Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Edgar

338083
Fontana, Ferdinando 1 occorrenze

., sbaragliò l’esercito di Filippo il Bello re di Francia dopo averlo attirato con uno stratagemma in luoghi paludosi, dove i francesi, resi imbelli, perché affondati a mezzo nel terreno, furono a migliaia, più che uccisi, accoppati. Filippo il Bello era seguito dal fiore della nobiltà franca, la quale credendo, al pari di lui, di andare alla conquista della Fiandra come a un festino o, perlomeno a una gran caccia, aveva portato seco equipaggi di lusso, e gioielli, e persino gran numero di cortigiane. – Gli sproni (distintivo dei cavalieri) e i molti gioielli, raccolti sul campo di battaglia dai vincitori, conferirono dunque il nome a quella giornata e il dato storico serva anche a spiegare quanto accade alla Scena III di quest’Atto.Gli avvenimenti di questo atto III si suppone che abbiano luogo due giorni dopo la battaglia di Courtray (11 luglio 1302) che è chiamata dagli storici «giornata degli sproni» ed anche «giornata dei gioielli» – In quella battaglia, infatti, il popolo Fiammingo, con poche armi e per la maggior parte brandendo soltanto forche, bastoni, falci, ecc., sbaragliò l’esercito di Filippo il Bello re di Francia dopo averlo attirato con uno stratagemma in luoghi paludosi, dove i francesi, resi imbelli, perché affondati a mezzo nel terreno, furono a migliaia, più che uccisi, accoppati. Filippo il Bello era seguito dal fiore della nobiltà franca, la quale credendo, al pari di lui, di andare alla conquista della Fiandra come a un festino o, perlomeno a una gran caccia, aveva portato seco equipaggi di lusso, e gioielli, e persino gran numero di cortigiane. – Gli sproni (distintivo dei cavalieri) e i molti gioielli, raccolti sul campo di battaglia dai vincitori, conferirono dunque il nome a quella giornata e il dato storico serva anche a spiegare quanto accade alla Scena III di quest’Atto.

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