Intendesi per bisogno «il sentimento di privazione di un bene accompagnato dalla tendenza a possedere quel bene stesso e di trarne godimento» (C. Supino). Quanti sono i fini umani, altrettanti i bisogni nell'uomo i quali cercano il proprio appagamento; e così bisogni fisiologici per il fine della esistenza fisica, bisogni intellettuali al fine della conoscenza del vero, bisogni morali al fine dell'adempimento del bene.
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Solamente negli ultimi tempi dell'impero occidentale l'esaurimento dei latifondi e la ruinosa decadenza d'ogni ricchezza trassero i romani a liberarsi dal peso di grandi masse di schiavi, riuscendo però a questo risultato: — non già all'abolizione generale della schiavitù ma ad un restringimento del numero degli schiavi, accompagnato dalla moltiplicazione di liberti derelitti e ridotti alla miseria — nonché alla diffusione sistematica per opera di Diocleziano di uno stato di semi-schiavitù imposto anche ai lavoratori liberi, estesissimo e perdurante per secoli, che consisteva nell'adibire gli artigiani ai collega opificum dei municipi (città) e i coltivatori alla terra o zolla dei padroni (nelle province); e ciò colla duplice servitù corporativa e della gleba (servitus glebae),la quale così venne a distinguersi vieppiù dalla antica e piena schiavitù.
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