Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: agli

Numero di risultati: 40 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1
e intellettuali si trovarono assicurati, quando la via  agli  impieghi fu loro aperta, quando ebbero conquistato il
casse di risparmio o altre simili istituzioni, hanno detto  agli  operai: recate qui il vostro soldo: economizzate:
possono, accumulando lentamente, provvedere in parte  agli  anni della vecchiaia, mentre la quistione economica deve
mentre la quistione economica deve mirare a provvedere  agli  anni virili, allo sviluppo, all'espansione possibile della
determinato anteriormente al lavoro e senza riguardi  agli  utili maggiori o minori che esciranno dall'impresa; e i
in quelle sfere d'attività dipende d'avanti a Dio e  agli  uomini il merito o demerito degli individui; essa mi dice
una educazione veramente religiosa, le vie d'ogni progresso  agli  uomini e di renderli capaci di compirlo; e credo che non si
lui; ma tende l'orecchio con terrore alle voci che dicono  agli  uomini: nutrirsi è lo scopo vostro; godere è il vostro
Quand'io dico, che la conoscenza dei loro diritti non basta  agli  uomini per operare un miglioramento importante e durevole,
per conquistarceli; ma non perché importi unicamente  agli  uomini d'essere ben nudriti e alloggiati; bensì perché la
e tale che possa un giorno giovare ai vostri figli o  agli  anni della vostra vecchiaia: come potreste educarvi ad
accettata. Siate tali e vincerete. Predicate il Dovere  agli  uomini delle classi che vi stanno sopra, e compite, per
nei primi albori della vita, l'istinto materno s'associa  agli  istinti dell'infante, s'insinua fra quella confusa
sensazioni è già l'opera di più esseri associati. Oltre  agli  istinti dell'infante e della madre, v'entrano le affezioni
religiose dell'Umanità. Ed è una santa parola. Essa diceva  agli  uomini che erano una sola famiglia d'eguali in Dio; e
e sancita dal comune consenso, sono troppo connaturali  agli  animi, perché un solo individuo possa, colla sua parola,
e politicamente i popoli dell'Europa. E d'altra parte,  agli  uomini che rinnegano la testimonianza della coscienza
spirito, che ravvolgono gli stessi pensieri e partecipano  agli  stessi desideri? o si dovrà puramente attribuire tanta
le affezioni e di tutte le abitudini si trova solo in mezzo  agli  uomini. Ma ridotti così gli uomini a non esistere che come
la sua voce di pace e di universale benevolenza proclamò  agli  uomini inaspriti tuttavia dalle recenti fazioni, e ancor
e fargli acquistare un aspetto meno odioso, per così dire,  agli  occhi dell' Onnipotente: è l' educazione quella che può
con animo a dir vero generoso, ma d' una generosità  agli  umani bisogni meno che non si vorrebbe opportuna, tutti gli
in lui lo rende energico, di condotta eguale, e forte  agli  assalti degl' inganni e degl' ingannatori. Funesto vizio
degna di popoli civili perchè cristiani, ed opportuna  agli  universali e pressanti bisogni dei nostri tempi. E già
pesando il valore delle cose singole colla ordinazione loro  agli  scopi generali, e gli scopi generali sottomettendo all'
nella sua relazione con quel tutto che hanno sempre innanzi  agli  occhi: però il loro affetto lungi dal turbare il loro
come quella Religione che il pose sia divina, perciocchè  agli  uomini tutti divinamente amica e benefica; il contrario di
della educazione dovrebbero imitarlo, e dar questa radice  agli  studi. Egli dovrebbe essere scritto questo fondamento della
della quale conviene all' educatore di avere innanzi  agli  occhi fino a principio come al dipintore i cartoni del
tutto l' uman genere, perchè rivolta ad educare la qualità  agli  uomini tutti comune: la seconda a perfezionamento e non a
un insegnamento tutto scorrevole e facile avviene che  agli  uomini, non parlo solo dei giovanetti, sembri di venir
come pretendere che le grandi menti s' abbassino  agli  studi giovanili? E con che profitto si daranno a ciò? E con
e regolamenti nelle scuole, se non dal concedere troppo  agli  arbitrii di questa e di quella persona, e però dall' esser
e splende in loro il lume di Dio, quanto per munirli contro  agli  sgraziati aggressori di lei: e i due ultimi anni, della
la Religion come utile non solo all' altra vita, ma pur  agli  usi della presente, dove imprendessero i riguardi dovuti
al miglioramento dell' uomo, potrà il giovane arrivato  agli  studii della Rettorica posarsi più agiatamente nella Storia
non è fatta menzione di Dio, e di ciò ch' egli ha detto  agli  uomini nel primo tempo, onde fu suscitata la prima volta l'
sia facile al precettore l' intonare meravigliose sentenze  agli  orecchi dell' allievo, difficile il farle eseguire. Perchè
e d' imparare ». Che esista un diritto d' insegnare  agli  altri, e d' imparare dagli altri, anteriore alla legge
fin qui, ma ella ha oltracciò un diritto d' insegnare  agli  uomini fondato sopra un titolo più augusto, cioè sopra un
cade il mattino sul terreno (1). Gesù Cristo infatti diede  agli  Apostoli e a' Vescovi loro successori il comando e il
sola s' aspetta d' autorevolmente insegnarla, non rimanendo  agli  altri fedeli che il dovere di professarla, e la facoltà di
d' insegnare. Solo quelli che sanno possono insegnare  agli  altri, verificandosi solo in essi la prima condizione del
meno costose ai candidati, più o meno lucrose al Governo e  agli  ufficiali del Governo; esaurite le quali, i candidati
il che equivale a un togliere il diritto ai dotti e darlo  agli  ignoranti. La perdita del tempo, gl' incomodi, le noie
dico, con savio accorgimento, lungi dal mostrarsi ostile  agli  insegnanti, incoraggia gli stessi maestri privati, dando
devono rispettare ne' loro figliuoli i diritti connaturali  agli  uomini tutti, diritti inalienabili ed assoluti. Perciò i
e in quella misura che essi a loro beneplacito concedono  agli  uomini ed ai cittadini? Come? se credono di poter disporre
religione. Dio mi guardi dall' attribuire questo pensiero  agli  avversari che abbiamo preso ad impugnare: siamo anzi
forza e coll' astuzia le vostre proprie opinioni politiche  agli  altri cittadini, costringendoli a diventare costituzionali
santa, com' è la comunicazione della scienza e della virtù  agli  uomini, diviene un semplice mezzo ad un fine materiale. Che
e se prendono una risoluzione che sia nocevole  agli  interessi complessivi della società rappresentata, questa
di necessità riesca proporzionatamente nocevole  agli  stessi interessi del gruppo dei rappresentanti che la
ed è riserbato il trovarla, e il ridurla all' atto,  agli  ulteriori progressi della società umana. Noi dunque
dunque detto, che alla Chiesa Cattolica, cioè al Papa ed  agli  altri Vescovi, appartiene il diritto d' insegnare
i mezzi utili all' eterna salute, e che « « non rimane  agli  altri fedeli se non il dovere di professarla, e la facoltà
bocconcello della morale, e per l' altra parte avrà detto  agli  uomini: « « Fate quel che volete, che non m' importa che
questa cosa così ben determinata e contrassegnata innanzi  agli  occhi in tutto il corso del ragionamento, non possiamo
la cognizione dell' essenza delle cose appartiene  agli  universali, perchè le essenze sono sempre universali. A
esterni a puri fenomeni, dichiara di non saper rispondere  agli  argomenti di Berkeley se non supponendo che nell' uomo,
spirito alle dottrine. Nell' Antico Testamento Iddio diede  agli  Ebrei scritta la legge sulle tavole di pietra; ma in
di questa lettera preziosa, dall' Onnipotente scritta  agli  uomini. Mirabile è l' ardore che avevano d' intenderla a
degli altri dagli antichi Padri. [...OMISSIS...] Quanto  agli  antichi libri poi, i « Salmi » e i « Proverbi » sono di
e lo stesso santo dottore Basilio disse una volta  agli  abitanti di Cesarea in una sua omelia: [...OMISSIS...] .
medesimo è che prendiamo in cura. E quando mandò Ezechiello  agli  Israeliti, missione dura e difficile, gli disse ancora così
parte del vostro ministero, che è quella di sopravvegliare  agli  uffizi, che non prendete a far voi medesima. Questa
voi sembri vile, non avendo esso che una viltà apparente, e  agli  occhi di quelli che della nostra santa legge poco bene si
sì buono: buono non solo per aver egli rivelata e portata  agli  uomini tanta ricchezza, ma sì ancora per aver avuto special
secondo l' espressione della Scrittura, nè si arresero  agli  infiniti benefizi di Dio, anzi nè i portenti gli scossero
Asceso in alto ne menò schiava la schiavitù, distribuì doni  agli  uomini. Ma che è quell' ascese, se non che prima anche
e così scendendo « per un poco di tempo di sotto  agli  angeli » (1). Di più, quest' Uomo reso insieme Dio mediante
di riportare la lettera ebraica tradusse « ha dati doni  agli  uomini », come hanno varie versioni. E conveniva però
suo Padre. Anzi l' Apostolo dice francamente: « Diede doni  agli  uomini ». O Efesini, voi stessi il vedete continuamente; là
gradi di grazia, che più tosto sono a Dio conosciuti che  agli  uomini, si distinguono ancora varii uffizi e dignità, a cui
diverse abilità ed uffizi, che rendono rispettabile l' uomo  agli  uomini, si crea una gerarchia bellissima e visibile quaggiù
evangelisti, altri pastori e dottori ». A cui li diede?  Agli  uomini diede questi doni; e così parlando, mostra quello
essere tali ministeri non doni a chi li possiede, ma doni  agli  altri: vantaggiosi a coloro che da questi traggono la
gli Angeli, Mosè ed Aronne. Paolo nella sublime lettera  agli  Ebrei dimostra peculiarmente che Cristo è superiore a que'
ed Aronne suoi sacerdoti » (3). E quando Paolo scrivendo  agli  Ebrei, chiama Cristo « Apostolo e Pontefice della nostra
Pontefice: primo lo dimostra superiore senza confronto  agli  Angeli; e sebbene gli Angeli sieno superiori a Mosè,
a Dio, e di legislatore o luogotenente di Dio rispetto  agli  uomini, là dove Aronne era solo profeta rispetto a Mosè, e
profeta rispetto a Mosè, e luogotenente di Mosè rispetto  agli  uomini. Però Iddio, così dice a Mosè nell' « Esodo » (4):
Cristo, ma in grado eminente, e in fonte, da cui tali doni  agli  uomini si derivano. Come Pontefice fu predetto da Mosè
spiegata divinamente da Paolo nel cap. VII della « Lettera  agli  Ebrei ». Come Legislatore nel cap. XVII del « Deuteronomio
a' mandati suoi aggiunse l' altra facoltà divina ignota  agli  Apostoli dell' antico tempo, [...OMISSIS...] . Ma
pecore. Dalle quali cose tutte s' intende come Cristo desse  agli  Apostoli del Nuovo Testamento la maggiore dignità possibile
fondamento, non quello di fondarla, che Cristo avea dato  agli  Apostoli (1). Or quegli, a cui è commessa totalmente la
accomodarsi tutti alle incombenze particolari loro imposte.  Agli  Apostoli commesso era di fabbricare tutta la casa della
proclivi a dare orecchio agl' indovini di mille maniere,  agli  oracoli, e a tutta la loro superstizione, che chi ben a
Questa io credo principale origine de' falsi profeti presso  agli  uomini fuori d' Israello, i quali prima di Cristo sempre
nulla alla legge sua (3). Il perchè nel « Deuteronomio » dà  agli  Ebrei per indizio di riconoscere il falso profeta del
lui, e dice espresso: « Lui ascolterai »; allora non dà più  agli  Ebrei per indizio di riconoscere l' ingannatore il
dicemmo, gli Evangelisti non erano altro che un supplemento  agli  Apostoli, che non poteano esser per tutto; a cui provvedere
e fondare così la Chiesa (4). Quando Cristo adunque dice  agli  Ebrei che loro manderà dei Profeti, invece di dire che
cui si debbano richiamare i Sapienti e gli Scribi . Quanto  agli  Scribi (non de' profani , ma di quelli che sacri o
uffizio, che nel luogo che abbiam fra mano dell' « Epistola  agli  Efesini » indica con due, di pastori e dottori . Con queste
da Cristo fu promessa prima di sua morte (2), ma conferita  agli  Apostoli poscia che fu risorto, [...OMISSIS...] . E con
ogni potere. Quindi allora solo convenìa che partecipasse  agli  Apostoli tal podestà sopra il suo mistico corpo, là dove la
che sia congiunto divino lume, nell' atto di darla  agli  Apostoli soggiunse ancora: « Ricevete lo Spirito Santo »
egli membro di questo corpo, quel membro nobilissimo, che  agli  altri membri dà l' unione in un corpo e la vita:
Cristo, e placare in tal modo Iddio, e che può così  agli  uomini dar salute, e quasi guadagnarli a somiglianza di
mondi » (2); tremenda verità dice Paolo, allorchè risguardo  agli  indegni parla così: [...OMISSIS...] . Cioè a dire:
il Maestro, e più neramente che d' un bacio: il vende  agli  appetiti suoi, e non per altra ragione il vuol morto: non
(come dicea Paolo di chi mangiava le cose immolate  agli  idoli) non si può partecipare in un tempo alla mensa del
nessuno pretenda di persuadere il comunicare frequente  agli  indisposti, e nessuno da quel rigore si creda di potere
scelse alcune cose convenienti, e ne fece passare l' uso  agli  Apostoli: sebbene anche queste le lasciò loro come cose
adornamenti. Con tutto parla. Quanto dicono le parole sue  agli  orecchi, tanto pongono i suoi riti sotto gli occhi. E sì
a sprezzare la mondana vanità. Sono nelle chiese, oltre  agli  ornamenti, delle altre cose; e farò qui un piccolo cenno
ministri, cominciando dal Pontefice insino a' turiferarŒ,  agli  ostiarŒ, a' lettori; le incumbenze assegnate a ciascuno,
misericordia . Dopo offerito il pane ed il vino e' si volge  agli  astanti, li chiama fratelli, li prega di orazioni, perchè
le lezioni nel Mattutino. E per tutto s' umilia di sotto  agli  altri, quando prende aspetto d' uomo; benchè in figura di
soavi parole non usa il Sacerdote ciascuna volta che parla  agli  astanti? Quando li saluta si volta ad essi allargando le
delle feste, dice S. Bernardo, spetta ai cittadini e non  agli  esuli (1). Il perchè v' ebbero de' santi uomini, che,
forza del nome di Gesù, dell' annunzio di sua venuta fatto  agli  Ebrei, della chiamata de' gentili, del malo ricevimento e
del Regno di Cristo in terra, al sangue de' martiri,  agli  scritti dei dottori, alla vita de' confessori suoi, da cui
[...OMISSIS...] Per questo Cristo dopo risorto comandò  agli  Apostoli di andare pel mondo battezzando l' uman genere.
mostra, scrivendo a' Corinti, che tutte cose avvenivano  agli  Ebrei in figura delle nostre (1). Ora egli vuole, che noi
condotta v' avea all' orazione, e vi faccio uscire in mezzo  agli  uomini, in mezzo alla società. Sì; se la donzella cristiana
piacere a tutti. Carità è accomodarsi di buon volere  agli  usi innocenti, alle costumanze di quelli fra cui si vive, e
di loro. Dico, che gli uffizŒ del vivere civile, suggeriti  agli  uomini da natura, possono avere due fonti, cioè il piacer
piacere; conversi per rendere bello ed onesto piacere  agli  altri. Or quando onesto è questo piacere, quando legittimo?
colla virtù. Così ci insegnò anche Cristo a vivere cari  agli  altri: « Splenda la luce vostra in faccia agli uomini, sì
vivere cari agli altri: « Splenda la luce vostra in faccia  agli  uomini, sì che essi la veggano, e ne glorifichino il Padre
altrui, e negligenta sè stessa con dignità per soddisfare  agli  altrui desiderŒ, che fa dei servigi a tutti, sobria, grave,
in prevedere gli altrui incomodi, destro in toglierli,  agli  infelici s' unisce compiangendo, a' felici congratulando,
noi descritte (1); ei rende, un sì vero Cristiano, amabile  agli  uomini la nostra virtù. E quale atto maggiore di carità?
