Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La concorrenza di azioni e giurisdizioni tra diritto privato e amministrativo - abstract in versione elettronica

144911
Garofalo, Andrea Maria 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Traendo spunto da alcune decisioni del Consiglio di Stato e della Corte di cassazione, il contributo rileva che le teorie normalmente prospettate per giustificare il riparto tra giurisdizione civile e amministrativa, e precisamente quella dell'affievolimento del diritto e quella della relatività delle situazioni giuridiche, appaiono talvolta inadeguate al loro scopo, non possedendo un sufficiente valore euristico ed ermeneutico: ciò accade in particolare nelle ipotesi denominate di concorrenza di azioni e giurisdizioni, di cui viene fornita una doppia e simmetrica esemplificazione. Di fronte a questa constatazione, il lavoro si propone di tracciare la linea di confine tra giurisdizione ordinaria e amministrativa attraverso un diverso snodo argomentativo, che valorizza profili di carattere non solo sostanziale ma anche processuale e che risulta essere lo sviluppo di una tensione sottesa, forse addirittura inconsapevolmente, a vari recenti arresti giurisprudenziali.

Giurisdizione e competenza in materia penale - abstract in versione elettronica

145141
De Robbio, Costantino 1 occorrenze
  • 2014
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"reati informatici" (per tali intendendosi sia le fattispecie classiche di reato, laddove commesse mediante mezzi informatici, come accade per la diffamazione via Internet, che le nuove fattispecie "necessariamente" informatiche come l'accesso abusivo a sistemi informatici) è infatti il totale abbandono dell'unicità spaziale della scena del crimine. Agente e persona offesa possono in questo tipo di reati essere situati anche a migliaia di chilometri di distanza; azione ed evento del reato possono ricadere in circondari se non in ordinamenti giuridici differenti. Tali peculiarità, tali da stravolgere i concetti di "locus" e "tempus commissi delicti", hanno spinto gli interpreti a rimodellare i tradizionali istituti della giurisdizione e della competenza, in specie quella per territorio. Il presente scritto, dopo una prima parte dedicata all'adattamento dei due istituti alle nuove forme di illecito penale, prende in considerazione il concreto atteggiarsi dei problemi di competenza e giurisdizione nei reati di associazione per delinquere, nelle truffe "on line", nelle frodi informatiche, nel "phishing" e nella diffamazione via Internet.

Il "terzo" nel diritto amministrativo: a proposito di semplificazioni - abstract in versione elettronica

145967
Trimarchi Banfi, Francesca 1 occorrenze
  • 2014
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Accade così che si sia potuto affermare che, con la sparizione del provvedimento autorizzativo disposta dalle misure di semplificazione, sparisce la figura stessa del terzo. Di qui la difficoltà di conciliare il nuovo ordine procedimentale con l'esigenza di tutelare tutti gli interessi che il diritto prende in considerazione quando detta le condizioni per lo svolgimento di determinate attività e assegna all'amministrazione il compito di assicurarne l'osservanza. Il presente scritto muove dalla constatazione che coloro cui fanno capo gli interessi che trovano composizione entro la disciplina di legge hanno titolo per pretendere l'attuazione dell'assetto dato agli interessi medesimi. L'interesse "pubblico" perseguito con la regolazione non è che la risultante della composizione normativa degli interessi privati in gioco e i titolari di questi interessi hanno un'autonoma pretesa all'esercizio dei poteri dei quali l'amministrazione dispone per assicurare l'osservanza dell'assetto normativo. In contesti del genere sembra appropriato configurare una relazione giuridica "multipolare" tra i titolari degli interessi in questione e l'amministrazione, togliendo dall'ombra la posizione del terzo. Il superamento del carattere riflesso della situazione del terzo rende tale situazione insensibile alle vicende del soggetto che aspira a svolgere l'attività, finché quest'ultima resta soggetta a regolazione e finché permane la responsabilità dell'amministrazione per l'effettività della regolazione medesima.

