6. In un istante generico l’angolo formato dai due vettori velocità ed accelerazione (supposti entrambi non nulli) è acuto od ottuso, secondoché il
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vettori è acuto od ottuso.
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fare in due modi, deducibili l'uno dall’altro invertendo simultaneamente il verso di ciascuno dei due assi. Nell’uno e nell’altro l’angolo acuto ha un
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generatori sono di verso concorde o discorde rispetto ai corrispondenti assi, orientati in modo che formino un angolo acuto.
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un angolo acuto od ottuso. Nel caso escluso dapprincipio, di (f e p fra loro ortogonali) il criterio cade in difetto e la precessione può riguardarsi
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appar destrorso il senso di rotazione è acuto od ottuso, ossia (generalizzando ovviamente la dicitura introdotta al n. 6) secondo che la terna v 1, v 2
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risultante R e del momento M è, comunque si prenda il centro di riduzione, sempre acuto o sempre ottuso.
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, secondoché, in quell’istante, la direzione del moto e quella della forza formano un angolo acuto od ottuso.
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Il lavoro L dicesi motore o resistente secondo che risulta positivo o negativo, cioè secondo che l'angolo della forza e dello spostamento è acuto od
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offrirne (il che accade ogni qual volta la forza F forma un angolo acuto con la normale interna).
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distanza da P e con Θ l’angolo (acuto) che la sua congiungente con P forma colla normale al piano di σ, codesta componente normale dell’attrazione
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verticale mediana il vertice dell’angolo acuto.
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Per provarlo, basta evidentemente constatare che, per P, abbastanza vicino a P, il vettore P l - P forma un angolo acuto con n, ossia che è positivo
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Infatti, per ogni spostamento irreversibile, il quale cioè sia diretto verso l’esterno, la reazione e lo spostamento formano un angolo acuto e il
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Questa equazione in ζ ammette soluzioni effettive (cioè reali) e definisce univocamente un angolo (acuto) ζ, sotto la condizione o, ciò che è lo
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nel verso prefissato, è acuto od ottuso. E la (5) sussiste anche per un vettore v = 0, poiché in tal caso si annullano entrambi i membri.
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(dacché l’angolo acuto fra t e il piano è costantemente eguale a ϑ).
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Sarà così nostro compito di discriminare se b forma con k un angolo acuto od ottuso (ciò che individua, un senso sulla perpendicolare a t contenuta
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Si riconosce agevolmente che tale angolo risulta acuto od ottuso, secondoché l’elica l è destrorsa o sinistrorsa (n. 82).
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perpendicolarmente all’asse polare verso l’esterno), la diagonale del parallelogrammo costruito su di esse rappresenterà g. Detto γ l’angolo acuto, che la direzione
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