L'evoluzione
Il pregiudizio cui accennavo nella prefazione alla prima edizione va probabilmente dileguandosi nel pubblico italiano. Ad esso infatti, attraverso
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spiegarli scientificamente: dovremmo ricorrere ad interpretazioni mitiche, come quelle che facevano nascere i fulmini nell’officina di Vulcano, o vedevano
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supera semplicemente chiamando in causa la imperscrutabile volontà del Creatore, la seconda invece non preclude, anzi apre la via ad una
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accennato a proposito delle fessure branchiali, ma un po’ più complicati e difficili ad esporre a chi non abbia una discreta conoscenza dell’embriologia.
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si suppone che un grande gruppo di animali o di piante abbia dato origine ad un altro, si sono trovati tutti i gradi di passaggio, tutti gli anelli
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di ridar significato agli oggetti immobili e silenti e di risuscitare la vita che vi ferveva nei secoli passati - ci si trova di fronte ad uno
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delle varie linee di evoluzione è diversa: ciascuno se venuto adattando alle circostanze che ha incontrato, come meglio ha potuto, chi s’è trovato ad
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binomia la conoscono tutti: consiste nel dare ad ogni specie un doppio nome, uno del «genere» che è comune anche ad altre specie, e un attributo che
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Figura 25. Schema per dimostrare come l’eredità mista, o intermedia, riduce la variabilità iniziale del 50% ad ogni generazione. Partendo da otto
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, quindi la variabilità. Per mezzo della fecondazione si ottiene ad ogni generazione una ricombinazione fra i geni esistenti in una popolazione.
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Quindi ad ogni atto generativo, avviene una ricombinazione dei geni provenienti da ceppi familiari diversi. Questi agiscono, nel determinare i
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che si formino quelle differenze - quegli alleli diversi - che vediamo ricombinarsi ad ogni atto generativo.
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, ad ogni generazione, soltanto una piccola frazione di tutte le ricombinazioni geniche teoricamente possibili, ma tale frazione rappresenta già un
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Questa scoperta aprì la via ad una serie di indagini sul processo di mutazione e sulla natura e la struttura del gene, che diedero risultati
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’origine di nuove specie da quelle esistenti ad un dato momento.
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Intorno al 1930 alcuni biologi, fra cui primeggiano gli inglesi R. A. Fisher e J. B. S. Haldane e l’americano S. Wright, cominciarono ad esaminare il
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Cetacei - esso si sottrae automaticamente al controllo della selezione, subisce variazioni indiscriminate e finisce col ridursi ad un rudimento, o
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speciali di genetica. Rimandiamo chi volesse più complete informazioni ad opere specializzate, limitandoci a sottolineare la rivalutazione della
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delle sue opere, si rileva che egli aveva una nozione della scala di complessità in cui possono essere ordinati gli esseri viventi. Ecco, ad esempio, che
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molecola proteica (per lo più ad azione enzimatica) è chiaro che, se si studia un determinato enzima in un organismo, e si riesce a stabilire ch’esso è
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’aratro, che a poco a poco hanno imparato ad usare semplici arnesi, poi hanno
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Quindi l’evoluzione assomiglia in certo modo e fino ad un certo punto ad un processo di storia umana, anche se nell’uomo sono intervenuti altri e più
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un secolo prima quelle del Redi - di vivace polemica: ma le conclusioni erano giuste, e infine tutti furono costretti ad accettarle.
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2) La vita si è originata sulla terra ad opera di un evento soprannaturale, che la terminologia delle scienze naturali non può descrivere, e che
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corrente ad alta frequenza, per un periodo di parecchi giorni, ottenne la formazione di molecole complesse: aminoacidi, acidi organici diversi, urea.
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ad una vera concezione evoluzionistica di tipo darwiniano: basata cioè sulla comparsa fortuita di variazioni ereditarie e sulla selezione.
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Le cose sono molto cambiate oggi, e negli anni recenti molte scoperte sono venute a dar fondamento ad una teoria che prima era soprattutto una
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cui ne seguirono poi molti altri, furono considerati dal Boucher come testimonianza del fatto che l’uomo è vissuto accanto ad «animali antidiluviani».
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attribuiti ad una specie e ad un genere diversi: Sinanthropus pekinensis, ma gli antropologi sono oggi d’accordo nel considerarlo come un Pitecantropo
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Nel 1963, ad un livello superiore, vennero alla luce altri resti, insieme a manufatti di un’industria più evoluta, che si avvicina al tipo acheuleano
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stata la stazione eretta, la quale ha liberato le mani dalla funzione deambulatoria e ne ha consentito l’uso come strumento adatto ad altre imprese
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Coloro che aderiscono ad alcune fedi religiose, o a determinate correnti filosofiche, come ad es. la filosofia idealistica, non possono accettare
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quella che vale a distinguerlo nettamente dagli animali è la facoltà di parola, cioè del linguaggio articolato, mediante il quale l’uomo riesce ad
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di metafisica, pervenne tuttavia ad alcune considerazioni e interpretazioni importanti e nuove. In particolare i «filosofi della natura» osservano
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mirare ad orizzonti più vasti, il Lamarck si diede ad altre ricerche. Queste seguirono due vie, che meritano menzione: una perché lo condusse a mete
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fosse lanciato anche ad ardite speculazioni.
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Conclusione ammessa fino ad oggi: la natura (o il suo Autore), creando gli animali, ha previsto tutte le possibili circostanze in cui essi avrebbero
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trova una grande differenza di conformazione fra gli individui che sono stati sottomessi ad una abitudine e quelli che sono stati costretti ad abitudini
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La paleontologia non può fare a meno della geologia, e il Cuvier chiese ausilio e collaborazione ad un geologo, Alexandre Brongniart. Insieme
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comodità; non avrei mai immaginato di diventare ricco come sono ora, tuttavia a quel tempo tale convinzione fu sufficiente ad arrestare il mio migliore
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Nel «Journal of the Proceedings of the Linnean Society» (1858, p. 45), ho spiegato i motivi che mi spinsero ad associarmi alla richiesta di Lyell e
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La compiutezza dell’opera darwiniana, la solida base ch’egli fornisce ad ogni sua argomentazione, con cura minuziosa, che può talvolta sembrare
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Da alcuni anni egli frequentava casa Darwin, ed era stato fra i primi ad infiammarsi per la nuova teoria, di cui divenne, e rimase per tutta la vita
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progresso delle scienze tenne la sua riunione annuale ad Oxford, e nel programma erano annunciate comunicazioni che si riferivano direttamente a Mr Darwin
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Non voglio rinunciare al gusto di tracciarti alcuni gruppi dei miei ascoltatori... Sedevano uniti ad un banco Sella e Guerrieri e mano mano io
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Dietro di essi c’era Prati, ad ogni loro esclamazione soggiungeva: no, aspettate; vedrete; sentirete; le conclusioni non sono ancora giunte.
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Venne finalmente quel mio Ma, nel quale avevo riposto l’effetto principale della lezione; ed allora Sella e Guerrieri ad esclamare: ahi! ahi! e Prati
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così di seguito, fino ad aversi forme completamente alate.
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Altri autori invece, come il Lecomte de Noüy, in Francia, pensano ad un’evoluzione finalistica. L’evoluzione sarebbe stata tutta predisposta dal
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, che diede origine ad un atteggiamento critico e negativo.
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