Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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portando le mani  ai  capelli).
sono qui  ai  vostri comandi.
poi andate a contarla  ai  morti.
va' a buttarti  ai  piedi del Crocifisso.
ce n'è, don Saverio!...  Ai  vostri comandi...
capita, perchè no? Ridete, comare Caterina?...  Ai  vostri comandi.
rientra in casa, e bada  ai  fatti tuoi, linguaccia!
Scialaquatore! Da oggi in poi bisogna pensare  ai  figli.....
il rasoio, a Taddarita e  ai  contadini che vorrebbero fermarlo).
i confetti, i dolci della Badia... Li porterete  ai  bambini...
butta ginocchioni  ai  suoi piedi e cerca d'afferrargli la mano.
 ai  vostri piedi!... Siete il mio giudice!... Ho detto la
della càlia  ai  ragazzi che si azzuffano. Il portone vien chiuso di nuovo).
LETTERARIA  ai  sensi del testo unico delle Leggi 25 Giugno 1865, 10 Agosto
LETTERARIA  ai  sensi del testo unico delle Leggi 25 Giugno 1865, 10 Agosto
di servizio Una bambina In una piccola città di Sicilia,  ai  nostri giorni
cosa importa? Da secoli e da secoli, il linguaggio serve  ai  bisogni dell'umanità. Perchè ti preoccupi tu
e mezzo vi ho sentito passare sotto le mie finestre insieme  ai  vostri amici; ridevate forte e, non so perchè, quelle risa
colla massima cura, degni davvero del nome del Giannotta,  ai  quali toccherà certo il successo che meritano, quel
la mano, mai. In generale, la signorina non dà mai la mano  ai  giovanotti, salvo stretta parentela, antica familiarità,
ma, dopo, deve immediatamente presentare questo giovane  ai  suoi genitori o a chi l'accompagna: trattandosi di serate
non possono accadere. La signorina bacia sempre la mano  ai  nonni, alle zie, alle cugine di maggiore età, alla madrina,
nonni, alle zie, alle cugine di maggiore età, alla madrina,  ai  sacerdoti: agli zii, non è necessario. Non bacia mai le
di grande rispetto, anche il lei. Del tu solo, come uomini,  ai  fratelli e nipoti. Infine, il riserbo unito all'amabilità e
Savi Lopez, scrittrice non volgare, ha dato  ai  «Semprevivi» del Cav. Giannotta una sua gentile mesta
pare d'avervi detto per le persone di gusto, v'è di passare  ai  Giardini parecchie ore di gradita contemplazione e stimane
tumultuava nella Piazza Grande, e il Bracco sbraitava: -  Ai  casotti! Ai casotti! E quando i casotti del dazio furono
nella Piazza Grande, e il Bracco sbraitava: - Ai casotti!  Ai  casotti! E quando i casotti del dazio furono atterrati e
contro il sindaco? Il cavaliere non aveva predicato  ai  reduci: Voi soli siete buoni, voi soli siete degni di
Le promettevano essi il paradiso di felicità che spiegava  ai  miei occhi affascinati i suoi luminosi miraggi?...
un mazzo che le cadde dal palchetto sulla scena. Se, unita  ai  fiori che lo compongono, non vi avessi trovato una gemma di
di vita in caserma che l' autore sa artisticamente imporre  ai  suoi scritti. GUIDO MENASCI. Il Telegrafo di Livorno 12
di giornali ha avuto sempre l'occasione di potere assistere  ai  fatti più emozionanti successi all'estero. Non vi è punto
farsi presentare dallo stesso amico, dalla padrona di casa,  ai  genitori o ai parenti della signorina: mai è permesso
dallo stesso amico, dalla padrona di casa, ai genitori o  ai  parenti della signorina: mai è permesso ballare con lei,
è permesso ballare con lei, senza essere stato presentato  ai  suoi. Alle signorine non si lasciano carte: ma ai loro
ai suoi. Alle signorine non si lasciano carte: ma  ai  loro genitori o parenti sì, come al solito. Mai presentarsi
Poi, sempre necessario dare un ultimo sguardo alle sale,  ai  lumi, ai fiori, alla table à the, al buffet. Se non vi
necessario dare un ultimo sguardo alle sale, ai lumi,  ai  fiori, alla table à the, al buffet. Se non vi sono, fra gli
o duca che sia, attende i sovrani o i principi del sangue,  ai  piedi dello scalone: vale a dire che ha conbinato un
un sistema di avvisi e di staffette, per cui scende  ai  piedi delle scale, giusto cinque minuti prima che arrivino
che gli uccellini hanno ore determinate per abbandonarsi  ai  loro più sfogati gorgheggi ? Avete mai notato che sentendo
ha voluto questa volta far passare un'ora di buon umore  ai  suoi lettori. In questo racconto piene di verve, pieno di
italiano; e v'è riescito così bene, da far ritornare  ai  bei tempi del Ghislanzoni. «Questo volume è forse il
