Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abusano

Numero di risultati: 7 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

433800
Angelo Mosso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Il ciclismo non è effettivamente uno sport, esso è un mezzo di locomozione, del quale disgraziatamente abusano alcuni professionisti incoraggiati dal pubblico che li paga. Il danno più grave che producono le gare è l'ipertrofia del cuore. I record men più celebri durano pochi anni in fiore, raggiungono presto il massimo della velocità e della resistenza e soccombono per effetto dell'ipertrofia del cuore. Mentre l'alpinista va crescendo in forza e continua a fare delle ascensioni difficili anche a sessant'anni, il ciclista decade rapidamente; la sua fama e la sua esistenza sono effimere, perchè egli chiede ai suoi muscoli, ed al sangue, una pressione per la quale non può resistere il cuore dell'uomo.

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L'uomo delinquente

467262
Cesare Lombroso 6 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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. - Anche ci deve colpire il fatto che nei paesi più civilizzati e che pure abusano di alcoolismo, come la Nuova Galles del Sud e anche l'Inghilterra, l'azione sua va facendosi sempre più incerta e lieve.

Pagina 114

«Sua Maestà essendo informata che, malgrado questi ordini, molti dei suoi sudditi trascurano di domandare il permesso od abusano in vari modi di quelli ottenuti; e sotto il pretesto specioso di devozione abbandonano le loro famiglie, i parenti, i padroni, le professioni, i mestieri per darsi ad una vita errante, piena di ozio e di libertinaggio, che li porta spesso al delitto:

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«Sua Maestà essendo informata che, malgrado questi ordini, molti dei suoi sudditi trascurano di domandare il permesso od abusano in vari modi di quelli ottenuti; e sotto il pretesto specioso di devozione abbandonano le loro famiglie, i parenti, i padroni, le professioni, i mestieri per darsi ad una vita errante, piena di ozio e di libertinaggio, che li porta spesso al delitto:«Che altri sortendo dal regno nella speranza di stabilirsi altrove con maggior utile, non trovano poi nè i vantaggi, nè i soccorsi che avrebbero nella loro patria quando vi tenessero una buona condotta; e la più parte muoiono di miseria sulla strada, o corron rischio di esser arruolati di buon o mal grado nelle truppe delle potenze vicine;«Che spesso accade anche che dei soldati in servizio di Sua Maestà si mescolano fra questi vagabondi, o col favore del loro numero disertano; Sua Maestà giudicando necessario, per il bene del servizio e per quello del pubblico, di fermare il corso di questi disordini, togliendo il pretesto che li fa nascere, fa espressa inibizione a tutti i suoi sudditi, a qualunque età, sesso e condizione appartengano, di andare in pellegrinaggio a San Giacomo di Gallizia, a Nostra Donna di Loreto e di Monferrato, ed altri luoghi fuori del suo dominio, e qualunque siane la causa o il pretesto, e ciò sotto pena di galera perpetua per gli uomini, ecc., ecc.«Dichiarando nulli e di nessun effetto tutti i permessi che furono in precedenza accordati»..

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Ma indipendentemente dai vizi dell'applicazione, una causa che ha deviato il diritto dall'esame della natura umana, è il fatto costante che le scienze, nel periodo d'infanzia e nel periodo di decadenza, abusano del metodo deduttivo sino all'assurdo. Come ha notato Lange, anche le scuole materialiste, che per la qualità degli studi erano più vicine alla natura, hanno cominciato con la deduzione: la fisica e la chimica consistevano, in principio, in una serie di deduzioni tratte a forza di logica da un principio stabilito con i processi intellettuali più diversi; e solamente più tardi si è capito che, per conoscere le leggi della natura, bisognava ragionar meno ed osservar più. Il ragionamento logico puro fu preferito, in principio, all'osservazione e all'esperienza, perchè è un processo psicologico meno faticoso, per il quale era necessaria la presenza nello spirito di un numero di elementi intellettuali più piccolo. Infatti, per dedurre una legge dall'osservazione di un gran numero di fatti, bisogna tener presente allo spirito questi fatti; trovarne le simiglianze e discernerne le differenze; mentre che per dedurre una conclusione da una premessa, basta un sillogismo, in cui è implicato un numero di stati di coscienza ben minore Vedi Ferrero, Les lois psychologiques du simbolisme. Paris, Alcan, 1894..

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«Sua Maestà essendo informata che, malgrado questi ordini, molti dei suoi sudditi trascurano di domandare il permesso od abusano in vari modi di quelli ottenuti; e sotto il pretesto specioso di devozione abbandonano le loro famiglie, i parenti, i padroni, le professioni, i mestieri per darsi ad una vita errante, piena di ozio e di libertinaggio, che li porta spesso al delitto;

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«Sua Maestà essendo informata che, malgrado questi ordini, molti dei suoi sudditi trascurano di domandare il permesso od abusano in vari modi di quelli ottenuti; e sotto il pretesto specioso di devozione abbandonano le loro famiglie, i parenti, i padroni, le professioni, i mestieri per darsi ad una vita errante, piena di ozio e di libertinaggio, che li porta spesso al delitto; «Che altri sortendo dal regno nella speranza di stabilirsi altrove con maggior utile, non trovano poi nè i vantaggi, nè i soccorsi che avrebbero nella loro patria quando vi tenessero una buona condotta; e la più parte muoiono di miseria sulla strada, o corron rischio di essere arruolati di buon o mal grado nelle truppe delle potenze vicine; «Che spesso accade anche dei soldati in servizio di Sua Maestà si mescolano fra questi vagabondi, e col favore del loro numero disertano; Sua Maestà giudicando necessario, per il bene del servizio e per quello del pubblico, di fermare il corso di questi disordini, togliendo il pretesto che li fa nascere, fa espressa inibizione a tutti i suoi sudditi, a qualunque età, sesso e condizione appartengano, di andare in pellegrinaggio a San Giacomo di Gallizia, a Nostra Donna di Loreto e di Monferrato, ed altri luoghi fuori del suo dominio, e qualunque siane la causa o il pretesto, e ciò sotto pena di galera perpetua per gli uomini, ecc. ecc. «Dichiarando nulli e di nessun effetto tutti i permessi che furono in precedenza accordati». .

Pagina 75

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