letteraria) Il ritratto in fotografia, ch'è in fronte | al | presente volume, è stato eseguito dai Fratelli Alinari in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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L'Isola e il Faro 33 IV. Le fatiche d'Ercole 61 V. Scacco | al | Re! 83 VI. Giuoco di torri, d'alfieri e di pedine100 VII. |
D'Ambra, Lucio -
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famosi guerrieri, le più belle dame che fossero mai state | al | mondo. C'era Rinaldo di Montalbano, c'era Rodomonte, c'era |
Il romanzo della bambola -
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molto agitato! — chiese Emma che girava di nuovo in torno | al | magnifico mazzo, cercando di disporre simmetricamente le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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che stima! che le dirò? ha lasciato andare uno schiaffo | al | maleducato che si permetteva.... Lei capisce le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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impaurito; l'adagiò sopra un divano e corse ad attaccarsi | al | campanello. In un minuto tutta la gente della pensione era |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dei sali; Miss Gingerly, con le mani giunte e con gli occhi | al | soffitto, probabilmente pregava per la salvezza della |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dialetto; e quatto quatto il conte Sampieri, con un braccio | al | collo, umile in tanta gloria, si godeva in disparte |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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gli occhi, li fissò su 'l giovane, e buttandogli le braccia | al | collo, immemore perfino di dove ella si trovava, scoppiò in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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potè parlare, interrotta dai singhiozzi, si volse di nuovo | al | suo amore. — O Totò adorato, com'hai avuto cuore d'esporre |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Bencini approfittò di quel momento per avvicinarsi | al | conte Sampieri; sciolse la sciarpa che gli avvolgeva il |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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| al | Re! A mano a mano che rievoco le avventure del mio regale |
D'Ambra, Lucio -
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quella società elegante tutt'il giuoco docilmente prestarsi | al | capriccio del piccolo futuro re che attraversava lo |
D'Ambra, Lucio -
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amanti ufficiosi diventar tanti alfieri pronti a inchinarsi | al | passaggio del piccolo re, anche e anzi sopratutto se era |
D'Ambra, Lucio -
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e farlo rispettare a questo modo. Una sera pranzavo | al | Circolo quando Sua Altezza mi feee chiamare al telefono. |
D'Ambra, Lucio -
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pranzavo al Circolo quando Sua Altezza mi feee chiamare | al | telefono. Era il principe in persona: «Ha libera la sua |
D'Ambra, Lucio -
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Altezza. — Può aspettarmi allora ancora qualche minuto | al | Circolo? — Ai suoi ordini, Altezza. — Fra meno d'un quarto |
D'Ambra, Lucio -
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di vedere che impressione le fa». L'impressione, poco dopo, | al | teatro, fu eccellente. Manon Manette era quanto di più |
D'Ambra, Lucio -
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prodigava i suoi sorrisi e le sue grazie, non moltiplicava | al | momento delle chiamate di fine di atto i suoi inchini, che |
D'Ambra, Lucio -
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e i ministri socialisti per essere oltremodo sensibili | al | fascino delle monarchie, delle teste corollate e dei |
D'Ambra, Lucio -
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monarchie, delle teste corollate e dei principi ereditarii. | Al | secondo alto la bellissima attrice apparve in scena con un |
D'Ambra, Lucio -
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e smeraldi. E durante quell'atto l'attrice sorrise | al | principe più che mai. Non capivo perchè. Lo seppi dopo. |
D'Ambra, Lucio -
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non furono affatto necessarie, perchè, proprio | al | momento in cui ero per pronunciarle, il principe si decise |
D'Ambra, Lucio -
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modi: mandandole quel pendentif di brillanti ch'ella aveva | al | collo durante questo secondo alto e facendola pregare di |
D'Ambra, Lucio -
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questo secondo alto e facendola pregare di venire domani | al | palazzo a vedere la mia collezione di medaglie e a prendere |
D'Ambra, Lucio -
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Era già inteso infatti che il pendentif, brillando | al | secondo atto sul seno di Manon Manette, avrebbe significato |
D'Ambra, Lucio -
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suol dirsi, tutta la mano, non ho avuto che da accennare | al | più vago e lontano tentative d'assedio perchè tutte le |
D'Ambra, Lucio -
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Così ho pensato a quell'attrice. Mi sembra che faccia | al | caso mio. È attrice: la commedia è il suo forte. È |
D'Ambra, Lucio -
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galanteria aveva tanto bisogno? Segnalai la mia meraviglia | al | principe, ma la sua risposta, poco dopo, mi provò che |
D'Ambra, Lucio -
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errata. Manon è un'attrice le cui molte avventure sono note | al | mondo intero. È francese, e la donna francese, parigina |
D'Ambra, Lucio -
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E bisognerebbe — ed ecco il favore che volevo chiedere | al | suo spirito capace di superare con grazia e con eleganza |
D'Ambra, Lucio -
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bussai alla porta del salottino che Manon Manette occupava | al | Suprême Hotel; ripetendomi vertiginosamente in mente, per |
D'Ambra, Lucio -
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il modo più difficile per dire una cosa facile. Ma, sia che | al | momento opportuno io non ricordassi più perfettamente il |
D'Ambra, Lucio -
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francese è generosa sino alla prodigalità. Ebbene, direte | al | principe che io sono assolutamente degoulée di osservare |
D'Ambra, Lucio -
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lente, meditate ed illuminate evoluzioni. Riportate dunque | al | principe questo suo biglietto da visita di ieri e ditegli |
D'Ambra, Lucio -
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di ieri e ditegli che sono dolente di non poter oggi, | al | suo palazzo restituirgli, com'era inteso, il mio. E, così |
D'Ambra, Lucio -
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supplicai. Manon Manette fu irremovibile, insensibile | al | fascino della mia eloquenza, impermeabile alle lacrime |
D'Ambra, Lucio -
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E, ripreso il pendentif, se lo riannodò attorno | al | collo con un terzo incantevole sorriso. Poi, ricordando il |
D'Ambra, Lucio -
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Ed è finita come doveva finire... — Cioè?... — Con scacco | al | Re! |
D'Ambra, Lucio -
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come una processione di fantasmi salmeggianti. A canto | al | pozzo, in altri momenti, era un fitto cicaleccio di serve; |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sotto un gran giglio a trafori, strideva aspra | al | saliscendi delle mezzine, immerse nell' acqua con un tonfo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di famiglia versava una tenue somma mensile, consacrata | al | mantenimento de' lumi a petrolio e al nolo di qualche |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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mensile, consacrata al mantenimento de' lumi a petrolio e | al | nolo di qualche divano coperto di tela d'America, non che |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Le riunioni grandi, quelle cioè in cui la colonia era quasi | al | completo, avevan luogo di festa. Finita la messa delle |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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tutti gli ospiti più ragguardevoli della badia si recavano | al | Circolo, dove le donne, massime le ragazze, sfoggiavano |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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solamente a traverso la sua riduzione più adatta | al | colore del tempo: la riduzione francese negli allegri |
D'Ambra, Lucio -
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è rappresentata con siffatta eloquenza di fatti, che, | al | già incominciato processo dei tempi scorsi potranno, a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nella speranza di fare all'Italia cosa gradita ed utile | al | tempo stesso, e premunita del consentimento dell'Autrice, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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edifizi: gli uni sacri alla devozione, gli altri dedicati | al | sollazzo. Ora il convento di femmine, che forma un piccolo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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funzioni diverse deve saper esercitare ogni persona addetta | al | servizio della chiesa: l'una, di sacro ministro; l'altra, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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parte teatrale dei chierici. Quattro giovinotti dediti | al | servizio della chiesa, aspiravano al sacerdozio. Non sì |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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giovinotti dediti al servizio della chiesa, aspiravano | al | sacerdozio. Non sì tosto avevano presi gli ordini sacri, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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de' voti nel ballottaggio del badessato, le abilita | al | godimento di molti privilegi, uno de' quali si è pur quello |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non fare in mia presenza ostentazione di quelle stoltezze: | al | che assentivano le suore, avvedutesi ch'io non voleva punto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le suore, avvedutesi ch'io non voleva punto conformarmi | al | loro modo di pensare e di operare. Egli è perciò, che al |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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al loro modo di pensare e di operare. Egli è perciò, che | al | vedermi comparire innanzi interrompevano sempre i loro |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i loro ragionamenti, e nel mandare il suddetto pranzo | al | prete si studiarono d'impiegare le più minute precauzioni, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cosa infatti di più comico, di più ridicolo, di più profano | al | pudore cristiano, del vedere un Gesù Cristo perfettamente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un istante di ritornare a braccia aperte in seno | al | cattolicismo. I quattro chierici morivano dalla pietosa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fosse morto all'amore, o perchè avessi aspirato | al | selvatico onore di farmi rigido Catone dei poveri |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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simpatia per un uomo che non fosse sacerdote od avviato | al | sacerdozio. Queste finzioni, questi egoismi di casta, e non |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Fu egli compianto dalla giovane che amava? Ritorniamo | al | racconto. Passati due anni nel suddetto ufficio, fui |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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trovarono di sovente una qualche scusa per iscendere | al | comunichino, e dire al chierico: "Ora te ne puoi star |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una qualche scusa per iscendere al comunichino, e dire | al | chierico: "Ora te ne puoi star contento, eh?" "Perchè?" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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rese periodiche. Ad ogni mia indisposizione, lo chiamarono | al | portello, e con impudenza di cortigiane gli recarono saluti |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cercati la sussistenza in altra chiesa, e portami | al | più presto la tua rinunzia." Il tuono secco e reciso di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dalla carica senza finire l'anno d'uso. Il mio confessore, | al | quale l'affare dispiaceva, unì le sue alle mie preghiere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Messa è mutata in commedia.... queste scene fanno vergogna | al | convento." Di lì a non molto trovai il chierico che si |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Gli abitanti delle contrade vulcaniche sono pieni di fuoco | al | pari de' loro vini; ed io son Napoletana. Accesa di sdegno, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi resta a chiedervi, e questo si riferisce particolarmente | al | mio personale decoro. È reale, è positivo, oppur è |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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La badessa si volse verso l'immagine, e levando le mani | al | cielo: "Giuro," disse, "per Maria santissima, che nessuno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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da' confessori e dai monaci della chiesa stessa denunziato | al | cardinale; il quale, con altrettanto smoderato desiderio di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a deporre l'abito clericale. L'abbadessa aveva mancato | al | suo giuramento: io volli mantenere il mio. Quel giorno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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negato valermi dell'ottenuto permesso. - Ne feci richiesta | al | cardinale; ei rispose con imperioso lacanismo: "No!" La |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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spontanea filantropia costituivasi garante del mio ritorno | al | chiostro. Sua Eminenza rispondeva di nuovo: "No." Alfine |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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medici colla solita domanda del suo parere. La risposta fu | al | solito negativa; ma come la vela della mia barchetta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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plebe, più d'ogni altra gente della penisola propensa | al | maraviglioso, spinse l'ammirazione fino ad attribuirgli il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del trionfo. Tre giorni dopo ch'io ebbi mandato il Breve | al | cardinale, mentre lavorava tutta sola nel mio umile |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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risposi dopo lungo silenzio, "solamente per un rispetto | al | vostro sacro carattere, e perchè credo al vostro |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per un rispetto al vostro sacro carattere, e perchè credo | al | vostro ravvedimento, condiscendo a gettare un velo sul |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che sanno mantener la parola come voi la manteneste | al | padre Spaccapietra, relativamente all'arresto mio!" