Ma che cosa è accaduto a Lattuada, quando s'è trattato di metter mano alla seconda parte? Il racconto vi si fa incredibile, la sceneggiatura raffazzonata la recitazione balbettante. L'eroe del film, il bandito, agisce all'americana, da gangster un po' feroce e un po' filantropo: tutto l'odioso romanticismo attribuito da una letteratura deteriore al brigante-cuor d'oro si accolla a Nazzari, tramutato in zuccheroso protettore di bambine. Decisamente, del «Bandito» contano solo le sequenze d'inizio; alle altre né Nazzari né la Magnani né Campanini danno classe e attrattive. Appunto per questo sarebbe stato preferibile che il film non fosse scelto, come fu scelto, a rappresentare il nostro cinema al festival di Cannes.