Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accelerazioni

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moto rigido piano i punti P equidistanti dal centro A delle  accelerazioni  hanno le loro accelerazioni egualmente inclinate sulla
equidistanti dal centro A delle accelerazioni hanno le loro  accelerazioni  egualmente inclinate sulla retta AP e lunghe egualmente.
Due punti materiali costituenti una coppia isolata, hanno  accelerazioni  dirette in verso opposto secondo la loro congiungente. Se
e separatamente confrontati ad un terzo C, prendono  accelerazioni  uguali (ed opposte), anche A e B, confrontati come facenti
come facenti parte di una coppia isolata, prenderanno  accelerazioni  uguali (ed opposte).
nell’esercizio precedente degenera in una retta; e le  accelerazioni  dei vari punti mobili sono dirette verso il centro delle
stessa accelerazione (resultante dalle  accelerazioni  parziali) che la loro resultante statica.
amministrazioni e il rischio di eccesso di velocità nelle  accelerazioni  procedimentali
quanto m è maggiore di m', o, in altre parole ancòra, le  accelerazioni  crescono tanto quanto diminuiscono le costanti m ed m'.
come già le aree e i volumi, così anche le velocità e le  accelerazioni  sono grandezze derivate solo per convenzione.
entro i corpi confrontati possono bensì alterare le  accelerazioni  suddette, ma non loro rapporto).
se forze uguali agendo su di essi, imprimono loro  accelerazioni  uguali.
Distribuzione delle  accelerazioni  in un sistema rigido in moto. – L’espressione vettoriale di
masse di due punti materiali è il rapporto inverso delle  accelerazioni  che essi prendono, quando sieno confrontati in una coppia
di C a quella di A + B è la somma dei rapporti delle  accelerazioni  di C ad A e di C a B.
la differenza fra codeste due  accelerazioni  fosse di un ordine di grandezza non trascurabile, verrebbe
esprime che «le forze sono proporzionali alle masse e alle  accelerazioni  impresse, ed hanno la stessa direzione di queste». La
d'azione e reazione, preso come rapporto generale fra le  accelerazioni  dei punti materiali in moto, è una conseguenza del
newtoniano d'azione e reazione, come un rapporto fra le  accelerazioni  dei punti materiali in moto, ove entrano certi
derivando la (8) rispetto a t, si conclude che le  accelerazioni  di tutti i punti del sistema sono, ad ogni singolo istante,
di qui che le velocità e le  accelerazioni  di due punti corrispondenti di Σ e Σ' hanno, in istanti
le forze sono in relazione, non colle velocità, ma colle  accelerazioni  impresse.
nelle sue lezioni di Meccanica di Pisa (1890), confronta le  accelerazioni  prese da due punti materiali rigidamente connessi
del moto relativo (Cap. IV) che la differenza delle due  accelerazioni  di un medesimo punto rispetto ad un riferimento terrestre e
del corpo, uguali ai prodotti delle masse di questi per le  accelerazioni  effettivamente generate dalle U.
più vivaci e più economiche e cioè velocità maggiori,  accelerazioni  più pronte, consumi più limitati, disponendo anche di
con una stessa forza F, avremo per le rispettive  accelerazioni  a 1, a 2
della legge del moto si traduce in un «rapporto fra le  accelerazioni  dei punti materiali in moto».
valore mediato nel tempo, ponderato in frequenza, delle  accelerazioni  misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore;
A(8): [ms-2]: valore mediato nel tempo, ponderato, delle  accelerazioni  misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore.
a parità di sollecitazione, le  accelerazioni  scalari risentite dai varii punti materiali sono
riferito a coordinate polari (n. 19), le espressioni delle  accelerazioni  radiale e trasversa, vale dire delle componenti a ρ e aΘ
il percorso evolutivo interpretativo che, lentamente, tra  accelerazioni  ed improvvise frenate, sta portando a delineare una figura
traiettoria (n. 4), cosicché per avere in quell’istante le  accelerazioni  normale e tangenziale basterà determinare le componenti di
un avviamento istantaneo, potenze sempre più elevate,  accelerazioni  brillanti, rapida messa a regime ed assenza di detonazione
la cui accelerazione si annulla. Esso dicesi centro delle  accelerazioni  del piano mobile nell’istante considerato.
degli appalti. La normativa si segnala non solo per le  accelerazioni  procedurali che si inseriscono nell'alveo di precedenti
istantaneo Ω [come risulta dalle (26)] e pel centro delle  accelerazioni  (in quanto annullandosi in esso l'accelerazione vi si
all’equazione fondamentale m a = F + R, la continuità delle  accelerazioni  dei punti del sistema mobile (cfr. Cap. II, n. 4).
accennata riconduce il confronto delle masse a quello delle  accelerazioni  assunte da diversi punti materiali soggetti a forze uguali.
precisamente, variando i pesi locali come le corrispondenti  accelerazioni  della gravità, (Cap. II, n. 27).
si vede ovviamente osservando che, per essere le  accelerazioni  situate sui piani osculatori (n. 26), tali piani devono
con v e v', a e a' rispettivamente le velocità e le  accelerazioni  dovremo avere: per il cannone Ft = mv, per il proietto Ft =