La finestra della stanza in cui riceve affaccia su una piazza dove, dall'alba al tramonto, c'è mercato.
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Quell'abbaglio nell'aria, il treno era fermo nella piana di Cerignola, il maggio rotolava di là dai finestrini, mia madre era morta all'alba, ed era
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Agosto è questo diario dove giungono, discrete, le parole come gli uccelli d'alba silenziosi quando Toscana è l'orma del viaggio che finisce, Greve
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Con gli occhi velati, le guance smunte, le labbra livide, all'alba e di notte, va a spezzare nelle aiuole dei vicini i boccioli della rosa tea
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Sbarrò nell'ombra i grigi occhi perduti: l'alba coglieva con le dita bianche le ultime stelle per i cieli muti. Egli pensò che il cuor tremi alle
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grappoli. Bevemmo l’acqua d’oro, e l’alba ci trovò seduti sull’orlo della fontana nella vigna non piú d’oro. O dolce mio amore, confessa al viandante che
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nella notte, triste cancellatura nella chiarità dell'alba. Le antichissime sale morivano di noia: solamente l'eco delle gavotte, ballate in tempi
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per le vie della terra ho ricercata - non più così ti vidi nel mio sonno, quando la trama più si fa sottile e all'anima più pura inverso l'alba rivela
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rinnovella e rifulge più pura. Ma il cor mi punge con tristezza amara che il dì ripensa della gioia e l'alba luminosa e la speranza folle e sicura, quando
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, hai parole inghiottite. Sei buia. Per te l'alba è silenzio. E sei come le voci della terra - l'urto della secchia nel pozzo, la canzone del fuoco, il
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. Dalla scala salita un giorno per sempre non verranno più voci, né visi morti. Non sarà necessario lasciare il letto. Solo l'alba entrerà nella stanza
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. Solo un susurro che è la voce del mare fatta ricordo. Nel crepusculo l'acqua molle dell'alba che s'imbeve di luce, rischiara il viso. Ogni giorno è un
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avvizzita facea la rugiada, e tu madre, domestica regina, la colmavi di doni alla mattina, io ricciuto avea il crin, candida l'alma, e ogni alba che venìa
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divelto udendo il cicalìo della vegliarda? Egli che all'alba ancor non era nato morir canuto a sera avea sperato... nel fango invece a mezzodì giacea, e
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come un pazzo: - É lui ch'io scerno, non v'è più dubbio, l'ho trovato, è lui, É il padre Eterno! Ah paradiso, purgatorio, inferno, alba, sera
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! "...Li sento, appesi alla parete polverosa e scialba, urtar le imposte, come ospiti offesi... Ma spunta l'alba, e canta il gallo (il gallo campagnuolo
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amplessi coll'odor del tifo, e, uscendo all'alba, avea coll'ossa rotte gli occhi di voluttà pieni e di schifo. Voi non credete che possan morire le
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al mattino un puro gelsomino; quando, coll'alba, discendean, sull'ali dei sogni, a' miei guanciali, palpiti strani e idoleggiate torme di seducenti
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Quando scendo alla riva del mare lungo il lido di sabbia minuta, ove tragge la barca sparuta il nocchiero che all'alba tornò; o fanciulla, vien meco
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Era l'estate e l'alba - un'alba pura di amaranto, di viola e di carmino - parean soli olezzar nella natura la viola e il gelsomino. Dissi alla Musa
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cenci, o rose. Dove il paffuto ostier ti accoglie umano, e la cuoca stringendoti la mano, par che un bacio ti scocchi. Dove ti sveglia all'alba il
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voi, poemi dei poveri morti! Beato l'uom che in queste si ricetta sante demenze! Esausta all'alba la sua lucernetta tremola e impallidisce, la
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divelto udendo il cicalìo della vegliarda? Egli, che all'alba ancor non era nato, morir canuto a sera avea sperato... nel fango invece a mezzodì giacea, e
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