487. 6363 proprietari cittadini delle provincie napolitane e romana, nel constatare gli abusi, gl'inconvenienti e la cattiva applicazione dell'attuale sistema tributario, ricorrono al Parlamento per ottenere che la relativa legislazione sia al più presto modificata.
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Egli diceva: limitiamoci ad esaminare se il Ministero abbia bene eseguita la legge; quali abusi abbia commessi nell'atto della sua applicazione. Io non posso seguirlo in questa via perchè questo sistema non sarebbe analitico, e mi toglierebbe le armi necessarie alla mia difesa. Se io giungerò a dimostrarvi che questa tassa in qualunque paese, in qualunque tempo, per quanto fosse bassa l'aliquota, ha dato sempre motivo ai più forti reclami per arbitrio, per eccessiva estimazione di redditi (come si direbbe qui), allora voi dovrete concludere che in quel numero di lagnanze che si fanno contro l'esorbitanza delle estimazioni, si deve sempre tener conto della quantità X, che si riferisce all'indole della tassa, la quale dappertutto dà luogo a questi arbitrii.
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La seconda, che ci sono stati degli abusi da parte degli agenti inferiori incaricati dell'applicazione di questa legge, e non potrei che ripetere su questo punto cose analoghe a quelle riferite dagli onorevoli La Porta e Amore; ma la Camera comprenderà che dopo le dichiarazioni fatte dall'onorevole ministro
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. … io non esito punto a dichiarargli che credo che egli continuerà nella via intrapresa, e che gli abusi, da qualunque parte nasceranno, li saprà inesorabilmente colpire.
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Mi compiaccio che negli ordini del giorno che ho sott'occhio, che sono stati presentati dai miei colleghi, siano tutti d'accordo nel dichiarare che vi sono abusi;
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solamente alcuni non vogliono esplicitamente che questi abusi siano specificati, ed altri hanno il coraggio di dichiararli e di volere che sopra di essi sia dalla Camera deliberato.
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Anche qui c'è il duplice concetto di modificazione alla legge e repressione degli abusi; ma colla risoluzione presentata dall'onorevole Maurogònato si confida, con quella dell'onorevole Ara s'invita. Perciò quest'ultima essendo meno larga e distaccandosi di più dall'ordine del giorno puro e semplice, quella dell'onorevole Maurogònato deve avere la precedenza.
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Ho già dichiarato che la risoluzione proposta dal deputato Ara racchiude due concetti di quella presentata dall'onorevole Maurogònato, cioè di modificare la legge sull'imposta della ricchezza mobile, e quindi di sollecitare che non si facciano altri abusi, ma solo con questa differenza che, con quella s'invita, e con questa si confida; perciò la formola dell'onorevole Maurogònato è in termini più larghi di quella dell'onorevole Ara. Dunque quest'ultima, benchè sia della stessa indole di quella dell'onorevole Maurogònato, tuttavia non può avere la precedenza.
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Interesserà il Ministero, interesserà un partito o l'altro di stabilire una posizione secca di fiducia o di sfiducia, ma vi è della gente la quale vorrebbe esprimere il suo sentimento coll'ordine del giorno, e crede di averlo molto nettamente espresso quando ha detto: intendo che vengano fatte le riforme sopra la legge, intendo però pure di dimostrare che io non posso approvare gli abusi avvenuti per un vizioso indirizzo; non vado cercando quale ne sia la ragione o l'origine, constaterò solo che vi ha un indirizzo vizioso, e che disapprovo; premerà al ministro di ridurre a termini così stretti la questione, ma preme anche a noi solo di dar la ragione del nostro voto.
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Accademia della crusca