Tuttavia essendovi tre modi, pe' quali si può dar piacere  agli  altri uomini, cioè colla virtù, colle cose per sè
in un migliore. Carità è in vero evitare quello, che  agli  occhi non solo de' tristi, ma degli uomini naturali è
Giovanni, perocchè fu Gesù Cristo quegli che apportò  agli  uomini il buon annunzio [...OMISSIS...] . [...OMISSIS...]
Così quell' elemento, che pare barbaro in S. Giovanni  agli  orecchi de' minuti filologi, è quel non so che di sublime e
primo istante dicesi creante , in quanto poi si riferisce  agli  altri dicesi conservante . L' atto che crea è quello
esemplare, il concetto degli abissi anteriore logicamente  agli  abissi); « « non ancora erano sgorgati i fonti delle acque,
concetto l' opera sua, è poi quella di cui fa parte anche  agli  uomini, onde dice che « « sue delizie sono lo stare coi
quale l' uomo afferma e pronuncia se stesso, non rispetto  agli  altri verbi coi quali l' uomo pronuncia ed afferma le altre
la comunicazione reale che il Verbo divino fa di se stesso  agli  uomini: e la fece compiuta nell' incarnazione; a misura per
di Dio, cioè le operazioni e le manifestazioni del Verbo  agli  uomini, le quali non sono in egual modo razionali, ma
del Verbo di Dio e della salute che questo avrebbe data  agli  uomini venendo al mondo, benchè fosse cosa inspirata dallo
lo stesso Verbo divino, che doveva esser dato personalmente  agli  uomini coll' incarnazione, ma soltanto conteneva l'
in cordibus vestris (5) ». Il Verbo dunque è comunicato  agli  uomini per mezzo della operazione interiore dello Spirito
». Ed il doppio essere di Cristo, cioè l' umano visibile  agli  occhi carnali, e il divino che si rivela solo alle anime
extendere (4) ». Or questa cosa occulta ed invisibile  agli  occhi carnali non poteva essere rivelata che dall'
salendo al principio di tutta quella sapienza che fu data  agli  uomini da Gesù Cristo, e così ponesse la prima pietra dell'
Onde Cristo disse: « « Padre, io ho manifestato il nome tuo  agli  uomini che tu mi hai dati »(2) ». E quantunque il Padre
e non in quello della cognizione, e però resta nascosto  agli  uomini fino a che non hanno conosciuto il Figlio che lo
la quale non s' ha se non per quella percezione che fu data  agli  uomini quando il Verbo personalmente prese carne umana.
e a' più eminenti eletti da Dio acciocchè le comunicassero  agli  altri. Onde « « Abramo desiderò di vedere il giorno di
gli Angeli, non era tuttavia quello che parlava  agli  uomini, nè loro si mostrava personalmente parlante; e però
come Verbo rivelato. Il che insegna chiaramente S. Paolo  agli  Ebrei nelle prime parole della sua meravigliosa lettera a
che rivelavano ai Profeti le verità che questi comunicavano  agli  altri uomini. Per ciò le verità rivelate si chiamano anch'
con esse il Verbo divino non siasi ancora manifestato  agli  uomini personalmente. E` dunque a considerare che la grazia
Cristo, ma non sono ancora Cristo manifestato espressamente  agli  uomini, non sono il Verbo comunicante loro personalmente se
antica rivelazione il Verbo non si comunicò personalmente  agli  uomini. Ma, quando egli prese carne umana ed ammaestrò gli
sue parole esteriori rispose la grazia interiore che diede  agli  uomini la percezione del Verbo parlante e operante, la
già solo ai nostri orecchi carnali che non basterebbe, ma  agli  orecchi del nostro cuore; e questo è proprio solo de'
è mestieri chiarir meglio la cognizione soprannaturale data  agli  uomini prima della venuta in terra del Signor nostro Gesù
. Di maniera che la cognizione del Verbo come persona data  agli  antichi non era positiva e percettiva; ma negativa,
acconcia ad esprimere la personale manifestazione del Verbo  agli  uomini, nella quale il Verbo non è solamente la dottrina,
all' illuminato. E` per il Verbo che si rivela il Padre  agli  uomini, come abbiamo veduto: il Verbo è per sè luce che
hanno natura diversa dalle create, non si possono insegnare  agli  uomini che usando vocaboli istituiti a significare cose
come era il Verbo prima che operasse e che si manifestasse  agli  uomini. Onde, salendo l' Evangelista colla sua mente al di
di dire che cosa abbia fatto e come si sia manifestato  agli  uomini, dichiara che cosa era da tutta l' eternità: era
con parole esteriori; e con queste venendo annunziato  agli  uomini, questi assentendo per la grazia che gli illumina ad
alle creature; come S. Marco lo descrive annunziante  agli  uomini l' Evangelio del Regno di Cristo, così S. Giovanni
e queste si considerano come mezzi alle sue operazioni e  agli  effetti ch' egli produce: onde si dice, a ragion d' es.,
acciocchè sia veramente tale, dee sussistere a se stesso e  agli  altri enti a cui ha per sua natura rapporto. Ma in Dio non
reale e sussistente, se non sussistesse a se stesso e  agli  altri enti a' quali per sua essenza è legato. Dunque Iddio
un oggetto, questo veramente sussista a se stesso e  agli  altri; e questo è creare. Creare dunque è far sì che un
mancherebbe. Quest' atto di volontà creatrice corrisponde  agli  atti della ragione pratica, i quali consistono nell'
Onde le Scritture attribuiscono i cieli a Dio, la terra  agli  uomini (4), distinguendo gli Ebrei tre cieli: l' uno quel
cosa. E le distinse Cirillo Alessandrino, che rispondendo  agli  Ariani, i quali dicevano che il Verbo avesse imparato l'
è l' essere per sè amato, comunica l' amore soprannaturale  agli  uomini. Quindi si manifesta la ragione perchè nell'
e finalmente dice, che la vita che è nel Verbo è luce  agli  uomini, dimostrando così come gli uomini sono costituiti
del Verbo è la luce degli uomini, nè potrebbe esser luce  agli  uomini se non fosse per sè luce; solo essendo luce per sè
solo essendo luce per sè ed a sè, egli poteva esser luce  agli  altri, e non solo agli uomini, ma ben anco a tutte le
sè ed a sè, egli poteva esser luce agli altri, e non solo  agli  uomini, ma ben anco a tutte le intelligenze create; benchè
non dice di essere la vita in se stesso, ma relativamente  agli  uomini, pei quali è anche la via di pervenire al loro beato
specificamente diverso dalla parola vita applicata  agli  animali; quella della pura vegetazione, che non va a finire
egli annunziare che il Verbo della vita si è manifestato  agli  uomini, incomincia dal dire che era ab eterno appresso il
dal dire che era ab eterno appresso il Padre occulto  agli  uomini e che a questi si è manifestato nel tempo, quello
favellarsi della sapienza di Dio in quanto viene comunicata  agli  uomini: onde la sapienza oggettiva di Dio, che riducesi al
chiamasi « virtù di Dio », e la comunicazione di essa  agli  uomini « un vapore di tale virtù », la sapienza chiamasi «
stesso (1), e quindi la può dare, ed è quello che la dà  agli  altri, onde da S. Pietro è chiamato « « autore della vita
perocchè la libertà di fare il male non è tolta  agli  uomini. Onde gli uomini possono col loro libero arbitrio
il Vangelo, ed ancora accadono quando sembrano necessarii  agli  uomini apostolici per diffondere alle nazioni infedeli l'
ottenne una vita immortale, colla comunicazione della quale  agli  altri uomini crea in essi un' umanità nuova, una vita nuova
aveva seminato il buon grano (2). E lo stesso Cristo disse  agli  Ebrei: « Vos ex parte diabolo estis (3) » per indicare la
di predicare liberamente l' evangelica verità e di aprirne  agli  uomini il mistero. . A cui s' aggiunge, qual conseguenza
al suo Verbo), e così renderlo oggetto d' adorazione  agli  angeli stessi, che per natura sono tanto più eccellenti
tutte le azioni e passioni di quello che doveva esser tipo  agli  uomini di ogni perfezione: [...OMISSIS...] . E dice che
conquista sopra di lui, e però non poteva dargli morte come  agli  altri uomini. Ma che egli nulladimeno moriva non costretto,
che in esso operava, non sarebbe apparita intieramente  agli  occhi degli uomini; sarebbe stata nascosta, e quindi
»(2) ». Cristo non aveva mai pensato che a dare a Dio e  agli  uomini, in che consiste la generosità, una generosità
Cristo, restituita alla vita non più mortale, fosse assunta  agli  onori divini, collocata nel più alto seggio alla destra del
Verbum; » e vengono a dire: Io prima d' esser manifestato  agli  uomini, anzi prima che fossero gli uomini e il mondo, cioè
di ogni naturale desiderio della sua umanità rispetto  agli  uomini co' quali ha comune la natura umana. Il desiderio
di Cristo è profondamente esposta nella lettera di S. Paolo  agli  Ebrei. In essa dimostra l' Apostolo come questa dignità di
a se stesso, ed ottenne copia di doni da distribuire  agli  uomini stessi da lui liberati per giusta conquista. Laonde
per giusta conquista. Laonde Cristo stesso avea detto  agli  Apostoli che tornava loro conto ch' egli se ne andasse di
da ogni pena o sequela del peccato, fatti simili  agli  angeli santi, spiritualizzati senza il legame o l' impaccio
» Questa vita poi, che viene comunicata meravigliosamente  agli  uomini, ha condizione di cibo, perchè sia così ristorato l'
osservarsi che questa maniera occulta di vita comunicandosi  agli  altri per modo di cibo, suppone che essi già vivano: ed è
nati nelle acque battesimali. Dice Gesù Cristo di nuovo  agli  Ebrei « Ego sum panis vitae: qui venit ad me non esuriet:
principio della salute: essa dà il diritto al battesimo e  agli  altri sacramenti. Se questi non si possono ricevere, la
Anzi essi manifestano le due maniere onde Cristo dà la vita  agli  uomini, delle quali abbiamo sopra toccato. Perocchè: A
me » quasi dica: Colui che a me è Padre ab eterno, e che  agli  uomini mi manda e mi comunica nel tempo. Dice nelle parole
da esso Dio Padre. Ora questi ammaestramenti dal Padre dati  agli  uomini che ancora non conoscono Cristo, dati specialmente
insegnò colle primitive rivelazioni, quello che insegnò  agli  Ebrei colle rivelazioni speciali fatte alla casa di
in parte svelato. Gesù Cristo ci dice che egli si comunica  agli  uomini in forma di cibo: che questo cibo è la sua carne:
di vita che non può venir meno; e questa darà la vita  agli  uomini, anche quando questi avranno perduta la loro vita
tutto occulto e misterioso. E veramente Gesù Cristo disse  agli  apostoli, dopo istituito il sacramento eucaristico, ch'
concepiva così che un solo cibo diventasse comune a Dio, od  agli  Dei, ed agli uomini, e per tal modo gli uomini
che un solo cibo diventasse comune a Dio, od agli Dei, ed  agli  uomini, e per tal modo gli uomini partecipassero della
umana, che una vittima dovesse esser cibo comune a Dio ed  agli  uomini, era convenevole che Iddio divenuto uomo e
perfezione e sublimità che voleva pure comunicare  agli  altri figliuoli degli uomini a cui s' era fatto fratello
sotto la forma di cibo per potersi così comunicare  agli  altri uomini. Perocchè l' uomo non acquista il termine
nostro, colla quale gli fu dato il diritto di distribuire  agli  uomini la vita spirituale, germe della futura risurrezione
e stritola e fa passare da sè delle sostanze che rispetto  agli  animali si dicono alimentari; così del pari nella
Cristo per que' gradi stessi pe' quali venivano comunicate  agli  uomini viventi in terra ne' giorni della vita terrena del
in me eziandio che sia morto vivrà », e questi sono simili  agli  antichi giusti, colla sola differenza che gli antichi
corpo, poscia risorto, coll' ascensione al cielo si tolse  agli  occhi degli uomini. L' uomo, incorporato in Cristo,
Laonde, non solo rispetto a' gentili, ma ben anco rispetto  agli  ebrei, la nostra fede è chiamata luce, chiarezza, gloria da
(1). » Altrove: « Mihi vivere Christus est (2). » Ed  agli  Ebrei: « Participes enim Christi effecti sumus: si tamen
corpo glorioso colla risurrezione della carne. Vero è che  agli  Ebrei furono preannunziate molte cose di Cristo, e la fede
nova et vetera (3). » Se le verità fossero state annunziate  agli  Ebrei solamente in parole esterne senza che queste fossero
si astengano dal partecipare alle vittime immolate  agli  idoli. Perocchè dice: [...OMISSIS...] Ma, quantunque il
di prestarvi interissima fede; perchè se non prestiamo fede  agli  eccessi del divino amore, molto meno potremo agli eccessi
fede agli eccessi del divino amore, molto meno potremo  agli  eccessi di questo amor divino corrispondere. A me pare d'
ma perchè mi sforza a dirlo la verità che mi sbalza  agli  occhi), quanto più dee sperare Ella, che fuor del mondo
di tutto Iddio che sta seco e la conduce per sicura via  agli  eterni suoi amplessi. Deh! si ricordi di quello che ha la
delle idee spiana incredibilmente la via a' catechizzati ed  agli  stessi catechizzatori. Stimo poi che non si possa mettere
Ma sopra tutto poi esorterei e pregherei fin colle lagrime  agli  occhi una tale persona a guardarsi con somma cautela da
che una tal persona anteponesse queste lezioni spirituali  agli  altri studi speculativi, che facilmente esaltano la mente e
s' abbassò fino alla croce dolorosissima ed infamissima  agli  occhi degli uomini: di quelle ragioni ancora che dimostrano
di cui siamo composti, e quanto renda l' uomo ributtante  agli  occhi di Dio. Alla umiltà giova immensamente la pratica di
o vi potrei dire di meglio, di quello che disse Cristo  agli  Apostoli: Rogate , anzi io metterò il verbo in prima
le vostre e le comuni orazioni, mi dirà come disse  agli  Apostoli: « Segregate mihi Paulum et Barnabam »; se mi farà
sapienza di Dio conosce, ma che è del tutto occulta  agli  uomini, perchè in quel tempo, e solo in quel tempo, le
solo allora che servono a mettere il vizio in orrore  agli  uomini, in amore ogni vera virtù. Queste cose spianano la
che appartiene alla santità si dee procurare di nasconderlo  agli  occhi degli uomini: onde come mai tutte le religiose d' una
non consterebbe della verità della loro persuasione  agli  altri uomini, se pur loro non rivelasse Iddio espressamente
una soavità e forza infinita, sono adattate ai dotti ed  agli  indotti, rendono un sapor celeste, prestano un alimento
a mio parere, istituire una società con questo titolo che  agli  uomini spirituali parrebbe ambizioso, ed al mondo, pur
di pensare bassa, ignobile ed egoista, senza alcun amore  agli  studi, con amor grandissimo all' ozio, leggieri, mondani,
quidam vero non credebant »: i primi fanno la strada  agli  altri. Io credo che quelli che si unirono testè alla Chiesa
di tanta fede e ricca di tanta pietà, non è più visibile  agli  occhi nostri, non si trattiene più con noi in famigliari e
a quei riti tutta la dignità che possono aver perduta  agli  occhi dell' Occidente, com' Ella dice egregiamente. Stimo
anche l' anima, per ottenere, quell' uno necessario; quindi  agli  occhi o almeno nella pratica di costoro, tutti i mezzi sono
fra i più giusti rigori, se fossero palesi e svelati come  agli  occhi dei comprensori celesti, l' anima nostra non potrebbe
peccati che a giudizio degli uomini sembrerebbero mortali,  agli  occhi di Dio che considera le subbiettive disposizioni,
noi non dimentichiamo per questo di tenerlo vivo e presente  agli  occhi nostri, come un esempio di molte e rare virtù
la generosità del nostro compagno ci brilla dinanzi  agli  occhi più bella e più desiderata nel momento che ci vien
dovessi o come Cardinale o con altro impiego prender parte  agli  affari di questo Governo! Io sarei intieramente sacrificato
Io sarei intieramente sacrificato senza produrre alcun bene  agli  altri. Così lontani, come voi siete, non potete conoscere
ma ben anco per una prudente economia che intende sottrarre  agli  occhi del pubblico quelle dottrine di cui si potesse temere
di Dio sta qualche cosa di grande, di grande dico, anche  agli  occhi nostri, perocchè in sè stessi i suoi disegni sono
de' tempi. Così il Pontefice Alessandro II sottrasse  agli  occhi del pubblico il libro intitolato « Gomorrhianus » di
persuasione di dir cosa non meno utile alla Chiesa che  agli  Stati, cosa che influirebbe a mio vedere a temperare le
il vero giudice. Ella ha trovato che fosse meglio sottrarre  agli  occhi de' fedeli que' miei suggerimenti o consigli; e così
altro fa la Chiesa che giudicarlo inopportuno a' fedeli,  agli  occhi dei quali il sottrae, come avvenne di un libro di S.
