Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: al

Numero di risultati: 82 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Documenti umani

244587
Federico De Roberto 23 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

malessere fisico ordinariamente ne deriva, come effetto dell'afflusso del sangue al cervello, ed in questo stato irritante la stessa riparazione del sonno

Al signor Guglielmo Valdara, Castellammare. Hôtel Royal. Mon cher, Ah, que c'est drôle! Ah, que c'est drôle! Permettete, j'étouffe! O povero amico

Mentre Anastasio Natali dava gli ultimi tocchi al suo quadro della Ginestra - un orrido e deserto paesaggio vulcanico, tutto asperità, crepacci

, la competenza giuridica non fanno al caso mio. Io debbo esporre dei fatti, tocca a voi apprezzarli. "La mia parola sarà disadorna: tanto peggio, o

cosa ti è successo? - Una scena che non dimenticherò mai più. - Qualcuno dei combattenti è rimasto sul terreno? - Al contrario; il duello non avvenne

- Vedete? - disse l'ingegnere Ferrieri al suo giovane amico Paolo Dinolfi, appena questi ebbe finito di leggere. - Vi sono anche dei documenti umani

ripensare al pericolo senza temere d'esserne tuttora minacciato. Franz von Rödrich ascoltava attentamente, coi gomiti sulla tavola e la testa fra le mani

fortemente le mani, segno che stava per rimettersi al lavoro. - A noi due, stravagante; ho un'ora perduta, e se mi prometti di star buono e di lasciare

Pagina 128

si era nuovamente seduto dinanzi ad esso con la tavolozza passata al pollice della mano sinistra. - Sì che me ne ricordo! - e, preso posto dinanzi al

Pagina 135

imperioso si faceva il bisogno di lei... Che cosa avrei fatto della salute, io che volevo annientarmi stringendola al mio petto, bevendo il suo profumo

Pagina 137

passare qualche tempo al mio paese, a respirare quell'aria balsamica, a riposare gli occhi nella contemplazione del verde. Del mio paese io avevo

Pagina 140

farebbe molto comodo; lo intascherei!... Non farebbe anche comodo a voi? - Ohibò! Io lo consegnerei al signor questore e mi prenderei gli elogi dei

Pagina 156

; sentiva ancora il suono della sua voce quando, al ritorno dal romitorio, preso posto nel landau della marchesa, si era intavolata una discussione sulle

Pagina 160

confessionale, si avviò verso di lui. Al rumore di quel passo, il confessore venne fuori. Era straordinariamente pallido in viso, ed aveva uno sguardo incerto

Pagina 185

tutt'intorno. Sul dubbio orizzonte un'ombra incorporea si allontanava, ed era come se l'anima mia fosse legata a quell'ombra, ed al fuggire di quell'ombra

Pagina 212

tutte le anime dovrebbero gravitare intorno alla sua, come i minori astri gravitano intorno al sole? E dopo ciò? Che cosa saprebbe ella di quel che io

Pagina 213

1.° ottobre. Quando Ella sedeva al piano, nei giorni felici di questa primavera splendente nella memoria, i suoni dolci, carezzanti, giocondi, le

Pagina 218

moventi - e quello che io dico. Ora, le mie parole non rispondono mai al mio pensiero - perchè sono parole: vuol dire qualcosa di determinato, di

Pagina 219

interiore, al contrario, è il linguaggio del pensiero attivo, personale, che cerca, che trova e che si arricchisce del suo proprio lavoro." (Egger).

Pagina 222

multiformità. Intorno alla frase principale altri motivi meno distinti si affollano, come una congerie di idee e di imagini fa corteggio al pensiero

Pagina 224

angosciosa. In mezzo al coro, una finisce per emergere, lunga, triste, narrante i dolori di tutti. Oppressi, circondati dalle tenebre impenetrabili sono

Pagina 228

erano sfilate dinanzi?... Credutosi fin lì al sicuro da nuove passioni, certo di aver chiuso da molto tempo e per sempre l'èra delle pazzie, era bastato

Pagina 23

Benchè fossero appena le undici, la baronessa di Fastalia, passeggiando dalla stanza da letto al salottino, andava a guardare ogni momento l'orologio

Pagina 66

L'indomani

246243
Neera 21 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

lei, inalberando il fantasma del dovere. Le pastoie dell'immaginazione dovevano scomparire davanti al compito austero della vita; assumeva ora una

Pagina 11

innanzi così bella e poetica come Giulietta, come Desdemona, come Margherita. Al solo vedere una strenna le tornavano a memoria i versi che ella aveva

