Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: agli

Numero di risultati: 177 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

I bollettini della guerra 1915-1918

405331
AA. VV. 1 occorrenze

Sul Carso, agli accaniti combattimenti dei giorni scorsi, sono seguite azioni parziali di rettifica e di intensi bombardamenti.

Pagina 399

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

487354
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 49 occorrenze

che si ottiene esprimendo che il vettore P - O ha rispetto agli assi mobili le componenti costanti x, y e x (Cap. I, n. 18).

Pagina 160

Considerando, per fissar le idee, la notiamo che, in quanto le sue componenti rispetto agli assi mobili sono esprimibili sotto la forma (Cap. I, n

Pagina 176

agli atti di moto rigido.

Pagina 182

t, con riferimento agli assi fissi, l'equazione (26) del n. 22. Si perviene così alla

Pagina 185

Scrivendo prima, le componenti rispetto agli assi Ωξηζ, poi quelle rispetto agli assi Ωx yz, si ha per k

Pagina 190

rispetto agli assi mobili e quella di τ rispetto agli assi fissi coincidono, talché l'annullarsi dell’una implica l'annullarsi dell’altra.

Pagina 205

, per ogni qualsiasi centro di riduzione, vettori caratteristici costanti rispetto agli assi mobili.

Pagina 205

Questo problema si presenta sotto due diversi aspetti, secondo che i vettori v 0 ed ω si suppongono assegnati (in funzione del tempo) rispetto agli

Pagina 215

la quale, ove si designi con ω la velocità angolare del solido e con la la derivata con riferimento agli assi mobili, assume la forma

Pagina 216

cui si riduce la (13) del n. 10, nel caso presente della invariabilità di u rispetto agli assi mobili.

Pagina 221

D’altra parte i due triangoli IAB, IDC sono eguali, tali essendo (oltre agli angoli in I opposti al vertice) gli angoli in B e in C e i lati AB, CD

Pagina 236

Se φ è l'angolo (a priori arbitrario) di cui sono deviati (in senso diretto, cioè nel senso delle anomalie crescenti) gli assi generici rispetto agli

Pagina 250

Riportandoci per un momento ai nn. 29, 30, riconosciamo subito che le espressioni parametriche delle coordinate ξ', η' di P' (riferite agli stessi

Pagina 251

, queste si risguardano situate in un medesimo piano perpendicolare agli alberi.

Pagina 269

Se invece ci riferiamo agli assi mobili, le componenti vx, vy della velocità v saranno date da

Pagina 277

Conserviamo all’uopo la già fatta ipotesi relativa agli assi Ωξη ; e sviluppiamo in serie del Maclaurin rispetto a dt le coordinate ξ ed η della

Pagina 281

, corrispondenti agli assi fissi ξ ed η , le quali, ove si ricordi che le componenti di v 0 rispetto agli assi fissi sono e si denotino con π, χ, ρ quelle di

Pagina 296

Ciò premesso, è facile caratterizzare analiticamente la condizione imposta agli spostamenti virtuali da un qualsiasi vincolo di mobilità (8). Nel

Pagina 303

di mobilità, sia esso omogeneo o no, non può imporre agli spostamenti virtuali se non limitazioni espresse da relazioni del tipo

Pagina 308

, siano omogenei o no, impongono agli spostamenti virtuali condizioni espresse da equazioni lineari omogenee nelle δq h, appartenenti tutte al tipo

Pagina 309

Perciò noi attribuiamo alle forze in generale (come agli sforzi muscolari, che, soggettivamente parlando, ne costituiscono il tipo) il carattere di

Pagina 312

Dati (con evidente significato delle lettere) due moti uniformi le velocità (intese come attitudini) vanno raffrontate, badando agli spazi percorsi

Pagina 366

Si consideri un anello pesante P, scorrevole lungo un filo, flessibile e inestendibile, fissato agli estremi in due punti A e B; e si supponga che la

Pagina 411

omologhi e appartengono tutti ad una medesima retta g, parallela agli spigoli (o rispettivamente alle generatrici).

