La preparazione intellettuale dei meridionali era prevalentemente giuridica e l'indirizzo di cultura era teorico; i tentativi di studi pratici, economici, amministrativi, tecnici, si svolgevano con semplice ritmo locale, e non potevano influenzare il resto dell'Italia, che già viveva una sua vita, più accelerata, specialmente nel campo pratico e tecnico, orientandosi quasi tutta verso la Lombardia ed il Piemonte.
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