straniere, in cui si tratti di diffondere il Vangelo  agli  infedeli, se non quei pochi che sono di provata vocazione,
L' altro errore si è di credere che per le Missioni  agli  infedeli faccia bisogno una grande scienza analitica, su
non si vergogna di confessare il Vangelo, anche in faccia  agli  uomini che non lo stimano se non come una debolezza o una
conviene altresì che portiamo di continuo dipinto innanzi  agli  occhi nostri Gesù Cristo, che pernotta in orazione o sul
una parola vuole Iddio santo per essenza, e ciò che piace  agli  occhi suoi. 2 Siate semplice e sincerissimo col vostro
nel travaglio e nel patimento, stando sempre davanti  agli  occhi nostri, ci conforterà, e ci rallegrerà assai più che
a chi più a chi meno, ai Superiori un campo maggiore,  agli  inferiori uno minore. Entro questo campo libero ciascuno
Casa, cominciate dalla Superiora centrale, e venite giù  agli  altri uffizi della Casa insino all' ultimo, vedrete che
portando sempre il divino Maestro quasi dipinto davanti  agli  occhi dell' anima nostra, udendo le sue parole quali sono
a se stessi quello che appartiene al solo Dio, od  agli  altri uomini, di modo che umiltà non è altro che giustizia.
sono le seguenti: Non dare (generalmente parlando)  agli  uomini alcuna occasione di disprezzarci, almeno con alcun
cercare di coprire le proprie virtù, per quanto si può,  agli  occhi altrui, e qualche volta si può anche parlare con
vostro e dell' andamento della scuola. E per rispetto  agli  Esercizi spirituali, non dubitavo della vostra diligenza,
sua condizione davanti a Dio, qualunque cosa appaia davanti  agli  occhi degli uomini. Io giudico dunque che voi non solo
della maggior gloria di Dio, e di poter farlo conoscere  agli  uomini; sopratutto è necessario l' abito di frequenti e
che hanno gli uni di pregevole supplisca a ciò che manca  agli  altri e così scambievolmente si perfezionino; egli non può
e di modalità, sono idee astratte che si estendono anche  agli  esseri immateriali. Or quanto alle prime, mediatrici fra le
essi in tal modo usano di una similitudine che fa intendere  agli  uditori la capacità di quell' ordigno. Veggendo adunque
si fa a imporre i nomi alle maggiori parti dell' universo e  agli  accidenti più solenni della natura, denominando, egli, il
alla quale il Creatore si rappresentava sensibilmente  agli  uomini e alla natura tutta e comunicava i suoi precetti e
(2). » Conciossiacchè è il Verbo che, comunicando sè stesso  agli  uomini, dà loro la vera e sostanziale sapienza, la vita e
comunica in cielo, che nello stato onde comunica sè stesso  agli  uomini per la grazia: e singolarmente poi sotto la forma di
simboli costanti, coi quali Iddio non parlò solo allora  agli  uomini, ma sempre anche di poi, e fino alla fine,
Così i principii di tutte le cose eran simboleggiate  agli  occhi del primo uomo in quelle due piante e in quelle
perfezione di santità umana (1). I segni sensibili dati  agli  uomini nello stato d' innocenza avevano bensì una cotal
forze che le sue proprie. Egli rimase adunque abbandonato  agli  esseri malevoli più forti di lui. Il demonio trovò il modo
egli è manifesto che alla creatura, che ne fu cagione,  agli  altri doveri suoi si sopraggiunse il debito di risarcire la
che Dio [doveva] istituire questi segni e dichiarargli  agli  uomini: e da quel punto che si fossero da Dio istituiti e
le rivelazioni che da quell' ora innanzi Dio avrebbe fatto  agli  uomini. Fin qui adunque Abramo non aveva fatto per così
al seme eletto di Abramo la verità che voleva rivelare  agli  uomini? Quanto durò lo svolgimento intero di quelle verità
La dottrina fondamentale del nuovo era di fare conoscere  agli  uomini e adorare la Trinità delle divine persone: qui
nella dottrina dell' unità di Dio e del suo culto? Non lice  agli  uomini entrare curiosamente investigando i divini consigli;
a queste parole, e far che elle non suonassero vanamente  agli  orecchi umani, ch' esse primieramente significassero
e fu il sistema de' segni istruttivi coi quali Iddio rivelò  agli  uomini la serie delle divine verità. Noi ne faremo prima l'
quella dottrina religiosa che veniva così di mano in mano  agli  uomini comunicata: la quale per ciò procedeva sviluppandosi
fine critica, tutti quei tanti emblemi coi quali Dio parlò  agli  uomini. Ma a noi non è conceduto qui di far tanto; non
il vario costume di questi. Ciò conveniva specialmente  agli  uomini primitivi nei quali prevaleva la parte animale e non
Ecco pertanto alcune prescrizioni emblematiche che Dio fece  agli  uomini de' primi tempi intorno agli animali bruti,
che Dio fece agli uomini de' primi tempi intorno  agli  animali bruti, acciocchè fossero segno e specchio di ciò
e specchio di ciò che dovevano fare gli uomini fra di loro.  Agli  uomini usciti dall' arca proibisce di mangiare la carne col
[...OMISSIS...] . Un altro ammaestramento voleva Iddio dare  agli  uomini con questo precetto, ed era di inculcargli il
non sapeva anco p“r mente. E per far ciò metteva innanzi  agli  uomini quest' anima come principio della vita animale,
le bestie in questa antica e primitiva scuola che dà Dio  agli  uomini, sono prese per emblema a significare uomini, verso
tipo rinnovellato nello sterminio, che da Dio fu comandato  agli  Ebrei, dei Cananei e di que' varii popoli idolatri coi
gli uccisori sono, egli non cede il suo diritto di morte  agli  stessi malvagi: ma incarica di fare questa sua giustizia i
del Messia che viene spiegato da San Paolo nella lettera  agli  Ebrei. 5. Il primo patto stretto da Dio con Abramo . -
celeste che terreno, poichè la vittima è ivi nascosta  agli  occhi terreni e non si parte dal cielo; sicchè tanto la
propria felicità. Era dunque vietato con quell' osservanza  agli  Ebrei di addomesticarsi coi Gentili, pigliare la natura
alla fronte le appendevano, acciocchè si muovessero innanzi  agli  occhi loro. Ma il precetto era simbolico, e per le mani
aveva resa importante la virtù e il vizio anche  agli  occhi di quegli uomini non atti che a percepire le cose
sciolti dai beni e dai mali temporali, non era possibile  agli  uomini primitivi di mettere in tali oggetti una grande
primo passo, ed era un gran passo quello di far conoscere  agli  uomini tre cose. 1. che la giustizia valeva almeno
la giustizia è una cosa tanto preziosa che va anteposta  agli  stessi figliuoli«. Di più aveva giudicato:« Iddio che mi
lui similitudine. Ora a far questo Iddio tolse a divietare  agli  Ebrei tutte le imagini delle divinità (1), per pericolo
forze, nè manco al picciol tempo che ci rimane da dedicare  agli  studii. Noi non porremo qui pertanto se non una sola
Padre ha imposto al Figliuolo è che egli facesse conoscere  agli  uomini il Padre suo, perchè il Padre operando non si è reso
Padre suo, perchè il Padre operando non si è reso visibile  agli  uomini, ai quali non ha comunicato se non le vestigia del
del Verbo divino, il quale dovea far conoscere  agli  uomini il Padre celeste pel suo sermone e pel suo spirito.
se l' umanità di Gesù Cristo fosse stata sempre presente  agli  uomini, non sarebbe bisognato l' istituire de' Sacramenti.
in quelle sue parti più sottili e delicate, che inservono  agli  istinti migliori; e indi avvenga che l' uomo cominci in
sua Chiesa. Ora Cristo comunica appunto dell' amor suo  agli  sposi battezzati, che osservano nelle loro nozze quanto
detto, la perfezione della grazia non si potea comunicare  agli  uomini che colla comunicazione del Verbo pel quale solo
(1). Era ella adunque strumento acconcissimo a comunicare  agli  uomini la cognizione del Verbo da cui era informata, e la
cui consuona quanto il Sommo Pontefice Eugenio IV scriveva  agli  Armeni: [...OMISSIS...] . Un altro ufficio, ed il più
a salute degli uomini. S. Paolo poi si stende nella lettera  agli  Ebrei (3) a lungo a mostrare come tutti gli antichi Padri
la legge perfetta. Forse che Iddio non rende giustizia  agli  Ebrei che operano le loro cerimonie? No; ma la
po' più addentro ricercare la natura di questa fede, donata  agli  uomini da Dio medesimo colla sua grazia, e vedere in quale
e piena manifestazione e comunicazione che Dio fece di sè  agli  uomini fu solo nella incarnazione (1). Prima di Cristo
concetto unito alla grazia, che è una virtù reale, diede  agli  uomini una idea7percezione; o sia una tenue iniziale
condizione; bastò che Iddio si comunicasse realmente  agli  uomini, il che fece il Verbo incarnandosi: indi la libertà
Scritture quando dopo la sua risurrezione « aprì il senso  agli  Apostoli a poter intendere le Scritture« (2). » S. Pietro
tuttavia non valeva quella legge [a far] conoscere  agli  uomini la malizia e reità di questi e molto meno a far che
spirito (1). La legge mosaica adunque era incapace di dare  agli  uomini una tale nozione, come pure era incapace di
nella sua essenza divina rimaneva del tutto nascosto  agli  antichi, e pure egli solo era la loro giustificazione (2).