Il ricorso incidentale nei giudizi amministrativi di primo grado relativi a procedure selettive: residue incertezze domestiche e gravi incognite di origine europea - abstract in versione elettronica

146055
Betonazzi, Luca 1 occorrenze
  • 2014
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Ciò accade quando il ricorso incidentale, che verte sulla valutazione delle offerte, mira a divaricare il "gap" tra le posizioni che in graduatoria rivestono il secondo e il primo classificato, sì da renderlo incolmabile anche nell'ipotesi di accoglimento del ricorso principale: evenienza che si verifica soltanto se (e nei limiti in cui) la c.d. prova della residenza è praticabile dal giudice perché implica l'accertamento di fatti semplici (si pensi all'ipotesi di doppio errore, da parte del seggio di gara, nell'applicazione della formula matematica stabilita dalla "lex specialis" per l'attribuzione dei punteggi alle offerte economiche) e non quando la c.d. prova è impraticabile in quanto intrisa di valutazioni tecniche complesse che ripugnano ad un sindacato giurisdizionale sostitutivo. Sono proprio tali valutazioni tecniche, a dire dell'A., il fattore che impedisce al ricorso incidentale, su di esse appuntato, di tradurre "sub species" di capacità in atto l'astratta idoneità ad incidere, negandolo, sull'interesse che assiste il ricorso principale. Il contributo si sofferma poi sulla sentenza della Corte di giustizia europea, Sez. X, 4 luglio 2013, C-100/2012 ("Fastweb"), ritenuta - con una valutazione netta ma argomentata - sbagliata, immotivata e contraddittoria con un (corretto) precendente (19 giugno 2003, C-249/01, "Hackermuller"). Di qui quella che l'A. definisce l'ardita (ed impossibile) acrobazia della Plenaria n. 9/2014, che ha profuso il massimo sforzo per conciliare l'inconciliabile, ossia il principio di diritto già enunciato dalla Plenaria n. 4/2011 e ribadito come regola generale (esame prioritario del ricorso incidentale escludente) con la sentenza "Fastweb", costruita come eccezione dalla portata circoscritta alle sole fattispecie di identità/comunanza delle censure escludenti incrociate prospettate dagli unici due operatori in competizione (esami di entrambi i ricorsi). Al di là dell'opinabile concetto di identità/comunanza accolto, il contributo registra l'inevitabile fallimento della tentata acrobazia, non senza notare, più realisticamente, che la Plenaria si è prefissa (e prodotta in un lodevole sforzo per conseguire) l'obiettivo di marginalizzare una soluzione non condivisibile e tuttavia cogente, per il fatto di provenire dalla Corte di giustizia europea, fino a quando non verrà rimediata "funditus" (occasione potrebbe essere offerta da C.g.a.r.S., ord. 17 ottobre 2013, n. 848). Invero, non v'è alcuna ragione - al di fuori del carattere vincolante delle sentenze del giudice europeo - per la quale il ricorso incidentale escludente debba smarrire la sua attitudine paralizzante a fronte della sola, neutra e accidentale circostanza dell'identità/comunanza delle censure escludenti incrociate dedotte dai due unici concorrenti in gara. La verità, in conclusione, è che la sentenza "Fastweb" rappresenta una via senza uscita: o la si abbandona perché erronea oppure la logica ivi sottesa (descrivibile vuoi come trasfigurazione dell'interesse a ricorrere strumentale in interesse legittimo, vuoi come legittimazione al ricorso irreversibile conquistata con il fatto storico dell'avvenuta e integrale partecipazione alla gara) è destinata a rompere i (contingenti e fragili) argini dell'identità/comunanza delle censure escludenti incrociate da parte dei due soli competitori, per svelare la sua intima vocazione generale ed esondare in plurime direzioni.

Attuali criticità sulla revoca dell'incarico di revisione legale se affidato al collegio sindacale - abstract in versione elettronica

146319
Bauer, Riccardo 1 occorrenze
  • 2014
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La prassi come spesso accade darà poi la risposta che la norma non ha voluto o potuto dare.

