Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accelerato

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Ancora incertezza sul termine per i motivi aggiunti nel rito accelerato - abstract in versione elettronica

114378
Manganaro, Francesco; Tropea, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Ancora incertezza sul termine per i motivi aggiunti nel rito accelerato

Inammissibilità del ricorso immediato dell'offeso e sindacato della Cassazione - abstract in versione elettronica

118257
Scarcella, Alessio 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Sul punto, in particolare, si erano venuti a formare due diversi orientamenti: il primo, prevalente, a favore della ricorribilità, fondato sulla natura decisoria di tale provvedimento nonché sulla sussistenza di un interesse all'impugnazione della persona offesa "proprio al fine di rimuovere l'ostacolo che gli impedisce l'accesso a un processo accelerato attraverso il quale conseguire in tempi rapidi la sua domanda di giustizia penale ed eventuale civile". L'altro, minoritario, contrario alla ricorribilità, fondato, da un lato, sulla circostanza che il provvedimento del giudice di pace non ha carattere decisorio, giacché l'azione penale prosegue comunque nelle forme ordinarie e, dall'altro, che la persona offesa non è pregiudicata nei suoi diritti, giacché ha la possibilità di esercitarli ugualmente nel processo ordinario. Le Sezioni Unite, nell'aderire a quest'ultimo, mostrano di non condividere le conclusioni del primo orientamento, affermando che "la interpretazione analogica della regola della ricorribilità per cassazione di tutte le sentenze non può estendersi anche ai provvedimenti meramente processuali o interlocutori (qual è appunto il decreto in questione, ndr) che non sono "simili" alle sentenze ex art. 12 delle preleggi, proprio perché non decidono in via definitiva sui diritti soggettivi dedotti nel processo. In tali casi, la correzione di indirizzi giurisprudenziali erronei potrà avvenire soltanto attraverso la via informale del dibattito dottrinale, ma non attraverso lo strumento istituzionale nomofilattico affidato al monopolio della Corte di cassazione".

La Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno - abstract in versione elettronica

121281
Rebellato, Giovanna 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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In questa direzione è stata impostata la "strategia di Lisbona", alle soglie del 2000, con l'auspicio di uno sviluppo più accelerato che privilegiasse l'economia della concorrenza, una maggiore occupazione ed una forte coesione sociale, il tutto ipotizzato nell'arco di dieci anni. Nel 2004 il Commissario al Mercato interno Frits Bolkestein ha ritenuto che un percorso di questo tipo dovesse necessariamente avvalersi di uno strumento preciso: la liberalizzazione totale dei servizi. Il 70% dei cittadini residenti nel territorio comunitario lavora nell'ambito dei servizi e i servizi contribuiscono al 70% della ricchezza comunitaria; se ciascuna entità, persona fisica o impresa, potesse agire e muoversi all'interno dell'Unione europea senza impacci o restrizioni, la produttività e l'efficacia del loro lavoro crescerebbero assai rapidamente, e i benefici andrebbero a vantaggio dell'economia, dei lavoratori e dei consumatori. Il 12 gennaio 2004 José Manuel Barroso, all'epoca neo-presidente della Commissione europea, affermava con decisione che la Direttiva Bolkestein costituiva una necessità assoluta di crescita, sopravvivenza e preservazione della prosperità europea.

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