anche conseguita, essa non valeva veramente a giustificarli  agli  occhi di Dio; ma solo tutto al più a quelli degli uomini
fiducia nella bontà e potenza di Cristo, era tal cosa  agli  occhi di Dio, che non gli permetteva di abbandonare uomini,
ferma di quel Cristo che giustifica comunicando sè stesso  agli  uomini; egli è manifesto che ella era piuttosto una
Nell' antico Testamento Dio non era realmente comunicato  agli  uomini, non era percepito; ma solo indicato con delle
ad una cotal servitù di esso peccato. Perciò S. Paolo  agli  Ebrei convertiti dice: « Il peccato non vi dominerà,
a ragione ove l' istinto dello Spirito Santo gli avesse  agli  antichi santi suggeriti. E questo tiene essere avvenuto l'
dal peccato mediante un Redentore, Iddio figurò innanzi  agli  occhi degli Ebrei questa grande verità con un avvenimento
Ora in quel passaggio l' Angelo del Signore non recava  agli  Ebrei alcun bene, ma solo li esentava dalla morte; il che
. E questo pure dovea essere in segno perpetuo  agli  Ebrei: [...OMISSIS...] . Or poscia Iddio continuò a dare
e le prime erano figure delle seconde, atte a far intendere  agli  uomini il prezzo di esse. Iddio pose mano ad effettuare le
vestito dell' umanità, che è il mezzo ond' egli si comunica  agli  altri uomini. Perciò la fede si rendeva sempre più
pertanto, in cui Iddio da parte sua liberava la sua fede  agli  uomini, conveniva che quasi chiamando gli uomini loro
umana natura da prima, poscia colla comunicazione del Verbo  agli  altri uomini per grazia (1). Tutto l' esteriore adunque
dallo Spirito Santo (3). Or essendo questo segno invisibile  agli  occhi della carne, a' quali non luce se non il segno
La potenza per ciò che acquista l' uomo relativamente  agli  altri Sacramenti è passiva od attiva . Passiva è quella del
un patto positivo la ragione per la quale Dio concorre  agli  effetti de' Sacramenti amministrati e ricevuti da chi ha il
grazia (1). Abbiamo parlato della potenza che si riferisce  agli  atti sacerdotali o sacramentali; ora dobbiamo parlare della
voleva che la santificazione dovesse potersi comunicare  agli  uomini di tutti i luoghi, di tutti i tempi. A sì grande
dovesse la cosa; perocchè il Verbo erasi bensì comunicato  agli  uomini ma non ancora lo Spirito Santo, come espressamente
stavano a sedere« (3); » ma che però erasi cominciato dare  agli  Apostoli subito dopo la Risurrezione, come quando soffiò
pienamente. Ed è degno di osservarsi altresì, che sebbene  agli  Apostoli fosse, solo dopo la Risurrezione, ordinato di
voi pienamente col Battesimo mio, il potrete conferire anco  agli  altri uomini; essendo già il cielo apertosi e disceso sul
parlato dei diversi effetti del Battesimo corrispondenti  agli  stati diversi del corpo di Cristo quanto all' ordine della
Cristo ottenne dal Padre di comunicare della propria vita  agli  altri col merito della sua passione: l' ottenne per
[...OMISSIS...] . La comunicazione della vita di Cristo  agli  altri uomini si fa in un modo simile a quello della
Padre il diritto e la piena libertà di poter comunicare  agli  uomini la percezione di Dio che era in lui piena e compita;
quelli che dànno testimonio (a Cristo) in terra » (cioè  agli  uomini non ancora rigenerati dal Battesimo), «lo spirito e
a Cristo, quando anzi Cristo stesso adduce, parlando  agli  Ebrei, la testimonianza che gli rende il Padre, il Verbo e
possiede. Imperocchè l' unione stessa con Dio lo fa atto  agli  atti soprannaturali e a meritar soprannaturalmente. E prima
l' uomo per essa robusto e valoroso a poter anche resistere  agli  assalti degl' inimici. Or il Battesimo ha di proprio, come
parole di vita quelle di Cristo? (7) non ha detto Cristo  agli  Apostoli, ch' erano mondi per cagione del sermone che
chiaramente favorevole ad una tale sentenza anteriore  agli  scolastici. 2. Molte autorità contrarie ad essa a me pare
Quanto poi al terzo, che cessi il pane e si adduca sotto  agli  accidenti di lui il corpo di Cristo in virtù della
un benedire (1), secondo un modo di parlare che risale  agli  Apostoli (2). Or benedire equivale (fatto da Dio) a
umana, perchè il prender carne era un rivelarsi amabile  agli  uomini, ugualmente si rese da sè cibo per l' opera del suo
dalla divinità, si apparecchiasse e quasi concorresse  agli  uomini il divino cibo di essa umanità, sicchè Cristo dir
non nasce mutazione nè quanto alla sostanza nè quanto  agli  accidenti, tutta la mutazione si dee ridurre alla relazione
di prima; ma si sarebbe veramente ingrandito, estendendosi  agli  spazii che dalle specie sono coperti. Perocchè io ho
conciossiacchè tutte fanno finalmente una guerra incessante  agli  errori; benchè non tutte guerreggino gli errori stessi
che la Chiesa ha dichiarato, contro Bajo, possibile«.  Agli  occhi miei questa sentenza contiene il concetto stesso
la creazione del mondo, ed il male a cui l' uomo soggiace,  agli  angeli, uscita da Samaria, fu propagata nella Siria dall'
la Scuola di Alessandria. Quindi la dottrina intorno  agli  angeli come creatori del mondo e autori di tutto il male,
eretici. [...OMISSIS...] Questi eretici attribuirono  agli  angeli la creazione del mondo e l' origine del male. Con
uomo quanto all' origine sua, ma quanto alla comunicazione  agli  individui che si riproducono nell' umana specie, effetto
essa li santifica, come avviene co' Sacramenti amministrati  agli  infanti. Il principio adunque e tutta la sostanza della
immaginarono un' ipotesi vana a cui dieder cieca credenza;  agli  autori del secondo errore considerando esclusivamente l'
stesso. Indi l' errore che la grazia non si desse da Dio  agli  angeli ed agli uomini gratuitamente, ma secondo i meriti
l' errore che la grazia non si desse da Dio agli angeli ed  agli  uomini gratuitamente, ma secondo i meriti colle proprie
Origene toglie a provare che la grazia venne da Dio data  agli  angeli ed agli uomini secondo i lor meriti nella citata
a provare che la grazia venne da Dio data agli angeli ed  agli  uomini secondo i lor meriti nella citata opera de'
i principali Dottori della Chiesa la opposero costantemente  agli  eretici; de' quali Dottori mi restringerò per ragione di
non c' è ancora alcuna determinata certezza (se non davanti  agli  occhi di Dio che vede anche la scelta, perchè è presente ad
ne' bambini non esiste veramente, e non può esistere«. 49.  Agli  stessi inconvenienti soggiace il sistema di Vasquez (1) e
originale, prendendolo dall' altro possano dimostrare  agli  increduli che spacciano questo dogma contrario alla
del peccato originale ne' bambini. Rivolgendosi poi  agli  increduli, che dicono essere contrario alla ragione che un
eresie del pelagianismo e del giansenismo: e di attenersi  agli  insegnamenti più solidi degli antichi. E per rispetto al
che la cosa è rivelata da Dio, può dire con tutta ragione  agli  avversarii:« se non potete intendere, credete« (2). L'
che chiamerei sostanziale , in quanto indica e dimostra  agli  uomini che la patiscono, una sostanza sussistente e agente:
di determinato e che stia bene a un essere peculiare, e non  agli  altri. Sicchè ciò che significano sono appunto concetti
Le cognizioni naturali adunque intorno a Dio, o comunicate  agli  uomini da qualche savio sorto nel mezzo di loro, o da un
tutti i molti discorsi che aveva sentito prima intorno  agli  oggetti colorati e lucenti. Ma prima di acquistare la
misteriosi e inesplicabili que' discorsi che odono intorno  agli  oggetti di quel senso di cui mancano (1). D' altra parte
che porge la rivelazione, posto che sieno communicate  agli  uomini, non hanno niente che ecceda la facoltà apprensiva
. Le verità proposte dalla rivelazione esterna da credersi  agli  uomini sono, come abbiamo veduto, parte ideali7negative
ragionamento non giunge, ma sono positivamente comunicate  agli  uomini. La Teologia rivelata si oppone adunque alla
o il colore suppone il corpo, dal quale viene rimbalzato  agli  occhi di chi lo mira. Le quali cose ho voluto toccare per
(3); » non era che gli mancasse l' intelletto comune  agli  uomini tutti, ma dimandava quell' intelletto che aggiunge
rimosso da questo mondo, egli si tiene occulto e invisibile  agli  occhi nostri: noi non ne abbiamo che una idea, e una idea
i partiti e di tutte le opinioni. Ella è quella verità che  agli  uomini, i quali estinsero la morale nel piacere e fecero
finzione. Molti di questi scrittori riducono la morale  agli  interessi umani, non difficili per vero ad amarsi: molti la
per modo che senza la fede il giusto, quegli che è tale non  agli  occhi degli uomini, ma a quelli di Dio, secondo l' ordine
ora al fuoco che riscalda la materia, in cui entra, ora  agli  aromi che si attaccano ed aderiscono alle vestimenta, onde
suggella. S. Paolo usa di questa similitudine in quel luogo  agli  Efesi: [...OMISSIS...] . E commentando queste parole S.
riceve (2). Ora la rivelazione delle divine verità fu data  agli  uomini per una serie successiva di secoli: non tutta svolta
la mirabile dispensazione delle divine verità comunicate  agli  uomini, non tutte in un tratto, ma di tempo in tempo,
divine persone, nella quale la cognizione che Dio diede  agli  uomini fu completa e procedendo in bell' accordo l' interna
più sopra ho descritto (2). Quando il Verbo si manifestò  agli  uomini fatto carne e costituito dal suo eterno Padre Capo e
attribuisce a sè l' aver manifestato il nome del Padre suo  agli  uomini: « Ho manifestato, dice egli, il nome tuo agli
suo agli uomini: « Ho manifestato, dice egli, il nome tuo  agli  uomini che hai dato a me dal mondo« (1) ». E questa era la
mezzo degli Angeli suoi: dal che S. Paolo, nella Lettera  agli  Ebrei, trae buon argomento di mostrare l' eccellenza della
similitudine col rivelare , che è appunto un parlare di Dio  agli  uomini. E d' altro lato questo parlare di Dio agli uomini è
di Dio agli uomini. E d' altro lato questo parlare di Dio  agli  uomini è una cotal traccia del Verbo che riesce
tempo, quasi però occultato dietro una parete, fece sentire  agli  uomini la sua voce e comunicò loro le verità della salute.
nella quale nasce la comunicazione appunto del Verbo stesso  agli  uomini. Non vedevano il sole di giustizia, perchè non era
che colla fede al Vangelo: « E voi non avete, diceva egli  agli  Ebrei, la parola del Padre in voi PERMANENTE, perchè voi
ab aeterno può darsi al divino Spirito. L' esser donabile  agli  uomini, diciamo noi, l' essere diffonditore di santità non
questa distinzione. Egli dice che Cristo diede dei doni  agli  uomini (3): ed enumerando questi doni, soggiunge che diede
cose, secondo la dottrina dell' Apostolo: [...OMISSIS...] .  Agli  uomini dunque è stato dato il Figliuolo, la sapienza
dunque è stato dato il Figliuolo, la sapienza personale: e  agli  uomini sono stati dati altresì de' varii doni, delle varie
la persona del Verbo non fosse comunicata spiritualmente  agli  uomini innanzi la sua venuta in carne, pare reso manifesto
parole: [...OMISSIS...] . Il Verbo apparito in carne umana  agli  uomini, si annunziò loro per quella divina persona che è,
fatte precedentemente per lo spazio di quattro mila anni  agli  uomini, corrispose la rivelazione interna, colla quale si
di sè a' suoi discepoli. La divina rivelazione aveva date  agli  antichi delle cognizioni e notizie separate della divinità:
dire che Cristo fece nota ossia comunicò la propria persona  agli  Apostoli. Perocchè qual è il valore di questa misteriosa
solo alcuni lumi e cognizioni. Ma dicendo che ha fatte note  agli  Apostoli tutte le cose , non si può intendere altramente se
scopo di tutta la predicazione di Cristo, far conoscere sè  agli  uomini, e in sè il Padre: ecco il peculiare ufficio della
osservazione. In che modo Cristo poteva aver comunicato  agli  Apostoli la notizia di tutte le cose udite dal Padre? In
dunque di nuovo io chiedo, poteva dirsi con verità, che  agli  Apostoli tutte le cose fossero rese note? Certo ciò non
in altro luogo, in luogo di dire che aveva comunicate  agli  Apostoli tutte le verità, dice in singolare, che aveva loro
che la persona dello Spirito si comunicasse formalmente  agli  uomini, perchè emanava da lui e non costituiva da sè sola
al Padre prima che la persona del Verbo fosse comunicata  agli  uomini, cioè prima che venisse in carne umana (4). Quindi
degli uomini, domanda che una tal luce sia resa visibile  agli  uomini. Or questa luce infinita, che dimanda, è una luce
che molti doni incomparabilmente maggiori furono conferiti  agli  Apostoli da Cristo risorto, come il gaudio, la pace e l'
ora« ». Fin qui dice Cristo che ha molte cose da dire  agli  Apostoli in separato, perchè in complesso prese, gliele
. A chi darà testimonianza di Cristo lo Spirito Santo?  Agli  Apostoli stessi che l' avranno ricevuto. Ora il dare
presenza divina, sebbene solo esteriormente, ne proveniva  agli  Apostoli; e per la permissione data all' inimico in quell'
manifestamente che il Figliuolo è quegli che fa conoscere  agli  uomini il Padre: [...OMISSIS...] . E in altro luogo Cristo,
(9); che il vero pane celeste, cioè egli stesso, è dato  agli  uomini dal Padre (10); in assaissimi luoghi finalmente dice
qual modo non è dubbio essersi lui manifestato più volte  agli  uomini: ma parliamo di quella rivelazione interiore che l'
