Io aveva creduto che l'istruzione primaria e per l'avvenire morale e intellettuale del paese, e per il frutto che debbono trarre dalle scuole coloro che ci vanno, e per la luce che la scuola deve spandere intorno a sè, non dovesse essere più accentrata che non è, ma più discentrata, in modo da svegliare e da eccitare più interessi intorno a se, non da smorzarli tutti, perchè un diritto solo rimanga vivo, un diritto che diciamo essere quello dello Stato, ma che in verità noi sappiamo che si riduce ad essere quello di un ministro che cambia ogni cinque mesi, di un gruppo di deputati che ha influenza sul ministro, o su quel numero d'impiegati che restano a governare, come possono e come vogliono, durante il cambiamento dei ministri.
Pagina 8915