ACCECATO E MEZZO STORDITO, BILL ROTOLA DI FIANCO, SI RIALZA BARCOLLANDO E BRANCICANDO NELLO SPAZIO CHE EGLI INTRAVEDE SOLO COME UN INFINITO MARE DI DENSA NEBBIA CALIGINOSA... AVANZA...
Gloucester accecato, con le orbite vuote e insanguinate; il povero buffone che seguì il re nella miseria e nelle tempeste, appiccato; Cordelia uccisa; e non solo gli innocenti, travolti, martirizzati, distrutti così; ma anche i colpevoli; morte Gonerilla e Regana, morto il nefando bastardo Edmondo. Ma non perché le giustizie si compiano, ma perché il cieco destino schiaccia tutto e tutti, inesorabilmente. Davanti a quel cumulo di orrori, Kent si domanda se non sia giunta la fine del mondo.
Gridava: «Non ho visto niente, quei fari mi hanno accecato. Dio che disgrazia!» . Alle sue grida si univa il pianto del giovane Sardo. Si era precipitato davanti alla macchina, si era chinato sulla madre il cui corpo in parte era finito sopra quello dello sconosciuto che aveva voluto soccorrere e la chiamava disperatamente: «Mamma, mamma» . Ma la povera donna non dava segno di vita. «Dio che disgrazia» continuava a ripetere l'automobilista investitore incapace di connettere. Poi si riprendeva, capiva che bisognava caricare i feriti e trasportarli all'ospedale, ma non poteva certo andar lui che era tremante e stravolto.
Accademia della crusca