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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aspirato alla secolarizzazione, che vi sareste portata | al | pubblico passeggio, appoggiata al braccio di liberali, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che vi sareste portata al pubblico passeggio, appoggiata | al | braccio di liberali, inscritti nel libro nero? "Scommetto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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inerme donzella, pensaste mai all'ora supreme, della morte, | al | giorno del giudizio?" "Non parliamo del passato; posso aver |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di simulazione sarebbe, credo, rimasto impassibile | al | più grave oltraggio, purchè avesse potuto accalappiarmi di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dicendo: "No, no, buon padre; voi qua, io là.... Ognuno | al | suo posto. Determiniamo chiaramente fin da questa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che a Castellamare abiterete in un ritiro." "Farò come | al | mio nuovo vescovo piacerà." "Spero che terrete il volto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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è ancora finito: lo porterò." Si alzò allora anch'egli, e | al | suo passare le monache tutte si gettarono a terra |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Era di lana nera ordinaria, con maniche strette sino | al | polso, con un piccolo scapolare pendente dalle spalle, un |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pendente dalle spalle, un grembiale di mussula bianca, ed | al | collo un fazzoletto della stessa stoffa. I capelli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dispiacere e disagio. Finita la messa, il canonico salì | al | parlatorio per contemplarmi in quella nuova foggia, e me ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non aver dato ascolto alla voce del Signore che le chiamava | al | chiostro; per esempio di un Bambino di legno, rimasto col |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del monastero sarei stata sospinta da mano invisibile, | al | quale segno del divino intervento se non ne fossi stata |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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osservai una preghiera manoscritta sur una tavoletta appesa | al | muro. Mi approssimo, la guardo: il carattere era |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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quel luogo lo aveva altra volta veduto. Ricondussi mia zia | al | coro, e volai in cerca della conversa, cui la cappelletta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che la preghiera erale stata scritta da quel pretino, che | al | vedermi passare pel parlatorio, soleva cinguettare: "Ps! |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cognato ritenermi presso di sè, insino a che fosse piaciuto | al | Signore di procurarmi altro rifugio. Il cognato gentilmente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mio cognato, per indurlo a farmi subito partire, conforme | al | volere di mia madre. "Cara cognata," mi disse quest'uomo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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secondo il detto comune, mi feci il dopo pranzo ricondurre | al | convento. Ivi, chiamata la zia in disparte, le dissi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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volermi novellamente chiudere per pochi altri mesi ancora, | al | che essa rispose, che sopra tale risoluzione faceva d'uopo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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soperchiata, io tremava a guisa di foglia cadente | al | vento d'autunno. Dato pertanto l'impegno di chiudermi il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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all'improvviso. Il suono funesto delle campane rintronò | al | mio orecchio per tutta la notte: mi pentii cento volte di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dalla fatalità!.... Alle dieci della mattina mi avviava | al | convento, alle porte del quale parecchie persone famigliari |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sospirato volume. Con quale palpitante avidità ne divorai | al | lume della lucerna le prime pagine! La storica facondia, lo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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egli stato, per forza superiore ed ineluttabile, costretto, | al | par di me, a consumare il suicidio della propria volontà? |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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poichè non voglio lasciarmi sorprendere degli eventi | al | di là del dovere." L'informai allora minutamente del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la sua somiglianza col mio adorato padre, | al | quale io non aveva cagionato mai il menomo cruccio, queste |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le presi una mano fra le mie, e dando allora libero sfogo | al | dolore, "Amata zia," le dissi, "ricoricatevi, e datevi pure |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e sul mio capo poggiando la santa reliquia, che pendeva | al | di lei collo: "Sta' tranquilla, figlia mia," mi disse. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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due giornali, umidi ancora dalla stampa, ove davasi | al | pubblico la notizia della mia deliberazione. Dicevasi in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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decreti per altro non potevano effettuarsi immediatamente. | Al | mese d'agosto del 1840 non aveva ancora raggiunta l'età |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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vent'anni nel 1841. Si dovette perciò attendere sino | al | mese d'ottobre di quest'ultimo anno, ossia un intervallo di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la mia vocazione. Dal canto mio, dovendo rinunziare | al | mondo per sempre, e volendo evitare ulteriori rammarichi, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Più d'una volta mi venne il pensiero di aprire il mio cuore | al | Generale, mio secondo padre, e chiedergli aiuto: ma la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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io più ritrattarmene, senza far trista figura davanti | al | benefattore? Non vi era alcuno scampo plausibile. Doveva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi fecero indossare un abito sontuoso di velo bianco, ed | al | capo mi attaccarono un altro velo dello stesso colore, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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è finito: non si attende che la monaca." Una pugnalata | al | cuore non ha effetto diverso di quello che provai da tale |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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generale s'impossessò delle mie membra, e divenni livida | al | par di cadavere. La prima ad alzarsi fu la duchessa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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- Io ho provate le estreme sensazioni del suppliziato! | Al | portone della chiesa fui ricevuta da una processione di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di preti colla croce in alto. Due altre dame si posero | al | mio fianco, la principessa di Montemiletto, e la marchesa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non vidi che una masse informe e confusa. Giunta che fui | al | mezzo del tempio, mi fecero inginocchiare, e mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dame rimanemmo per pochi minuti genuflesse; poi mi menarono | al | vicario, e mi posero ginocchione ai suoi piedi. Un prete, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ad una fittissima calca di curiosi. Appena posi il piede | al | soglio della clausura, proruppi in uno di quei pianti |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ma per forza.... Zitto, zitto, per carità!" Scesi | al | comunichino. Il vicario, i canonici, i preti e gl'invitati |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i preti e gl'invitati erano tutti affollati presso | al | cancello. Ivi, condotta in un angolo, fui per mano delle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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scarmigliata, cogli occhi tumefatti dal pianto m'accostai | al | portellino del comunichino, intesi tra la folla alcuni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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alla finestra; posò sul braccio il capo stanco e guardò, | al | di là del frutteto, verso i campi di cotone. Tutto era |
Mitchell, Margaret -
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e verde; e la vista della campagna portò balsamo e conforto | al | suo cuore dolente. Tara aveva l'aspetto sereno e |
Mitchell, Margaret -
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le mele e le pesche che si scorgevano tra il fogliame. E | al | di là erano le lunghe file di piante di cotone, verdi e |
Mitchell, Margaret -
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di quel benessere: la rifioritura di Tara non era dovuta | al | piantatore-aristocratico, ma all'instancabile e piccolo |
Mitchell, Margaret -
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campi di cotone, né si installavano insolentemente accanto | al | porticato di Tara come facevano in moltissime piantagioni |
Mitchell, Margaret -
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il sentire ch'ella non si trovava completamente sola | al | mondo, era pure una gran dolce cosa; e il cuore, povero |
Il romanzo della bambola -
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Meglio quel lurido asilo fuori del consorzio umano insieme | al | buon Orlando, anzichè la splendida, allegra casa de' |
Il romanzo della bambola -
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ma compresa e amata da un amico, anzichè passar nella vita, | al | gran sole d'oro, coperta di stoffe di seta a ricami, ma in |
Il romanzo della bambola -
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svelto su' mattoni o la sua fresca vocetta che rispondeva | al | brontolìo della madre, non mi facevo per nulla scrupolo di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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a un'ora di notte era tutta una tirata di lavoro. Spesso, | al | suo ritorno, c'incontravamo per le scale. Io scendeva per |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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per le scale. Io scendeva per recarmi in Galleria, | al | Gnocchi, dove s'era formata una combriccola di glorie in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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quelle ore giovenili. Matilde, lei, povera piccina, saliva | al | nostro quinto piano intirizzita dal freddo, e ravvolta in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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mi godevo un quadretto da innamorare un pennello fiammingo. | Al | lume d'un mozzicone di candela di sego infilato nel collo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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rossi incrociata su 'l seno, piegava il naso fin quasi | al | piatto, biasciando lentamente i bocconi; la giovanetta, con |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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col profilo regolare, si coloriva e pareva rianimarsi | al | caldo della zuppa fumante. In un angolo della stanza |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di carta colorata e un quadretto nero con una medaglia | al | valor militare: memoria del padre morto in guerra: una |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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caricavan la roba sur un carretto a mano, stava lì ferma | al | portone con gli occhi rossi, più muta e più sbiancata d'una |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e andare ad alloggiare altrove. Ora, sentite. Una sera, | al | Gnocchi, mentre me ne stavo secondo il solito in mezzo al |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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al Gnocchi, mentre me ne stavo secondo il solito in mezzo | al | così detto cenacolo, viene una coppia, maschio e femmina, a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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cenacolo, viene una coppia, maschio e femmina, a sedersi | al | tavolino dirimpetto. Il maschio mostrava una cinquantina |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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delle penne rosee troppo vistose, e brillanti agli orecchi, | al | collo, ai polsi; sopra tutto poi una larga striscia nera |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e la rividi quando proprio non mi ricordavo più che fosse | al | mondo, un inverno, di carnovale, ai veglioni della Scala. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Un amico comune mi presentò alla nuova stella, una sera, | al | Manzoni. Per me pure, in tanto, era girata la ruota. Le mie |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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energicamente ch'io non l'avevo mai conosciuta, e | al | fine indispettita, nervosa, mi piantava lì senza salutarmi. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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fisso fisso le chiesi a bruciapelo: — O della medaglia | al | valore ch'era a capo del tuo letto, che cosa n'hai fatto? — |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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farci? Questa è la vita — dichiarò come per rispondere | al | baccano della vicina comitiva e al silenzio improvviso del |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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come per rispondere al baccano della vicina comitiva e | al | silenzio improvviso del narratore; quindi soggiunse a mo' |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sì che fu un vocio da stordire; e Sermanni era già in fondo | al | corridoio quando una donna mezz'ubriaca, con gli occhi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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la pupazza. Gira, volta e martella, la bambola fu ceduta | al | rigattiere per due lire e centesimi, dopo un monte di |
Il romanzo della bambola -
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andò a casa di lui, sur un carretto tirato a mano, insieme | al | cassettone, alla tavola, alle sedie di Camilla e una parte |
Il romanzo della bambola -
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parte degli attrezzi di cucina dei Cerchi. Posta in cima | al | carretto, ella rivide le vie di Roma, che soleva percorrere |
Il romanzo della bambola -
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anche lei pareva una signorina tra le signorine sorridenti | al | passeggio, pensava malinconicamente: - Dove l'avranno |
Il romanzo della bambola -
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abitazione della Giulia. Da una lurida botteguccia accanto | al | portoncino, nella mezz'ombra non mai dissipata da un raggio |
Il romanzo della bambola -
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d'un falchetto pronto a beccare e graffiare. Accostatosi | al | barroccino, s'era messo a osservar la mobilia con occhiate |
Il romanzo della bambola -
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nel suo interno, colta da un gran ribrezzo, come uno di noi | al | contatto d'un serpente. |
Il romanzo della bambola -
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ma è un fatto che c'intendemmo a meraviglia. Insieme | al | corso universitario d'Oxford io feci percorrere, a Londra, |
D'Ambra, Lucio -
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corso universitario d'Oxford io feci percorrere, a Londra, | al | mio giovane e principesco amico, un corso supplementare |
D'Ambra, Lucio -
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di destare a mezzo sonno una città addormentata. E insieme | al | rullio dei tamburi mi giunse l'eco d'un forte stropiccìo, |
D'Ambra, Lucio -
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bianca, azzurra e viola del regno di Fantasia. Io ripensai | al | mio pranzo solitario, al mio vecchio cameriere commosso, ai |
D'Ambra, Lucio -
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del regno di Fantasia. Io ripensai al mio pranzo solitario, | al | mio vecchio cameriere commosso, ai suoi due figliuoli che |
D'Ambra, Lucio -
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soli che la salutammo rispettosamente, scoprendoci. Attorno | al | reggimento che partiva al suono giocondo delle sue trombe, |
D'Ambra, Lucio -
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scoprendoci. Attorno al reggimento che partiva | al | suono giocondo delle sue trombe, al ritmo guerresco dei |
D'Ambra, Lucio -
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reggimento che partiva al suono giocondo delle sue trombe, | al | ritmo guerresco dei suoi tamburi, nelle grandi case chiuse, |
D'Ambra, Lucio -
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nervosamente eccitata da una danza provocante, in mezzo | al | profondo silenzio d'una città d'un milione di abitanti che |
D'Ambra, Lucio -
