Più tardi duecento studenti si sono riuniti davanti a alcuni manifesti murali, che sono stati affissi all'università nonostante il divieto delle autorità accademiche, dove si potevano leggere frasi come queste: «È molto deludente che i riformatori se ne stiano zitti... Almeno i lavoratori e i contadini dovrebbero sapere che le agitazioni degli studenti non sono antipartito e antisocialiste».
All'appuntamento mancano per ora gli studenti americani, che oltre vent’anni fa diedero inizio a uno dei quinquenni più turbolenti che le istituzioni accademiche, e con esse quelle politiche, abbiano conosciuto in questa metà del secolo negli stessi Paesi. Occorrerà vedere se i moti studenteschi, che allora attraversarono l'Atlantico da Ovest ad Est, non troveranno quanto prima i moventi per riattraversarlo in senso opposto.
Accademia della crusca
