico, l’uno accanto all’altro, discorrendo fra loro, in diversi gruppi, secondo le varie scuole, poco curandosi della ragione che

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critici s’ostinano a credere; sono invece, assai più che essi non suppongono, vicini all’ideale, perchè nulla è cosi reale come lo spirito, come l’idea

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artista ha una intonazione splendida, ed uno l’ha grigia e tranquilla; uno mira al colore, l’altro all’effetto, l’altro al disegno; l’uno abbozza e l

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sacrificato all’unità generale del quadro. L’esecuzione è un po’ fiacca, non v’è molto studio di rilievo, il gioco della luce poco variato nei suoi

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figure, ne sono una prova. In generale poi i suoi personaggi si trovano nel quadro solo per contribuire all’unità della scena, che è sempre stupenda

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si misurano a braccia, e che innanzi all’arte tanto vale un quadro piccolo quanto uno grandissimo. Pure è un fatto che, non appena egli ingrandisce

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all’arte la sua vera e propria ispirazione.

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, appoggiandosi l’una all’altra, si rallegrano e ridono un sorriso d’innocenza. Sopra un alto monte di fieno, siede un grosso e grasso contadino, vero

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L’arte italiana ha avuto un singolare destino all’Esposizione di Parigi. Il pubblico s’affollò innanzi ai nostri quadri, e più ancora alle statue

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giudicarsi. Così è, per esempio, avvenuto che il quadro d’Ussi, arrivato tardi all’Esposizione di Londra, non ebbe la sua luce e non fu quasi osservato; a

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, portato di peso a Parigi, e, quanto all’effetto generale, era uno dei più bei punti dell’Esposizione. Il contrasto colla Russia ci recava vantaggio

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Ma lasciando da un lato tutte queste considerazioni, che son fuori dell’argomento nostro, dobbiamo ora parlare della pittura italiana all’Esposizione

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, che fu, invece immaturamente rapito all’arte. Egli era un intagliatore di marmi, ed è scomparso non appena cominciava a manifestare il suo ingegno

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della Francia, cui l’Esposizione stessa sembrava voler concedere quel primato nelle arti, che così lungamente appartenne all’Italia.

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all’ardore della nuova letteratura, il genio artistico della Francia sembrava ridestarsi. Dominava allora in tutta Europa, quell’arte guasta e

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quello di cui è capace. Colpa in gran parte ne sono i tempi divenuti ora all’arte avversissimi.

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’ideale accanto all’artifizio ed alla convenzione?

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artista un pubblico più intelligente; si darebbe all’industria uno slancio, ed all’arte un modo di agire su di essa e sollevarla. È una riforma

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pensato alle scuole d’applicazione per gl’ingegneri di ponti e strade, di vie ferrate, di officine industriali e di miniere; ma all’architetto, che

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bisogno; se gli storici e gli uomini di lettere vogliono volgere anch’essi la loro attenzione all’arte, perchè qualcuno almeno ne faccia sul serio studio

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Taluni scritti di architettura pratica

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Pietrocola, Nicola Maria 27 occorrenze
  • 1869
  • Stamperia del Fibreno
  • Napoli
  • arte
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campana dondola. Si conserva il rozzo disegno ch’egli di sua mano delineò per norma di colui che soprantendeva all’opera, alla quale egli per la stagione

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FORTUNA AGGIUNSERO A' PROFONDI SCIENZIATI IN ARCHITETTURA APPRESA IN ROMA ESERCITATA DOTTAMENTE E RITOLTA IN PATRIA ALL’IMPERIZIA DE' MURATORI

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non indispensabile a chi dalla natura sorte un genio inclinato all’arte. Stefenson non si avvalse certamente delle sue scienze esatte quando costruì

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anzi una grazia in talune fabbriche. Per esempio volendosi alzare un nuovo campanile isolato all’altezza di cento palmi sulla base di palmi 26 in

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monotonia della equabile restremazione in tutta l’altezza è ingrata all’occhio e riesce meno forte come ho dimostrato di sopra. Ma colle facce curve si

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base maggiore alle fondamenta solo all’esterno, mi son trovato sempre bene, perchè le mie fabbriche reggono tutte saldissimamente. Considerando la

