piedi, in faccia all'uscio. A un tratto, il mio amico mi afferra una mano, e comincia a stringermela forte. Non mi distolsi dal guardare verso il
il collare gli dava fastidio: - Mi par d'essere - diceva egli stesso - il cane corso di Saverio il macellaio, quello che afferra i maiali -. Fin le
, trionfante, afferra il tasto per telegrafare. - Io non ho sentito nulla! - disse Nino d'Arco, bianco in viso dalla paura. E si affrettò a andar via