La rinunzia alla proprietà e ai diritti reali di godimento - abstract in versione elettronica

147001
Bellinvia, Marco 1 occorrenze
  • 2014
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Prevale la tesi per cui l'acquisto in esame sarebbe titolo derivativo, a differenza di quanto accade nelle ipotesi di rinunzia abdicativa. In caso di acquisto, comunque, la servitù si estingue per confusione. In conclusione, esaminato l'atteggiarsi della rinunzia abdicativa rispetto ai diversi diritti reali, la stessa manifesta alcuni tratti comuni caratterizzanti. Si tratta, anzitutto, di un negozio unilaterale non recettizio, che non richiede accettazione né deve essere portato a conoscenza di terzi. Lo stesso, inoltre, è causalmente diretto unicamente alla dismissione del diritto soggettivo. Eventuali conseguenze per i terzi sono effetti solo riflessi e ordinamentali del negozio in esame. E ciò contribuisce a spiegarne il carattere non recettizio. La generale rinunziabilità se riguarda i diritti, non così gli obblighi. Nei casi in cui esiste una posizione di debito (come nel diritto di enfiteusi ovvero nelle fattispecie di rinunzia liberatoria, quali quelle di cui agli artt. 1070 e 1104 c.c.) la rinunzia assume una fisionomia diversa. Occorre, infatti, una espressa previsione di legge affinchè il debitore possa spogliarsi del debito senza il consenso del creditore. Stante il pregiudizio che questi risente, la dichiarazione di rinunzia deve inoltre essergli portata a conoscenza (e ciò trova conferma anche nella disciplina della remissione del debito, art. 1236 c.c.), assumendo pertanto natura recettizia.

La "funzione" della stabile organizzazione ed i criteri generali di determinazione del suo reddito, con particolare riferimento ai rapporti con la "Casa madre" - abstract in versione elettronica

147013
Lovisolo, Antonio 1 occorrenze
  • 2014
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. - pur non qualificandosi, in generale e di per se stessa, autonomo soggetto di imposizione - si configura quale centro di imputazione di relazioni giuridiche, fiscalmente rilevanti, generandosi al riguardo interrelazioni fiscalmente eminenti con la "casa madre", alla stregua di ciò che accade per quanto attiene ai rapporti fra due soggetti diversi ed autonomi, legati da stretti vincoli soggettivi/oggettivi. Ed infatti i rapporti fra casa madre e s.o. sono caratterizzati da un regime fiscale di alterità e di contrapposizione di interessi, pur in presenza (spesso) di una loro unità soggettiva, giuridica ed economica. Tale alterità e differenziazione fiscale comporta che, al fine della determinazione del reddito della "casa madre" e della sua s.o., rilevi una problematica del tutto analoga a quella delle operazioni "intercompany" ad iniziare dalla problematica afferente i prezzi di trasferimento o le spese di regia e le spese promiscue. Invano si cercherebbero specifici strumenti idonei a supportare affidabili soluzioni normative. Al riguardo, si possono invocare i principi sanciti dall'art. 7 comma da 3 a 7 del Modello Convenzionale e nell'art. 14, ultimo comma, d.p.r. n. 600 del 1973 ove si impone alle imprese di rilevare nelle scritture contabili i fatti di gestione che interessano le s.o. determinando separatamente i risultati di esercizio di ciascuna di esse.