e mossi i suoi discepoli a far conoscere Cristo ancora  agli  altri e dare di lui al mondo tutto testimonianza. Ecco le
dello Spirito Santo e adempiva la promessa fatta prima  agli  Apostoli, quando aveva loro detto: [...OMISSIS...] . Di che
la soprannaturale rivelazione e manifestazione che Dio fa  agli  uomini di sè stesso. Quindi è che fin gli Apostoli
alle surriferite parole: [...OMISSIS...] . Ecco come  agli  uomini del secolo tutta resta occulta questa sapienza, e
quale rende immantinente i semplici e gli idioti più savi  agli  occhi suoi di quei savi del mondo che con immense fatiche e
sono di piccolo spirito o che non hanno tempo da applicarsi  agli  studii, possono acquistare senza fatica: e di questo si
e ineseguibile. Faceva uopo che Iddio stesso si comunicasse  agli  uomini, acciocchè infondesse in essi il suo amore
anche ogni migliore effetto morale rispettivamente  agli  uomini singoli e alla società. Del resto che gli uomini
non è letta per imparare la verità che ella annunzia  agli  uomini da parte di Dio, ma viene citata al tribunale dell'
lasciandola tutta come merce spregiata e di nessun pregio  agli  avversarii, e per sè ritenendo solo il cieco istinto? Si è
altro, se non che la sua opinione è per lui ragione: ma  agli  altri uomini può esser ella più che opinione, può esser più
si deduce, cioè l' essere veramente rivelata da Dio  agli  uomini; e poi egli è manifesto che tutta la religione si
tuttavia comporci e somministrarci una religione perfetta e  agli  umani bisogni interamente corrispondente. « Nessuna
d' argomento. Perocchè potè mai la ragione sola persuadere  agli  uomini qualche verità di persuasione così immobile e sicura
io ne ho delle altre prove. I primi fedeli hanno creduto  agli  Apostoli sulla loro parola, per verbum eorum anche prima
insociabili fra di loro, i quali non possano avvicinarsi,  agli  occhi della filosofia? Anzi qual ferocia d' animo muove i
che a Dio solo sia proibito di manifestarsi palesamente  agli  uomini da lui tratti dal nulla, sotto pena di essere
specie di grazia, secondo S. Agostino, era stata data  agli  Angeli e colla medesima grazia alcuni hanno perseverato nel
e virtuosa società che possa essere, dalla quale nascano  agli  individui tutti gli agi e i piaceri sociali. Consiste
umane. Dal Creatore così circoscritto e reso accessibile  agli  uomini di recente usciti dalle sue mani, i quali non
e i modi suoi avrebbero dovuto tutti insieme mostrare  agli  uomini, se ben disposti fossero stati, la sua divinità. Il
doni di grazia, più e più manifestato e rivelato sè stesso  agli  uomini, fino a tale che questi avrebbero percepito coll'
loro l' immortalità e introdusse il sommo Dio a parlare  agli  dei da lui formati, in questo modo: Voi che siete nati allo
con ogni sforzo d' ingegno vuole imporre per vero non solo  agli  altri ma anche a sè medesimo. I sistemi però inventati a
perchè nella sua misericordia egli volle dare un mezzo  agli  spiriti caduti di ritornare a lui. Cominciò allora il
adunque necessaria un' infallibile autorità che annunziasse  agli  uomini quel gran fatto che contiene la spiegazione dell'
essere conosciuto per natura , e potenza di volere rispetto  agli  esseri non conosciuti per natura, ma coll' aiuto dei sensi)
questo fondamento, egli mi par certo altresì e consentaneo  agli  insegnamenti dell, Apostolica sede, avervi un duplice amor
scolastici, i quali, si può dire, diedero nuovo movimento  agli  intelletti che da tanto tempo riposavano; periodo che toccò
giorno, dedicato al Signore, nel quale era interdetto  agli  Ebrei qualsiasi opera materiale e servile, a ricordo
quell' ente che Dio ha fatto visibile fin dal principio  agli  individui della umana natura. E maggior verità e evidenza
secondo l' ordine della divina Provvidenza, sono donate  agli  uomini da quel Dio che rende sempre più splendida la parola
ma solo l' autorità di Dio che le ha fatte conoscere  agli  uomini. Tuttavia mettendosi poi l' ingegno umano a partito,
il primo, non doveva essere qualche gran cosa, se confidò  agli  uomini un risultamento che non poteva dare se non una
pensare comune degli uomini e apparentemente assurda anche  agli  occhi della filosofia che non iscopre in quel bambino
il rimorso e il martirio. Da Socrate a Gesù, da Gesù fino  agli  uomini che muoiono ogni tanto per la Patria, i Martiri di
non procaccia ingrandirsi, nè vuole comparire innanzi  agli  uomini, anzi quanto è da sè rimanere il più sconosciuto che
un altro. Insomma procacciate di nascondervi studiosamente  agli  occhi altrui, e ciò per un sentimento, che ovunque vi
altro che quello di un Corpo ausiliare al clero secolare e  agli  altri corpi religiosi che lo hanno preceduto. Perciò non si
che dalla divina grazia. Ora, acciocchè venga posta innanzi  agli  occhi dell' intelletto dei fanciulli la verità morale,
e vestita di quegli emblemi e figure sensibili, che sono  agli  uomini le più famigliari, ai non ancora sviluppati
che intanto le cose vanno male, e che ne vien danno  agli  altri e all' Istituto. Ma questa non è una buona ragione; è
et perfectio propriarum animarum . Se dunque, senza badare  agli  altri, voi badate solo a voi stesso, e adoperate tutte le
Tu sei qui per conseguir la virtù, e non per far il censore  agli  altrui difetti. Iddio vuol questo da te, « salus et
ai beni terreni, non vogliano villanamente rifiutarsi  agli  inviti interni dello Spirito Santo. Vi raccomando fortezza
di governo: ella si applica tanto all' Impero russo, quanto  agli  Stati Uniti, o ai Cantoni svizzeri. La Chiesa riconosce
avete abbracciato, e che dovete avere continuamente innanzi  agli  occhi affine di perseverare in esso fino alla morte, non
cose tutte, le presenti e le future, che rimangono nascoste  agli  occhi nostri. Perciò ciascuno nella propria condotta,
Quanto a ciò che nella vostra lettera mi dite intorno  agli  studii, non si richiedono molte parole, giacchè essendo
essa? O bella e santa Fede! a te, quantunque abbi le bende  agli  occhi, io mi attengo con tutto il cuore. [...OMISSIS...] In
alle forze, purchè si preghi), diverrete giusto e caro  agli  occhi di Dio, giacchè « vir obediens narrabit victorias ».
reti e la sua barca? S. Paolo tremava, non forse predicando  agli  altri si facesse reprobo egli stesso; il che dimostra che
che lo farà; e la carità sua riuscirà tanto più graziosa  agli  occhi di Dio, quanto più Ella procurerà di dirigerla non
ora che vi sembra ancor troppo acerba. E tale sarebbe anche  agli  occhi miei, se io avessi così scritto, perchè il mio
senza passione, appunto perchè la passione si nasconde  agli  occhi di quello che più la ha, appunto perchè Iddio nega i
più pura e più bella, con questa occasione di patire,  agli  occhi di Dio. Infatti quantunque l' umanità se ne risenta,
illusione, se tutto questo ci stringe il cuore e ci manda  agli  occhi delle lagrime involontarie; e che per ciò? Non
in mente l' amore che portava Gesù Cristo ai poveri ed  agli  spregiati. Penso dunque che dobbiamo ricevere tutti gli
calato giù dalle nubi, e collocatosi per prodigio in mezzo  agli  uomini? - Certamente, mi si risponde, lo Stato è qualche
l' autorità civile dello Stato, invece di sottomettersi  agli  insegnamenti e giudizi della Chiesa in tali materie, si
dello Stato in una relazione d' indipendenza rispetto  agli  altri Stati, estendendo il significato della parola, vi
ad altri quello che tu non vorresti fatto a te stesso, fa'  agli  altri quello che tu vorresti che gli altri facessero a te
elettorale, che guarentisca questo risultato. Me ne appello  agli  uomini di Stato più perspicaci; i soli cangiamenti continui
alle altre condizioni di fatto in cui si trova l' umanità,  agli  altri istinti, passioni e forze interne, dalle quali gli
al mondo »; o il princìpio « di restringersi bensì  agli  oggetti non religiosi, ma di stare avvertiti nello stesso
tolga il giudizio, oppure che pecorescamente vada dietro  agli  scaltri maestri della irreligione, che sanno così ben
2) Che ognuno possa soddisfare ai propri doveri religiosi e  agli  spontanei movimenti della sua pietà, senza che per questo
reciproci che vengono in conseguenza della Religione  agli  occhi di quelli che la professano. Ora quando la legge
religiosa dei cattolici, è facile di vederlo: Quella legge  agli  occhi della Religione Cattolica contiene un' eresia, e
alla Religione, ma si fondava sopra un princìpio d' empietà  agli  occhi della Religione Cattolica. Questo offendeva tutto il
Così questa legge uniforme, favorevole esclusivamente  agli  increduli, e gravosa, ingiuriosa ed ostile a tutti gli
il volgo delle rivoluzioni, quando gli si fa risuonare  agli  orecchi la parola libertà . Per lui la libertà è la facoltà
di fare tutto ciò che gli attalenta, di soddisfare  agli  impulsi delle sue passioni senza ostacolo d' alcuna
riducono ad un calcolo d' utilità? Egli è evidente, che  agli  occhi di costoro la licenza non può differire dalla
ma l' apprezzano al di sopra di tutte le cose. Esistendo  agli  occhi di questi l' autorità, superiore ad ogni autorità,
di dire ingenuamente: « « Io son debitore ai sapienti ed  agli  insipienti » » [...OMISSIS...] . E arrossirò dunque di
buoni si tengono più che esser possa nascosti, specialmente  agli  occhi di coloro che più abbisognerebbero di conoscere la
sì che io sia privo di aderenze, e come solitario in mezzo  agli  uomini. Questo mi rende inabile a trattare con effetto
per crescere in virtù; questa sarebbe anche fatale  agli  increduli che non farebbero già tanti guasti, se trovassero
al suo fine, se una costante fortezza non ci fa superiori  agli  ostacoli, senza dubbio grandissimi, che ci si
scienza , ella non sarebbe nè a Dio gradevole, nè giovevole  agli  uomini: nè infine sarebbe ella carità , ma una presunzione,
di questo, ognuno basta a se stesso, ma non basta a pieno  agli  altri. Mi è avvenuto più volte di scontrarmi nelle stesse
quanto debba essere cara negli occhi di Dio; quanto utile  agli  uomini! Per me, lo credo forse l' atto della più perfetta
e fors' anche qualche scuola; il che onesterebbe  agli  occhi del pubblico l' unione. Di tutto questo sentirò con
la cui gloria solamente debbono avere continuamente innanzi  agli  occhi e nei desideri del loro cuore. Per la qual cosa la
di poca o di nissuna carità o anche di scandalo, è dannosa  agli  stessi soggetti, dei quali i Superiori debbono
maggiore vantaggio che ne potrebbe venire con quell' opera  agli  uomini, ma ben ancora la perfezione stessa dell' opera in
santificazione e la divina gloria. Per rispetto adunque  agli  uffici del ministero ecclesiastico essi racchiudono in se
Posto a questi un termine, dovranno prudentemente dar luogo  agli  esercizi di preparazione, sicchè l' orazione continua di
altra parte questa bontà vera io non posso attribuirla che  agli  ottimi semi posti in questa terra fertile da San Carlo, di
cui tutto è cosperso! oh quanto è magnifico questo talamo  agli  occhi fedeli, e come perde al suo confronto la magnificenza
col manto di santità. Da ciò nasce che il mondo rinfacci  agli  instituti religiosi ciò che si dice spirito di corpo , e
che è quanto dire di fare in tale occasione la maestra  agli  stessi pastori della Chiesa, se essa fosse tutta composta
tutti i doveri del proprio stato per essere d' esempio  agli  altri, e perciò attendono a pervenire al maggior grado
esercitata con prudenza evangelica, essi attendono pure  agli  esercizi di carità, nell' ordine della medesima; e perciò
stato sacerdotale per poterne comunicare la cognizione  agli  altri. Se il superiore per esempio vede fra noi persone
inclinazione che accusa di prevenire il futuro, e dirlo  agli  altri, e poi se qualche cosa succede, pensare di averla
stato presente; stimandole anche quando sembrano piccole  agli  occhi della nostra umanità. Nulla è piccolo agli occhi
piccole agli occhi della nostra umanità. Nulla è piccolo  agli  occhi della fede in ciò che si opera per Gesù Cristo Signor
mio di ristringerci da principio nelle opere esterne  agli  Esercizi nei Seminari, e altre cose attinenti alla
perchè sono un miserabile in questo stesso che predico  agli  altri. Ma il Signore che mi ha dato il desiderio ardente di
grande aiuto e lume all' anima sua? Egli perderà in faccia  agli  uomini, forse; egli scapiterà secondo i poveri calcoli del
Noi non vediamo che apparenze. Quegli che vive in eterno, e  agli  occhi del quale non vale ad occultare nulla la notte più
puri davanti a Dio, ma anche chiari e difesi davanti  agli  uomini. Usiamo tutta la sincerità immaginabile, tutta la
modello e la nostra regola, mio caro. Non parliamo mai  agli  uomini, se non ciò che noi possiamo provare loro con delle
l' amor di Dio, che è la sua grazia che si comunica  agli  umiliati. Sento che Molinari l' avremo presto Diacono: sia
i coadiutori esterni secolari e laici sono pure avvincolati  agli  stessi superiori, i quali col tratto del tempo vanno a
e le opere buone incominciate, avendo un solo fine dinanzi  agli  occhi, Iddio in tutto e il nostro Signore Gesù Cristo, a
la pace, l' amore; e tutti i beni che possono venire  agli  uomini dall' amore della pace. [...OMISSIS...]
