Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

ITTIG

Risultati per: abusivo

Numero di risultati: 17 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La responsabilità per esercizio abusivo dell'attività di direzione e coordinamento - abstract in versione elettronica

108554
Fico, Daniele 2 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

La responsabilità per esercizio abusivo dell'attività di direzione e coordinamento

L'art. 2497, comma 1 c.c. sanzione espressamente l'esercizio abusivo dell'attività di direzione e coordinamento prevedendo la responsabilità della società o ente capogruppo che, nell'esercizio di tale attività agiscono nell'interesse imprenditoriale proprio o altrui, così violando i principi di corretta gestione societaria ed imprenditoriale delle società facenti parte del "gruppo". Trattasi di responsabilità diretta azionabile sia dai soci delle controllate, per il pregiudizio arrecato alla redditività ed al valore della partecipazione sociale, sia dai creditori sociali, per la lesione cagionata all'integrità del patrimonio della società.

L'accesso ad un sistema informatico operato mediante abuso del proprio titolo di legittimazione - abstract in versione elettronica

109087
D'Arcangelo, Fabrizio 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Secondo la sentenza del Tribunale di Verona l'accesso al sistema è consentito dal titolare esclusivamente per determinate finalità e, ove il titolo di legittimazione all'accesso venga utilizzato per finalità diverse, risulta integrato il delitto di accesso abusivo. L'elemento della finalità dell'accesso è, tuttavia, svalutato dalla più recente giurisprudenza di legittimità.

Brevi note in tema di circoncisione maschile rituale, esercizio abusivo della professione e lesioni - abstract in versione elettronica

109550
Plantamura, Vito 2 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Brevi note in tema di circoncisione maschile rituale, esercizio abusivo della professione e lesioni

Il caso offre spunti in tema di: circoncisione maschile rituale; scusanti culturali e reati culturalmente orientati; libertà di religione ed effetto scriminante dell'esercizio di un diritto; rapporto tra religione e tradizione; differenza tra riti e costumi; esercizio abusivo e nozione di atto medico; lesioni personali dolose e colpose. Lo stesso, inoltre, rappresenta l'occasione per riflessioni sul contrasto tra le civiltà tradizionali, ed i loro principi, e la civilizzazione occidentale moderna.

Forniture non richieste: valore negoziale del silenzio e procedimenti formativi del contratto - abstract in versione elettronica

109573
Tafaro, Laura 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'esercizio abusivo dell'autonomia negoziale da parte del contraente dotato di maggiore potere contrattuale costituisce un comportamento contrario a buona fede. La violazione delle regole di comportamento può incidere sulle regole di validità del contratto a valle del comportamento scorretto. Le problematiche del contegno omissivo non sono riconducibili a quelle relative al ruolo del silenzio nei procedimenti formativi del contratto.

Permanenza non autorizzata in un sistema informatico o telematico, violazione del segreto d'ufficio e concorso nel reato da parte dell'extraneus - abstract in versione elettronica

109803
Flor, Roberto 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In ragione dell'interpretazione sistematica e teleologica delle fattispecie, nonché della "direzione offensiva" del fatto, se il bene giuridico protetto dall'art. 326 c.p. è individuato nel buon funzionamento della pubblica amministrazione, che si estrinseca in concreto nel rispetto del dovere di segretezza (nelle ipotesi dei commi 1 e 2), non appare coerente la sanzione prevista dall'art. 615-ter c.p. aggravato (ex comma 2, n. 1), che tutela la "riservatezza informatica", in quanto anticipa la punizione a condotte prodromiche rispetto all'apprendimento o alla comunicazione di dati o informazioni contenuti nel sistema informatico, indipendentemente dalla loro natura, e potrebbe ontologicamente concorrere con la prima fattispecie, pur sovrapponendosi se la rivelazione delle informazioni costituisce la conseguenza (e il motivo) dell'accesso (o mantenimento) abusivo.

L'utilizzo della linea telefonica d'ufficio da parte del dipendente comunale: peculato comune anche nel caso di tariffe "tutto-incluso"? - abstract in versione elettronica

109885
Salamone, Francesco Emanuele 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

., annotando una sentenza in materia di peculato mediante l'utilizzazione da parte del dipendente pubblico del collegamento Internet d'ufficio, si sofferma ad analizzare l'evoluzione giurisprudenziale e dottrinale relativa alla vexata quaestio del peculato attraverso l'uso abusivo della linea telefonica, con particolare riferimento alle nuove tariffe telefoniche "tutto-incluso". L'A. conclude in particolare sostenendo che, in presenza di tale tipologia di tariffa telefonica, mancando un danno al patrimonio della P.A. , potrebbe ritenersi priva di rilevanza penale la condotta del pubblico dipendente che utilizzi occasionalmente la linea telefonica dell'ufficio.

