Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400288
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
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Anime le quali, possedendo questa, filosofavano su di essa, ne studiavano i rapporti con le altre conoscenze del loro tempo, con le varie filosofie umane: uomini di chiesa o studiosi cristiani i quali si alzavano a difendere quella verità cristiana dagli attacchi degli avversarii, e per meglio difenderla ne cercavano, servendosi del linguaggio filosofico del loro tempo — poiché non ne avevano altro ⸺, la migliore espressione: padri e concilii e sommi pontefici i quali, in conclusione di questo lavoro apologetico, accettavano alcune espressioni e le fissavano come veste ufficiale e riconosciuta della verità religiosa: per questa via noi siamo giunti dalla fede semplice ed in molte cose implicita dei primi cristiani a quel complesso di verità nettamente formulate che, dopo il concilio Vaticano, l'ultimo tenutosi, fanno parte della professione di fede cattolica romana, e che si svolgeranno e aumenteranno ancora col tempo. Né tutto è qui. I dommi sono affermazioni staccate; ognuna di esse suppone certe altre affermazioni ed apre la via a certe altre; questi gruppi di affermazioni, avvicinati gli uni agli altri, creano o rivelano nuovi rapporti e nuove conseguenze: e da tali varii elementi uniti insieme alcuni professionisti in speculazioni teologiche traggono un sistema complesso, nel quale ciascuna di quelle affermazioni ha il suo posto e i suoi antecedenti e la sua ragione teologica: e dai teologi poi attingono, per il governo delle cose della Chiesa e delle anime, coloro i quali organizzano il culto, i confessori, i predicatori, gli insegnanti, i catechisti, l'autorità e le congregazioni romane; così che intorno al domma, il quale è già esso stesso, nel suo stato attuale, l'effetto d'una lunga evoluzione storica della verità primitiva, si va formando una specie di atmosfera di dottrine, di ipotesi, di conclusioni probabili, di opinioni teologiche, della quale la Chiesa si serve per quello che potremmo dire il consumo intellettuale dei suoi aggregati. Voi vedete come tutto ciò aggiunge all'ispirazione e rivelazione divina, mediante la quale le anime furono chiamate e condotte a sentire in Dio e vivere in lui, un lungo e complicato lavoro umano, i cui varii elementi non godono tutti della medesima sicurezza, e che manifesta in molti suoi particolari l'opera del tempo, il quale aggiunge, toglie, modifica, abbellisce, completa. Noi cattolici riconosciamo che, sostanzialmente, la fede è pur sempre la stessa che ai primi giorni, per quanti progressi il nostro pensiero abbia fatto in essa; ma ciò non può in nessun modo condurci a negare la storia di questi dommi o di queste dottrine, la quale oggi, per opera di cattolici e di protestanti, si è arricchita di una luce vivissima, ed a trascurare gli insegnamenti che possono venirci dall'esame della vita seguita da questo svolgimento del pensiero cattolico e dalle leggi che lo hanno regolato e diretto.

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Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 101-131.
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Questa posizione mentale — assai diversa da quella di un secolo o di mezzo secolo fa quando non pochi fra i cattolici non accettavano il regime costituzionale democratico come diritto di popolo —, è anche diversa da quella di coloro che, pur ammettendola come stato di fatto e non come teoria, partecipano alla vita amministrativa e politica a puro scopo difensivo di principi religiosi ed etici e di interessi legittimi, senza per questo idealmente aderirvi, temendo che ciò fosse lo stesso che dare l'adesione alla teoria liberale, che essi escludono.

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