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lezioni occupavano la giornata, chiusa ordinariamente | al | vespro da una scelta società di militari e di Calabri, fra' |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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anno, le mie forme presero uno sviluppo inaspettato, | al | pallore succedette il vermiglio, che sembrava maggiore di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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giorni allegri. Nella folla de' vagheggini, che sfilavano | al | di sotto, distinsi un avvenente giovane, intento più d'ogni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tutti i miei pensieri. L'ora finalmente arrivò. Corsi | al | balcone; indicibile fu il mio contento nel vederlo fermato |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sfiorò le sue labbra, e modestamente avvicinando la mano | al | cappello, mi salutò. Quale temerità da parte mia! A quel |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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me occasioni di grave afflizione. Vedero e corrispondere | al | suo garbato saluto, scambiare seco lui, non fosse che una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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lusinghiero presentimento, e oh, quale sorpresa! vidi Carlo | al | balcone di quella casa, in atto di guardare la mia. - Lui |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ch'io respirava. Il dopopranzo, secondo l'usato, mi posi | al | balcone: Carlo pure stava al suo. Egli si ritrasse in fondo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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secondo l'usato, mi posi al balcone: Carlo pure stava | al | suo. Egli si ritrasse in fondo alla camera, e con un gesto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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evitando la vigilanza della madre, correva più volte | al | giorno alla finestra, viemaggiormente eccitata dalla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dimora una casa a me vicina, acciocchè io ti vegga ognora | al | fianco della donna che mi supplanta! - Scorsero non poche |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di calmarmi, per non attirare l'attenzione della genitrice | al | suo ritorno. Ma ella, avvedutasi delle mie fattezze |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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trovavasi in movimento. Reggio attendeva Ferdinando II | al | suo ritorno da Palermo. Mio padre fu avvertito allo spuntar |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che il vapore era alle viste. Vestitosi in fretta, recossi | al | luogo del ricevimento. La sera, una sontuosa festa da ballo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dirigersi alla mia volta, per invitarmi egli stesso, mentre | al | ministro Delcaretto indicava col gesto mia sorella |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il nome Borbonico! Null'altro di singolare ricordo sino | al | 1838, tranne due fatti accaduti in mia famiglia: siami |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ne rimase zoppa, anzi per effetto di quella caduta scese | al | sepolcro pochi anni dopo. Un'altra mattina, mi recai nella |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Mi sento benissimo!" "Mirati nello specchio!" M'accostai | al | cristallo, e vidi il mio volto coperto di macchie d'un |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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o per effetto del caso, o per meditata malignità, usava | al | marito le più spasimanti carezze, ogni qual volta i miei |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a sè, mi magnetizzava. Il giorno appresso lo rividi | al | passeggio: lo rividi la sera al teatro. D'allora in poi non |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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giorno appresso lo rividi al passeggio: lo rividi la sera | al | teatro. D'allora in poi non uscíi di casa senza |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e minacciosa, il maestro muratore si risolvette di dir | al | giovanotto, con buona maniera, che gli si levasse di torno; |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e il pensiero mio non lo rimovo, magari tornasse Cristo | al | mondo. Del resto, — soggiunse, come chi vuol confortarsi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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con un barlume di Contessa Lara. 12 speranza — io non credo | al | primo rifiuto d'una femmina. Voglio che lei, proprio lei mi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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della Rachele; e prese la cazzuola per rimettersi | al | lavoro, mentre il giovanotto, sollevando il mento |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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rossa della ragazza. — Lasciatelo fare — consigliava ella | al | padre. — Quando due si vogliono, nessuno li può tenere; ma |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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voi! E pure, vedete, io mi stimo più di qualunque uomo c'è | al | mondo... So che passione ci ho qui dentro... — e si dava |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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mise uno strillo acuto, terribile, nell'attimo che, | al | sentirsi sfuggir il suolo di sotto a' piedi, vide la tavola |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Maestà! I romanzieri della vecchia scuola, giunti | al | punto del loro racconto in cui non avevano assolutamente |
D'Ambra, Lucio -
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e monotona che trascorre senza offrir nulla da raccontare | al | romanziere. Io m'astengo così dal ricorrere ai mezzucci |
D'Ambra, Lucio -
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servita. Sua Altezza danzava la quadriglia avendo | al | suo braccio la duchessa di Frondosa che continuava da sei |
D'Ambra, Lucio -
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bruciarsi. Il maestro delle cerimonie era stato chiamato | al | telefono — filo diretto — da Effemeris e, poco dopo, |
D'Ambra, Lucio -
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dai suoi venti milioni di sudditi. Era stato raccomandato | al | maestro delle cerimonie di far partire Sua Altezza con |
D'Ambra, Lucio -
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dalle mani di Sua Maestà il defunto padre suo. Consigliai | al | maestro delle cerimonie d'attendere che la quadriglia fosse |
D'Ambra, Lucio -
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Sua Altezza e vedevo che si divertiva un mondo. Pensavo | al | volto contrito che avrebbe sostituito tra cinque minuti |
D'Ambra, Lucio -
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destino. Dovetti così, prima preparandolo con arte | al | colpo, poi vibrando questo risolutamente, avvertire Sua |
D'Ambra, Lucio -
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Sua Altezza passò senza battere ciglio, con la mano | al | berretto, senza vedere nessuno. Non degnò d'uno sguardo |
D'Ambra, Lucio -
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non il principe Rolando a suo padre ma Rolando II | al | suo trono. La commozione figliale era quindi superata da un |
D'Ambra, Lucio -
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alla quale un onesto padre permette per la prima volta | al | suo figliuolo d'uscir solo di sera e con la chiave di casa, |
D'Ambra, Lucio -
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Sovrano nuovo, li rasciugava agitandoli in segno di giubilo | al | sole della più bella giornata di primavera che mai re possa |
D'Ambra, Lucio -
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uno dal pacchetto di sinistra per passarlo, dopo letto, | al | pacchetto di destra, diceva a me i nomi dei mittenti: erano |
D'Ambra, Lucio -
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della resa». A queste parole seguì un lungo sospiro. | Al | lungo sospiro seguì un lungo silenzio. Al lungo silenzio |
D'Ambra, Lucio -
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un lungo sospiro. Al lungo sospiro seguì un lungo silenzio. | Al | lungo silenzio seguì un nuovo lungo sospiro. Al nuovo lungo |
D'Ambra, Lucio -
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silenzio. Al lungo silenzio seguì un nuovo lungo sospiro. | Al | nuovo lungo sospiro seguì un nuovo lungo silenzio. E poichè |
D'Ambra, Lucio -
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di troppo personale mi dicevo che non era colpa mia se | al | re defunto non toccava che quell'elogio, dovevo anche |
D'Ambra, Lucio -
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Che per cinque o sei giorni non avuti a disposizione | al | momento buono c'è sempre il rischio di dovere poi aspettare |
D'Ambra, Lucio -
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perpendicolarmente le dita, quando vuole far comprendere | al | pubblico che gli è venuta improvvisamente un'idea. Il gesto |
D'Ambra, Lucio -
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o su le labbra di un altro le offrisse il modo di venire | al | mondo. L'idea forcipe apparve su le labbra di Sua Maestà, |
D'Ambra, Lucio -
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attribuiva quella sua improvvisa vocazione di marito | al | peso della sua solitudine di scapolo e alla necessità |
D'Ambra, Lucio -
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necessità di mettersi a posto definitivamente, di dare | al | popolo di Fantasia il prestigio d'una nuova regina, di |
D'Ambra, Lucio -
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mezzo mondo e mezza vita vi riportano infallibilmente | al | punto di partenza. Aveva riveduto la duchessa Isabella |
D'Ambra, Lucio -
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che mai, a dimorare. Trovava così, almeno un paio di volte | al | mese, qualche cosa da inaugurare a Pulquerrima. E, quando i |
D'Ambra, Lucio -
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E, quando i bilanci municipali della città non bastavano | al | collocamento di tante «prime pietre», quelle «prime pietre» |
D'Ambra, Lucio -
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Maestà. Poichè non è l'uso che i sovrani assistano anche | al | collocamento della seconda, della terza o della quarta |
D'Ambra, Lucio -
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pessimo umore. A tal segno che c'era da temere ogni volta, | al | suo ritorno, una crisi di gabinetto; e i ministri, non |
D'Ambra, Lucio -
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dovevano saldamente legare il loro avvenire politico | al | carro leggero della gratitudine nazionale. Dopo un anno di |
D'Ambra, Lucio -
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per la sposa del Re. Se l'idea figlia non era ancora venuta | al | mondo, già Rolando II sentiva nel sub-cosciente — si parla |
D'Ambra, Lucio -
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cui un uomo incerto fra due qualità di cioccolatine lascia | al | commesso del negozio la facoltà di decidere: «Faccia lei!» |
D'Ambra, Lucio -
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lo guardava sempre quando c'ero io, forse perchè io potessi | al | caso fargli coraggio. Vedevo allora sul suo volto |
D'Ambra, Lucio -
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incoraggiavo affermandogli che bisogna far fronte | al | proprio destino, quando si e re, ad occhi chiusi. E lo |
D'Ambra, Lucio -
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nella memoria, sorrise e, gettando via leggermente assieme | al | fiammifero con cui aveva acceso la sigaretta anche tutte le |
D'Ambra, Lucio -
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grazia | al | lettore di questa scappata: voleva quasi toglierla; ma le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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scendere in parlatorio, e consegnare sigillate le lettere | al | servitore di mia madre. Intanto l'egregio mio confessore |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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principali punti della disciplina ecclesiastica, e intorno | al | grado di rispetto che può il presente concedere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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scrissi una nuova petizione, per cui chiesi direttamente | al | papa l'uno dei due: o la secolarizzazione, od il permesso |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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personalmente in Roma per far sentire le mie ragioni | al | Pontefice. Non ebbi la risposta che dopo molti mesi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ed uno scialle. Risalita la portinaia, e rimasta io chiusa | al | difuori, mi sarei spogliata della tonaca per restate |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dalla piazza del Vasto una carrozza m'avrebbe menata | al | Molo, e quindi mi sarei lestamente imbarcata sovra un legno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ne gioirebbero. Restateci, figlia mia, e date ascolto | al | consiglio d'un vecchio, che prende sommo interesse per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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comunità di Mondragone, certificato, che, non dispiaccia | al | lettore, trascrivo qui per intero, affinchè gli sien note |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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In seguito ad uno di questi accessi la paziente tirossi | al | fianco un colpo di pugnale, che per buona ventura non la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dolcemente. - Sembra un perfetto gentiluomo; e se si pensa | al | coraggio che dimostra passando attraverso il blocco... - |
Mitchell, Margaret -
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Che cosa penserà di me? Un freddo turbamento prese Rossella | al | pensiero della costernazione di Elena qualora venisse a |
Mitchell, Margaret -
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nostro parente; e lo pregherò di far le sue rimostranze | al | capitano Butler... Dio mio; se Carlo fosse vivo... Non devi |
Mitchell, Margaret -
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e mettendosi dietro a Rossella le pose le braccia intorno | al | collo. - Tesoro - le disse - non ti crucciare. Capisco che |
Mitchell, Margaret -
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da poter lasciare il letto ma non abbastanza da tornare | al | reggimento... Sí, siamo state egoiste. Dovremmo avere |
Mitchell, Margaret -
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sera prima. Melly era la persona che meno di chiunque altro | al | mondo ella avrebbe voluto come difensore. Pensasse a |
Mitchell, Margaret -
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beh, lei avrebbe fatto a meno di occuparsi di loro. C'erano | al | mondo troppi begli ufficiali perché valesse la pena di |
Mitchell, Margaret -
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alzar la testa e vedere zia Pittypat che si portava la mano | al | cuore. - Ashley è morto! - gridò la zitellona gettando |
Mitchell, Margaret -
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settimane i giornali d'Europa consacravano lunghe colonne | al | ritorno dal Polo d'un ardito principe italiano. Vedevo Sua |
D'Ambra, Lucio -
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del principe italiano ed esclamò: «Ma insomma non c'è più | al | mondo che il duca degli Abruzzi? Non si fa più altro che |
D'Ambra, Lucio -
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come avesse un'urgente necessità di mettere il fuoco | al | Palazzo reale, raccolse a terra i giornali europei, |
D'Ambra, Lucio -
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di partire, si mise a scrivere; e scrisse tutta la notte, | al | Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri, a |
D'Ambra, Lucio -
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e scrisse tutta la notte, al Presidente del Consiglio, | al | Ministro degli Esteri, a quello dell'Interno, a quello |
D'Ambra, Lucio -
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l'opportunità, per il decoro di Fantasia, di non rimanere | al | di sotto dell'Italia e d'avere anche in lui un principe di |
D'Ambra, Lucio -
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Ma ce ne son due. E io vado all'altro». Esagerava. Non andò | al | Polo. Ma nei tre o quattro giorni seguenti al suo ritorno a |
D'Ambra, Lucio -
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Non andò al Polo. Ma nei tre o quattro giorni seguenti | al | suo ritorno a Pulquerrima ricevette un ragguardevole nemero |
D'Ambra, Lucio -
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specialisti contesero, durante lunghe sedute, d'innanzi | al | principe che ascoltava silenziosamente, curioso di vedere |
D'Ambra, Lucio -
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mandato a coprirsi di gloria e stupito di apprendere che | al | mondo, dopo tanti millennii e non ostante tanti |
D'Ambra, Lucio -
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la verginità, ma per amore dell'ombra e per non bruciarsi | al | sole dei deserti la pelle che egli aveva assai delicata. I |