Delitto di accesso abusivo a sistema informatico o telematico - abstract in versione elettronica

110006
Braghò, Gianluca 2 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Delitto di accesso abusivo a sistema informatico o telematico

La sentenza di appello riconosce in fatto gli accertamenti compiuti dal giudice di prime cure, ma non considera aggravata l'ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico o telematico pur in presenza di virus worm operante una significativa alterazione del sistema compatibile con l'ipotesi descritta all'art. 615 ter comma 2 n. 2 in tema di commissione del fatto con uso di violenza sulle cose (art. 392 comma 3 c.p).

Uso illecito del computer in ufficio per connettersi ad Internet: peculato od abuso d'ufficio? - abstract in versione elettronica

110469
De Bellis, Mario 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

., prendendo in esame il principio enunciato nella sentenza in esame (la condotta del pubblico ufficiale che si connette abusivamente ad Internet dall'ufficio è inquadrabile nel reato di abuso d'ufficio e non nel peculato), ripercorre la giurisprudenza relativa all'uso abusivo del telefono d'ufficio ed i pochi precedenti specifici all'uso di Internet dall'ufficio, approfondisce le questioni relative alla rilevanza del danno economico cagionato alla amministrazione ed ai controversi rapporti fra le condotte di appropriazione e distrazione e conclude nel senso che le energie, impulsi elettronici, attraverso i quali si realizza la connessione ad Internet, siano oggetto di una vera e propria appropriazione, il che giustifica l'inquadramento nella fattispecie del peculato.

Smaltimento abusivo di rifiuti speciali altamente pericolosi tra lacune legislative e supplenza del giudice - abstract in versione elettronica

110682
Bellomo, Gianluca 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Smaltimento abusivo di rifiuti speciali altamente pericolosi tra lacune legislative e supplenza del giudice

Non applicabilità delle sezioni amministrative per la violazione del divieto di abuso del diritto - abstract in versione elettronica

111415
Cordeiro Guerra, Roberto 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Non è un caso che la Corte di giustizia abbia liquidato il problema in modo tanto conciso quanto saggio, affermando che la constatazione dell'esistenza di un comportamento abusivo non deve condurre ad una sanzione, per la quale sarebbe necessario un fondamento normativo chiaro ed univoco.

Il requisito temporale nella liquidazione IVA di gruppo in ottica antielusiva - abstract in versione elettronica

111623
Mazza, Francesca 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Resta aperta, tuttavia, la questione della disapplicabilità del requisito temporale laddove sia assente il comportamento abusivo (l'indebita fruizione di crediti di soggetti solo occasionalmente legati dal vincolo societario) che con detto requisito il legislatore intende contrastare.

Prova e valutazione del danno antitrust. Una prospettiva economica - abstract in versione elettronica

112923
Prosperetti, Luigi 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Infatti, la sanzione di una intesa avente oggetto distorsivo non può certamente fornire prova dell'esistenza di un effetto, e dunque di un danno privato; negli abusi escludenti, un danno alla concorrenza può non implicare un danno risarcibile ad un concorrente, in quanto non tutti i comportamenti escludenti dell'impresa dominante hanno necessariamente carattere abusivo, o non hanno un effetto escludente su tutti i suoi concorrenti. Pertanto, anche nelle azioni follow-on, è quasi indispensabile che l'Attore provi adeguatamente il nesso causale e quantifichi il danno. A questo fine, la metodologia più ragionevole è quella, frequentemente applicata dalle corti civili nelle liti commerciali, di costruire uno scenario ipotetico, che differisce da quello effettivo soltanto per il mancato verificarsi del comportamento dannoso. Tale scenario può essere creato in vari modi, che vengono discussi nell'articolo, tra i quali quello in generale preferibile, se le informazioni disponibili lo consentono, è la ricostruzione analitica, in base ad informazioni dettagliate sull'impresa, sui suoi piani, e sulla sua effettiva capacità di realizzarli in assenza dei comportamenti dannosi. Quando non si disponga di dati adeguati per questa ricostruzione, è possibile basarsi sull'andamento economico del mercato dell'impresa in un periodo precedente o successivo al verificarsi del comportamento dannoso (metodo before and after), oppure infine confrontare l'impresa danneggiata con un'altra impresa - fortemente simile ad essa - che però non abbia subito il comportamento dannoso (metodo yardstick,o benchmark). In tutti questi casi, la corte deve avere modo di convincersi che la differenza tra le due situazioni confrontate risulti, almeno in via preponderante, dal comportamento dannoso.

L'accesso abusivo ad un sistema informativo nell'era di Internet - abstract in versione elettronica

113044
D'Arcangelo, Fabrizio 2 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'accesso abusivo ad un sistema informativo nell'era di Internet

Secondo la sentenza della Corte di Appello di Bologna il delitto di accesso abusivo ad un sistema informativo si realizza anche quando l'hacker acceda al computer altrui clandestinamente e mediante fraudolenta induzione in errore dell'utente.

Cerca

Modifica ricerca

Categorie