La "transactio" nei documenti del Medio Evo Abruzzese. A proposito della difficile riemersione della terminologia giuridica giustinianea
Nella prassi negoziale abruzzese basso medioevale, la parola "transactio" aveva quasi sempre un significato analogo a quello che ha oggi il termine transazione, propriamente e tecnicamente inteso. Rare e sporadiche erano infatti le utilizzazioni della parola "transactio" nel senso metaforico di "conventio" e "contractus". Il lemma "transigere" aveva questo significato nelle sue prime comparse (avutesi, verso la fine del XII secolo, nella cronaca del monastero benedettino di San Bartolomeo in Carpineto); nei secoli successivi, però, questa accezione del termine scomparve quasi completamente, e la parola "transactio" finì col significare "non gratuita pactio de re dubia vel lite incerta, aliquo dato vel retento seu promisso" (in ossequio alla nozione delineata da D. 2.15.1 e C. 24.38).