D'Ambra, Lucio -
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tanto da giungere in vista della foresta vergine lasciando | al | geografo della spedizione l'incarico di toccarla. Lo |
D'Ambra, Lucio -
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Sua Altezza non trascurò di rimanere molte ore del giorno | al | sole, sopra coperta, per dare al suo volto quel colorito |
D'Ambra, Lucio -
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molte ore del giorno al sole, sopra coperta, per dare | al | suo volto quel colorito bronzeo che i restaurants di |
D'Ambra, Lucio -
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possa chiedere e meritare d'essere preso sul serio. Avemmo | al | ritorno ad Effemeris e a Pulquerrima onori trionfali, che |
D'Ambra, Lucio -
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di Fantasia. I giornali europei consacrarono poche righe | al | ritorno del mio regale amico dalla sua foresta vergine, e |
D'Ambra, Lucio -
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regale amico dalla sua foresta vergine, e lunghe colonne | al | racconto della spedizione polare del duca degli Abruzzi, il |
D'Ambra, Lucio -
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un fruscìo di gonnelle rispondeva spesso dal salotto vicino | al | fruscìo delle mie carte. Finalmente una sera potetti |
D'Ambra, Lucio -
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delle mie carte. Finalmente una sera potetti annunziare | al | principe che la conferenza era pronta e invitarlo ad |
D'Ambra, Lucio -
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visita non sarebbe stata lunga e, del resto, così sembrava | al | principe, c'era qualche cosa da alleggerire in quella prima |
D'Ambra, Lucio -
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che la conferenza venutami giù di getto dovesse essere nota | al | principe per frammenti: chè leggevo appena da dieci altri |
D'Ambra, Lucio -
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di prendermi un breve riposo chè in dieci minuti | al | massimo avrebbe certamente sbrigato la gentile visitatrice. |
D'Ambra, Lucio -
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tono irritato. — Lei sorride, eh? Ma vorrei un po' vederla | al | mio posto. L'invito alla principessa di Malaguena non |
D'Ambra, Lucio -
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l'avevo arrischiato che stamattina incontrandola a cavallo | al | Viale del Tigli. Ed eccola qui, sei ore dopo. È |
D'Ambra, Lucio -
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— rispose il principe, — e le ripeto che vorrei veder lei | al | mio posto. Non raccolsi quello che v'era di poco |
D'Ambra, Lucio -
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me la finisco per conto mio. E si mise a leggere, seduto | al | mio posto, coi pugni stretti alle due tempie. Osai |
D'Ambra, Lucio -
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trattenuto quel giorno dalle sue gravi responsabilita | al | comando del Corpo d'Armata. Solo manifestò il suo profondo |
D'Ambra, Lucio -
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giorno Sua Altezza non aveva avuto proprio nulla da fare | al | comando del Corpo d'Armata e che non s'era mosso da |
D'Ambra, Lucio -
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restituita | al | mondo dei vivi, tutti nuovi m'apparvero gli oggetti, che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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aveva procurato alla prodezza della monarchia di Savoia e | al | genio politico di Cammillo Cavour l'opportunità di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della nazionalità e della forza militare di Italia, | al | grado di potenza. Una rete di maglie misteriose ormai |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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contro i sudditi, ma pur caduta in discredito rispetto | al | mondo incivilito, e per ciò virtualmente spossessata sin |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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purchè potessi prestare anch'io qualche tenuissimo servigio | al | movimento che s'ordinava. Dopo undici mesi, oziosamente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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passati in quel paesetto, feci una seconda visita | al | Vescovo. "Monsignore," gli domandai "se vi scacciassero |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tolleranza del Vescovo servirono a tenermi lungamente | al | coperto dall'altrui curiosità; e le minuziose cautele che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che diede sentore a Riario del mio ritorno. Abitava | al | piano superiore un prete che m'accadde più volte |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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così dicendo si precipitava giù per la scala. Giunta vicino | al | cadavere, si mise a piangere, a urlare, a storcersi le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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due anelli di ferro con le braccia ad un muro, con i piedi | al | muro di contro: ciò fatto, salta su quell'infelice, e ne |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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palazzo ov'era successo l'assassinio, non mancò di far noto | al | cardinale e il mio ritorno in Napoli, e il mio domicilio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del mio mutato domicilio ronzarono continuamente intorno | al | vicinato della mia dimora, e presero a seguitarmi da per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di quel dipartimento: il fatto dalla fantesce passava | al | droghiere, all'oste, al farmacista, e bene spesso al medico |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il fatto dalla fantesce passava al droghiere, all'oste, | al | farmacista, e bene spesso al medico del vicinato: da questi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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al droghiere, all'oste, al farmacista, e bene spesso | al | medico del vicinato: da questi trasmettevasi, sotto la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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questi trasmettevasi, sotto la garanzia della confessione, | al | parroco, e quindi al vescovo: dal quale passava ipso facto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sotto la garanzia della confessione, al parroco, e quindi | al | vescovo: dal quale passava ipso facto al commissariato, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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parroco, e quindi al vescovo: dal quale passava ipso facto | al | commissariato, donde giungeva poi al gabinetto del re. Una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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passava ipso facto al commissariato, donde giungeva poi | al | gabinetto del re. Una volta mi avvenne di avere dirimpetto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un viavai di frati e di preti d'ogni specie; essa li menava | al | balcone, onde pigliarsi il gusto singolare di accennarmi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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da me abitato, stanziavano perpetuamente due birri maschi; | al | piano di sotto vigilavano, pettegoleggiavano due altri |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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due altri birri femmine, sorelle del padrone di casa. Spie | al | buco della chiave dell'uscio di casa, spie per le scale, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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occhi, avendo notato ch'io non mi confessava, ne fece parte | al | parroco, e questi chiamò in casa sua la mia fantesca per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nelle spalle con aria di compassione. "Che dice?" domandai | al | mio compagno, che per leggere il manifesto erasi fatto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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costo. Il babbo, la mamma, il dottore, le erano tutti | al | capezzale per persuaderla. - Via, tesoro mio, sii buonina; |
Il romanzo della bambola -
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sotto la testa. - Dalle quello che vuole! - fece, come | al | solito, il signor Giovanni - purchè guarisca. Così la |
Il romanzo della bambola -
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amiche, delle passeggiate in carrozza, degli spettacoli | al | teatro; sicchè l'unica sua compagna era la bambola, che la |
Il romanzo della bambola -
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la mano e se la pigliava per non lasciarla quasi più fino | al | momento d'addormentarsi. La Giulia stava lì con la più |
Il romanzo della bambola -
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del buon cane passava lesta dalla mano della Marietta | al | viso della Giulia, e lo leccava, lo leccava con trasporto: |
Il romanzo della bambola -
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allora. - La mia Giulia è bella come la mamma quando va | al | ballo di Corte! - disse con un sorriso, girando e rigirando |
Il romanzo della bambola -
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- che la Giulia abbia un mantello di velluto bianco eguale | al | mio. - La governante interrogò la signora in proposito. |
Il romanzo della bambola -
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faticato lei a farla. La Giulia, ch'era stata tutta felice | al | pensiero d'indossare un così elegante mantello, ebbe una |
Il romanzo della bambola -
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d'indossare un così elegante mantello, ebbe una stretta | al | cuore quando intese che la fanciulla rifiutava di lavorare |
Il romanzo della bambola -
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otto anni, che tutta Roma, allora, andava ad applaudire | al | Circo Reale, dove una grande compagnia equestre di Nuova |
Il romanzo della bambola -
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la criniera come d'argento. Bastava ch'ella si presentasse | al | pubblico, vestita a uso amazzone, co' lunghi capelli |
Il romanzo della bambola -
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materna col titolo di canonichessa. Data ch'ebbi io pure | al | Capano lettura della mia domanda, gli resi grazie in quei |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'abito di monaca, ne presi uno di seta nera, conforme | al | parere che dato mi aveva il cardinale Capano, e come pure |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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con stupenda leggiadria. Io mi sentiva rinascere | al | pensiero di aver ricuperato il posto che assegnato m'aveva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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liberamente ormai offerire la tenuissima mia cooperazione | al | servigio de' miei simili. Ma la fortuna, che tanto sovente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Il gigante, dato fiato alle fauci, con voce non dissimile | al | muggito della conca marina: "È ella la religiosa Enrichetta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il Morbilli? "E questi," continuò egli a dire, accennando | al | compagno, "questi è un prete della curia." Capíi subito |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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riguarda." Havvi dei momenti critici nei quali Dio infonde | al | debole magnanimità, perchè non si lasci schiacciare dalla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le lagrime. "Potete andare avanti," disse il commissario | al | prete; "la signora non ha fatto resistenza." Il vampiro, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Sono la conversa." "Tu non accompagnerai la signora | al | convento!" soggiunse il ciclope. "Perchè?" disse l'una di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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noi: "Perchè?" replicò l'altra. "La signora sarà condotta | al | ritiro: tu verrai meco al commissariato per esservi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"La signora sarà condotta al ritiro: tu verrai meco | al | commissariato per esservi interrogata, e quindi rimandata |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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commissariato per esservi interrogata, e quindi rimandata | al | tuo paese." Gli urli, le strida, i lamenti che mandò la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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finchè non fosse rimandata ai suoi parenti. Indi volta | al | commissario, "Spero," dissi, "che sapendo di chi io son |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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altrimenti che cavaliere. Dagl'inchini che fece costui | al | commissario, e dalle parole che si scambiarono fra loro, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"mentre io che son la vittima taccio? Ora sono giunta | al | carcere: potete ricondurre la sorella." Tutti serbarono |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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partì, ed io accennai alla sorella di alzarsi per non dare | al | marito l'occasione di compromettersi. "Scrivi tosto a |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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presa per me!" Rimasta sola col birro e coi due carcerieri | al | fianco, mi fecero salire al terzo piano del fabbricato, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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col birro e coi due carcerieri al fianco, mi fecero salire | al | terzo piano del fabbricato, quindi mi menarono in una vasta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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m'inginocchiai, giunsi le mani, e, sollevati gli occhi | al | cielo, il cuore a Dio, pregai dal più profondo dell'anima |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le chiese erano piene, mentre i ministri porgevano | al | Signore azioni di grazie per la liberazione dello Stato. E |
Mitchell, Margaret -
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folleggiato col Parlamento, avidi stranieri erano stati | al | governo, individui privati si erano arricchiti coi fondi |
Mitchell, Margaret -
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malgrado tutto ciò, essa risorgeva e tornava ad appartenere | al | suo popolo. L'improvviso rovesciamento dei repubblicani non |
Mitchell, Margaret -
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e non aveva mai cessato di odiarli. Ma cercando di mettersi | al | sicuro, aveva finito con lo schierarsi dalla parte dei |
Mitchell, Margaret -
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era Diletta sul davanti della sua sella, tutti rispondevano | al | suo sorriso, parlavano con entusiasmo della piccina e la |
Mitchell, Margaret -
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Aveva preteso che questa continuasse ad andare ogni giorno | al | negozio e al magazzino del legname e vi si recava con lei. |
Mitchell, Margaret -
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che questa continuasse ad andare ogni giorno al negozio e | al | magazzino del legname e vi si recava con lei. Insistette |
Mitchell, Margaret -
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fiero di chi dice «chi vuol bene a me deve voler bene | al | mio cane» faceva conversazione con l'ospite stupita. Si |
Mitchell, Margaret -
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il punto di vista di Melania accennavano trionfanti | al | fatto che la signora Wilkes era sempre con Rossella in quei |
Mitchell, Margaret -
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Era stata sempre una specie di tribú, che aveva presentato | al | mondo un fronte compatto nei momenti gravi, qualunque fosse |
Mitchell, Margaret -
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Ma ora la scissura era profonda; e la città assisteva | al | fatto che cugini in quinto e sesto grado si schieravano da |
Mitchell, Margaret -
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Melania e Rossella interpretarono questo come una adesione | al | partito di Lydia. Rossella rifiutò seccamente di continuare |
Mitchell, Margaret -
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Rossella rifiutò seccamente di continuare a contribuire | al | mantenimento di Pitty finché Lydia viveva sotto lo stesso |
Mitchell, Margaret -
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il suo aiuto. Pitty amava Melania piú di chiunque altro | al | mondo - eccetto sé stessa ed ecco che Melania si comportava |
