Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.

42368
Stato 1 occorrenze

Il regolamento, oltre alle materie per le quali è di volta in volta richiamato, detta le disposizioni di attuazione ed esecuzione del presente codice, quanto a: a) programmazione dei lavori pubblici; b) rapporti funzionali tra i soggetti che concorrono alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, e relative competenze; c) competenze del responsabile del procedimento e sanzioni previste a suo carico; d) progettazione dei lavori, servizi e forniture, con le annesse normative tecniche; e) forme di pubblicità e di conoscibilità degli atti procedimentali, nonché procedure di accesso a tali atti; f) modalità di istituzione e gestione del sito informatico presso l'Osservatorio; g) requisiti soggettivi, certificazioni di qualità, nonché qualificazione degli operatori economici, secondo i criteri stabiliti dal presente codice; h) procedure di affidamento dei contratti, ivi compresi gli incarichi di progettazione, i concorsi di progettazione e di idee, gli affidamenti in economia, i requisiti e le modalità di funzionamento delle commissioni giudicatrici; i) direzione dei lavori, servizi e forniture e attività di supporto tecnico-amministrativo; l) procedure di esame delle proposte di variante; m) ammontare delle penali, secondo l'importo dei contratti e cause che le determinano, nonché modalità applicative; n) quota subappaltabile dei lavori appartenenti alla categoria prevalente ai sensi dell'articolo 118; o) norme riguardanti le attività necessarie per l'avvio dell'esecuzione dei contratti, e le sospensioni disposte dal direttore dell'esecuzione o dal responsabile del procedimento; p) modalità di corresponsione ai soggetti che eseguono il contratto di acconti in relazione allo stato di avanzamento della esecuzione; q) tenuta dei documenti contabili; r) modalità e procedure accelerate per la deliberazione, prima del collaudo, sulle riserve dell'appaltatore; s) collaudo e attività di supporto tecnico-amministrativo, ivi comprese le ipotesi di collaudo semplificato sulla base di apposite certificazioni di qualità, le ipotesi di collaudo in corso d'opera, i termini per il collaudo, le condizioni di incompatibilità dei collaudatori, i criteri di rotazione negli incarichi, i relativi compensi, i requisiti professionali secondo le caratteristiche dei lavori.

Il decreto legislativo di recepimento della direttiva ricorsi - abstract in versione elettronica

120313
Bartolini, Antonio; Fantini, Stefano; Figorilli, Fabrizio 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Il D.Lgs. 20 marzo 2010, n. 53, oltre ad aver recepito la seconda direttiva ricorsi (2007/66/CE), introduce importanti disposizioni di carattere giustiziale quali la reintroduzione dell'arbitrato, informativa in ordine all'intento di proporre ricorso giurisdizionale e duna disciplina fortemente accelerate del "rito appalti". Per quanto concerne, il recepimento della seconda direttiva ricorsi, il perno della direttiva ruota intorno alla clausola stand still ed al conseguente regime sanzionatorio volto a disciplinare l'inefficacia del contratto derivante dall'annullamento dell'aggiudicazione definitiva. Significativa è pure l'attribuzione alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo della cognizione sull'inefficacia del contratto. Il commento evidenzia i profili delicati della riforma, mettendo in luce non le poche problematiche poste dal D.Lgs n. 53 del 2010.

Approcci metodologici nello sviluppo del governo clinico a livello locale: la tecnica del miglioramento accelerato - abstract in versione elettronica

128473
Capasso, Arturo; Pascarella, Giacomo; Triassi, Maria 1 occorrenze
  • 2011
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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La metodologia del miglioramento accelerato del servizio sanitario fornisce, infatti, la struttura e l'intelaiatura per il personale a diretto contatto con il paziente per migliorare i servizi, sviluppando le abilità e le capacità allo scopo necessarie, attraverso un approccio che guarda all'intero sistema e basato su tecniche di progettazione accelerate.

Riflessioni sulla verifica dell'interesse culturale alla luce delle esigenze di semplificazione delle procedure di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico espresse dal decreto c.d. "Semplifica Italia" - abstract in versione elettronica

147923
Videtta, Cristina 1 occorrenze
  • 2014
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Il lavoro ha ad oggetto l'art. 43 del decreto "Semplifica Italia" che prevede modalità accelerate e semplificate di verifica dell'interesse culturale in capo ad immobili pubblici oggetto di procedure di valorizzazione economica. Premesso un inquadramento generale dell'istituto della verifica dell'interesse culturale come regolato dal d.lgs. 42/2004 s.m., l'A. si interroga sull'impatto del decreto "Semplifica Italia" sulla disciplina dei beni culturali pubblici e, soprattutto, sulla sua compatibilità coi valori espressi dell'art. 9 Cost.

Riforme del mercato del lavoro e prescrittività delle regole costituzionali sulle fonti - abstract in versione elettronica

156311
Guazzarotti, Andrea 1 occorrenze
  • 2015
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In entrambi i casi, le procedure parlamentari sono state accelerate e distorte al fine di presentarsi ai vertici dei capi di governo dell'UE con la riforma del mercato del lavoro approvata il prima possibile. La "governance" economica si mostra, specie nel caso del "Jobs Act", quale legittimazione dell'azione di governo compensativa della carente legittimazione democratico-parlamentare e, contemporaneamente, quale leva per svilire le procedure parlamentari interne. La più vistosa distorsione avutasi nel caso del "Jobs Act" è data dal tentativo - in parte riuscito - di far approvare al Parlamento una delega "in bianco" al Governo, in violazione del dettato costituzionale (art. 76 Cost.). L'analisi del caso cerca di dimostrare come i precedenti della giurisprudenza costituzionale sui requisiti delle leggi delega siano stati ampiamente strumentalizzati dal Governo; di qui la necessità di rivitalizzare la prescrittività delle regole costituzionali sulle fonti a tutela dei processi democratici interni, quali insostituibili filtri delle istanze economiciste della "governance" europea.

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