sguardo, scomparire sotto la lama di un rasoio, per esser sostituite da un sottile - e sommamente ridicolo! - accento circonflesso, tracciato con una
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contorceva, alzava le spalle, approvava con ironico accento; si stringeva le testa tra le mani, si turava le orecchie per non udire quei cavilli
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parole che avrebbero voluto essere allegre, prendevano, senza ch'egli se ne accorgesse, un accento di strana tristezza. Marina alzava gli occhi ogni
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(con accento di triste rimprovero)
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(con accento significativo).
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(Pausa. Poi le si avvicina, e le parla quasi sottovoce, a intervalli, con accento di mano in mano più insinuante).
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(Con accento di umile preghiera.)
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di uscire le si avvicinò dicendole sottovoce, con un accento sommesso di complicità: «Domenica ti porterò, a cavallo, al Monte: ma zitta, eh!» I grandi
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cui era cominciato: inutilmente.... - Inutilmente! La parola, pronunziata con accento di profonda amarezza, si perdette nel silenzio del boudoir. La
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a raccontare un suo fosco dramma d'amore, con l'accento malfermo di chi, avendo, rasentato un precipizio e provate le prime vertigini, non può
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rivisto?... Perchè sarebbe stata una colpa!... Gli risuonava ancora all'orecchio l'accento teneramente malfermo con cui, un poco prima, sua moglie gli
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.... - Cioè? - Nelle nobili fattezze del re del creato. L'abituale freddezza d'accento di Luigi Albani si era fatta ancora più grande, e nel tono
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era caduto su di lei, egli fu visto andar via di furia, senza salutare nessuno. L'infinita tristezza che aveva sorpreso nell'accento, nelle parole
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in veste bianca, circonfusa di veli; e alzando gli occhi verso di lei, chiese con un accento di incredulità: - Questa?... Sei tu?... - Ero
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incapace di amore! No, non ti amo, perché io non voglio il rifiuto - e la voce di Andrea aveva preso un accento di profondo disprezzo - perché io non
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la guardò con tenerezza somma. - Maria, non negatemi il favore di potermi giustificare. - Giustificare? E di che? La durezza dell'accento di lei parve
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accento calmo e grave: - Cara piccina, chi ti ha messo in testa queste brutte idee? - Chi? Nessuno. Le vedo io. - E dove le vedi? - Dappertutto. - No
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accento di spasimo infinito. Per molto tempo rimase così, senza raccapezzare nessuna idea, schiacciata sotto il fatto tremendo che Emanuele era il
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qualcuno, te ne prego, fa gli onori e scusami presso i miei amici. E scusami tu pure. Sotto l'apparente volubilità, l'accento di Sofia aveva qualche cosa
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gardenia grande, doppia, di un bianco vellutato, di una bellezza rara, ed essendosi chinata per fiutarla, ella disse con accento spigliato: - Bella
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oggetti ritrovati si portano in chiesa, - disse con accento ironico, tornando a sedersi sulla panca di cucina. - Dunque, a pensarci bene, questa creatura
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pietà, la piccola anima sua; perchè la buona bambina, tutta intenerita, ripetè con accento più commosso che mai: - Poverina! La Marietta avea posata la
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c'è per terra il tappeto - disse la bambina alla pupattola - tanto io ti porto sempre in braccio. I piedini non te li freddi. - E ripetè con accento
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celiare. - No, non è vero! Tu non ti scordi di me! - gridò la piccina con accento di sicurezza. Il babbo rideva, ripetendo: - Birichina, Io sai, eh
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rumore, perchè aveva bisogno d'udire una dolce parola. - T'amo! - disse la Giulia. E lo disse con tale accento d'amore da credere ch'ella fosse
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? no - rispose Camilla con accento risoluto. Poi soggiunse, dopo un poco: - Mamma, posso andare? La signora Amalia accennò di sì col capo, e la bambina