Mitchell, Margaret -
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la siepe divisoria, come soleva fare una diecina di volte | al | giorno. Pitty si recò da lei e pianse protestando il suo |
Mitchell, Margaret -
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sarebbe stata contro di lei ed ella sarebbe stata messa | al | bando. |
Mitchell, Margaret -
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e del resto già preveduta, c'è giunta poche ore fa, | al | Circolo del Bridge, mentre dal balcone guardavamo fumando |
D'Ambra, Lucio -
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nel tenero tramonto primaverile tornavano dalla passeggiata | al | Parco delle Delizie. D'un tratto, tra quella folla |
D'Ambra, Lucio -
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di quella della caduta d'un aviatore e dell'arrivo | al | traguardo d'un intrepido ciclista. E fu così che Effemeris, |
D'Ambra, Lucio -
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nulla e di dirsi che, guerra e pace, pace e guerra, tutto | al | mondo è vanità. Ho pranzato al Circolo, poichè il pensiero |
D'Ambra, Lucio -
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e pace, pace e guerra, tutto al mondo è vanità. Ho pranzato | al | Circolo, poichè il pensiero che eravamo giunti a una delle |
D'Ambra, Lucio -
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non importa, aggiunse poi sorridendo. Noi tutti dobbiamo | al | nostro paese quello che abbiamo di più sacro. Io gli offro |
D'Ambra, Lucio -
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di più sacro. Io gli offro i miei due figliuoli, sebbene | al | mondo non abbia che loro. Se la Provvidenza vorrà |
D'Ambra, Lucio -
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difficilmente pronto ad abbandonarmici non seppi rispondere | al | vecchio cameriere se non con una voce un po' tremante per |
D'Ambra, Lucio -
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del suo paese mentre i miei compagni abituali di pranzo | al | Circolo non avevano saputo rinunziare, per sapere e |
D'Ambra, Lucio -
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stavano per partire da ogni città per andarsi ad ammassare | al | confine occidentale. Una certa folla stazionava d'innanzi a |
D'Ambra, Lucio -
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d'innanzi a quegli schermi luminosi, come d'innanzi | al | quadro bianco d'un cinematografo-réclame. Sentivo attorno a |
D'Ambra, Lucio -
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mente. Era certo che Sua Maestà non avrebbe potuto marciare | al | fuoco alla testa dei suoi eserciti. I più forti generali |
D'Ambra, Lucio -
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potuto fare allusione alla comodità di certe coincidenze e | al | vantaggio, a prima vista misconosciuto, di non avere in |
D'Ambra, Lucio -
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Germania, o presso i popoli dove il cattolicismo sollevasi | al | livello del secolo, la Sorella di carità assiste i malati, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fondatrice d'una pia congregazione di donne, che si dedica | al | sollievo de' poveri stranieri. Le religiose Betlemmite |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tal altra sofferenza, e quindi la si colloca all'inferno od | al | purgatorio a seconda delle rispettive passioni. Il triennio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fu dolorosa, l'agonia lunga e terribile. Affollate intorno | al | letto di morte della misera, le monache si dicevano ad alta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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quale aveva portata una piaga, che dal tallone estendevasi | al | ginocchio. Mentre io la medicava, suonò il divino ufficio. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Non rimessa interamente, un giorno stramazzò a terra. | Al | rumore della caduta, accorsa una giovine conversa, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Bastano questi cenni intorno alla carità per le inferme ed | al | rispetto per le morte: ora riferirò qual cosa di relativo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Napoli fin dall'anno duodecimo di sua età, e l'accompagna | al | cenobio un cane barbone, ch'essa ha preso da piccolo ed |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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indifferente ai maltrattamenti che riceve, ratto ritorna | al | sito ove ha veduta l'amica per l'ultima volta, ed ivi, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sollecitamente. Il povero cane ucciso, chi sa come, fu, | al | mattino del terzo dì, trovato morto..... all’orlo del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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morto..... all’orlo del sepolcro vivo della sua padrona. | Al | tempo del debole governo di mia zia, una monaca volle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a' piedi della padrona, ma la trovò inesorabile: ricorse | al | frate confessore di quella, ma pur senza profitto. Al |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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al frate confessore di quella, ma pur senza profitto. | Al | penultimo giorno del servizio sparì; si cercò dappertutto, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di queste ipotesi, il mio stato era doloroso, orribile | al | più alto grado. Io era donna! Troppo propenso il mondo al |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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al più alto grado. Io era donna! Troppo propenso il mondo | al | sospetto e alla maldicenza, come avrebbe giudicato il mio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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all'uscio: non risposi. Il picchio è replicato: e io zitta. | Al | terzo picchio, sento la voce della priora, che mi prega di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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proibito d'affacciarvi alle finestre, di salire | al | terrazzo, di passare pel parlatorio. E per colmo di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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interruppi. "Non vi sarà permesso d'avere persona alcuna | al | vostro particolare servizio." "Di grazia," le dissi, "come |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il senno e lo sconcerto delle facoltà mentali. Risparmierò | al | lettore la noia che il racconto de' miei delirii gli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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righe l'avvertii, che, per timore ch'io non reclamassi | al | papa o ad altra autorità superiore, le mie lettere venivano |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"andiamo via!" Quest'epifonema del prete diede il tracollo | al | disordine delle mie idee. - Sono dunque realmente pazza! - |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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innanzi l'immagine di Domenico prete, nell'atto di spedirmi | al | patibolo. Insomma, priva d'un solo barlume di speranza, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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o una morte immediata o la restituzione della libertà. | Al | sesto giorno le forze per alzarmi di letto mi mancavano, nè |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i soccorsi della vostra professione, io vi congedo | al | momento!" Non aveva finito di parlare, quando riapparve |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mi disse il Sabini. - "Signor cavaliere," soggiuuse rivolto | al | messo del cardinale, "l'inferma è affetta da una febbre |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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alle mie prescrizioni, e soprattutto se vorrà rinunziare | al | pensiero d'attentare a' propri giorni per mezzo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la speranza, supremo specifico, qual sollievo mai non reca | al | disperato? Dopo quattro giorni il miglioramento era grande; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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giorni il miglioramento era grande; il sesto Sabini chiese | al | parlatorio le mie nuove, ma non salì. Sul finire della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Gaeta. Informata dalla sorella che le lettere mie subivano | al | parlatorio una sorte pari a quella che in tutti gli uffici |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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appiè del letto e innalzata la preghiera de' moribondi | al | Dio della misericordia, scrissi l'ultima lettera a mia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la mia memoria, quando l'unica traccia, che lascerò | al | mondo di me, sarà la vostra commiserazione!» Terminata la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Iddio! Il polso debole e tremante diede poca forza | al | colpo: una stecca di balena fece scivolare il ferro, che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'istinto della propria conservazione? La voce interna che | al | disperato grida: Consèrvati! - non è forse quella d'un |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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vinta qualunque resistenza. Risolvei di non portarmi | al | confessionale. Quaranta mi fu condotto in camera tutti i |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Poichè tanto lo decantate, tenetevelo per voi," risposi | al | prete superiore; "se mi debbo confessare, voglio una |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non per ispirito di partito o per orgoglio; era ministro | al | servizio della sofferente umanità, e non istrumento di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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umanità, e non istrumento di casta feroce. Eglino, | al | contrario, stavano molto al disotto di lui, e per condotta |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di casta feroce. Eglino, al contrario, stavano molto | al | disotto di lui, e per condotta morale e per ingegno e per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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benchè non assuefatta, per un'estate intera mi ristrinsi | al | solo pane, e per companatico a qualche frutta, serbando la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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costrinse a carcerarmi nella propria stanza, e mi ridusse | al | compiuto isolamento. Un solo filo di comunicazione mi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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novella devozione della donna alla riforma della società, | al | rinnovamento del genere umano? E questa fede, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ad arrogarsi l'onore della visita, corse precipitosa | al | parlatorio. Ma quale fu il suo stupore sentendo che il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sua prigioniera! Nell'incertezza se dovesse farmi scendere | al | parlatorio, o piuttosto rispettare la proibizione, la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la povera donna rimase di sasso, nè seppe che rispondere | al | funzionario. Io, che stava sempre in aspettazione di quella |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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degli anni e garbatissimo. Fece le più alte maraviglie | al | racconto della mia Odissea, ma non avendo giurisdizione |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e in parlamento colle sue monache. Approssimatami | al | crocchio: "Non vi date pena dell'avvenuto," dissi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dissi sorridendo alla prepositessa: "mandate pure a dire | al | cardinale che gli arresti li ho rotti io." Non riusciva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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marito bisogna fare l'impertinente.» La priora fece nota | al | prete superiore l'avvenuta infrazione, e costui fu il primo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una gamba sull'altra: "Chi vi ha dato l'ardire di scendere | al | parlatorio, nonostante gli ordini dell'arcivescovo?" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Se quello che voi chiamate cattolicismo in mano | al | papa, ai cardinali, ad altri vescovi e preti non dovesse |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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avranno scoperto e detesteranno le vostre imposture | al | par di me." Ben lontano però eravamo ancora da tale meta. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per iscoprire con qual mezzo avessi potuto trasmettere | al | nunzio la mia lettera. Furono interrogate una per una tutte |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dirigendo il servizio del pranzo con maestosa correttezza; | al | capo opposto, il tarchiato Borise, capitano di lungo corso, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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bruna e folta dalla scriminatura quasi impercettibile | al | centro, con quel viso orientale d'un pallor dorato dove |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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eleganza; parecchi commensali risposero cortesemente | al | saluto, e qualche signora che Contessa Lara. 20 abitando da |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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in un batter d'occhio alla seconda scodella de' vermicelli | al | sugo. — Fra tutti i miei viaggi, e ne ho fatti molti, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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A mezzo il pranzo la signora Alford si volse con premura | al | conte: — Ma lei non ha mangiato nulla, e sono parecchi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dall'educazione, si propagò ne' commensali. Rosso fino | al | cranio nudo e lucido, il conte Sampieri assunse un tono di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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il conte non assentì e non ringraziò per nulla, ma lanciò | al | capitano un'occhiata di traverso da incenerirlo. Senza a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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voce, a segno che qualche frase ne giungeva anche lontano | al | vecchio innamorato. - Perchè negarlo? — chiedeva la |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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San Teodoro. Lei badava a insistere: - .... nessun altro | al | mondo... e poi quel nastro... scena inebriante... mi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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anonimo del romanzo desiderato attribuivasi da Emma Alford | al | tenentino dei bersaglieri, il quale pareva essere con la |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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molto fortunati; ed ella gli sorrideva, parlandogli accosto | al | viso di quel dono gradito, quasi gli avesse voluto alitar |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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verso Posillipo. Emma, che udì, colse subito la palla | al | balzo, e con una smorfietta graziosa rivolta alla mamma |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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la rappresentazione, tutta la gente che si pigiava davanti | al | nostro teatro. Eran soldati, operai, serve, balie, bambini, |
Il romanzo della bambola -
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gran barba, affacciava la testa di tra le quinte, e gridava | al | colto pubblico e all'inclita guarnigione: - Silenzio, |
Il romanzo della bambola -
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stava marciando attraverso la Georgia, da Atlanta | al | mare. Dietro a lui erano rimaste le rovine fumanti della |
Mitchell, Margaret -
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sciamavano per la casa, spingendola da parte per salire | al | piano superiore, trascinando i mobili sotto al porticato, |
Mitchell, Margaret -
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per salire al piano superiore, trascinando i mobili sotto | al | porticato, ficcando baionette e pugnali nelle imbottiture |
Mitchell, Margaret -
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e pugnali nelle imbottiture in cerca di valori nascosti. | Al | piano di sopra laceravano guanciali e materassi, sicché in |
Mitchell, Margaret -
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quei pendenti. Rossella strinse il bambino piú forte sotto | al | braccio in modo che rimase con la faccia all'ingiú, rosso e |
