Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 7 occorrenze

Adesso io starei qualche secondo in silenzio, pensando ai sassi.

Adesso mi rivolgo a te che per amore vero verrai qui, sul filo delle mie parole scritte. Lo faccio per riconoscenza e per un poco certo amore mio, senza vederti...

Adesso, quando non sappiamo cosa fare possiamo andare sulla terrazza e chiedere al vento se è vero che siamo felici. Ma tutto questo movimento di rami, visto sempre dall'interno, fa pensare ad un cuore pulsante, il cuore della nostra casa posto fuori. Tutto questo movimento delle piante che abbiamo comperato e di quelle più grandi che erano qui da prima - una folla di pioppi silenziosa nel vento di là dalla finestra - senza volerlo contiene la nostra stagione, senza volere acconsente alla nostra vita. E io posso sentire che abiti molto lontano e che forse non c`è niente qui intorno che sia tuo. E vorrei chiederti scusa. Scusami se qualche volta, come adesso, costruisco la tua`vita, e scrivendo parlo di te e ti attribuísco i miei pensieri. E una specie di rigurgito, di cui mi vergogno, un resto di un bisogno di bellezza con in più la paura di dover stare da solo. Prima di andare, vorrei che tu stessi con me ad ascoltare i pioppi. Adesso, vorrei solo distrarmi.

E tutto si trasforma: la casa non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi noi che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità di roccia.Il nostro mare è Milano, l'Italia, e non ci sta davanti ma intorno. La nostra casa è una casa di Milano.

E adesso tu, come puoi pretendere di ascoltare la mia storia se la mia storia è infangata, o non è ancora incominciata, se la riva del mondo in cui siamo corrisponde al confine di un letto...

Nel corridoio della nostra casa rinnovata di famiglia c'è il pavimento di legno che era del salotto, dove adesso c`è dell'altro legno, un po' più chiaro. Nella sola camera rimasta in questo piano, che è la vostra, continua dal corridoio il legno del vecchio salotto. Così la novità sta tutta nella parte giomo, la storia della nostra casa nella parte notte, ed è per questo che in salotto o in cucina non riusciamo a stare, mentre con tutti i mezzi rallentando il passo ciascuno tutti i giomi pro- lunga il suo soggiomo in corridoio, da cui ritorna sempre con un”aria più serena e una luce più antica negli occhi, e coraggiosa.

La luna che si nascondeva dietro la massa nera della nuvolaglia non si sa se lo faceva di proposito, ma protendendo la sua luce sopra i contorni sempre in movimento della nuvola pareva quasi sul punto di sciogliersi nel cielo più segreto, e meno male che adesso grazie al vento è ritornata netta e rotondissirna sopra tutte le case del lido, una striscia di terra che sembra badare a se stessa soltanto quando c'è la luna. È soltanto in questa notti limpidissime che ci viene da chiedere che cos'è questo rumore, del vento o del mare, e ascoltando ci dimentichiamo di donnire, e guardando la luna le stelle e le nubi impariamo una distanza che di giomo non c'è, o non vogliamo che sia nostra.

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