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sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie
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, quantunque sia una peccatrice indegna. Dava queste risposte calma, senza guardarlo in faccia, con accento umile e fermo al tempo istesso, già trasformata
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zimbello degli amici. - Via - disse con un leggero accento di rimprovero - sono scene da bambina, torna in te, sii ragionevole. Siamo qui per divertirci e
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, durante un caldo pomeriggio che metteva nell'aria una gaiezza festosa, bussarono alla porta dei signori Gavazzini. Una domestica dall'aspetto e dall'accento
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- riprese il dottorone, con lo stesso accento ispirato col quale aveva, un momento prima, recitato i versi di Prati - è la poesia della vita, è la
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dell'amore. No certo, perchè Alberto le aveva detto tante volte, col suo accento gentile, che gli piaceva così come era, gli piaceva tutta e la trovava
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ufficio. ELENA (Con accento conciliativo). Gino la ripone, e allora la prendi tu. LIA (c. s.). Per me ci vuole il cappellino, il ventaglio e l'ombrellino
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fatto bene, in vita e in morte - disse Carmela, con un impetuoso accento di sincerità. - E io debbo ricordarmelo sempre. - Era una grande signora, buona
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, qualche accento lombardo o piemontese si frammischiava, di qualche ballerina venuta da Milano, da Torino. Delle bestemmie, delle parole oscene si
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vuol bene, donna Emilia? Chi volete che mi voglia bene? - e un accento di dolore scoppiò nelle sue parole. - Eh, qualcuno lo avrai! Proprio nessuno? E
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Carmela si allungò ancora. - Quanto sono più brutta, così - ella soggiunse, dopo essersi rimirata, con un accento pieno di sincerità e pieno di amarezza
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risuonava ancora all'orecchio l'accento simpatico e per lui nuovo della sua voce melodiosa. - Non dev'essere delle nostre parti; anche il nome lo dice
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s'era fatta più forte e veniva acquistando l'accento paesano. Nardo cercava di scusarsi, ma lei non lo lasciò parlare. -Venite a trovarmi. Avete ancora
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giro le guardie, strizzando l'occhio destro, e disse, col suo forte accento palermitano: - A noi, picciotti! I colpi picchiati sullo scalpello
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passi! - Accetto! - esclamò Pietro col suo accento vivo e brusco. - Caspita! lo sapevamo; giacchè abbiamo accettato per voi... Quando c'entra quel demonio
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che bella voce! - esclamò Pietro, premendo il braccio del suo compagno; - all'accento mi parve torinese... lo adoro tutto il Piemonte in questo momento
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conosciuto: era il suo sguardo ardente di passione, e la sua voce che recava l'accento del cuore. «Singhiozzante gli gettai le braccia al collo, come per
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aggrappò alla spalla di Pietro per non cadere, gridando con accento indescrivibile. - Oh! Pietro! Pietro!... dove sei?!... E cadde inginocchiata: Le sue
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parlavo. - Che peccato! - esclamò Pietro fatto pensieroso. - Fatti presentare: - insistè Antonino. - Io!... - esclamò, con un accento indefinibile di
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; vide che nel salotto ove abitualmente dimorava la contessa, venivano accresciuti i lumi. Poco dopo la dolce voce di Narcisa, col suo accento molle ed
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accento quasi doloroso, fermo, in mezzo al viale ove avea incontrato Narcisa e questa l'avea guardato. E partì di buon passo per la strada Stesicorea; ai
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. — Oh mamma! Oh mamma ! — ripeteva la fanciulla con lo stesso accento supplichevole e dolente, stringendosi nelle coperte con un movimento
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occhi neri, e diceva al marito con un accento indefinibile: — Perchè esci? Dove vai? Perchè mi lasci sola? La sera del battesimo, al vedere i pizzi e
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tese, si passò il fazzoletto sulla fronte. — Non troveremo nulla — disse la figlioccia con accento secco, già stanca di quella inutile fatica. — Voi
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