da comunicarci. ARLECCHINO. (buttandosi ai piedi del re:) Ah, Maestà! Se dovete farci impiccare, date gli ordini subito; ma non è colpa nostra se non
predicava invano. — Ah, lei non ha bambini! — gli rispondevano insieme marito e moglie. Per poco non sospettavano che il dottore dèsse quei consigli a fine
che il bambino aveva preso un dirizzone di testardaggine, ricorse ai grandi mezzi. — Ah ! Tu fai il cattivo ? Ebbene, io me ne vado via, e non torno più
divertirsi. GINO. E per ciò poi, quanto i tuoi vanno via, il babbo dice: Che cretino, quell'Alberto! Che asino! Parla perchè ha la bocca. CARLO. Ah
, stregaccia ! — Ah! Va bene. Fra strega e drago, ora vedremo chi la vince. E buttatasi su le spalle la mantellina di panno scuro, la vecchia aveva chiuso a
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Ah, non è vero! Lungo il vostro cammino, vi sorprendono i venti, la pioggia, la tempesta; la morte vi coglie sul mare, su spiaggie inospiti, o
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Giovanna! Ah, vorreste dunque tarmi morire di crepacuore, signor pretore ? E si levò dal letto per andar a baciare le bambine che già dormivano. ***
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al pretore, quantunque gli sembrasse la sola ragione in quel punto. — Perchè? — ripetè don Paolo. — Non lo sapete neppure voi. Don Paolo scoppiò: — Ah
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domenica che Lisa gli domandò: — Che dobbiamo dire? — Il paternostro, l'avemmaria. — Non li sappiamo. Ah, stregaccia! Non gli aveva neppure insegnato
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accaduto di entrare in letto e non addormentarsi subito ? Ah, ah, credeva di dover campare quanto Matusalemme!... Quasi ci fosse qualcuno che potesse
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erano proprio ben guadagnati!... - Ah! Eccoli! Si sentiva, a volte si, a volte no, secondo il vento, il grugnito del contrabasso, ma lontano assai. Don
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, visto don Paolo in atto di fare il cuoco, s'era messo a ridere e s'era sentito venire l'acquolina in bocca all'odore. — Ah, voi fate venir in casa il
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istalla o in cantina, e risalivano : — Eccoci in casa nostra! — Ah, come si sta bene qui ! Colà non mi ci potevo vedere !...In casa altrui uno non può
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entrava in gola. Deliziosa quella sigaretta! Ah, non vedeva l'ora di esser grande, per comprarsi un bel portasigarette giapponese, come quello di Sganzetti
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cresciuto tutt'a un tratto?... Già toccava il soffitto con la testa... Ah! Ah! Ah!... Se la mamma o il babbo fossero entrati in quel punto, non lo
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nel pomeriggio nebbioso, e, al di là del lago, i monti deserti. Mise un gran respiro. Ah come stava bene lì, solo, ah che pace, ah che aria diversa da
giardinetto e si fermò sulla soglia della sala. Veniva per la prima volta dopo la perquisizione; vide i suoi amici, giunse le mani, ripeté sottovoce: "Ah
, fece "ah!" e prese, a caso, un'aria compunta. Friend mangiava troppo e troppo bene, soffriva d'una malattia schifosa. Il Paolino e il curato di Puria
con la signora marchesa! Ma sicuro! "Ah cara Lee! S'ciao!" Pareva che la Peppina avesse gran cose a dire e non osasse e ne provasse una molestia in
conservazione del testamento, il viaggio a Lodi. Luisa lo ascoltò sino alla fine, poi fece "ah!" e si strinse forte forte il viso fra le mani. "Ho
sua madre? Ah quella sera, quella ultima sera che Maria gli aveva detto "papà mio, un bacio" e tante altre tenerezze e non voleva lasciar la sua mano
. Silenzio. "Ho capito", fece il vecchio. Allora Franco lasciò cader la lettera, alzò le mani in aria, mise un "ah!" lungo, profondo e fioco, pieno di
; di dove comincio? Ah Signore, vede che bestia sono che non so nemmeno più dove cominciare? Ah, quell'allucinazione! Sì, Le ho detto una bugia poco fa