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eguale e contraria all’azione; lo che costituisce l’equilibrio. Ma se si volesse che ogni metà di detto muro reggesse isolatamente, lo si può fare

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bestialmente si diede molta risega internamente e nessuna all’esterno, anzi quivi ne manca di un palmo e mezzo onde essere il fondamento a piombo della

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era strapiombato innanzi, e voleva ricostruirlo per avvicinarlo ancora di due palmi all’altro pilastro corrispondente da cui era troppo lontano. No gli

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zeppe di legno, feci sì che la facciata ritornasse indietro quasi all’antico appiombo; ed allora abbattuto l’antico cornicione, ne costrussi un altro

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progredirà tuttavia. Sappiame d’altronde che Michelangelo per la sua valentia nella pittura e scoltura prevalse a Bramante da Urbino che all’uopo del Duomo

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sterile, come pronunziata dal consesso de’ migliori ingegneri di Europa allora convocati all’uopo.

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Oppure i parapetti a fabbrica del ponte si alzino tanto che superiormente all’altezza dei vagoni possa costruirvisi un solaio di legno sopra cui

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fare che lo sporto de’ materiali reggesse saldamente, si potevano usare delle catene di ferro colle testate all’una ed all’altra estremità a frenare

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rinfianco a fabbrica sulle spalle fino all’intradosso dell’arco: masso enorme di fabbrica, e pure insufficiente forse a sostenere il carico di quasi 10

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Invece ora di tale arcata, si stabiliscano due mezzi piloni ognuno di lunghezza palmi 3 all’estremità de’ rettangoli, di cui perciò il vano medio si

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intorno all’arco semicircolare, ed un poco più intorno all’altro vano rettangolare sormontato dal segmento di circolo; ed ecco che con l'arcata

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verrebbero presto a terminarsi dall’una all’altra testa del ponte; e poi vi si farebbero le altre arcate laterali a quelle di mezzo. Si potrebbe anche

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vicine stante la inibizione de’ proprietarii di queste; e si volle rimediare similmente con pozzo bibulo ch’io predissi non soddisfare all’uopo; perchè la

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molto maggiore. Il cilindro avrebbe il vantaggio di rotolarsi con poca forza da un sito all’altro; ed in tal modo si cernerebbe ancora. Il cassone viene

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primi a cadere, e man mano cadrebbero i più grandi, finchè all’estremità inferiore sarebbero dal crivello espulse tutte le brecciuole che si trovassero

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All’estremità di una forte stanga di legno si fissino due mazzapicchi pesanti di quercia. Questo strumento così fornito si metta in bilico sopra un

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Invece di tal macchina può ancora farsene altra consistente in un rullo pieno e pesante di quercia, dentato tutto all’intorno nella sua superficie

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prestissimo le strambe, oltre all’essere lesivo ai proprietarii, perchè non eguale per tutti.

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in cui le acque all’uscir dal canale formano una massa o colonna di altezza un palmo, larghezza una metà. Così si era fatto in Lupara dai mugnai

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sottoposta ruota. Per girare detto rotone non è possibile l’uso di un manubrio all’asse; ma invece si adopreranno due leve che urteranno da sotto in su la

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pala all’altra opposta avrebbe il diametro di palmi 40, di cui la parte dentro acqua sarebbe di palmi 10, quanto è lunga la pala. A questa ruota pare

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La forza del destino

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Piave, Francesco Maria; Schiller, Friedrich; Maffei, Andrea; Ghislanzoni, Antonio 1 occorrenze

Sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra, ove si vendono cibi, bevande, frutta. All’ingiro tende militari, baracche di

X Legislatura – Tornata del 16 marzo 1869

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Mari 1 occorrenze
  • 1869
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ora quest'assenza si era avverata l'11 febbraio, ed era solo all'11 di marzo, che si compivano i trenta giorni, cioè il mese. Ma non volendo togliere

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X Legislatura – Tornata del 17 maggio 1869

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Mari 1 occorrenze
  • 1869
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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All'onorevole Seismit-Doda è sembrato che io avessi detto che sarei stato in misura di presentare tale relazione fra pochissimi giorni: questo io non

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