Pochi istanti dopo si era accasciato a terra stroncato da un infarto. Il corpo era stato trasportato a Medicina legale, ma nessun famigliare ne aveva rivendicato la restituzione. Sandro Borello non era sposato, non aveva figli e poche erano le relazioni con i parenti più vicini, che vivono a Torino. Così gli amici ed ex colleghi avevano deciso di lanciare un appello attraverso La Stampa, sperando che qualche famigliare lo riconoscesse. Ieri sono arrivate decine di telefonate: «Se non ci saranno intoppi burocratici - osservano gli amici - il nostro "Baffo" potrà essere sepolto accanto ai suoi genitori».