Iddio solo ha finora cominciata; e di raccomandarla anche  agli  altri, acciocchè possiamo frenare la fantasia vana che
ai beni temporali, che è il principio d' ogni sciagura, e  agli  interessi di questa misera vita, e la superbia. E` dunque
si rimanga umile, oscura, piccolissima? Sia benedetto:  agli  occhi suoi, ve lo dico sinceramente, riesce più amabile,
speranza che procederà innanzi anche in mezzo ai rischi ed  agli  sforzi disperati dell' inimico dell' uman genere, perchè è
anche per quello che in conseguenza di essi fa sopportare  agli  altri suoi compagni di molestie e di pene. Ognuno consideri
Oh beati quelli che intendono la bellezza de' consigli dati  agli  uomini dal divino Maestro! Non c' è oro nè gemme che si
quasi stellae in perpetuas aeternitates ». Non è dato  agli  uomini di accrescere il numero di questi d' un solo, nè è
So io che la predicazione mi gioverà? Quanti, predicando  agli  altri si sono resi reprobi! Tutta la vita, la perfezione,
non opera secondo la sola guida della ragione, soggiace  agli  istinti, dietro ai quali si muove spontaneo, e gli istinti
di concepire il reggimento civile: n' abbiamo esposta  agli  occhi del pubblico la vergognosa nudità, siamo riusciti a
allo scritto stia sempre presente qual regola indeclinabile  agli  occhi dei socŒ e di tutti gli organi della società. Sono
di coprire l' arbitrio ed il violento, e di far passare  agli  occhi degli uomini per legittimo e per giusto quanto era
e riguardiamo qual sia l' impressione che ella faccia  agli  uomini, non in uno stato di corruzione, ma in uno stato
proveranno tutt' al più una verità troppo disorrevole  agli  uomini, che non si può arrivare a tutelare pienamente i
quando le circostanze s' univano per aprire gli occhi  agli  uomini, e per mostrar loro ciò che l' istantanea esigenza
onde si prevengono le infrazioni morali, e si sottraggono  agli  uomini le tentazioni a turbare con esse la società: dei
ancora a cercare ciò che scemasse le occasioni di mal fare  agli  uomini, regolando la società in modo che nell' ordinamento
disposizione della medesima, la quale dia il men possibile  agli  uomini gli impulsi e le tentazioni d' infrangere la
D' altra parte la perfezione debb' essere presentata  agli  uomini in tutta la sua eccellenza, perchè non si sa qual
di quei casi accidentali per cui viene accelerato il tempo  agli  uomini che si trovano nello stato di natura del passare a
con quel peso stesso che il diritto aveva rispetto  agli  altri diritti; ciò che si voleva esprimere con dire che
un' associazione fra loro, non fanno nessun torto con ciò  agli  indigenti; poichè a ciascun uomo è lecito di associarsi coi
la scienza o anche la stessa probità fosse quella che desse  agli  uomini il diritto di entrare nelle amministrazioni
e virtuoso pena nella miseria? Le ricchezze appartengono  agli  uomini di merito, e non agli sciocchi, non ai tristi: si
Le ricchezze appartengono agli uomini di merito, e non  agli  sciocchi, non ai tristi: si tolgano adunque a questi, ai
di quelli odiosi ed esecrati proprietarŒ coperti pure  agli  occhi vostri da capo a fondo di una lebbra la più
lacrimevole fatto, la voce della giustizia ognor più grida  agli  uomini: « O voi che avete in mano la forza e che amate la
e che veramente questa sola, somministrando il nutrimento  agli  uomini e le materie prime alle arti, era indipendente; 2
a tutti, e che perciò ciascuno ha diritto di domandarla  agli  altri; a quello stesso modo che ciascun uomo ha diritto di
quello stesso modo che ciascun uomo ha diritto di domandare  agli  altri una convenzione ragionevole intorno ai proprŒ
più il sacro suo scopo di opporre una forza morale  agli  abusi della forza fisica; di difendere cioè tutto ciò che è
egli è uno stretto dovere del figliuolo di convenire fino  agli  estremi della onestà col volere dei suoi genitori, come è
caso non si debbono esse contorcere e guastare per ovviare  agli  abusi a cui sono soggette tali relazioni per altro naturali
come si possa progettare un governo capace di ovviare  agli  abusi, dall' istante che questo governo si diparte dalla
il quale dipartirsi è per se stesso un aprire il varco  agli  abusi, mentre si spoglia una porzione degli uomini della
non si instituisce più sullo stato di natura; ma si dà  agli  uomini uno stato arbitrario per instituire sopra il
che sia, e quali diritti e doveri provengano da lui  agli  uomini. Or egli appunto esiste con un diritto che vien dato
uomini. Or egli appunto esiste con un diritto che vien dato  agli  uomini. Dal momento che questi convenuti insieme dicono: I
sopra sè stesso: egli è di prima giunta portato a pensare  agli  altri; questa è la direzione naturale della sua mente: il
come per l' umana malizia: perocchè quella è che impedisce  agli  amministratori della società di riflettere sulla propria
mediante questa confusione che diffonde tenebre per coprire  agli  occhi dei popoli la luminosa condotta dei Papi, e per
tantosto comparve. Nel 1301 fu ammesso per la prima volta  agli  stati generali della nazione da Filippo III sopranominato
preda ai nuovi conquistatori: che che si dica contro  agli  emigrati, qualunque ingegnoso ragionamento s' instituisca,
oscurare il vero, che risplenderà lucido più che il Sole  agli  occhi della posterità, quantunque annebbiato ai presenti da
questo è l' uso legittimo di una tal forza: ma in mano  agli  uomini havvi di fatto anche un abuso di questa forza, e in
diventar proprietaria: il secondo passo fu di presentarsi  agli  antichi padroni, pretendendo di avere anch' essi parte nel
potendosi questa specie di ricchezza nascondere e sottrarre  agli  eserciti, essa, messa in pericolo, rammollisce alla servitù
di un grado eminente di virtù e di magnanimità, cederà  agli  impulsi di usare l' Amministrazione che è in sue mani per
male ed ora ne fa meno. E medesimamente non basta predicare  agli  uomini la virtù, ma bisogna ancora aiutarli a praticarla
del principe sui feudi, o sia sulle porzioni distribuite  agli  altri duchi e signori componenti la nazione, usa il nome di
dissensioni esistenti fra i politici si riducono, ridotte  agli  ultimi termini, a sostenere gli uni la rappresentanza
in ciò, che la sovranità non appartenga nè alle classi, nè  agli  ordini, nè ai consigli, nè agl' individui, che la sovranità
stessa presa in astratto. Poichè fu sempre impossibile  agli  uomini lo spogliarsi di ogni idea nobile ed elevata, di
provano tutt' al più una verità troppo disorrevole  agli  uomini, che non si può arrivare mai a tutelare pienamente i
Tribunale adunque li discarica d' un peso, gravissimo  agli  onesti, e mette in tranquillità la loro coscienza: la voce
da un sapiente e magnanimo esempio, non debba comparire  agli  uomini come la più preziosa tutela de' loro diritti e come
e della verità, che il renderà maggiormente amabile  agli  occhi degli uomini, dopo che l' instruzione diffusa per le
tenebre e di celare gl' interessi più cari e più grandi  agli  occhi di quelli a cui gl' interessi appartengono. Non è ch'
come talora si sia forzati di occultare momentaneamente  agli  occhi dei tristi ciò che si prepara in beneficio
di temere: che è sempre ingiusto occultare gl' interessi  agli  occhi di quelli a cui appartengono e a cui vedere perciò n'
non opera secondo la sola guida della ragione, soggiace  agli  istinti, dietro ai quali si muove spontaneo, e gli istinti
di concepire il reggimento civile: n' abbiamo esposta  agli  occhi del pubblico la vergognosa nudità, siamo riusciti a
allo scritto stia sempre presente qual regola indeclinabile  agli  occhi dei socŒ e di tutti gli organi della società. Sono
di coprire l' arbitrio ed il violento, e di far passare  agli  occhi degli uomini per legittimo e per giusto quanto era
e riguardiamo qual sia l' impressione che ella faccia  agli  uomini, non in uno stato di corruzione, ma in uno stato
proveranno tutt' al più una verità troppo disorrevole  agli  uomini, che non si può arrivare a tutelare pienamente i
quando le circostanze s' univano per aprire gli occhi  agli  uomini, e per mostrar loro ciò che l' istantanea esigenza
onde si prevengono le infrazioni morali, e si sottraggono  agli  uomini le tentazioni a turbare con esse la società: dei
ancora a cercare ciò che scemasse le occasioni di mal fare  agli  uomini, regolando la società in modo che nell' ordinamento
disposizione della medesima, la quale dia il men possibile  agli  uomini gli impulsi e le tentazioni d' infrangere la
D' altra parte la perfezione debb' essere presentata  agli  uomini in tutta la sua eccellenza, perchè non si sa qual
di quei casi accidentali per cui viene accelerato il tempo  agli  uomini che si trovano nello stato di natura del passare a
con quel peso stesso che il diritto aveva rispetto  agli  altri diritti; ciò che si voleva esprimere con dire che
un' associazione fra loro, non fanno nessun torto con ciò  agli  indigenti; poichè a ciascun uomo è lecito di associarsi coi
la scienza o anche la stessa probità fosse quella che desse  agli  uomini il diritto di entrare nelle amministrazioni
e virtuoso pena nella miseria? Le ricchezze appartengono  agli  uomini di merito, e non agli sciocchi, non ai tristi: si
Le ricchezze appartengono agli uomini di merito, e non  agli  sciocchi, non ai tristi: si tolgano adunque a questi, ai
di quelli odiosi ed esecrati proprietarŒ coperti pure  agli  occhi vostri da capo a fondo di una lebbra la più
lacrimevole fatto, la voce della giustizia ognor più grida  agli  uomini: « O voi che avete in mano la forza e che amate la
e che veramente questa sola, somministrando il nutrimento  agli  uomini e le materie prime alle arti, era indipendente; 2
a tutti, e che perciò ciascuno ha diritto di domandarla  agli  altri; a quello stesso modo che ciascun uomo ha diritto di
quello stesso modo che ciascun uomo ha diritto di domandare  agli  altri una convenzione ragionevole intorno ai proprŒ
più il sacro suo scopo di opporre una forza morale  agli  abusi della forza fisica; di difendere cioè tutto ciò che è
egli è uno stretto dovere del figliuolo di convenire fino  agli  estremi della onestà col volere dei suoi genitori, come è
caso non si debbono esse contorcere e guastare per ovviare  agli  abusi a cui sono soggette tali relazioni per altro naturali
come si possa progettare un governo capace di ovviare  agli  abusi, dall' istante che questo governo si diparte dalla
il quale dipartirsi è per se stesso un aprire il varco  agli  abusi, mentre si spoglia una porzione degli uomini della
non si instituisce più sullo stato di natura; ma si dà  agli  uomini uno stato arbitrario per instituire sopra il
che sia, e quali diritti e doveri provengano da lui  agli  uomini. Or egli appunto esiste con un diritto che vien dato
uomini. Or egli appunto esiste con un diritto che vien dato  agli  uomini. Dal momento che questi convenuti insieme dicono: I
sopra sè stesso: egli è di prima giunta portato a pensare  agli  altri; questa è la direzione naturale della sua mente: il
come per l' umana malizia: perocchè quella è che impedisce  agli  amministratori della società di riflettere sulla propria
mediante questa confusione che diffonde tenebre per coprire  agli  occhi dei popoli la luminosa condotta dei Papi, e per
tantosto comparve. Nel 1301 fu ammesso per la prima volta  agli  stati generali della nazione da Filippo III sopranominato
preda ai nuovi conquistatori: che che si dica contro  agli  emigrati, qualunque ingegnoso ragionamento s' instituisca,
oscurare il vero, che risplenderà lucido più che il Sole  agli  occhi della posterità, quantunque annebbiato ai presenti da
questo è l' uso legittimo di una tal forza: ma in mano  agli  uomini havvi di fatto anche un abuso di questa forza, e in
diventar proprietaria: il secondo passo fu di presentarsi  agli  antichi padroni, pretendendo di avere anch' essi parte nel
potendosi questa specie di ricchezza nascondere e sottrarre  agli  eserciti, essa, messa in pericolo, rammollisce alla servitù
di un grado eminente di virtù e di magnanimità, cederà  agli  impulsi di usare l' Amministrazione che è in sue mani per
male ed ora ne fa meno. E medesimamente non basta predicare  agli  uomini la virtù, ma bisogna ancora aiutarli a praticarla
del principe sui feudi, o sia sulle porzioni distribuite  agli  altri duchi e signori componenti la nazione, usa il nome di
dissensioni esistenti fra i politici si riducono, ridotte  agli  ultimi termini, a sostenere gli uni la rappresentanza
in ciò, che la sovranità non appartenga nè alle classi, nè  agli  ordini, nè ai consigli, nè agl' individui, che la sovranità
stessa presa in astratto. Poichè fu sempre impossibile  agli  uomini lo spogliarsi di ogni idea nobile ed elevata, di
provano tutt' al più una verità troppo disorrevole  agli  uomini, che non si può arrivare mai a tutelare pienamente i
Tribunale adunque li discarica d' un peso, gravissimo  agli  onesti, e mette in tranquillità la loro coscienza: la voce
da un sapiente e magnanimo esempio, non debba comparire  agli  uomini come la più preziosa tutela de' loro diritti e come
e della verità, che il renderà maggiormente amabile  agli  occhi degli uomini, dopo che l' instruzione diffusa per le
tenebre e di celare gl' interessi più cari e più grandi  agli  occhi di quelli a cui gl' interessi appartengono. Non è ch'
come talora si sia forzati di occultare momentaneamente  agli  occhi dei tristi ciò che si prepara in beneficio
di temere: che è sempre ingiusto occultare gl' interessi  agli  occhi di quelli a cui appartengono e a cui vedere perciò n'
soltanto potrete soddisfare senza gravi e continui ostacoli  agli  altri vostri doveri. E allora, mentr'io sarò probabilmente
(1), pare, dico, gli venissero meno le forze a sostituire  agli  errori una perfetta dottrina: poichè spesso avviene che l'
, prive di materia rispetto alla sostanza, ma non rispetto  agli  accidenti, anime, entelechie di second' ordine . 3 Enti
dalla materia e riduce in atto le specie che si riferiscono  agli  enti materiati? La mente, dice Aristotele, è dei principŒ:
semplice di essere, benchè tali atti parziali si riducano  agli  atti completi. Ora ciò che è in potenza e ciò che è in atto
determinate. Anche delle specie sensibili? Così parve  agli  scoliasti doversi intendere quel luogo, come spiegazione di
detto che non può esserci altro che l' anima, che dia unità  agli  elementi corporei, e che ciò che contiene [...OMISSIS...] ,
che fa l' intendimento umano per giungere colla riflessione  agli  ultimi principŒ, e questa è la parte storica del suo
storia del modo con cui l' anima intellettiva procede fino  agli  ultimi intelligibili, è questa: l' anima ha un' attività e
mente è potenza di quegl' intelligibili che si riferiscono  agli  enti materiati? Non potrebbe essere potenza loro, se non
diventi mente in atto rispetto a sè, in potenza rispetto  agli  altri intelligibili. Per vederlo con chiarezza conviene che
essere, è come una misura che s' applica al contenuto, cioè  agli  oggetti ed alle determinazioni, e li misura. Colla prima
