Il presente lavoro ha per oggetto non solo un ricordo del grande giurista abruzzese, ma contiene alcune riflessioni sul suo pensiero, maturate nel contesto delle tante critiche che hanno interessato nell'ultimo anno il giudice amministrativo ed, in particolare, il Consiglio di Stato. Critiche che in fondo non fanno altro che rimarcare l'importante presidio di legalità, che quest'istituzione assicura ed il ruolo centralissimo, ed ancora da rafforzare, che mantiene all'interno del nostro ordinamento.