Mitchell, Margaret -
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Dio che Melania avesse un bimbo in fasce. Sentiva | al | piano superiore pesanti scarponi scalpicciare sul |
Mitchell, Margaret -
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di suo padre e di suo nonno e Rossella l'aveva regalata | al | piccino per il suo compleanno. Ne avevano fatto una vera |
Mitchell, Margaret -
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questa sua proprietà e spesso si arrampicava sulla tavola | al | disopra della quale era sospesa per accarezzarla. Rosella |
Mitchell, Margaret -
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suo bambino. Wade, sogguardando dalle pieghe della gonna | al | suo grido, trovò la forza di emettere una parola in un |
Mitchell, Margaret -
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Era di suo nonno. Oh, capitano - esclamò volgendosi | al | sergente - vi prego, fatemela restituire! Il sergente, |
Mitchell, Margaret -
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ciò che era sua proprietà? Tenne la spada stretta | al | petto mentre il piccolo cavalleggero discuteva col |
Mitchell, Margaret -
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mio! È morto! Morto di paura!» pensò con angoscia. Ma balzò | al | secchio d'acqua che era sempre nel corridoio. Immerse |
Mitchell, Margaret -
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l'altra, e abbiamo i nostri bimbi... e un tetto. E nessuno | al | giorno d'oggi può sperare di aver di piú... Dio mio, Beau è |
Mitchell, Margaret -
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stato capace di pensarlo! - esclamò; e gettando le braccia | al | collo di Rossella la baciò. - Sei un vero tesoro! Rossella |
Mitchell, Margaret -
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concetto critico, suggerito | al | padre della filosofla, storica alemanna dall'esame del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ha un'altra particolarità: applica la stessa denominazione | al | negoziante e al monaco; hanno entrambi una professione. Far |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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applica la stessa denominazione al negoziante e | al | monaco; hanno entrambi una professione. Far voto di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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due: o per oggetto di lucro trafficare sotto la cocolla, od | al | coperto dell'invidia e delle pubbliche imposte godere in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ed anche di batista; nei giorni festivi portano sospese | al | fianco delle corone incastonate in argento, e sovente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tutte separatamente conservano il loro numerario. In quanto | al | vitto, l'astinenza loro non la cede neppur a san Giovanni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fare un complimento, ovvero mancia, di ducati quattro | al | mese: la superiora può darne sino ad otto, ed il vieario |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non basta a quell'uffizio un solo dì, la monaca ricorre | al | secondo e qualche volta al terzo, ragion per cui le povere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un solo dì, la monaca ricorre al secondo e qualche volta | al | terzo, ragion per cui le povere converse si muoiono di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un momento in volto le due sorelle: sollevarono gli sguardi | al | cielo, congiungendo le palme, indi col massimo stoicismo: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e pe l'anma de pate ma, me muorr di famme!" Tornando | al | voto dell'umiltà dirò, che rare come le mosche bianche sono |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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reclamavano il primato in tutto, financo sui belvederi: | al | loro arrivo le altre dovevano cedere il posto incontinente; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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loro aggradisse di più. Un predicatore severo e propenso | al | cinismo, si prese l'ardire di riprendere le monache sul |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della piazza e le case dalle finestre ermeticamente chiuse | al | caldo, mentre il vento stracco e afoso incanalavasi a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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In quell'androne e nei suoi pressi stanziavan, come | al | solito, gruppi di femmine ciarliere per cui l'aria |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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o posavano su masse di carne disfatta, cascante massime | al | petto e ai fianchi sotto i cenci delle sottane di cotone |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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prima vista per un astuccio d'argenteria; forse depositato | al | Monte per sicurezza in caso di partenza del proprietario, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nuovo del sito. Da una carrozzella, fermatasi di fronte | al | portone, scese, agile, una donna, con un'acconciatura |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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come l'eco d'un singhiozzo, seguitava a stringere il bimbo | al | proprio seno, la cui curva nè pure appariva sotto le pieghe |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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le dita scarne, quasi avesse temuto che mentre ella badava | al | fanciullo qualcosa, di assai prezioso ne fosse sfuggito. — |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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'l sedile la larga circonferenza della sua persona accanto | al | gruppo malinconico di quella madre col bambino. — È troppo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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braccio.... Ma nell'atto che fece per serrarselo più forte | al | petto, gli occhi le si posarono sopra la propria mano che |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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poveretta parve un secolo, l'impiegato s'affacciò di nuovo | al | finestrino e le consegnò una polizza insieme a quattro |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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da due grosse lagrime. E per non pensare che aveva giurato | al | marito di portar seco sotterra anello benedetto senza mai |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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veduto venir meno ogni mezzo. Faceva mestieri ricorrere | al | re, alfine di rammentargli i paterni servigi, e per tal |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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colpita. Il giorno appresso, io e Giuseppina eravamo sedute | al | balcone. Essa fu la prima a discernere Domenico tra la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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per Giuseppina. Questo secondo incidente pose ritardo | al | nostro ritorno a Reggio, dappoichè gli apparecchi del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pur affezionate. Erano desse somigliantissime in volto | al | deplorato nostro padre loro fratello, senonchè maggiori di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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in ogni lettera d'aver dato qualche nuovo passo innanzi | al | tanto sospirato matrimonio; suo padre mostrarsi tuttavia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Capitolo è riuscito all'unanimità per l'ammissione vostra | al | monastero....." "Per l'ammissione mia.....! Per me! Buona |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le ginocchia: "Mamma, non mi rinchiudere, per pietà! | Al | solo nome del monastero mi sento presa dalla disperazione!" |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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impietrita, colle mani giunte, cogli occhi vôlti | al | cielo, colla più profonda costernazione impressa, nel mio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ed altre cose ancora. Erasi frattanto proposta di condurmi | al | monastero nella giornata, ma l'enfiagione dei miei occhi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e fu la prima a venirmi incontro. Tutta contenta mi strinse | al | seno, e susurrommi all'orecchio in tuono affabilmente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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converse. Gli sponsali di Giuseppina erano stati fissati | al | due gennaio l840. Si fermò adunque col consenso della madre |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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in casa, ricusai di prendere alimento alcuno; e fino | al | giorno fatale, i miei occhi non cessarono di versare gran |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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due mesi in un convento di nobili donzelle, non era | al | certo volermi immolare. Tale infatti, com'ebbi più tardi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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gentile, e disse che del matrimonio se ne sarebbe riparlato | al | suo ritorno di Calabria. Nè soltanto gli stretti parenti, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la funzione.... Funesto presagio in una sera di nozze! | Al | fine sorse l'alba del sabato 4 gennaio. Io portava allora i |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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entro nel convento per farmi monaca!" risposi indispettita | al | sommo. "Se non devo abitarci che per due soli mesi, perchè |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della principessa di Forino, che dovevano accompagnarmi | al | chiostro. Lungo il tratto di strada che dalla Madonna delle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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delle persone che m'accompagnavano. Giunsi intanto | al | luogo prefisso. Le porte si spalancarono: orride fauci di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la ragione, per poco smarrita, un'idea trista, mi balenò | al | pensiero: Il presagio, ahi! troppo presto avverato, del |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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cavallo, co' visi neri come il carbone e i bianchi mantelli | al | vento, galoppavano sotto gli alberi d'una strada di |
Il romanzo della bambola -
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che sona il piano - esclamò una fanciulletta accanto | al | signor de' Rivani. Guardò anche lui dalla parte che la |
Il romanzo della bambola -
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ammirerà la mia bambina. Ma il commesso riprese: - Quanto | al | corredo di biancheria, è tutto di tela batista finissima, |
Il romanzo della bambola -
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il viaggio da Milano a Roma, ch'ella fece sempre accanto | al | signor de' Rivani, stette come in un dormiveglia curioso, |
Il romanzo della bambola -
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giorni o da quante settimane era nata: ma doveva essere | al | mondo da poco tempo, perchè tutto in lei era d'una |
Il romanzo della bambola -
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e l'ambizione era cresciuta quando ella fu posta quasi | al | centro della vetrina sfolgorante di luce, dove era rimasta |
Il romanzo della bambola -
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dove era rimasta esposta quattro o cinque sere davanti | al | pubblico estasiato della sua personcina. Guardava gli altri |
Il romanzo della bambola -
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una suora della carità era un modello d'esattezza, quanto | al | costume; ma la monaca, povera, s' intende, come tutte le |
Il romanzo della bambola -
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indovinate da nessuno avrebbe dovuto sopportare. Chi mai, | al | mondo, sa quanto patiscono tante cose che ci sembrano |
Il romanzo della bambola -
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treno ripigliava, rapido, il cammino; e il rumore, simile | al | brontolio cupo del tuono, ricominciava. Come Dio volle |
Il romanzo della bambola -
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a Bari, essendo stato mio padre (che giunto era allora | al | grado di maresciallo) chiamato per sovrana ordinanza al |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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al grado di maresciallo) chiamato per sovrana ordinanza | al | comando di quella provincia. Rammento, come se fosse oggi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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perlocchè mia madre, avvoltami in uno scialle, commetteva | al | domestico di ricondurmi alla nostra abitazione, ed ivi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dal sonno, avessi pianto per la via. Il domestico non era | al | suo posto, nè alcuno l'avea veduto ritornare. - Conturbati |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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aver veduto rientrare alcuno. Questo messaggio fa giungere | al | colmo l'agitazione della famiglia, la quale, seguita da |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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posta, affine di giungere più presto alla capitale. Eravamo | al | terzo giorno del viaggio, allorchè mia madre s'accorse, che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e ripristinato alla prima classe, venne mio padre destinato | al | comando della provincia di Reggio nella Calabria. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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capitano ci manda a chiamare a bordo. I miei genitori fanno | al | messo delle proteste; ma l'ordine dell'inglese era |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fu l'accoglienza usataci dagli abitanti in riva | al | mare. Quattro carrozze menarono la nostra famiglia al |
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riva al mare. Quattro carrozze menarono la nostra famiglia | al | grandioso palazzo destinato a mio padre. L'amenità del |
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un viglietto, nel quale mi supplicava di tornar subito | al | conservatorio. Gli risposi brevemente che non si fosse data |
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si fosse data altra pena per me; che del resto poteva dire | al | suo superiore di non voler più oltre dirigere la coscienza |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mia trovavasi in pericolo di dannazione, e che disubbidire | al | cardinale era lo stesso che consegnarsi direttamente al |
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al cardinale era lo stesso che consegnarsi direttamente | al | diavolo. Risposi, la mia coscienza essere più pura, più |
