Il più recente orientamento della Corte Costituzionale nel caso Abu Omar: novità sul segreto di Stato?
La sentenza della Corte Costituzionale n. 24/2014, che ha risolto l'ultimo dei tanti conflitti di attribuzione fra poteri dello Stato insorti tra autorità giudiziaria e Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione alla "extraordinary rendition" di Abu Omar, rappresenta un momento di rilievo per riflettere sullo stato della giurisprudenza costituzionale e della legislazione in materia di controllo sull'apposizione del segreto di Stato da parte dell'autorità politica, anche alla luce della possibilità di affiancare, al circuito politico-parlamentare imperniato sul COPASIR (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) e sulle Camere, un eventuale controllo da parte della Corte Costituzionale, non limitato alla sussistenza o insussistenza del segreto, ma esteso alla verifica della sua legittimità costituzionale dal punto di vista di un ragionevole e proporzionale bilanciamento fra le esigenze di tutela della sicurezza nazionale, alle quali il segreto di Stato è preordinato, e le ragioni della giustizia penale, che lo "sbarramento" all'utilizzazione di fonti di prova essenziali, rappresentato dal segreto stesso, può, eventualmente, frustrare.