Ispirate a dichiarati obiettivi acceleratori e deflattivi delle procedure (che attualmente sommergono con numeri alluvionali le corti d'appello italiane) ma anche di contenimento della spesa pubblica, le modifiche introdotte, lungi dal limitarsi ad una ricognizione degli orientamenti esistenti, aprono ampi margini per una radicale revisione degli stessi in chiave restrittiva, ponendo probabilmente la disciplina interna, almeno in alcuni punti (tuttavia di cruciale rilevanza), in rotta di collisione con le norme della Cedu [Convenzione europea dei diritti dell'uomo] e la loro interpretazione da parte della Corte di Strasburgo.