apparve, ma più che vederla, egli la sentì: sentì la guancia liscia e calda, il cuore balzante contro il suo, la vita agile, le labbra molli, e gli
prosa letteraria
camminare, ed a misura che scendeva si sentiva più agile, caldo, vispo come un uccello. Più volte chiese: «Dove andiamo, mamma mia?». «A cogliere
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assopì; ma svegliandosi si sentì un altro, agile, forte, felice. Si era addormentato in un tetro paese di dolore, fra onde livide vigilate da una luna
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