(mente in atto); ma è anche in potenza riguardo  agli  atti ulteriori, e in potenza di dividersi, diventando le
di essere, «to einai» » », è perfettamente sinonimo.  Agli  esempi recati di sopra si può aggiungere questo:
potenzialità di conoscere i generi dell' essere. Veniamo  agli  enti composti dalla mente che a un subietto attribuisce un
di fuori? Certamente come tutte le altre specie avvengono  agli  enti generabili, cioè mediante quell' appetito universale
filosofo. [...OMISSIS...] . E si sforza di provare che  agli  Dei disconviene l' azione, e che non resta loro altro che
è ella una di numero o di specie? Dipoi rispetto  agli  uomini, ci dice esser beatissimo quell' atto che è
elemento di essi (1): ammette dunque una specie anteriore  agli  Dei ed agli uomini: quest' è un ammettere più di Platone
essi (1): ammette dunque una specie anteriore agli Dei ed  agli  uomini: quest' è un ammettere più di Platone stesso. Che se
come egli dalle superstizioni tradizionali intorno  agli  astri pervenne a trarre un' ingegnosa dottrina per
dal Primo motore o piuttosto dai Primi motori (2). Così  agli  Dei attribuisce la causa del movimento come fine ultimo, ad
logicamente che ontologicamente, e quindi si fermarono  agli  universali (5). L' essere dunque attualissimo, e però
il concetto di materia (1), quantunque sieno atto rispetto  agli  elementi precedenti, o alla materia prima. Ora il movimento
moltitudine di Dei, ma solo per aver fatti gli Dei simili  agli  enti naturali composti di materia e di forma, il che, dice,
d' una in altra cosa (2). Ma in tal caso eccoci tornati  agli  universali per ispiegare la partecipazione delle forme ,
una di numero o di specie, noi cercheremo in appresso.  Agli  argomenti che abbiamo addotti per provare che Aristotele
appetibili, che eccitano i movimenti diversi alle sfere ed  agli  astri? Si dovrà probabilmente dire, che sono altrettante
dal suo obietto essenziale, che le serve di strumento  agli  altri suoi atti. Così Aristotele dice, che Iddio ci dà la
. Ma egli stesso s' accorge che questo è un tornare  agli  universali; laonde soggiunge che: [...OMISSIS...] . Il
suprema non si ferma a questo primo universale, bensì va  agli  ultimi che sono l' ente e l' uno, ond' ha per oggetto, «ta
secondo Aristotele, ciò che è massimo è quello che dà  agli  altri della propria natura. Così ciò che è massimamente
prende qui l' universale in senso di qualità comune  agli  enti, e nega che ciò che è comune agli enti possa essere la
di qualità comune agli enti, e nega che ciò che è comune  agli  enti possa essere la loro essenza, e nega questo per la
o involge in un discorso assai oscuro. Certo tanto rispetto  agli  uni quanto rispetto agli altri nella ricerca delle cause
assai oscuro. Certo tanto rispetto agli uni quanto rispetto  agli  altri nella ricerca delle cause non si può andare all'
che è falso: questi sono i tre primi metodi che presiedono  agli  uffici della mente verso le verità conosciute. Gli altri
ai nostri sensi: questi sono i tre metodi, che presiedono  agli  uffici della mente verso le verità da conoscersi. Questo
allievi; ma l' arte loro per lo più va perduta rispetto  agli  altri maestri e istitutori, a cui non trasmettono le
poi il nome di rosacei comune alle rose, alle spinalbe e  agli  azzeruoli, significante questi oggetti da alcune note loro
percepisce le sue sensazioni avveniticce come appartenenti  agli  enti extra7soggettivi, cioè a' corpi esteriori. La ragione
Come adunque tutte le altre potenze dell' uomo corrono  agli  oggetti esterni, che gli apportano grate sensazioni,
sempre maggiori, valendosi de' beneficii ed aiuti lasciati  agli  uomini in terra dal Salvatore. La Religione adunque
che passa nel sentimento dell' uomo, dà un cotal guizzo  agli  organi della voce, che porta l' uomo, e l' animale in
dall' altra per distinzioni così minute, che niente importa  agli  uomini il notarle, e sarebbero anzi di grandissimo ingombro
utili che conserverebbe loro un posto di giusta superiorità  agli  altri lor simili. E per dire una parola anco dell'
e intelligente; come pure percepisce l' oggetto bello  agli  occhi suoi. Ecco qua la culla delle due prime norme del suo
la compassione ne' bambini si spiega verso le cose belle  agli  occhi loro, e il loro cuore indurisce, ove si tratti di
della bontà, è la più prossima delle idee dopo le imaginali  agli  oggetti: è con una regola così vicina, che non ha che a
elemento buono e il cattivo, guidò sempre la sua attenzione  agli  oggetti sensibili, perocchè fu di questi, che sentì dirsi
significato d' un giusto concetto (benchè sempre ristretto  agli  elementi del bene de' quali egli ha sperienza): e lo stesso
coll' età: egli divien rispettoso, ritroso, ruspo, ispido  agli  stranieri, e gli bisogna buon tempo a dimesticarvisi. Come
qui dire una parola alle madri ed a' padri cristiani:  agli  altri genitori la parola che dirò è inintelligibile e per
non tutti i fanciulli fanno questi passaggi intellettivi  agli  stessi momenti. Di poi, anche trattandosi di determinare
costi al fanciullo il porli e il farli celeremente gli uni  agli  altri succedere. Sarebbe dunque impossibile il determinare
opera, un lavoro sì vasto, benchè utilissimo, lasciandolo  agli  avvenire, e cerchiamo di prescriverci quinc' innanzi un
nelle quali quell' ordine si parte, affine di presentare  agli  occhi del lettore una cotal tavola, dove rilevi e l'
che noi per esse siam venuti a conoscere. Ora poi, quanto  agli  oggetti conosciuti, questi o sono idee elementari (1)
sono. Riassumendo adunque, lo schema seguente presenterà  agli  occhi de' lettori il metodo che noi terremo trattando di
al nome, poniamo di pera , e dall' altra sente ripetersi  agli  orecchi la parola una pera, due pere, e vede questi oggetti
come potrà camminar diritto quel fanciullo che ha dinanzi  agli  occhi delle regole false? Eziandio che volesse andar bene,
Cercando noi sempre di raccogliere i fatti, e di sottoporli  agli  occhi del lettore come i soli documenti fededegni di quanto
di diletto. Ride di ciò che fa egli stesso e che vede fare  agli  altri fanciulli: tuttavia egli non ride propriamente di se
in lui che il desiderio, la volontà di uniformare se stesso  agli  enti intellettivi divenuti oggetti de' suoi affetti. Da
questi non avendo un soggetto a cui riferirli, li riferisce  agli  oggetti che glieli cagionano; alla percezione e imagine di
enti stessi in una tale operazione mi sfuggivano: riunendo  agli  enti le qualità astratte (terz' ordine) io riponevo gli
sintetici. Una somigliante sintesi si forma tanto rispetto  agli  oggetti reali, come se io al solo vedere il fuoco gli
gli attribuisco l' azione del riscaldare; come rispetto  agli  oggetti meramente ideali, come se io imaginassi un ente
piacevoli e dolorose non le concepisce se non annesse  agli  oggetti esterni, e in questi le suppone esistenti. L' uomo
oggetti, certi altri non manifestarsi; egli lega le azioni  agli  oggetti, agli enti, e finisce col formarsi certe
altri non manifestarsi; egli lega le azioni agli oggetti,  agli  enti, e finisce col formarsi certe persuasioni le quali,
intera. Il bambino comincia dal creder tutto ciò che non è  agli  occhi suoi contradicente (perocchè nè pure il bambino
gl' individui umani egualmente, tuttavia non si fanno tutte  agli  stessi tempi; e il medesimo si dica dello sviluppamento de'
la prima volta che l' uomo dee paragonare l' ordine morale  agli  altri ordini inferiori; la prima volta che dee scegliere
altre operazioni, che per la loro natura spetterebbero  agli  ordini precedenti, ma per circostanze speciali vengono
proposizioni disgiuntive di più di due membri appartengono  agli  ordini susseguenti. In quest' ordine può il fanciullo
la volontà, quando questa è preoccupata dall' affezione  agli  esseri reali: l' attenzione del fanciullo si occupa tutta
per visioni e per segni, fino ai Padri della Chiesa e  agli  interpreti delle Sante Scritture, che negli stessi fatti
dell' operare spontaneo e cieco, che opera senza por mente  agli  oggetti; anzi distraendomi dal raffrontarne e giudicarne il
e non pensare che a se; l' altro è quel che pensa benissimo  agli  interessi altrui, ma per sacrificarli ai proprŒ. Ognuno
pienamente giustificato (3); quegli che avea risposto  agli  avversari, a giudizio di tutti i savj, in modo il più
che vengono con ciò a negare la qualità di atti umani  agli  atti de' celesti comprensori, e dell' umanità sacratissima
esposero pure lealmente i loro nomi, e quasi le loro fronti  agli  insulti di quelli occulti, che di soppiatto coi mezzi più
scusa non fece o alle dottrine falsamente attribuitemi, o  agli  altri suoi propri sbagli. Del che, pazienza; chè il suo
Cristiano, nè di conoscerlo nutro vaghezza. Quanto poi  agli  altri anonimi, che gli sottentrarono nel tristo arringo da
quando maneggiano quell' arma che dicevamo così favorita  agli  eretici, d' apporre altrui falsamente la taccia o il
ed un canone ricevuto da tutte le scuole? L' imputar questo  agli  eretici, è egli un confutarli, o non più tosto uno
volontà: voi vi persuadete, che tutta la volontà si riduca  agli  atti di essa, ma la cosa non è così. Innanzi agli atti suoi
si riduca agli atti di essa, ma la cosa non è così. Innanzi  agli  atti suoi vi ha la potenza stessa della volontà, la quale
Ora l' accennata risposta, che, ben intesa, chiude la bocca  agli  eretici, chi ne considera il fondo, non è mia; ma è de'
più vicina origine ch' ebbe in Italia quel sistema che  agli  occhi nostri distrugge l' originale peccato. L' articolo,
senso nel dire, che un decreto con cui Dio decretò di dare  agli  uomini un dono, sia obbligatorio anche per quegli uomini, a
capitoli dice: [...OMISSIS...] . Il che Teofilatto ascrive  agli  affetti pravi, che opprimono l' uomo. [...OMISSIS...] .
redenti, ma ancora aver ricevuto dei doni da distribuire  agli  uomini: [...OMISSIS...] . Il che era figurato in Abramo,
. L' Angelico parla in generale di quello che compete  agli  atti volontarii come volontarii, non degli atti volontarii
sua sola libera volontà verso quella giustizia che è tale  agli  occhi di Dio (2); III Che l' uomo, anche così giustificato,
che fa Iddio di questa grazia del Salvatore sì necessaria  agli  uomini. Anche qui alcune cose sono di fede, altre
permettendo che altri perissero. [...OMISSIS...] . Nè  agli  orecchi di tutti pervenne dopo di ciò la parola di Dio; e
il vangelo, avvenendo ciò di fatto; come poniamo rispetto  agli  abitanti d' America e d' altre isole, che vissero in esse
cotal preparazione rimota, come pare dal detto di Cristo  agli  Apostoli: [...OMISSIS...] , prevedendo forse, che non
non possono nuocere colle loro perniciose dottrine  agli  uomini pienamente istruiti; ma a quelli soli (e ne' nostri
condanna antica? Non credo io. Similmente s' osservi quanto  agli  effetti del battesimo. Sì gli antichi pelagiani che i
lei conceduti, non solo per non esser ricorso bastevolmente  agli  ajuti, co' quali avrebbe dovuto e potuto prevenire la sua
necessariamente; non è già un dare ansa e sicurtà  agli  uomini appassionati od abituati a peccare; ma è piuttosto
del popolo di Dio » del suo confratello, e si riscontrino  agli  originali proscritti dalla Chiesa, le copie. Lo stesso
incomincia quel male che si propaga poscia alla potenza ed  agli  spontanei suoi atti e però il male di quella e di questi si
secolo XVI? Perchè dunque non approfittarsene? Quanto poi  agli  uomini di buona fede che non penetrano il fondo di questa
di sentimenti passivi ed attivi , non si riferiscono sempre  agli  enti nella loro totalità, neppure alla loro sostanza,
sintesi soggettiva del principio razionale l' attribuire  agli  elementi quella individualità, che è propria solo del
che egli non possa acquistare molte cognizioni intorno  agli  enti di un' assoluta verità (1). Di qui si vede quanto vana
insaputa di lui che lo fece, e cioè: Dimostrandosi stima  agli  uomini e facendo lor credere di riputarli un gran che, si
luoghi. Quante volte non è avvenuto a quelli che si danno  agli  studi e specialmente alle speculazioni filosofiche, di
razionale, è ciò che suscita l' attenzione e la conduce  agli  atti del conoscere soggettivo ». E veramente chi dirà mai
il futuro suo sposo nel ritratto che ella tiene innanzi  agli  occhi; e quell' immagine o segno, che è destinato a
poco, chiara apparisce la ragione perchè Iddio divietasse  agli  Ebrei il figurare la divinità con pitture e con statue;
forme umane e dei costumi umani dalle plebi attribuite  agli  Dei. E questo fu il pensiero di Pitagora e di Senofane (1);
ma tutto il sentimento materno, e il sentimento annesso  agli  elementi di cui il feto si compone, e al feto stesso già
lasciarle sbandate a caso, o sopprimerle col resistere  agli  stimoli che le eccitano; e sì perchè è a lui più piacevole
toccano negli angoli. Queste file di quadrati, toccantisi  agli  angoli, mi danno di nuovo tutto il medesimo scacchiere, che
e nella coscienza, del lavoro che si operava prima dentro  agli  uomini, senza riflessione e senza coscienza. - A noi basta
tre funzioni primitive in quanto si considerano rispetto  agli  effetti che esse producono nel corpo e nella materia del
gli stimoli producono sul corpo vivente, effetti che sono  agli  occhi suoi il senso, il moto muscolare, l' attività
per sè stesso immediatamente ponendo la coscienza. Quanto  agli  affetti, questi sono una sequela, parte del sentimento
diversa dalla eccitabilità, poichè quella non si riferisce  agli  stimoli esterni siccome questa, non essendo che lo sforzo
cagiona un doppio effetto: 1 fa perdere alle molecole e  agli  elementi che le compongono, quella reciproca coerenza che
vera causa della stessa eccitabilità extra7soggettiva, che  agli  occhi nostri non può essere altro che un effetto, prodotto
sono o producono altrettanti stimoli ed eccitamenti  agli  altri due. Il polmone pei suoi movimenti, ricevendo una
il rinnovamento continuo degli stimoli, che applicati  agli  organi sensitivi vi producano i movimenti idonei a mettere
movimenti extrasoggettivi perchè il sentimento è inerente  agli  elementi, e quindi le mutazioni sue portano dei moti
spiegare quel fatto stupendo. [...OMISSIS...] . Quanto poi  agli  antichi, non pregiudicati dalle asserzioni materialistiche
o in quelli che mortificano il corpo per averlo ubbidiente  agli  intendimenti più elevati della morale virtù. Molto meno il
stesso clima variare grandemente la docilità e sofferenza  agli  stimoli dei diversi individui, e laddove sembra che ad uno
a questo si fu la guerra indiscreta e cieca mossa  agli  animisti; si ebbe paura di giungere fino all' anima, e
l' eccitabilità delle parti e la suscettività di rispondere  agli  stimoli dipenda unicamente dalla condizione organica della
suddividersi in tre classi, considerandoli in relazione  agli  effetti che producono nei tre elementi, da cui l' animale
perchè potrebbe anche esservi una resistenza maggiore  agli  stimoli esterni, posta dalla fibra compatta e robusta; ma
le quali sono: « Se l' eccitamento tenga esatta proporzione  agli  stimoli »; e io penso ancora di no, per la stessa ragione.
