Un viale a destra. A sinistra un’osteria con porticato sotto al quale sono disposte varie tavole per gli avventori. Una scaletta esterna conduce al
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(tutti gli Studenti si avviano allegramente al porticato dell’osteria: s’imbattono in alcune fanciulle e le invitano galantemente a seguirli. Intanto
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(preceduti dall’Oste, salgono al primo piano Geronte e Lescaut, che avrà fatto cenno a Manon d’attenderlo. Manon si siede)
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Nel fondo, il porto: a sinistra l’angolo d’una caserma. Nel lato di faccia al pianterreno, una finestra con grossa ferriata sporgente. Nella facciata
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(a Manon sfugge nello spavento la mantiglia e i gioielli si spargono al suolo. Il Sergente con due soldati a un cenno di Geronte afferrano Manon: Des
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(al grido di Lescaut succede una confusione indicibile. Manon imbarazzata si aggira di qua e di là, sempre tenendo i gioielli nascosti nella
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(Geronte, che da lontano ha osservato Lescaut, vedendolo occupato al giuoco, chiama l’Oste, che è sul limitare del portone: l’Oste accorre premuroso
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(rullo di tamburi: s’apre il portone della caserma, esce il Sergente con un picchetto di soldati, in mezzo al quale stanno parecchie donne incatenate
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dalla sinistra, dà una rapida occhiata al tavolo; vedendovi Lescaut giuocare animatamente, lascia sfuggire un moto di soddisfazione, e cautamente, in
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!… Tutto fu inutile. – Una sol via mi rimaneva; seguirla! Ed io la seguo! Dovunque ella vada!… Fosse pure in capo al mondo!…»)
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l’incontro ad Amiens di Manon destinata al convento e di Des Grieux proposto alla vita ecclesiastica – l’amore da quell’incontro – l’idea di una fuga
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