giungeranno fino a noi le palle?" "Non lo credo e poi ho tanta zavorra da metterci fuori di portata. Ah, ah ... " Un lampo era balenato sulla prua del
inutilmente: quelle mani non lo abbandonavano, anzi gli conficcavano le unghie nel collo. "Ah! Non vuoi lasciarmi?" disse l'irlandese. "Ebbene, muori
munizioni e in ultimo il battello. Ah! signori inglesi, non ci prenderete così facilmente." "Ma se ci prendono, vi arresteranno come mio complice." "Bah
l'ingegnere. "Non vi era motivo di spaventarsi tanto." "Ah!" esclamò il negro. "Mi ricordo quegli occhi ... oh! che orribili occhi!" Un tremito convulso
!" "State tranquilli" disse l'ingegnere. "Appena farà un po' chiaro cercheremo di soccorrervi." "Ah! Aspettate della luce, signor passeggero dell'aria
quanto il suo passo fosse silenzioso, fu avvertito da quell'uomo il quale s'alzò bruscamente. - Bhârata! - esclamò Tremal-Naik. - Ah! ... Puntò
colle unghie. Balzò come una tigre verso la feritoia. Un secondo urlo gli irruppe dalle frementi labbra. - Ah! Miserabile! Gettò all'interno uno
questa Kâlì? Io l'ho udito ancora questo nome. - Sì, l'hai udito la notte che cadesti sotto il pugnale di Suyodhana. Ah! ... ah!.. che bel colpo fu
. - Ada! balbettò. - Cosa vuoi, padrone? - Ah! come ... era bella ... bel ... la! - Cosa vuoi dire? Chi era bella? - Ma ... ledetti ... l'han ... no
, soffro ed anelo l'istante di rivederti. Ah! ... Eccola, eccola ... i suoi azzurri occhi mi guardano, le sue labbra sorridono ... Oh! come è divino quel
nascosto fra le mani. - Ah! - esclamò egli con dolore. - Tu adunque non vuoi che parli. La fanciulla si scosse e lo fissò, con occhi umidi. - Perché
mi sentii stringere il collo da un laccio ... - Ah! - esclamarono i due indiani. - Un laccio, hai detto? - Sì - confermò il bengalese. - Gii hai veduti
, - disse l'inflessibile indiano. - Giura, vergine della pagoda, o io spengo quell'uomo. - Ah! maledetti! ... - Giura! - Ebbene! ... - esclamò l'infelice
pistola del maharatto. - Ah! miserabile! - esclamò Tremal-Naik furente. - Padrone! - gridò Kammamuri, accorrendo in compagnia della tigre e del cane
dove si trova e che tu mi guidi, non ho più alcun timore mio bravo indiano, - rispondeva il capitano. - Ah! ... finalmente potrò vederla dopo tanti
, - disse l'indiano entrando, ma pronunciando le parole quasi con pena. - Ah! sei tu, amico, - rispose Kougli, alzandosi prontamente. - Cominciava a
thugs non sarebbero giunti fino a lei. Tre giorni dopo, non lo crederai, la mia Ada si svegliava col tatuaggio degli strangolatori sulle braccia. - Ah
laccio attorno al collo ed il corpo era stato straziato dai marabù. - Aghur! Mio povero Aghur! - ripeté Kammamuri, abbracciando il cadavere. - Ah
dai numi? - esclamò egli furente - Dovrò io adunque perire ora che stringo fra le mie braccia colei che mi doveva far felice? Ah no! no, Ada, non ti
patto puoi salvare la vita. - Ah! tu vuoi farmi parlare? E su cosa? - Sono il padre di Ada Corishant. - Ebbene? - Non ho perduta ancora la speranza
. - Ah padrone! Cosa hai fatto! - disse il povero maharatto. - Li avremo tutti addosso e ci strangoleranno come il disgraziato Hurti. - Ho vendicato il
il tronco del banian, si era alzato di scatto colla carabina in mano. - Ah! maledetti! - esclamò egli con voce sorda togliendoli di mira. - Cosa fai
jungla, anzi ti metterò a guardia di uno strangolatore che è caduto in nostra mano. - Ah! - esclamò Tremal-Naik, che non riuscì a frenare il lampo di
! ... Ed io stavo per ucciderle il padre! ... Ah! ... l'orribile trama! ... Poi cadendo ai piedi del letto esclamò: - Perdono! ... perdono! ... Il capitano
meglio che poté. Era tempo! Due sipai armati e muniti d'una torcia resinosa entrarono. - Ah! - esclamò uno. - Ci sei ancora, Saranguy? - Chiudi il becco
. - Ah! padrone ... - Non ti senti il coraggio bastante per venire laggiù? - Del coraggio ne ho, padrone. Volevo dire che fai male a recarti in
! - esclamò affannosamente il bengalese. - Ah! ... che paura! ... Credevo di essere stato ammazzato sul colpo! - Ma cos'hai veduto? Chi cercò