Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La Fanciulla del West

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12 occorrenze

(Nick, esce dal sottoscala con una candela che ha acceso al lumino ad olio. Accende le candele sparse qua e là: sale su uno sgabello e accende la lampada di mezzo: accende i lumi della sala da ballo, poi sale ad accendere quelli della saletta superiore. La «Polka» si anima ad un tratto. Cominciano ad entrare a gruppi i minatori di ritorno dal campo).

(Una commozione rude comincia ad impadronirsi di tutti gli animi. Nessuno più protesta)

(Minnie stringe le mani a Nick, accarezzandolo, e ad altri vicini a lei; poi ritorna verso Johnson)

(Johnson è già sul solaio, Minnie discende, leva in fretta la scala e poi corre ad aprire. Rance entra cautamente colla pistola spianata, esplorando ogni angolo)

Qualcuno, che ha cominciato ad accompagnare la canzone battendo col pugno dei colpi sordi sul tavolo, si interrompe)

Spesso, durante la scena, i due indiani emettono un mugolìo sordo, fra nasale e gutturale, molte simile ad un grugnito)

(Ashby e Rance si sono avvicinati e stanno anch’essi ad ascoltare. Billy entra col suo passo furtivo, si avvicina al banco e ingoia in fretta il fondo di due o tre bicchieri, leccandone l’orlo)

Quelli del piano superiore si affacciano ad osservare: nel silenzio, il tintinnio dei gettoni adagio adagio si spegne. Jake Wallace, il cantastorie, appare sulla porta cantando e accompagnandosi sul banjo).

Appoggiato ad una delle pareti il letto, con la testa spinta sotto la tettoia formata dal solaio, coperto fino a metà da un baldacchino di cretonne a fiorellini. Ai piedi del letto, un piccolo tavolo, con sopra una catinella e la brocca dell’acqua, ed un canterano sul quale stanno diversi oggetti di toilette femminile.

Per lo spiazzo, che è come un bivacco dei minatori, sono stesi dei grandi tronchi abbattuti, che servono da sedile; accanto ad uno di questi arde un fuoco alimentato da grossi rami. Nella luce incerta della prim’alba la grandiosa fuga dei tronchi rossigni muore in un velo folto di nebbia. Da un lato, nell’ampio tronco d’un albero colossale, è scavato un ripostiglio d’arnesi da minatore – da un altro lato, tra felci ed arbusti, legato ad un ramo, un cavallo sellato.

(Il brontolìo sordo che corre fra i minatori scoppia ad un tratto in un tumulto rabbioso, violentissimo. Tutti sono intorno a Johnson, che li fronteggia colla sua fierezza sdegnosa, il busto eretto, la fronte aggrottata, e lo investono con gesti e voci minacciose. Anche gli uomini a cavallo sono scesi di sella, lasciando i cavalli nel fondo e si sono uniti alla turba)

In una parete laterale una scaletta porta ad un pianerottolo che sporge sulla stanza come un ballatoio dal quale pendono pelli di cervo e ruvidi drappi di vivi colori. Sotto il ballatoio un breve passaggio immette nella “sala da ballo” come indica una scritta a caratteri rossi. Il passaggio è custodito da un orso impagliato. Presso la porta di fondo, è il banco con bicchieri, bottiglie, ecc.: dietro di esso, ad un lato, una credenzetta senza sportelli, con stoviglie, e dall’altro lato, un piccolo barile nel quale i minatori depositano la polvere d’oro. Dietro il banco, nel mezzo, una finestra rettangolare con telaio a dadi: in alto, sopra la finestra è scritto a grandi lettere: “A real home for the boys”. Sulla stessa parete è affisso un avviso di taglia di 5000 dollari: si leggono chiaro le cifre, il nome “Ramerrez”, la firma “Wells Fargo”. Dal soffitto pende una varietà di caratteristici commestibili. Da una parte uno schermo di lamina di ferro, per riparare le persone dai colpi di pistola: dall’altro un largo camino. Verso il proscenio il tavolo del “faraone” con accessori pel giuoco – un altro tavolo verso il fondo – un altro ancora presso il banco.

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