Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: accento

Numero di risultati: 1 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'attività dei cattolici fra gli emigranti (nostra corrispondenza particolare)

387822
Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Ricordò, ricordò le prime conferenze fatte da lui, iniziate da lui e dai pochi colleghi di allora agli emigrati trentini a Vienna; ricordò l’entusiasmo di allora, c’era un accento di amore nostalgico nelle sue parole. E poi parlò della vera cultura spirituale che consiste, non, o non principalmente, nel seguire e nel partecipare ai comodi materiali del progresso materiale; finché è incatenata alla materia l’anima è fredda, insoddisfatta, se la materia, cioè tutto il complesso dei progressi materiali, non vengono guardati con l’occhio dello spirito, che ha bisogni e finalità che il tempo non può soddisfare. La vita morale, la vita religiosa, sentite, vissute, armonizzate, fanno progredire l’uomo e danno un significato al lavoro quotidiano; il resto, scompagnato da quelle due vite, o da quei due palpiti di una sola vita, sono poco più che un miraggio. Lontani dal Trentino o vicini al paese che li ha educati alla religione, i nostri fratelli devono crescere, sviluppare quella prima educazione, sviluppare e alimentare le loro opere, l’amore alla chiesa del paese natale e al Trentino, che lotta per la tutela della religione e per la difesa della nazionalità. L’on. Degasperi, richiamandosi ai fatti recenti, aggiunse che l’odio anticlericale vive ancora nel nostro paese; che vi sia chi lo attizzi è prova recente la tentata propaganda dell’on. Podrecca. Io sono d’avviso che di fronte a siffatta propaganda i cattolici devono intensificare la propria. Tutto il male non viene per nuocere ed è preferibile che qualche corifeo del socialismo parli nel Trentino un Podrecca piuttosto che un propagandista all’acqua di rose. Le intemperanze anticlericali risvegliano le coscienze indifferenti e disingannano gli illusi. È da codesto cozzo oramai inevitabile delle idee e delle tendenze che i cattolici devono saper trarre una conoscenza realistica delle nostre condizioni morali e intellettuali: evitarlo oggi o riuscire a soffocarne l’urto domani è forse cullarsi in un sogno che non è più realtà. Interrotto spesso da applausi e da «bene, bravo» alla fine l’oratore fu fatto segno a una ovazione scrosciante. A una parola del presidente tutti si alzarono in piedi a segno di ringraziamento al simpatico deputato. Anche il 17 marzo fu così, un giorno di utile contatto fra studenti e operai, un altro passo in avanti verso l’unione, in una sola forza sociale, del lavoro e della scienza.

Cerca

Modifica ricerca