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a Peccheneda, direttore di polizia, l'ordine di procedere | al | mio arresto. Qual sentimento spingeva quei signori ad |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nella stessa casa con me, incorreva nella scomunica; | al | che la conferenza decise, che poteva pure dimorare sotto il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dell'esilio, non sarebbe meglio, ripresi a dirmi, cedere | al | destino, rassegnarmi alla dura necessità, placare colla |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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rompere le catene, ottenere almeno che mi siano alleggerite | al | piede....? Rapiti dal mio ravvedimento, assicurati della |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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foglio. Sciagurata! Non ti bastano i ferri che trascini | al | piede, ma porgi anche il collo al capestro? Hai tu dunque |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i ferri che trascini al piede, ma porgi anche il collo | al | capestro? Hai tu dunque aspirato alla libertà solamente per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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alle peripezie di lei: comune l'espiazione, comuni i voti | al | rinnovamento, comuni perfino gli sforzi recenti a ricuperar |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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intero la prudenza e l'affabilità, ch'erano indispensabili | al | reggimento d'un istituto tanto male accozzato ed |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che una di esse non le tendesse una maligna trappola. Eravi | al | disopra della gradinata una stanza formata a guisa di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Giuseppa, la quale per probità e saviezza faceva eccezione | al | proverbio, non solo assurdo ma falso, che il tuo più gran |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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(belli o brutti, giovani o vecchi importa poco) vengono | al | parlatorio; la superiora chiama allora per nome ognuna di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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allora per nome ognuna di noi una dopo l'altra, finchè | al | compratore non piaccia la mercanzia. Ora dovete sapere, che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dovete sapere, che quella furbacchiona, le prime che chiama | al | parlatorio son le più impertinenti, quelle che l'hanno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la quale più volte erasi consigliata meco rispetto | al | modo di regolare quel pandemonio, le suggerii lo spediente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Dopo lunga resistenza, raddoppiata presso alla porta, | al | fine vi entrò. La forzai ad inginocchiarsi a piè |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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benedettini di Napoli San Gregorio Armeno era quello che | al | tempo del mio racconto riuniva il maggior numero di monache |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sentimenti, ad ingentilirne i costumi; non d'altra cosa | al | mondo informate, che di leggende, di miracoli, di visioni, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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famiglia; nè, sia dentro o fuori di casa, trovatesi mai | al | contatto d'altra persona che non fosse uno stretto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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seicento non rinvenisse materiali, capaci di ricostruire | al | naturale quell'èra reproba che inaugura e chiude in Italia |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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all'epoca degli auto-da-fè. Quale museo di antichità può, | al | pari del monastero di femmine napoletano, presentare tanto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sono i costumi di Napoli tanto riformati, che inapplicabili | al | presente tornino le considerazioni dell'autore de' tempi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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in questo ritiro dovea mantenersi a sue spese fino | al | momento nel quale, manifestando piacerle tal genere di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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queste dame furono il modello di tutte le virtù riunite | al | talento, frutto d'un'educazione distinta; ma sotto il regno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e vi nascondevano spesso coloro che volevano involare | al | potere sovrano. Ogni chiesa, convento, palazzo di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dalle mani della giustizia, lo dichiarava iscritto | al | clero. Cento volte un padre inumano, capriccioso, avaro, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di donne dal convento di uomini? È rimasto inosservato | al | mondo finora. Lo rivelerò io. È la CONFESSIONE. Nell'anno |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un buon prete. Abituata ad accostarmi riverente e sommessa | al | confessore, riguardava in lui non l'uomo, ma piuttosto il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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esclamai maravigliata. "Vi occorrono due o tre ore per dire | al | confessore che non avete voluto nè potuto commettere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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esentare da tale usanza, credendo di non potermi accostare | al | divino benefizio, senza far precedere la confessione. Ebbi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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altrettanto volgare quanto ributtante. M'appressai | al | finestrino per ricevere l'ostia, chiusi naturalmente |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le dita.- Credetti d'essermi ingannata, nè ci pensai più. | Al | giorno della seconda comunione, dimentica di quanto era |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tutte. Esse, concordi in questo disegno, davano la colpa | al | mio confessore che, a loro dire, non sapeva, persuadermi ad |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mamma?" "La mamma s'indispettì nel vedermi serbar la fede | al | secondo amante." "Ecco, figlia mia," sclamò allora, " ecco |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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altri, dovea confessarmi. M'intimava pertanto d'indirizzare | al | mio vecchio confessore una lettera nelle quale, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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dicendo la virtù più cara a Dio essere l'ubbidienza | al | Crocifisso, mi vietò l'uscita, prima d'avergli promesso |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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prete, dopo la lettera speditagli, ne scrissi un'altra | al | canonico, ove gli diceva che, non avendo intenzione di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tenete lei, e lasciate me! Da questo punto vi dichiaro che | al | confessionale non mi ritroverete più." "Allora," disse, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la vecchia badessa appoggiata ad un'educanda accorreva | al | tafferuglio, e cercava di calmar Maddalena, promettendo che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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d'essere in un certo tale sentimento, non troppo conforme | al | precetto evangelico, ama il tuo prossimo come te stesso. Ma |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Chiesa apostolica romana. Il mattino seguente fui chiamata | al | parlatorio: indovinate chi cercava di me! Monsignor |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nè il mio pianto. La zia mi sgridò, affermando, che | al | vicario bisognava ubbidire senza replica. Salii piangendo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il secondo mese, io desiderava di lasciare il convento | al | più presto possibile. Troppo lungo sarebbe il racconto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ogni credere. Ciò che specialmente le rende affezionate | al | loro carcere si è l'illimitata libertà che godono di vedere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Questa libertà le localizza, le incorpora, le identifica | al | chiostro sì fortemente, che sono infelici allorchè per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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parenti permettano ad una giovinetta di passare più ore | al | giorno in misteriosi colloqui con un prete od un monaco, e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del bucato. Una di queste penitenti vedeva il suo tre volte | al | giorno; la mattina le portava le pietanze pel pranzo, più |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tempo che questi serviva in chiesa da chierico. Pervenuto | al | sacerdozio, fu fatto sacrestano; ma da' suoi compagni |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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regali, e di tratto in tratto si videro di soppiatto | al | parlatorio. Cambiato finalmente il personale dei superiori, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la via. Quel foglio, mandato da una delle spose di Cristo | al | suo prete, era stato smarrito dalla domestica. Le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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era il viglietto che un’educanda del luogo indirizzava | al | chierico. Una giovine novizia, non avendo di che fare le |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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monastero. Una giovanetta educanda scendeva tutte le notti | al | luogo delle sepolture, ove da un finestrino, che comunicava |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tifo; durante il delirio, altro non fece che inviar baci | al | confessore, assiso accanto al letto. Egli, coperto di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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non fece che inviar baci al confessore, assiso accanto | al | letto. Egli, coperto di rossore, per la presenza di persone |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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e però nelle mani di un'innocente giovinetta più che libro | al | mondo perniciosissimo. Dalla conversazione dell'educanda |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Gesù Cristo; così l'amore nostro sarà un'offerta gratissima | al | Signore, e monterà pregno di profumi al Cielo, siccome fumo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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gratissima al Signore, e monterà pregno di profumi | al | Cielo, siccome fumo d'incenso nel santuario. Ditemi, per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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piena di raccomandazioni, di sgorbi e di baci, — destinato | al | mantenimento di tutto un mese. Di tutto un mese!... E che |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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volte invocato un dolce viso di donna.... Arrivato che fu | al | suo quarto piano, il giovane girò la chiave nell'uscio, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di nuovo richiuse a chiave. Poi, collocata dirimpetto | al | balcone aperto una poltroncina, unico lusso di quella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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innanzi, consumandosi fino all'estremo e agonizzando vicino | al | guanciale dove il fanciullo dormiva con le novelle del |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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velo trasparente e fosforescente. Appoggiato con la schiena | al | tavolino, il giovane si mise a contemplar fisso il |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Estatico, egli non batteva più palpebra. La notte era | al | colmo. La bianca striscia di luce insensibilmente si andava |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dietro il terrazzo, fra l'edera.... La stanza rimase | al | buio. Abbarbagliato dalla fantastica iridescenza lunare, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e sfavillante, quanto sulla cima del Thabor, ritornò | al | cielo di Napoli quel sole medesimo che tramontando aveva |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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la prima fra le mie concittadine a strignere la destra | al | Generale. Questa vaghezza pose in pericolo la mia vita. |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pericolo la mia vita. Saputo l'itinerario, volli appostarmi | al | portone della Foresteria dove l'Eroe doveva scendere; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mie sensazioni? Stucchevole superfluità. Il dramma è giunto | al | termine: la mia storia finisce in questo giorno, che per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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pel tratto di vent'anni non mi avesse il destino ribadita | al | piede la catena del galeotto, se fossi passata a marito |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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scolpita nel cuore la santa immagine dell'Italia redenta, e | al | capo una larga cicatrice, ricordo di ferita riportata il 15 |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ad Atlanta dopo la resa. Scrutò lo spazio attorno | al | deposito, per vedere se scorgeva l'equipaggio di qualche |
Mitchell, Margaret -
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derubata, insultata. Il vuoto relativo attorno | al | treno le fece ricordare quella mattina del 1862, quando era |
Mitchell, Margaret -
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di Rossella col cappello e la camicia da notte, mise sotto | al | braccio il fazzoletto di cotone che conteneva i suoi |
Mitchell, Margaret -
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con Mammy. Ella sapeva che sarebbe difficile sfuggire | al | suo accompagnamento, e non intendeva destare i suoi spiriti |
Mitchell, Margaret -
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con la testa tra le spalle, quando i proiettili scoppiavano | al | di sopra del suo capo durante l'assedio, quella strada che |
Mitchell, Margaret -
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di scorgere un negozio noto che in parte era sopravvissuto | al | cannoneggiamento e all'incendio ed era stato riparato; il |
Mitchell, Margaret -
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guardando le carrozze con l'ingenua curiosità di bambini | al | circo equestre. - Negri di campagna liberati - grugní |
Mitchell, Margaret -
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morte di Elena, all'istupidimento di Geraldo, paragonato | al | freddo, alla fame, al lavoro estenuante e all'incubo |
Mitchell, Margaret -
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di Geraldo, paragonato al freddo, alla fame, | al | lavoro estenuante e all'incubo dell'incertezza. Come le |
Mitchell, Margaret -
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era ancora abbastanza lontana. Stava per sorridere quando | al | finestrino apparve per un attimo una testa femminile; una |
Mitchell, Margaret -
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case si vedeva una faccia alla finestra o una figura sotto | al | porticato; e Rossella ne fu lieta perché non aveva voglia |
Mitchell, Margaret -
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zio Pietro usciva con un cesto per la spesa infilato | al | braccio; vedendo Rossella e Mammy, un largo sorriso |
Mitchell, Margaret -
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cenobio, da tanti secoli sorde agli accenti della libertà. | Al | clamoroso risvegliarsi de' popoli, al tremendo ruggito |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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della libertà. Al clamoroso risvegliarsi de' popoli, | al | tremendo ruggito delle rivoluzioni, allo strepito delle |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ruggito delle rivoluzioni, allo strepito delle barricate, | al | crollo de' troni, che tanto contrastava col sepolcrale |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fui invasa dall'orrenda tentazione d'appiccare il fuoco | al | monastero, a costo di mandare in cenere quelle vespe e quei |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le bagnavano le gote. La tirai pel braccio, me la strinsi | al | seno, le diedi un bacio. In quell'amplesso, in |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del vicinato si serravano con fracasso, ratte salimmo | al | campanile, dalla cui sommitià si scorgono tutti i quartieri |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Un papa, che di primo tratto erasi dichiarato in faccia | al | mondo l'amico supremo della libertà, poteva egli mantenersi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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una seconda istanza da essere consegnata in mano propria | al | Sommo Pontefice. Deposto però il tuono supplichevole, feci |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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usato della libera stampa, e di più lingue, per notificare | al | mondo intero l'enormità del mio sagrifizio. Non era il papa |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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due anni e mezzo erano già decorsi, dacchè io soccombeva | al | suo inqualificabile procedere. Il giorno quindici maggio |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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mese di gennaio questo principe passare a cavallo in mezzo | al | popolo, l'aveva veduto, precisamente sotto il campanile di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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San Gregorio, sciogliersi la coccarda tricolore che portava | al | petto, e cacciarsela in tasca, indi avviarsi nel quartiere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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prestamente il monastero. Mi portai in un batter d'occhio | al | solito finestrino di vedetta; la Guardia Nazionale, che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le disfacevano la sera, innanzi alla cavalleria, plaudendo | al | re spergiuro. Il grandioso palazzo Gravina, che ardeva, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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resto, formale essendo quelle volta l'ordine, era preclusa | al | cardinale la via d'intervenire col suo veto. Sebbene |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Tratta copia autentica del rescritto, ne feci parte | al | cardinale. Egli consigliossi con diversi canonici per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sgomenta della piega che prendeva la faccenda, scrissi | al | cardinale una lettera breve, ma succosa, onde annunziargli, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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con altrettanta energia. Il cardinale si portò immantinente | al | Conservatorio di Costantinopoli, e diede ordine che senza |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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seduta sur una poltroncina larga e bassa dinanzi | al | caminetto acceso, e tutta intenta a rimetter con le molle |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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testa su la spalliera della poltrona, e gli porse la fronte | al | saluto abituale. L'uomo la baciò a fior di labbra, e uscì. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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semplici: «Mia cara Nina, «Lunedì mattina il babbo scese | al | Borgo, e Menico, il procaccia, gli consegnò la tua lettera |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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tuoi buoni padroni che indegnamente raccomando anche loro | al | Signore e gli dirai che così lontano non ho altra |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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che gli serra la gola, accostò vieppiù la poltroncina | al | camino, vi si sedette di nuovo, e prona innanzi, per aver |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nascosto in petto, pensando ogni poco, con gran desiderio, | al | momento in cui avrebbe potuto leggerselo in pace. Perchè |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Perchè que' fogli, che le giungevano tutt'al più una volta | al | mese, non li dovea veder alcuno all'infuori di lei. Se li |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Così passarono un paio d'anni di benessere relativo; fino | al | giorno in cui il vedovo significò alla governante delle sue |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nascondendosi alle sue conoscenze perché teneva impegnata | al | Monte di Pietà tutta la sua roba... eccettuato l'involto |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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a proteggere Leda. Le aveva preso in affitto un villino | al | Macao; e lì, quanto spesso glielo consentivano i suoi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di fiori freschi, esalante un odor molle ed acuto, misto | al | profumo artificiale di certe essenze esotiche onde ella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sua gente, silenziosa, con la corona in mano, attenta però | al | paiuolo dove avea messo a bollire le castagne, in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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in cantina, facea festa in modo casalingo e patriarcale, | al | Salvatore del mondo. Ah, Signore, come erano mai lontani |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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un brusio di voci, un frastuono di ruote in movimento salì | al | salotto e parve riempirlo. Allora, ella richiuse i vetri e |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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gli dirai che sto bene, ma che mi annoiavo... Gli spiegherò | al | mio ritorno... Hai capito? - Sissignora — mormorò l'Adele |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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pellicce! Fortuna che c'era lo scialle! E se lo avvolse | al | busto. Non rideva più; s'era fatto d'un pallor di cera, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di via. Aveva il biglietto fino a Castelnuovo. Di lì | al | Borgo la portava la diligenza del procaccia; da Borgo in su |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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spuntature dei sigari. — Menico! — diss'ella accostandosi | al | procaccia del suo paese, il quale stava fermo col legno |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nuova, guardò la femmina. - Dove andate? — le domandò. - | Al | Borgo, anzi, a Montaguzzo. O non mi riconoscete?... |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Ma non potè ottenerlo. Chi riconduceva poi la bestia | al | Borgo? Allora, ella si determinò a far la strada a piedi, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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all'insieme del paesaggio. A Leda pareva d'essere scesa | al | Borgo, come era solita fare da fanciulla, a comprarvi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di un suo amore virginale per un garzone di fattoria | al | quale ella era fidanzata. Così si fece l'ora di recarsi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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verdi o appena ingiallite: la stagione era stata mite. Come | al | solito, Leda aveva accosto la sua sorellina, non più |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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la sua sorellina, non più attaccata alla sottana, ma | al | braccio; la madre, più curva, seguitava a pregare ad alta |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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tornarono giù, verso casa, la Giulietta, tutta serrata | al | suo braccio, le domandò piano: - Di', rimarrai sempre con |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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non ne aveva però l'arguzia e la prontezza che danno | al | frizzo il vantaggio dell'opportunità: per un mauvais |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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nobile portamento! che sguardo fascinatore! che mano fatta | al | tornio! - Chi diceva: - Quanto è dotto ed istruito! da |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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un gran canestro di fravole: le monache diedero una piastra | al | cameriere, e non rifinirono di magnificare la garbatezza |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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del portatore. Un'altra piastra fu offerta per mancia | al | cameriere, oltre due carlini dati al facchino. Le monache, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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fu offerta per mancia al cameriere, oltre due carlini dati | al | facchino. Le monache, tutte ansanti, affollate nella |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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il solito, chiamate alla sua presenza. Furono invece dati | al | campanello i tócchi miei. Scesi alla porteria e trovai |
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Il cardinale era solo, e stavasi adagiato sul seggiolone. | Al | primo colpo d'occhio mi parve attillato con molta |
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nell'ambiente del parlatorio. M'inginocchiai dinanzi | al | porporato, siccome l'uso o meglio l'abuso vuole. Egli alzò |
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intanto alla sua promessa. Riario venne più di frequente | al | monastero. Ogni volta che il campanello chiamava la |
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Ogni volta che il campanello chiamava la comunità | al | parlatorio, io mi sentiva rabbrividire. Per evitare quel |
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e se fossi tranquilla d'animo: complimenti del carnefice | al | condannato. "Povera figliuola! È così buona! Non si vede, |
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"Potete fare anche questo. Mi manca solamente la catena | al | piede: ordinatela." "Non me lo permette l'interesse che |
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liberazione, altro che per riconquistare un bene supremo, | al | cui godimento ho rinunziato per inesperienza, per |
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"Ed io, da parte mia, non cesserò giammai d'aspirare | al | mio riscatto. Buon viaggio!" E quand'ebbe voltate le |
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per soli sei mesi, riservandomi di rinnovare il permesso | al | termine di questo periodo, e di passare da quello in altro |
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massimamente in tempo d'estate; queste cose mi punsero | al | vivo. Era evidentemente un tratto di personalità, cui |
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sorta di palliativo, di mezzo termine, e mirai a dirittura | al | definitivo scioglimento dei voti. Raccolte adunque delle |
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alla mia volontà dal punto ch'entrai nel convento sino | al | giorno de' voti. Quale fu la sorte di questa istanza? fu |
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nè più sapendo che mi fare, divisai di scrivere a dirittura | al | Santo Padre, affine di aprirgli il mio cuore, manifestargli |
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Il cardinale era frattanto ritornato da Roma. Venuto | al | monastero, volle trovarsi di bel nuovo a quattr'occhi con |
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sarà fatto immancabilmente," disse in tuono imperioso | al | cardinale: "glielo farò avviare e terminare io stessa." Per |
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prospetto," risposi, "non fa che rendere più sospirato | al | prigioniero il bene della libertà." "Ma voi siete libera |
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Circa un mese e mezzo dacchè aveva spedita la lettera | al | Santo Padre, mi venne incontro il confessore tutto |
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stesso canonico, era stata rimessa tal quale originalmente | al | cardinale arcivescovo! E il segreto epistolare? - Violato! |
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guanciali. Allo scricchiolío delle porte e delle finestre, | al | tintinnare de' campanelli, tutti si destano. Giuseppina |
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raddoppiandomi il suo. La sera del 21 settembre io sedeva | al | pianoforte, intenta a ricreare il genitore, e stava |
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"ma mi sento male, e mi rincresce di non potervi condurre | al | teatro stasera." "Che mai dite? di questo vi duole? Ecco |
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che il malato era affetto da una infiammazione de' visceri. | Al | quarto dì perdevano i medici ogni speranza di poterlo |
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dì perdevano i medici ogni speranza di poterlo risanare, ed | al | settimo ci annunziarono come, vani essendo riesciti i loro |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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quelle fra le orfane, che rimasero orbate d'un genitore, | al | cui affetto avevano esclusivamente affidata la somma de' |
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riaprirono ad un tratto, e gridò: "Enrichetta!" M'avvicinai | al | letto, ma il letargo l'ammutolì. Dopo un tratto cercò di |
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a casa di Melania. Melania... Melania! Rossella rabbrividí | al | pensiero di lei, mentre saliva le scale per recarsi in |
Mitchell, Margaret -
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ugualmente. All'ora di cena, tutta la città sarebbe | al | corrente. Tutti, anche i negri, lo saprebbero domattina. Al |
Mitchell, Margaret -
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al corrente. Tutti, anche i negri, lo saprebbero domattina. | Al | ricevimento di stasera, le donne si riunirebbero negli |
Mitchell, Margaret -
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v'era modo di fermare i pettegolezzi. Non ci si limiterebbe | al | semplice fatto che Ashley la teneva fra le braccia mentre |
Mitchell, Margaret -
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perché un terrore mortale le aveva invaso il cuore | al | ricordo di Rhett. Che farebbe suo marito? Forse non |
Mitchell, Margaret -
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direbbe di avere mal di capo e di non potere perciò andare | al | ricevimento. E l'indomani mattina avrebbe certamente |
Mitchell, Margaret -
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potrò sopportare quest'idea. Udí rientrare la servitú | al | cader della notte e le sembrò che i preparativi della cena |
Mitchell, Margaret -
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per potergli dire che si sentiva troppo male per andare | al | ricevimento. Ma vi era tempo per calmarsi. Da quel |
Mitchell, Margaret -
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un fiammifero, e la camera fu illuminata. Egli si avvicinò | al | letto e la guardò. Era in abito da sera. - Alzati. - La sua |
Mitchell, Margaret -
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- Alzati. - La sua voce era sempre senza colore. - Andiamo | al | ricevimento. Sbrígati. - Non posso, Rhett. Devi capire... - |
Mitchell, Margaret -
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vide in volto. - Peccato che questo cordone non sia attorno | al | tuo collo. La casa di Melania brillava di luce in tutte le |
Mitchell, Margaret -
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Melania... solo di Melania le importava. Erano giunti sotto | al | porticato e Rhett si inchinava a destra e a sinistra col |
Mitchell, Margaret -
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l'idea di vecchie nonne che si sventolassero placidamente | al | sole. Ma Atlanta era della sua stessa generazione, immatura |
Mitchell, Margaret -
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ben poche anche altrove. Ma, durante gli anni antecedenti | al | matrimonio di Geraldo con Elena, la piccola colonia a |
Mitchell, Margaret -
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ad Atlanta, per congiungersi con le altre due, dando cosí | al | porto di Savannah uno sbocco verso l'occidente. Dallo |
Mitchell, Margaret -
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erano attratti da questa città che si estendeva attorno | al | nodo ferroviario. Vi si recavano con entusiasmo. Essi |
Mitchell, Margaret -
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stata battezzata, nello stesso anno in cui lei era venuta | al | mondo. |
Mitchell, Margaret -
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un tuono. A quando a quando era piú forte, tanto da udirsi | al | disopra del traffico pomeridiano. La gente cercava di non |
Mitchell, Margaret -
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ascoltavano, ascoltavano e i cuori sobbalzavano cento volte | al | giorno. Era piú forte il rombo? O era una loro impressione? |
Mitchell, Margaret -
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di credere le cose piú rassicuranti, provò un freddo | al | cuore vedendo sfilare quegli uomini. La situazione doveva |
Mitchell, Margaret -
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che cercavano di marciare baldanzosamente sotto la pioggia, | al | ritmo dei pifferi e al rullo dei tamburi. Il nonno |
Mitchell, Margaret -
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baldanzosamente sotto la pioggia, al ritmo dei pifferi e | al | rullo dei tamburi. Il nonno Merriwether, che era in prima |
Mitchell, Margaret -
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lombaggine... Zio Enrico Hamilton marciava subito dietro | al | vecchio, col colletto del suo vestito nero rialzato a |
Mitchell, Margaret -
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ecco che cosa gli giungeva!» pensò Rossella terrorizzata. | Al | passaggio dell'artiglieria che spruzzava di fango la folla |
Mitchell, Margaret -
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un dolore acuto che le stringeva la gola. Voleva molto bene | al | signor Wilkes; e una volta, tanto tempo fa, aveva sperato |
Mitchell, Margaret -
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Ah! - I suoi occhi grigi la fissarono, ma come se guardasse | al | di là, nella stessa maniera che aveva guardato Ashley. - Mi |
Mitchell, Margaret -
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e scarpe rattoppate ella era sempre elegantissima, grazie | al | materiale che Rhett Butler le aveva portato dal suo ultimo |
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