Pagina 115

Le sembrava ancora la più bella poesia del mondo, l'aveva recitata un giorno al dottorone, sperando di commoverlo, ma egli aveva risposto: Non creda

Pagina 117

Amico mio, Sì, io vi chiamo amico mio; oramai non potrei più riprendermi questo cuore che è vostro, ma voi rispondete al mio affetto? La vostra

Pagina 122

Le due violette si trovavano ancora in mezzo al foglio, fermate con un piccolo taglio nella carta. Il capello non c'era più. Non sapendo precisamente

Pagina 126

Ricordati, sai? Ci tengo. Al tuo ritratto ho fatto un sacchettino di seta, vi ho unito il garofano rosso che mi hai dato la prima volta che ci siamo

Pagina 128

con un po' di gomma falle aderire al cartoncino da tergo.

Pagina 128

d'amore, sentendo una stretta al cuore per ogni bacio che Elvira aveva dato ad Alberto, oppressa dalla disperata convinzione che per quanto ella facesse o

Pagina 129

Sedevano al pranzo di nozze dato da Toniolo per presentare la sua sposa. C'erano tutti; gli Oriani, i Merelli, il sindaco, il dottorone, il vero

Pagina 152

cosa si soffre sempre... - Ti senti male? - chiese Alberto con premura. Marta gli si appese al braccio, negando col capo; e quando la signora Merelli

Pagina 163

Le avevano ordinato delle lunghe passeggiate. Accompagnava qualche volta Alberto al podere, qualche altra gli andava incontro, prima del desinare, ma

Pagina 168

Appollonia le aveva ben detto di non uscire quel giorno, che il tempo minacciava pioggia. Marta non le credette o credette di poter giungere al

Pagina 174

aggiungere al numeroso stuolo. «....Innamoratomi alla prefazione, bellissima, lo divorai tutto in un fiato....» FILIPPO TURATI, nell'Italia (1 Aprile 1888).

Pagina 204

corrisponde al concetto. «....Le Confessioni d'Andrea si leggono con profitto e con diletto dalla prima all'ultima pagina.» G. DEPANIS, nella Gazzetta

Pagina 204

la chiarezza dell'elocuzione corretta: due pregi di buon novelliere, che non si possono negare al Valcarenghi.» Giornale La Domenica del Fracassa di

Pagina 207

coscienziosi. Il Valcarenghi ha scritto pagine dalle quali è chiara la molta attitudine che egli ha al romanzo.» Giornale Nuova Antologia di Roma (1 Settembre

Pagina 207

«Spergiuro!... Il racconto si fa leggere con molto piacere ed interesse, poichè l'analisi della passione al suo pieno sviluppo è fatta con coscienza

Pagina 208

dai capelli svolazzanti al vento come piccole bandiere spiegate, gracili, malaticcie, colla loro allegria triste... «Battaglia perduta! per evidenza

Pagina 209

bella raccolta di garbate invenzioni. Le novelle di Antonio Fogazzaro pubblicate in questi giorni dall'avveduto editore Galli sono destinate al più grande

Pagina 215

al tavolino. - Bel tempo - disse Merelli - il grano turco cresce a vista, l'uva è una meraviglia. Soggiunse il dottore: - Ho comperato oggi una razza

Pagina 73

nell'andare a scuola, al punto che Gerolamo se lo doveva prendere nelle braccia a viva forza e trascinarlo davanti al maestro. Gerolamo, interrogato in

Pagina 99

Edgar

338034
Fontana, Ferdinando 6 occorrenze

taverna con pergolato sotto al quale un tavolo e panche; più in là gruppo di alberi. – Subito dietro la chiesa un poggio poco alto attraversa tutta la

; presso il camino una panca. Verso il proscenio uscio che conduce alle stanze di Gualtiero. – Fra il camino e l’uscio un inginocchiatoio dinanzi al quale

Grande atrio. – Una gradinata coperta da tappeti conduce alla sala del banchetto. – In fondo, al di là dell’atrio, terrazzo da cui si scende alla

volto; Frank la visiera calata a mezzo; dietro al Frate e a Frank parecchi Monaci, poi, col popolo, Fidelia e Gualtiero.

(Tigrana, al cessar del Coro, entra in scena dalla destra. Ha un dembal (specie di liuto) ad armacollo e va verso la parte d’onde è uscito Edgar

seguito dal fiore della nobiltà franca, la quale credendo, al pari di lui, di andare alla conquista della Fiandra come a un festino o, perlomeno a

Cerca

Modifica ricerca