, chiamandoli a sé. Poi Melchiorre disse: - Entriamo in casa. Dobbiamo pensare al futuro, lo sapete? - Ah, per me va bene... - fu pronto a ribattere il Carlo
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- Ah, che pensiero squisito... - fece il notaio ossequioso, piegando la testa ossuta in un breve inchino. Terminò di sgorbiare il quaderno di appunti
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, chissà perché, arrossì un poco. - Ah, voi professori... - Il Bagliotti-Gagginis non finì la frase, ma il tono accusatorio della voce sembrava alludere a
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un'occhiata dentro. - Oddio, ma è... un bambino! - Sssst! Parla piano.., non vedi che sta dormendo? Comunque non è un bambino. - Ah, no? - il professore alzò
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viso per accogliere degnamente il presunto scocciatore si trasformò in una smorfia di soddisfazione alla vista dei due carabinieri. - Ah, finalmente
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IL DOTTOR PASTORI uscì dalla camera, immerso nei suoi pensieri, e quasi si scontrò con la ragazza, che aspettava quietamente fuori della porta. - Ah
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marciapiede. - Ah, sì. - Il professore posò la mano sulla testa del cane, trasognato, e dispensò una ruvida carezza. - Addio, amico mio. Guadagnò in fretta
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spalle e cominciò a disfare metodicamente la valigia. - Ah, ah... "Villa Infelice"! Questa è buona, buona davvero - fece il maresciallo rivolgendosi agli
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verso il soffitto. - A me quel sigaro maleodorante! Subito, signor Ernesto. Ah, questo è troppo! Questo è veramente troppo! Lo dirò al direttore... Uscì
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indicò una donna piuttosto in carne che sedeva tutta sola a un tavolino appartato. - Ma lei è una raccomandata di ferro, già, si sa! - Ah, ecco che passa
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? Era fuggito per venire a cercarlo? Qualcuno l'aveva trattato male? O era stato addirittura cacciato via, abbandonato per strada? - Ah, è tuo - fece
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nell'aranciata, ogni sera. E poi chi c'è? Ah, lei, signora Pinuccia... - Ho sempre il fiato corto, dottore! Sente? Sente come respiro male? Non sarà la pressione
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' chiese: - Cosa leggi? - La storia di Ulisse. - Ah, sì... Qualcosa mi ricordo. Mi pare di aver visto il film una volta in tivù. Era bella... - A
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? - Si, hai ragione. Io, per esempio, avevo un cane. E per lui, grazie a lui, valeva ancora la pena di vivere. Adesso non lo so più. - Ah, sì - commentò
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, Carlo? - Io? Io no, figurati. Non mi son neanche sposato, io. Ma la Pinuccia sì che se ne intende. Lei ne ha avuti quattro di figlioli. - Ah no
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polpaccio. - Ah! Aiuto.... - Argo, qui! - ordinò concitato il professore. Il cane lasciò la presa, ma continuò a ringhiare sordamente, con il pelo
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tranquilla, i piccoli pugni sollevati vicino alla testa. Accucciato vicino al letto c'era Argo, che faceva la guardia. - Ah, pure il cane! Non morde
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