Pagina 437

Giova rilevare in modo esplicito, per usarne senz’altro a suo tempo, che quando si riferisce un sistema S agli assi principali d’inerzia, passanti

Pagina 448

A, B, C conservano manifestamente il loro significato e sono per conseguenza i momenti d’inerzia relativi agli assi principali, o, come si suol dire

Pagina 448

l'equazione della superficie terminale riferita agli assi, e ci troveremo qui ancora ricondotti (n. 25) al calcolo di s 1, s 2, s 3. Basterà anzi

Pagina 453

26. I momenti d’inerzia di un’ellisse omogenea rispetto agli assi sono

Pagina 463

che rispetto agli assi principali di inerzia assume la forma (21''). In ultima analisi, per un’opportuna scelta degli assi e trascurando i termini di

Pagina 500

6. Esempio. - Come applicazione semplicissima delle equazioni cardinali dell’equilibrio, consideriamo una catena pesante, appesa agli estremi a due

Pagina 517

Di qui risulta, in particolare, che quando un pezzo di catena AB, sostenuto agli estremi, si trova in equilibrio sotto l'azione della gravità, il

Pagina 518

- lo si verifichi anzitutto - che l’asta sia interna ai due coni di attrito relativi agli appoggi A e B.

Pagina 564

una generica asta AB dalle forze (applicate agli estremi)

Pagina 573

ciascuna delle aste, che sono direttamente sollecitate nella Σ, è tuttora soggetta a forze esterne (per quanto applicate esclusivamente agli estremi).

Pagina 573

15. Condizioni di equilibrio. - Consideriamo ora un tratto di filo che sia sollecitato, non solo agli estremi, ma anche in un numero (finito

Pagina 586

Queste gomene sostentatrici sono fissate agli estremi e, di solito, l’impiantito del ponte sottostante è ad esse assicurato per mezzo di robusti

Pagina 587

Trascurando di fronte a P' il peso proprio delle gomene e dei tiranti, ogni gomena è assimilabile ad un filo fissato agli estremi P 1 , P n e

Pagina 588

sono prefissate le forze F A, F B applicate agli estremi, alle condizioni ai limiti (17), che, proiettate sugli assi danno appunto sei equazioni scalari

Pagina 595

omogeneo, sospeso agli estremi in due dati punti A e B (non situati sulla stessa verticale) e soggetto alla sola sollecitazione della gravità.

Pagina 603

32. Caso di forti tensioni.- Un caso particolare che merita di essere rilevato, è quello di un filo fortemente teso agli estremi, con che si intende

Pagina 607

adagiato su di una superficie sotto l’azione di forze che lo tendano (abbastanza fortemente) agli estremi. Qui la sollecitazione continua lungo il filo

Pagina 611

precisamente come se il filo, libero e in assenza di ogni altra forza, fosse teso da due forze applicate agli estremi.

Pagina 612

cioè la tensione si trasmette inalterata da un capo all’altro del filo; il che implica, in particolare, agli estremi del filo (s = 0 ed s = l)

Pagina 612

Un filo teso sopra una superficie priva d’attrito e soggetto a forze attive soltanto agli estremi, si dispone secondo una geodetica della superficie

Pagina 612

Così, p. es., nel caso della catenaria omogenea (nn. 29-33) il peso unitario p, rispetto agli assi da noi adottati, deriva dal potenziale - py

Pagina 614

agli altri dati del problema dalla

Pagina 623

le condizioni ai limiti (caso tipico: filo fissato agli estremi).

Pagina 624

invariata rispetto agli assi di riferimento, la sua velocità relativa v r, e di conseguenza l’accelerazione relativa a r, debbono annullarsi.

Pagina 689

verticali, p 1, p 2, applicate agli estremi O 1, O 1 dell’albero.

Pagina 700