Nel 994 Abu Mahmud al-Khujandi usò un sestante meridiano di ben 20 metri di raggio: una esagerazione, l’astronomo dovette ammettere che le misure risultarono sbagliate perché il centro dello strumento si era spostato. Sfere armillari, quadranti e astrolabi erano largamente usati dagli astronomi arabi. Al Cairo intorno al Mille esisteva una sfera armillare con 9 anelli così grandi da poter essere attraversati da un uomo a cavallo. Sempre al Cairo nel 1280 Abu ‘Ali al-Marrakushi scrisse un trattato sulla strumentazione astronomica. All’astrolabio nell’ottavo secolo dedicò un trattato al-Fazari e altri astronomi arabi lo portarono poi a un alto grado di perfezione. L’astronomo andaluso Ibn al-Saffar costruì intorno al Mille la più antica meridiana araba ancora esistente.
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Accademia della crusca
