Il Cuénot osservò per primo nei topi, b vi sono serie di fattori i quali si comportano sempre come coppie mendeliane, l’uno rispetto all’altro. b
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Le cellule sinergidi e le antipode, normalmente, sono destinate a scomparire. All’atto della fecondazione i due nuclei maschili introdotti col tubo
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e differenziamento di strutture diverse lungo il corpo, tanto all’esterno che all’interno; si incontra pure nella massima parte dei Flagellati, e lo
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Un’altra induzione che si può fare da questi esperimenti è relativa all’allelomorfismo multiplo. Quando un gene possiede più di un allelomorfo, è
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Abbiamo già accennato all’azione della temperatura e dei raggi X sullo scambio. Recentemente è riuscito a G. Friesen (1933) di ottenere con i raggi X
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la recessività dei relativi geni. Talvolta anche essi rassomigliano più all’uno o all’altro dei genitori in età giovanile, e acquistano aspetto
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individui intermedi, fino a individui simili all’altro genitore. Esempio l’incrocio cornacchia nera (Corvus corone) x cornacchia bigia (C. cornix), o
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figli rassomigliano all’uno e all’altro genitore, ed erano giunti ad alcune ragionevoli induzioni, stabilendo principî ancor oggi accettati, come
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autori hanno creduto di poter concludere che i gameti maschile e femminile contribuiscono in misura diversa all’eredità, sono tuttora piuttosto
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che si verificano durante la formazione dei gameti, per la presenza di due genomi non simmetrici, e quindi all’impossibilità di formazione dei gameti
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e che quelle piante costituivano i capostipiti di altrettante razze, alcune delle quali risultarono assolutamente costanti e sembrarono all’Autore
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all’aumento del volume del nucleo deve corrispondere un aumento di volume del citoplasma (Fig. 91 e 92).
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Nel regno animale i casi simili sono molto più rari, oltre all’Ascaris e all’Artemia già ricordati, v’è una farfalla Solenobia triquetella di cui si
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Le mutazioni cromosomiche poi arrecano ulteriori conferme all’ipotesi dell’ordinamento lineare dei geni lungo i cromosomi.
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appartenga all’uno o all’altro sesso, e la determinazione dei caratteri sessuali secondarî, cioè le cause che determinano il differenziamento morfologico e
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Molti biologi si sono affaticati intorno all’arduo problema, e numerosissime teorie sono state proposte in varî tempi. Le più antiche erano piuttosto
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predeterminato nell’uovo, prima della fecondazione; teorie singamiche che affermano che il sesso si determina all’atto stesso della fecondazione; teorie
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alla sperimentazione e all’indagine. Così per i fenomeni del sesso, nuove vie di ricerca furono aperte non appena si presero attentamente in
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, procedendo con velocità eccessiva rispetto all’altra, la raggiunge e vi si sostituisce. È questo il momento in cui
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all’andamento di questo; quanto più la differenza M — F si approssima al valore caratteristico del sesso opposto (figura 103).
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, all’epoca della riproduzione,
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Ambedue queste tesi sono dimostrate all’evidenza da tutti i casi d’intersessualità e d’inversione del sesso.
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problemi genetici con metodo embriologico, e la fruttuosità di tali ricerche, tuttora all’inizio, non ha mancato di rendersi palese. La genetica viene
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differenziato. Si può dire perciò che il problema fondamentale della embriologia è molto vicino all’anzidetto problema genetico.
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vertebrati) all’epidermide e al sistema nervoso, il cui abbozzo, dapprima superficiale, poi si invagina e viene ricoperto dell’epidermide; il mesoderma
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o meno precocemente: o nell’uovo prima della fecondazione, o all’atto della fecondazione, quando intervengono profondi mutamenti nella costituzione e
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che certi organi si sviluppano e si differenziano in seguito all’azione di induzione
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Fig. 119. - A, uovo di riccio di mare allo stadio di 8 blastomeri; B, separazione di 4 blastomeri secondo un piano parallelo all’asse polare: i due
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’allantoide dell’embrione di pollo, e che hanno ufficio respiratorio, può variare in dipendenza dalle condizioni in cui può svolgersi la loro funzione. All
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I tentativi per cercare d’intendere il dinamismo dell’azione nei fattori ereditarî sono tuttora all’inizio. È un vasto e promettente campo che si
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sono sensibilissime all’azione dell’ormone tiroideo. Un lieve eccesso di questo ormone nel sangue può provocare il melanismo, cioè la deposizione di
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, ecco sorgere un’altra domanda. Come, nel corso dello sviluppo dall’uovo all’embrione all’adulto, vengono man mano attuandosi le potenze contenute nell
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CONTRIBUTO DELLA GENETICA ALL’INTERPRETAZIONE DELL’EVOLUZIONE
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. Dopo il fervore entusiastico con cui si erano raccolti i materiali favorevoli all’evoluzione, si erano edificate teorie, costruiti alberi genealogici
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costituiscono certamente un elemento produttore delle variazioni che possono servire di base all’evoluzione, ma non sono il solo.
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Questi studi sulla fisiologia delle popolazioni e sui principî che regolano la distribuzione della variabilità, che sono appena all’inizio
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LE APPLICAZIONI DELLA GENETICA ALL’EUGENICA, ALL’AGRICOLTURA, ALLA ZOOTECNIA
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È evidente che la Drosofila è un animale troppo diverso dall’uomo per potere senz’altro pensare all’esistenza di fenomeni analoghi nella specie umana
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Facciamo precedere alla bibliografia dei singoli capitoli un elenco dei principali periodici destinati esclusivamente alla genetica o all’eugenica
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Animal breeding Abstracts (ed. Oliver and Boyd, Edimburgo e Londra), dal 1934; recensisce i lavori che si riferiscono all’allevamento e alla genetica
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Crescini, F. - Lezioni di genetica vegetale applicata all’agricoltura. Bologna, Zanichelli, 1934.
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Bronsthein, Z. S. - Experiments on the production of mutations by X-rays and on genogeography in Daphnia magna. Proc. 4th all-russian Congr. Zool
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Cap. XXIV - Contributo della genetica all’interpretazione dell'evoluzione.
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Cap. XXV - Le applicazioni della genetica all’eugenica, all’agricoltura, alla zootecnia.
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cap. XXIV – Contributo della Genetica all’interpretazione dell’evoluzione 357
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cap. XXV – Le applicazioni della genetica all’Eugenica, all’Agricoltura, alla Zootecnia pag. 381
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» contrapponendola all’«eredità mendeliana».
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importanza ai fini pratici, ma che meglio si prestano all’indagine.
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si possono fare esperimenti. Poiché esistono già ottime pubblicazioni, dedicate esclusivamente all’eredità nell’uomo, alle quali può rivolgersi il
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modo, considerarsi estraneo all’essenza del mendelismo.
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