La federazione aveva già fatto pedinare Sven Goran Eriksson ai tempi dei corteggiamenti di Abramovich. Lo avevano fotografato a un lascivo tè con i vertici del Chelsea. Lo svedese è rimasto, troppo caro scaricarlo e dopo i faticosi Europei troppo fastidioso da tenere. L'ennesima botta ormonale con la segretaria sembrava studiata apposta per farlo fuori ma la signora ha mescolato gli uomini e le carte. Il prezzo di questa antipatia è salito così tanto che sarebbe meglio saldarlo, divorziare legalmente senza pretendere di far pagare a Eriksson gli alimenti.