Note sul processo di divorzio in Francia - abstract in versione elettronica

147989
Graziosi, Andrea; Nascosi, Alessandro 1 occorrenze
  • 2014
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Il saggio è dedicato al processo di divorzio nell'ordinamento francese, all'interno del quale conserva uno spazio del tutto residuale la separazione personale che, a differenza di quanto accade nel nostro Paese, non rappresenta una condizione preliminare per lo scioglimento del vincolo coniugale. Dopo aver concentrato l'attenzione sui presupposti delle quattro forme di divorzio riconosciute in Francia (ossia "le divorce par consentement mutuel, le divorce pour acceptation du principe de la rupture du mariage, le divorce pour altération définitive du lien conjugal, le divorce pour faute"), l'indagine si sofferma sugli aspetti procedurali del divorzio, rientrante nella sfera di attribuzioni del "juge aux affaires familiales" istituito presso il "tribunal de grande instance". Il lavoro si sviluppa sull'analisi dei tratti salienti della procedura "gracieuse" del divorzio per "consentement mutuel", nonché sugli interessanti profili dell'uniforme procedura di divorzio "contentieux". Viene in particolar modo evidenziato il carattere bifasico del giudizio contenzioso, caratterizzato da una prima fase dedicata allo svolgimento di un tentativo obbligatorio di conciliazione, al cui esito negativo consegue la pronuncia dei provvedimenti provvisori ed urgenti ("ordonnance de non-conciliation") volti a regolamentare la vita familiare durante il processo; e da una seconda fase a cognizione piena (benché in forme leggermente diverse da quelle ordinarie) introdotta dall'istanza di uno dei coniugi ("assignation") in cui va indicata la forma di divorzio giudiziale che si richiede. Il giudizio divorzile termina con la pronuncia della sentenza, impugnabile nelle forme ordinarie del sistema processuale francese. Nella parte finale il lavoro prende in esame anche la "séparation de corps", che determina soltanto un allentamento del rapporto coniugale senza condizionare la proponibilità del giudizio di divorzio, non costituendo la separazione dei coniugi un passaggio obbligato per lo scioglimento del matrimonio.

Prove a difesa e motivazione implicita - abstract in versione elettronica

148285
Scaparone, Metello 1 occorrenze
  • 2014
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Non infrequentemente accade che il giudice penale, nel motivare una sentenza di condanna, ometta di indicare le ragioni per cui ha considerato inattendibili le prove addotte a discarico dell'imputato. Un tale modo di operare viola l'art. 546, comma 1, lett. e), c.p.p. e prima ancora l'art. 111 Cost. E' infatti irrisorio che a norma di Costituzione le parti abbiano il diritto, nell'esercizio del contraddittorio, di addurre nel processo tutte le prove che ritengono favorevoli ai propri assunti e che poi il giudice, al momento di decidere, possa ignorare le prove contrarie alla decisione che egli ritiene di adottare.

La misurazione delle "performance" nelle banche di credito cooperativo: due casi di studio sull'applicazione della BSC - abstract in versione elettronica

148487
Aversano, Natalia; Nicoliello, Mario 1 occorrenze
  • 2014
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Questo accade soprattutto nelle banche di credito cooperativo, caratterizzate da un forte legame di reciprocità con il territorio di riferimento. Tra i principali strumenti integrati di misurazione della performance, un ruolo particolare è assunto dalla Balanced Scorecard (BSC), la quale ben si sposa con le esigenze bancarie e permette di valutare la prestazione secondo quattro prospettive fondamentali. Il "paper" analizza due casi di studio di progettazione e implementazione della BSC negli istituti bancari al fine di comprendere le modalità di applicazione della BSC ed individuare gli elementi di comunanza e di divergenza tra i due casi.

Sulla giusta causa di revoca dell'amministratore di società capitalistica - abstract in versione elettronica

149019
Ceccherini, Aldo 1 occorrenze
  • 2014
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Nelle vicende societarie accade comunemente che i conflitti tra i soci, o tra società e soci di minoranza si riflettano all'interno dell'organo amministrativo, pregiudicandone la funzionalità, e giustificandone la revoca. In tali casi, tuttavia, la configurabilità della sussistenza della giusta causa oggettiva di revoca dovrebbe prescindere dalla valutazione della correttezza del comportamento dell'amministratore revocato, e delle ragioni della sua posizione di socio di minoranza.