Quali osservazioni crediamo noi che dovesse tenere innanzi  agli  occhi quell' uomo dotto, che togliesse la fatica di sì
controdistensiva (2); altrimenti non potrebbero rispondere  agli  stimoli meglio d' una sostanza inanimata. Posta dunque un'
di propria vegetazione. Io non voglio qui ricorrere  agli  effetti del freddo applicato ad una parte infiammata, nè
massa del cervello sembra accrescersi negli uomini dati  agli  studi. Fu detto che la grossezza maggiore, che aveva il
nella facoltà interna di sentire; quindi sottratta  agli  stimoli dei sensi esteriori; forse anche in questo caso l'
; e finalmente aggiungeremo qualche applicazione  agli  effetti di quegli stimoli artificiali, che si applicano al
che vi produce, sono determinate, in quanto al modo ed  agli  effetti, dall' organizzazione, che risponde all' unità
esternamente sui tegumenti, cagiona infiammazioni al petto,  agli  intestini, alla vescica, ecc.. Rimarrebbe a parlare delle
scrivano anche di medicina; quella parola fece fare  agli  uomini troppe altre cose maggiori, e molti non si
diverse intitolazioni si fa per alleggerimento di fatica  agli  studianti, i quali di un' opera lunghissima e pressochè
essere spirituale, appunto perciò che non apparteneva  agli  elementi materiali, non fu agevole passo, nè si fece d' un
che prese quella teoria, quando ella si venne applicando  agli  enti. Invece adunque di mantenere la teoria e l'
secondo Empedocle, gli elementi sono per natura anteriori  agli  Dei, «ta physei protera tu theu», certo perchè gli Dei
tutto il fondo della sua dottrina. Ma, siccome accade  agli  uomini grandi, egli si appropriò per modo la dottrina di
sua esistenza. Veniamo ora ad applicare questa dottrina  agli  elementi di cui si compone, secondo gli antichi, il mondo
dell' ente (1), e però quella che dà l' origine nella mente  agli  esseri singolari e finiti (2); dalla mente poi del primo
e al più semplice. La quale sentenza, che si può dir comune  agli  antichi filosofi e inserita nello stesso « Timeo » di
cosa, ma il quale - passa ad applicare il ragionamento  agli  elementi e fermasi al fuoco, siccome di tutti il più
Dio, e pei quali l' anima era intelligente, perchè simili  agli  elementi di cui constava l' universo, fossero pure idee?
all' autorità di tutto il genere umano. Kant diede ragione  agli  Scozzesi con un cotale scherno [schema] suo proprio,
era impossibile. Questo freno d' indebita autorità posto  agli  ingegni provocò, secondo il solito, la reazione violenta da
io mi sento sgomentato a dover dire che essi presentano  agli  occhi miei brandelli di dottrine le più contrarie, un
anche ad essi una maniera di conoscere), e quindi passando  agli  animali perfetti, cioè agli uomini, viene a parlare dell'
conoscere), e quindi passando agli animali perfetti, cioè  agli  uomini, viene a parlare dell' intelletto. Onde l' anima
esperienza ; e così per via di astrazione giunge fino  agli  ultimi astratti ed ai principŒ. Ma lasciando stare che qui
come ad una tavola nel naufragio, quelli surrogando  agli  incomodissimi universali, e così eliminandoli affatto dalla
che si offrono alla mente umana non si presentò pel primo  agli  speculatori, ma solo allora che ne scòrsero il bisogno all'
riguardassero « « il numero come principio, e materia  agli  esistenti, e come passioni ed abiti » » [...OMISSIS...] ,
risultavano da' primi quattro, e le proprietà di questi  agli  altri si comunicavano. Onde, considerando nell' uno la
e poi distinti, e altri di questi dentro ad altri, fino  agli  ultimi (individui reali), i quali, non contenendo altre
d' ogni applicazione. La prima applicazione si faceva  agli  elementi dei numeri, come principii di tutte le cose, e se
mente; ed essendo noi uomini quegli che speculiamo intorno  agli  enti, anche colla nostra mente umana. Secondo, perchè le
tutte le specie solo virtualmente comprese (1). Viene  agli  altri generi. Posto che la mente, la quale contiene tutto
Le categorie così divennero una classificazione ristretta  agli  enti ideali e mentali, e l' ente reale non ebbe in esse l'
idee: e quindi, facendo un passo indietro, l' accompagnò  agli  antichi, che non separavano le idee da' reali, come dice
difendere il vero, scemò forza a' difensori, e l' accrebbe  agli  assalitori. Nomi equivoci adunque, ovvero omonimi , si
dunque osservare, che, quando noi applichiamo un vocabolo  agli  oggetti positivamente conosciuti, possiamo con questo
significato, cioè significa una sola essenza applicato  agli  individui della quale esso ha un senso univoco; ed è questo
che lo considera e parte fisicamente, lo riferisce sempre  agli  atti e alle forme cogitative. La scienza, a cui Aristotele
puri enti di ragione, ma talora sono realità (2) inerenti  agli  enti, come accade quando gli enti inclinano l' uno all'
secondo gli Scoliasti, si riducono: 1 alla sostanza, 2  agli  accidenti distribuiti in nove classi (1). Ora la sostanza è
sostanza è un vocabolo che nomina l' ente con una relazione  agli  accidenti che sono in essa; e questa relazione è un ente
dimostra, come la mente del filosofo era legata ai sensi ed  agli  enti corporei. Onde la sua ontologia riuscì angusta, perchè
sieno i nomi denominativi, cioè quelli che vengono imposti  agli  enti da qualche cosa di accidentale, come grammatico da
fede alla ragione quando ci asserisce qualche cosa intorno  agli  oggetti sensibili, e le negano fede quando con eguale o
maggior asseveranza ella ci asserisce qualche cosa intorno  agli  oggetti intelligibili; quasi che una stessa facoltà potesse
sensitività interna. Ma il tempo non si riferisce meno  agli  enti esterni, cioè a quelli che sono nello spazio, che agli
agli enti esterni, cioè a quelli che sono nello spazio, che  agli  enti spirituali, come sarebbe l' anima nostra e le sue
nostre osservazioni riescano più chiare, sommettiamo prima  agli  occhi del lettore la tavola Kantiana delle diverse maniere
cosa è quest' addizione pratica che possa aggiunger peso  agli  argomenti che non han peso, se non l' addizione di una
altre facoltà non hanno altra virtù che di lavorare intorno  agli  oggetti de' sensi, dovendosi considerare come illusioni
universale, l' indeterminato, l' illimitato dee precedere  agli  atti limitanti, determinanti, particolareggianti. Onde Kant
Tanto è vero che le conseguenze di un errore conducono  agli  errori opposti, e le conseguenze di un assurdo conducono
errori opposti, e le conseguenze di un assurdo conducono  agli  assurdi. La grandezza di questa filosofia sta appunto nella
cosa non sussistesse. Ma che cosa è questo affermare?  Agli  occhi di Fichte fu un porre gli esseri, un crearli; e ciò
E questa seconda ragione essendo balenata finalmente  agli  occhi di Fichte, a cui anco doleva di vedersi considerato
vaso, o fosse presente alla mente come un corpo è presente  agli  occhi per la vicinanza dello spazio; ma esse non valgono
molto imperfetta. Iddio dà a quest' uomo l' esistenza come  agli  altri esseri inanimati, la vita come ai bruti, l'
A quest' uomo Iddio non dà solamente la esistenza come  agli  esseri inanimati, la vita come ai bruti, l' intelligenza e
come ai bruti, l' intelligenza e la cognizione di sè come  agli  altri uomini, ma gli dà di più sè stesso. Per intendere
che quelle, può accadere che tutto ciò che sembra molto  agli  occhi degli uomini, sia poco a quelli di Dio, ed anche meno
de' sacri voti, la semplice obbedienza, i doveri annessi  agli  uffici ed occupazioni imposte dai superiori, procurando di
col suo giudizio preferisce in un modo universale se stesso  agli  altri, come il Fariseo, che diceva, « non sum sicut coeteri
in altro modo, avrei potuto più facilmente far apparire  agli  occhi dei lettori la conveniente simmetria di tutto il
una discussione più facilmente; e la speranza che rimane  agli  ingegni nobilissimi della patria nostra di ritrattare l'
talora d' incerta lettura, e di locuzione oscura; abbandono  agli  eruditi queste minute, e ad un tempo importanti ricerche, e
e si supporrebbero cogniti i singolari prima di ricorrere  agli  universali come a loro similitudini (1) per renderli noti.
concetti della mente. Non bastava però questo a restituire  agli  universali una vera esistenza, perchè una cosa di cui si
non erano voci senza significato. Si dava dunque tanto  agli  enti sensibili e materiali, quanto alle idee, la realità ,
i singolari. C' erano dunque tre sole vie per mantenere  agli  universali una realità di questa sorte, o che sussistessero
di queste scuole si dava cura di rendere a se stesso o  agli  altri un conto accurato delle proprie idee: anzi nell'
incoerenza, o, quello che è sempre inevitabile, circondata,  agli  occhi di molti, d' oscurità e di difficoltà, tosto ella si
col tempo, venivano infine a renderla insopportabile  agli  ingegni che secretamente da essi stessi progredendo si
spesso contrarie? Se ne dovrà dare tutta la colpa  agli  interpreti? Onde tante lodi a lato di tanti biasimi? E onde
e imperfetto, o che la loro indeterminazione sia intrinseca  agli  stessi concetti della mente, o dipenda dalle formule
tutta la parte ghibellina, non può far meraviglia, se non  agli  storici dell' eclettismo francese. E` assai naturale che i
della dottrina medesima. E il fare che spicchi  agli  occhi del lettore questo vero, è la prima parte della
opinioni che si presentò fin qui con pretesa d' appartenere  agli  insegnamenti ed alla dottrina d' Aristotele. Sceverandone
non si trova nè in Platone nè in Aristotele ed appartiene  agli  scolastici, ma è opportunissimo a indicare quell'
accordo con Platone. Ma parlando delle specie in relazione  agli  enti reali della natura, pretese, che anche in quest'
anche in quest' ordine le sostanze singolari precedessero  agli  universali. Egli non potè certamente mantenere un
. Ma che secondo il senso sieno anteriori i singolari  agli  universali, non c' è, a dir vero, bisogno di dirlo: poichè
dicevamo in principio, il luogo citato parso oscurissimo  agli  interpreti, che si dividono in varie sentenze, secondo noi
dunque il solo senso, che possa fare tutto ciò che in fine  agli  Analitici posteriori descrive, ma il senso in un' anima
senso non è che una preparazione, o condizione materiale  agli  atti della intelligenza. Questa è la più conciliante
la descrive come quella che contiene e dà l' unità  agli  elementi corporei, [...OMISSIS...] (2), poichè il
poi la prima è la sostanza che logicamente precede  agli  accidenti, e tra le sostanze quella, che semplicemente è,
da Aristotele; dunque se l' idea è universale in relazione  agli  individui a cui può essere partecipata, ella per sè, nella
singolari, che possono stare senza la partecipazione loro  agli  individui reali e irrazionali, di cui si compone il mondo
della similitudine del Sole materiale e delle cose visibili  agli  occhi, dice appunto: [...OMISSIS...] . E la parola idea che
fanno tali pel bello, il risponder questo e a me stesso e  agli  altri, mi sembra sicurissimo, e, fermo su di questo
in quant' è partecipe de' puri e primi intelligibili (3).  Agli  intelligibili appartiene l' esemplare del mondo chiamato da
ai grandi e per divina virtù immortali animali, cioè  agli  astri, un' anima seminale per ciascuno di essi, lasciando a
ed imitandole, cioè all' anima del mondo, poi  agli  astri che ne sono avvivati, finalmente al filosofo che
per caso o per fortuna. E Aristotele per assegnare un fine  agli  agenti naturali dice non esser necessario che il movente
una punta al nord dell'Italia, su Parma; appuntate l'altra  agli  sbocchi del Varo e segnate con essa, nella direzione delle
e d'un clima, d'una flora e d'una fauna, dettavano adunque  agli  aborigeni una serie d'atti d'attenzione, oordinata alla
e fra i servi; ma non è libera; i potenti segnano un limite  agli  altri; segnano un limite a sè stessi; l'analisi diviene
2 Ad infiniti esseri reali corrisponde un solo ideale; onde  agli  enti reali compete la denominazione d' individui reali ,
alle facoltà dell' anima, alle disposizioni speciali,  agli  atti suoi; e chi m' impedisce di formarmi l' idea di tutte
oggetti, il reale che è fuori di esse non aggiunge niente  agli  oggetti conosciuti dalla mente. Ma pure quando si viene a
assai di sovente, inganna anche di quelli che s' applicano  agli  studj della Filosofia, onde avviene che con tutta prontezza
di conoscere proprio di Dio solo. E sarebbe un darla vinta  agli  scettici, dire il contrario: sarebbe di più opporsi all'
grado: in qualche grado, dicevo, e perciò accordammo  agli  avversarj, che le nostre cognizioni positive sono limitate.
ha ella prodotte? Quante arti ed industrie, o inservienti  agli  agi o alle necessità della vita, non abbiamo noi ricevute
di nuovo, contradizione. Veniamo dunque a noi: veniamo  agli  argomenti che escono dai visceri della nostra filosofia, i
il puro essere ideale distinto dal reale. Ma questo sembra  agli  avversarj nostri un solenne sproposito; e vogliono che il
io temerei che questo stendardo che si fa ora sventolare  agli  occhi dell' Italia, sarebbe forse strappato di mano all'
panteista, come pure il dare generosamente quest' accusa  agli  altri, questo solo non iscioglie la questione, perchè in
immedesimarsi coll' uomo, a cui solo risplende come il lume  agli  occhi? Forse perchè è nell' uomo come oggetto del suo
mi duole non potergli neppure attribuire quella lode che  agli  onesti è sì cara. Procede adunque il nostro Filosofo tutto
è il più necessario di tutti, da cui deriva la necessità  agli  altri. Se dunque il principio di contraddizione è
panteismo svelato, e perciò gli giova coprirlo pudicamente  agli  occhi de' semplici suoi lettori col velo di una frase così
assai e squarciato, con cui egli spera di togliere  agli  occhi altrui la schifezza del suo panteismo. Ma che