Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogato

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La discriminazione contro il disabile: i rimedi giuridici - abstract in versione elettronica

122237
Tucci, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2011
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Infatti, soltanto l'art. 16 della l. 12 marzo 1999, n. 68, ha abrogato la norma del t.u. sul pubblico impiego che prevedeva la "sana e robusta costituzione" come astratto e generale requisito di accesso al pubblico impiego medesimo, così come soltanto nel 2003, in attuazione di precise direttive europee, l'art. 15 st. lav. è stato riformato in modo da qualificare come illegittima la discriminazione contro il disabile nel rapporto di lavoro privato. Oggi la tutela del disabile si realizza a livelli multipli. Infatti, vi è una tutela di diritto interno, una tutela di diritto internazionale, in base alla Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006, una tutela di diritto dell'Unione europea in senso stretto ed una tutela basata sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Malgrado tale pluralismo delle fonti delle differenti discipline giuridiche, solo l'intervento delle diverse Corti, come la Corte costituzionale, quella di Lussemburgo e quella di Strasburgo, in costante dialogo tra loro, riesce a tutelare il disabile di fronte alle nuove forme di discriminazioni, come quelle razziali, che spesso hanno ad oggetto, in particolare nella nostra esperienza giuridica, disabili extracomunitari.

Il numero dei consiglieri regionali tra giudice amministrativo e Corte costituzionale - abstract in versione elettronica

122347
Sterpa, Alessandro 1 occorrenze
  • 2011
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Nelle due Regioni il nuovo Statuto prevede una composizione fissa del Consiglio (70 membri), ma le rispettive leggi elettorali (redatte con la tecnica del "recepimento" delle norme statali) non hanno espressamente abrogato le previsioni della legge statale n. 108 del 1968 (come modificate dalla legge n. 43 del 1995) secondo le quali se un Presidente della Regione è eletto senza una adeguata maggioranza in Consiglio regionale si devono proclamare eletti ulteriori consiglieri della maggioranza superando così il numero dei membri del Consiglio determinato dallo Statuto. Diverse le decisioni dei due giudici amministrativi: il Tar Lazio ha deciso nel merito a favore della competenza esclusiva dello Statuto regionale nel definire il numero dei consiglieri, mentre il Tar Puglia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della legge regionale. La decisione della Corte costituzionale chiarirà definitivamente la questione.

Sui contratti di finanziamento dei consumatori, di cui al Capo II Titolo VI TUB, novellato dal Titolo I del D.Lg. n. 141 del 2010 - abstract in versione elettronica

122473
Gorgoni, Marilena 1 occorrenze
  • 2011
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Nelle pagine che seguono l'attenzione è incentrata su uno dei cinque titoli di cui si compone il d.lg. n. 141 del 2010, il I, che ha sostituito il Capo II del Titolo VI Tub, abrogato gli artt. 40-42 cod. consumo, reso più moderne le regole sui contratti di finanziamento al consumo e tentato di innalzare la tutela dei consumatori, mettendoli nella condizione, soprattutto attraverso l'intensificazione di obblighi informativi pre e post contractum, di fare scelte più razionali, delle quali, in ultima analisi, beneficerà anche (o soprattutto) il mercato.

Legge comunitaria 2008. Il "fu" valore normale nell'ambito IVA e delle imposte sul reddito - abstract in versione elettronica

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Pessina, Carlo; Pessina, Andrea 1 occorrenze
  • 2011
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La legge Comunitaria 2008 ha di fatto abrogato il riferimento al valore normale come parametro per la determinazione delle operazioni di trasferimento immobiliare, ripristinando il corrispettivo pattuito come unico elemento per la determinazione della base imponibile. Ciò ha ovviante effetti dirompenti nella fase di accertamento in quanto ritorna in capo agli uffici l'onere di provare corrispettivi diversi da quelli dichiarati. La stessa legge ha altresì eliminato il valore normale per la determinazione della base imponibile delle operazioni di estorsione di beni dall'impresa (cessioni gratuite, autoconsumo, destinazione a finalità estranee all'attività d'imprese, assegnazione ai soci).

Vendita di cosa futura da costruire e appalto - abstract in versione elettronica

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Bottarelli, Davide 1 occorrenze
  • 2011
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., l. n. 771 del 1941, successivamente abrogato dall'art. 2, 1° co., d.l. n. 200 del 2008. Il criterio soggettivo trova un sicuro appoggio nel necessario rispetto della volontà negoziale, rettamente interpretata secondo i criteri stabiliti dall'art. 1362 c.c., che impone di non limitarsi al dato letterale ma di indagare l'intento dei contraenti. Il criterio dell'ordinaria produzione è sostenuto da un lungo e consolidato orientamento giurisprudenziale, ma sembrerebbe oggi sfornito di possibili riferimenti normativi.

L'informazione degli intermediari sui contratti derivati e la (in-)certezza del diritto - abstract in versione elettronica

125799
Sangiovanni, Valerio 1 occorrenze
  • 2011
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Negli ultimi anni vi è stata un'esplosione di giurisprudenza in materia di contratti derivati, concentrata prevalentemente sulla nozione di operatore qualificato di cui all'ormai abrogato regolamento Consob n. 11522/1998. Nel caso di specie il Tribunale di Torino esclude che il comportamento della banca sia stato doloso e aderisce, in sostanza, alla posizione assunta in un importante precedente della Corte di cassazione: laddove il cliente dichiari di essere competente ed esperto in materia di strumenti finanziari, la banca non è tenuta a effettuare approfondimenti sulla veridicità di tale dichiarazione. Ne consegue che, per effetto di tale dichiarazione, non si applicano le norme di comportamento degli intermediari finanziari risultanti dal regolamento.

Le restrizioni per i pagamenti in contanti - abstract in versione elettronica

127325
Capolupo, Saverio 1 occorrenze
  • 2011
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E' stato inoltre innovato l'utilizzo dell'Archivio dei rapporti ed abrogato il regime autonomo previsto per i trasferimenti tramite "money transfer", omogeneizzando il sistema. In sede di conversione, infine, è stata introdotta una sanatoria per le violazioni commesse sui pagamenti in contanti superiori a 2.500 euro e inferiori a 5.000 effettuati dal 13 al 31 agosto 2011.

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