Accantonamenti, vincoli e plusvalenze nell'equilibrio della gestione finanziaria negli enti locali
I singoli benefici che possono essere conseguiti attraverso appositi accantonamenti e vincoli, ed anche ricorrendo a risorse straordinarie, costituiscono gli inscindibili aspetti del complessivo dinamismo che determina l'equilibrio della gestione finanziaria.
D'altra parte, con il rinvio agli IAS, si sarebbe potuta immaginare anche una deduzione fiscale degli accantonamenti, calcolati col metodo attuariale, eccedenti la sommatoria delle posizioni dei singoli dipendenti. Tale sommatoria resta invece, in base al regolamento attuativo della rilevanza fiscale degli IAS di cui al d.m. n. 48/2009, un limite invalicabile alla deduzione fiscale. Tuttavia, il meccanismo del regolamento IAS consente di recuperare gli ammontari non dedotti senza attendere i conguagli analitici al momento delle dimissioni dei dipendenti, ma anche per effetto delle eventuali precedenti eccedenze dell'accantonamento IAS rispetto a quello "analitico".
Finora l'Agenzia delle Entrate non sembrava aver fornito chiarimenti risolutivi ai dubbi e alle eccezioni che parte prevalente della dottrina ha sollevato contro un orientamento interpretativo "restrittivo", secondo il quale condizione inderogabile per la deducibilità degli accantonamenti è che l'atto, dal quale risulta il diritto all'indennità di fine mandato, abbia data certa anteriore all'instaurarsi del rapporto tra amministratore e società.