dal mio labbro non escono se non le poche parole necessarie  ai  brevi rapporti di questa mia vita raminga. Quando io mi son
uno dei bambini di comare Stella, che non sa come sfamarli.  Ai  muli deve pensare il re. - Ma che muli! Sono creature di
che muli! Sono creature di Dio, disgraziate, abbandonate. -  Ai  muli deve pensare il re! Lo zi' Cola appoggiava il mento su
non voleva, Rosa diventava una furia, e correva addosso  ai  ragazzacci dando spintoni e scapaccioni. - Se non ne
di un barbiere e di un cappellaio che avevano le botteghe  ai  due lati del portone. Il Salone egiziano dell'uno non
anche Commessi viaggiatori. I tre usci, uno di faccia e due  ai  lati, avrebbero dovuto restare sempre chiusi in ossequio
del campanello e che raccomandava quella precauzione  ai  pensionanti sbadati. Dovevano essercene parecchi di questi
fantasie più vivaci, alle immaginazioni più ardenti,  ai  temperamenti più sensibili e più curiosi, alle anime più
più aspettano, più desiderano, più invocano il dono:  ai  bambini e alle donne! Questa è la tenera sapiente legge
semplice, in tutte le cose: l'uomo deve donare alle donne e  ai  fanciulletti. È lui che provvede al necessario, egli deve
quei lettori passivi che procuravano degli smerci favolosi  ai  più sconclusionati romanzi, e specialmente a quelli, magari
occhi: ma Elisabetta sbagliava dicendo ch'erano simili  ai  suoi: erano gli occhi del suo Elis bambino.
che regolano la vita di tutti a bordo: puntualità assoluta  ai  segnali; scrupolosa osservanza dell'orario, specialmente
d'altro rango sociale. Chi desidera prender parte  ai  vari trattenimenti provveda per tempo a mettersi in nota
potendo nessun signore e nessuna signora intervenire  ai  balli di Corte, senza esser presentati, uomini e donne, a
di costoro ha acquistato il diritto di essere invitato  ai  balli di Corte: ma ciò non si acquista facilmente, poichè
benignamente, ma esame! Il cerimoniale per prendere parte  ai  balli presso i principi ereditarii o principi reali, è
annate, con la guerra... Le ulive dànno più olio come  ai  bei tempi? Ditelo voi, massaio Paolo? Per condire un po'
prefazione di Ed. De Amicis. Dirigere commissioni e vaglia  ai  Fratelli Treves, editori, Milano.
e di studiare a fondo l'anima propria non badando  ai  dolori, agli strazi di vedere mille illusioni andarsene,
in disparte, servito bene da mezza dozzina di giovanotti  ai  quali l'idea delle trombe avea fatto girare la testa. Dal
una predella, seduto a un tavolino, il cavaliere spiegava  ai  socii lo scopo di quel santissimo fascio che raccoglieva le
réponse s'il vous plaît. Poichè i posti sono stabiliti,  ai  grandi pranzi, l'invitato che non vi può intervenire, lo
parole, in piedi, niente altro. E non si arriva mai tardi,  ai  grandi pranzi. Meglio non andarci, se si è fatto tardi, e
se si è fatto tardi, e mandare un telegramma straziante  ai  padroni di casa. Certo, se l' invito è alle otto, qualche
rimorsi e fastidi d'ogni genere, e poco gradite sorprese  ai  figli provvedono per tempo a dare e a far dare loro una
par piú quella...; ma, da quando il Poeta latino affibbiò  ai  vecchi l'appellativo di laudatores temporis acti, non
piantarsi in permanenza nel vano del finestrino, impedendo  ai  compagni di viaggio di godere della luce, dell'aria, delle
molto guardinghe. Non è doveroso o necessario presentarsi  ai  compagni di scompartimento, a meno che non se ne sia,
ed esce continuamente; ossia non si dà, comunque, noia  ai  compagni di viaggio. Dai finestrini non si sputa; né si
al disgusto, al ribrezzo, alla stanchezza di due anni,  ai  giuramenti bugiardi fatti e ricevuti, ai trasporti
di due anni, ai giuramenti bugiardi fatti e ricevuti,  ai  trasporti fittizii, ai baci inutili e fiacchi, agli
bugiardi fatti e ricevuti, ai trasporti fittizii,  ai  baci inutili e fiacchi, agli entusiasmi posticci, a questa
aveva detto: - Non ne sarai geloso? Ed Andrea le era caduto  ai  piedi, sollevando verso di lei uno sguardo luccicante di
Quello che è stato è stato!... Lasciami morire così,  ai  tuoi piedi!... Ed ogni volta che veniva a trovarla, appena
stanza. Poi si trascinava fino a lei e si buttava per terra  ai  suoi piedi. Ella tentava di opporsi, ma nulla resisteva
le cose più minute, le cose più comuni acquistavano  ai  suoi occhi un valore straordinario; il thè che ella
dunque sapere che avevo deciso di cedere la mia creatura  ai  Tobia: ecco perchè volevo loro cedere, che la tenessero o