Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il discorso dell'on. Degasperi a Milano

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

L’oratore esordisce affermando che ha accettato come un dovere di sosti—tuire all’ultimo momento il capo del partito on. Rodinò e dichiara di sentirsi a disagio nel pronunciare un discorso in mezzo ad amici che meglio forse avrebbero affidato tale compito a un giovane sul cui animo non sia ancora passato il soffio gelido dell’esperienza, che oggi potrebbe meglio trovare le parole d’incitamento perché vergine di vittorie e di sconfitte. Non può sfuggire al pensiero che qualcuno possa ricordare al presidente del gruppo parlamentare popolare e a chi da tre anni oramai è membro della direzione del partito come le sue parole possano risentire delle apparenti o reali sconfitte che il gruppo parlamentare ha in questi ultimi anni sofferto. E infatti considerando la sua attività ricorrono alla sua memoria tre quadri che paiono riassuntivi.

Il dovere dei popolari nell'ora presente

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Fino a tanto che lo scopo non sarà raggiunto e fino a tanto che il metodo legalitario sarà da tutti accettato ed osservato, questa linea difensiva comune va mantenuta. È vero: le differenze di origine, di programma e di finalità fra questi partiti sono essenziali; con leale reciprocanza esse non vengono né attenuate né dissimulate. Senonché sull’Aventino non si discute, non si delibera, non si combatte per la costituzione dello Stato-avvenire; ma si rivendicano i diritti naturali, comuni a tutti gli uomini e la validità delle leggi presenti, garantita a tutti i cittadini. Notate del resto che proprio l’accordo tattico, nonostante così profondi e non dissimulati contrasti, è la prova più decisiva dell’altissimo grado di pressione che aveva raggiunta la situazione politica in Italia e della irrefrenabile forza di resistenza ch’essa aveva suscitato. A fornire questa prova, il Partito popolare contribuisce coll’integrità delle sue forze morali, colla tradizione dei suoi principii legalitari, col suo carattere riformatore e ad un tempo antirivoluzionario; onde è spiegabile come le ire si appuntino proprio contro di esso e come si tenti di spezzare questa linea tattica che, prevalentemente in causa della nostra partecipazione, si potrà difficilmente presentare all’Italia e al mondo come la trincea dei cospiratori contro il presente ordine sociale. Eccovi così fugacemente accennate le cause degli sforzi fatti dagli avversari per staccarci dalle opposizioni ed eccovi nello stesso tempo adombrate le ragioni per cui noi a tali sforzi dobbiamo opporre la fermezza più perseverante.

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