fatto bene, in vita e in morte - disse Carmela, con un impetuoso accento di sincerità. - E io debbo ricordarmelo sempre. - Era una grande signora, buona
, qualche accento lombardo o piemontese si frammischiava, di qualche ballerina venuta da Milano, da Torino. Delle bestemmie, delle parole oscene si
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vuol bene, donna Emilia? Chi volete che mi voglia bene? - e un accento di dolore scoppiò nelle sue parole. - Eh, qualcuno lo avrai! Proprio nessuno? E
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Carmela si allungò ancora. - Quanto sono più brutta, così - ella soggiunse, dopo essersi rimirata, con un accento pieno di sincerità e pieno di amarezza
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piedi, su per Toledo. - Restiamo poco, è vero? - ripigliò lei, con accento affettuoso. - Perchè? Hai sonno? - ...Anche per te; non devi essere presto
. - La donnetta! - disse Gaudenzi con accento metà ilare e metà sornione, alludendo ad una cantante di operette partita colla compagnia dalla città poche