La "pre-emption" inglese, ossia il principio di legalità "preso sul serio" - abstract in versione elettronica

149253
Macchia, Marco 1 occorrenze
  • 2014
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Lo scrutinio cui viene sottoposto l'esercizio di tale attività propedeutica dimostra come la regola della legalità e il rispetto dei poteri del Parlamento siano "presi sul serio" nel sistema anglosassone, a differenza di quanto accade in altri ordinamenti statali.

La costituzione del trust di scopo sconta l'imposta sulle successioni e donazioni? - abstract in versione elettronica

150363
Laroma Jezzi, Philip 1 occorrenze
  • 2014
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Tale ricostruzione è incentrata sull'assunto che il soggetto passivo di tale tributo sia proprio il trust, sebbene - diversamente da quanto accade ai fini dell'imposta personale IRES [Imposta sui redditi delle società] - tale asserita soggettività passiva non abbia un fondamento sistematico e sia chiaramente contraddetta dal diritto positivo. L'Agenzia delle entrate sostiene inoltre che, mentre la costituzione di specifiche tipologie di trust di scopo auto-dichiarati disciplinati dal codice civile, segnatamente il fondo patrimoniale e i patrimoni destinati ad uno specifico affare, non attrae l'imposta proporzionale, lo stesso regime non sia applicabile alla costituzione degli altri trust di scopo auto-dichiarati regolati da leggi straniere. In realtà, non vi è alcuna differenza tra tali tipologie di destinazione patrimoniale che giustifichi questa discriminazione. La conclusione alla quale si perviene è che l'imposta proporzionale non può mai applicarsi alla costituzione dei trust di scopo (siano essi o meno auto-dichiarati) in quanto non v'è un soggetto passivo nei cui confronti pretenderla.

Prodotti di arredo e diritti IP [Intellectual Property] in Cina - abstract in versione elettronica

150857
Snaidero, Roberto 1 occorrenze
  • 2014
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La Cina può trasformarsi da pericolo a grande opportunità, se si agisce con tempestività, avendo ben noti i possibili strumenti di tutela e le loro criticità sul piano dei diritti sostanziali e sul piano procedurale, tenendo un corretto approccio mentale, volto ad aggredire il mercato con convinzione, monitorandolo sempre e senza tralasciare o sottovalutare mai ciò che accade al suo interno. Nell'industria del legno arredo, l'Italia è il secondo Paese produttore d'Europa, dopo la Germania, e il primo Paese esportatore dell'Unione Europea.

La ripartizione della detrazione per figli a carico tra genitori divisi - abstract in versione elettronica

150997
Glendi, Graziella 1 occorrenze
  • 2014
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[Testo Unico delle Imposte sui Redditi], pur disponendo espressamente che i criteri di ripartizione ivi previsti riguardano anche "i figli naturali riconosciuti", nulla specifica, qualora manchi, come accade per i figli nati da coppia di fatto, una pronuncia giudiziale di affidamento

L'estinzione del giudizio di appello determina il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado - abstract in versione elettronica

151335
Glendi, Cesare 1 occorrenze
  • 2014
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Se l'estinzione del processo tributario avviene in secondo grado, peraltro, tutto ciò non accade, in quanto, stante l'autonomia del giudizio d'impugnazione, la propagazione dell'inefficacia degli atti processuali conseguente all'estinzione s'arresta all'atto iniziale del giudizio d'impugnazione (nel caso: appello) e l'effetto che ne consegue è, e resta, soltanto il definitivo stabilizzarsi di una sentenza di primo grado che ha annullato o non annullato il provvedimento impugnato.

Principio di derivazione rafforzata e sopravvenienze attive imponibili - abstract in versione elettronica

151883
Tomassini, Antonio; Casali, Aurelia 1 occorrenze
  • 2014
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È quello che accade nel caso di indennizzo monetario a cui non sia stata data rilevanza reddituale ai fini civilistici. La sentenza prende in esame anche il principio della correlazione costi-ricavi e quindi le spesso dimenticate simmetrie fiscali presenti nel nostro ordinamento.

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