Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: accettano

Numero di risultati: 3 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400314
Murri, Romolo 3 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

Dall'una parte fu facile osservare che molti di coloro i quali accettano, non solo i dommi e le definizioni della Chiesa, ma tutta in blocco la teologia delle scuole cattoliche e aderiscono ad essa con la certezza degli antichi inquisitori, sono poi non raramente, nella vita pratica, disonesti, egoisti, invidiosi, cattivi col prossimo, avari; che la loro vita è immensamente lontana dalla semplicità e dalla bontà del precetto evangelico, e che anche la religione è stata assai spesso da essi trasformata in strumento di agi economici, di potere politico, di ambizioni, di dominio e di asservimento delle anime. Dall'altra parte molti, i quali hanno un senso vivo di malessere morale ed un desiderio ardente di purificazione e di arricchimento interiore, sentono che tanti particolari minuti, tante formule concrete costituiscono come un imbarazzo per la loro fede e per i movimenti interiori dell'anima loro; e ripugnano a rientrare nel cattolicismo ed a rimanervi, come se tutti quei particolari fossero impacci e non mezzi di elevazione spirituale. Inoltre essi hanno acquistato nelle scuole e nella vita sociale delle idee che trovano molto difficile metter d'accordo con i dommi della Chiesa od almeno con la teologia dalla quale quei dommi sono presentati e difesi.

Pagina 104

Ma c'è poi la fede delle anime desiderose del bene, che accettano silenziosamente nel loro cuore la parola di Gesù e, diffidando di sé medesime, vogliono vivere in unità di credenza e di intenti con tutte le anime che il cattolicismo associa in una sola vita spirituale; fede buona e vivente, schiva di questioni inutili, che trasferisce colui che lo segue dal mondo delle apparenze sensibili nel mondo delle realtà spirituali e gli fa come prendere radice sul terreno di queste e lo associa veracemente in vincolo di carità cristiana ai fratelli e gli fa sentir Dio nell'anima; fede che è appunto “sostanza di cose sperate ed argomento delle non parventi” per l'anima la quale si abbandona ad essa e vive. Iddio dà alla coscienza nostra la luce della fede, non perché essa si affissi curiosamente su questa, ma perché si metta in cammino e vada; andando noi, la luce cresce; guardandola, essa ci confonde la vista. Il cattolicismo è una vita, e solo chi lo vive l'intende appieno e la vita e lo sviluppo di essa è il criterio, riflesso e mediato, ma sicuro, della bontà delle faticose costruzioni mentali della nostra filosofia della fede; non sono gli acuti di mente ma i puri di cuore ai quali è promessa, nel Vangelo, la visione di Dio.

Pagina 110

In questa solidarietà di vita delle anime, a noi non riesce tuttavia di discernere quello che è ripetizione di stati d'animo identici, o diffusione e ripetizione di essi per mezzo dei veicoli esteriori e sensibili della vita dello spirito, da quello che è vero contatto immediato di spiriti, contiguità e quasi compenetrazione di essi per vie inafferrabili al senso: il dubbio intorno al valore vero ed alla realtà intima di questa vita di rapporti spirituali riafferra e tormenta coloro i quali non accettano, con animo docile e volonteroso, l'autorità d'una credenza comune. Noi cristiani abbiamo nel nostro antichissimo credo un articolo il quale ci parla appunto di questa società d'anime o comunione dei santi. È un aspetto solo della dottrina che abbiamo esaminato; una famiglia più ristretta, e in qualche senso separata dal resto, nella grande famiglia delle anime umane; uno speciale vincolo, quello che è posto dalla santità, o dalla vita interiore delle anime cristiane. I credenti sparsi pel mondo, quelli che, vissuti un giorno, riposano nel Signore, i nuovi venuti che, prima di acquistare conoscenza di sé, sono messi dai sacramenti in mezzo a questa circolazione di vita che è la Chiesa invisibile, ed anche altri esseri, partecipanti per altre vie e con altre nature la realtà dell'essere spirituale, ma raccolti intorno a Dio come a centro e quiete delle loro aspirazioni costituiscono tutti insieme una società in cui rapporti frequenti corrono fra tutti i socii e che una vita divina alimenta e governa.

Pagina 274

Cerca

Modifica ricerca

Categorie